Lotta alla malnutrizione e innovazione in agricoltura, obiettivo Fao

Aprendo i lavori del Consiglio della FAO, l’organo esecutivo di governo dell’Organizzazione, il Direttore Generale José Graziano da Silva ha sottolineato che le aree prioritarie di lavoro nel prossimo biennio saranno la promozione di sistemi alimentari attenti alla nutrizione e l’innovazione in agricoltura.

Non possiamo più concentrarci unicamente ad affrontare la fame” ha sottolineato Graziano da Silva. “L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero due fa riferimento all’eliminazione di ogni forma di malnutrizione, e i livelli di sovrappeso e obesità continuano a crescere in tutto il mondo“.

Mentre la fame è circoscritta ad alcune aree, l’obesità è ovunque. Tanto che stiamo assistendo alla globalizzazione dell’obesità” ha affermato Il Direttore Generale della FAO.

Ha poi posto l’attenzione sui prossimi avvenimenti in agenda: una conferenza sulla salubrità alimentare a Ginevra il mese prossimo – organizzata dalla FAO, dall’OMS e dal WTO; il lancio della Decade delle Nazioni Unite per l’Agricoltura Familiare – che verrà indetta a fine maggio presso la FAO; due seminari su diete sane e innovazione in agricoltura e la riunione dei firmatari dell’accordo sulle Misure dello Stato di Approdo (PSMA) a giugno.

Il PSMA è il primo strumento internazionale legalmente vincolante che affronta il tema della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU).

Graziano da Silva ha poi ricordato i successi dell’Organizzazione negli ultimi anni per quanto riguarda la riduzione dei costi e nel rendere la FAO più efficiente, efficace e orientata ai risultati, oltre alla migliorata capacità di attrarre contributi volontari.

Il Direttore Generale ha poi sottolineato l’impegno della FAO nella costruzione di partnership, con nuovi accordi di collaborazione che sono passati dai 20 nel 2012 (con un contributo di 28 milioni di dollari), agli oltre 100 di oggi – con contributi di oltre 200 milioni di dollari.

Il coinvolgimento della FAO in programmi congiunti e in piattaforme inter-agenzia con altre agenzie dell’ONU è anche raddoppiato rispetto al 2012. Questo ha portato ad un aumento dei contributi finanziari dal Sistema ONU del 100%, per un valore di 800 milioni di dollari.

Anche in agenda

I lavori del Consiglio continueranno tutta la settimana, e in aggiunta all’agenda principale, si terranno una serie di eventi secondari incentrati su temi come: prospettive della biodiversità per l’alimentazione e l’agricoltura, incluso la presentazione del primo rapporto sullo Stato della Biodiversità per l’Alimentazione e l’Agricoltura; la resistenza antimicrobica (AMR) nel contesto dell’approccio “One Health”.

I candidati per la posizione di Direttore Generale della FAO: Ramesh Chand (India), Davit Kirvalidze (Georgia), Qu Dongyu (Cina), Catherine Geslain-Lanéelle (Francia) – in ordine di intervento – si rivolgeranno al Consiglio.

Fonte: Fao




Non sprecare: migliorare le diete riducendo le perdite e lo spreco di cibo

La FAO nel rapporto Prevenire la perdita e lo spreco di nutrienti attraverso il sistema alimentare: azioni politiche per diete di alta qualità, sottolinea che le diete di cattiva qualità rappresentano oggi per la salute pubblica una minaccia maggiore della malaria, della tubercolosi o del morbillo, mentre allo stesso tempo, circa un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano non raggiunge mai il piatto del consumatore.

Il rapporto fa notare che alimenti come frutta, verdura, semi, noci, latticini, carne e pesce sono ricchi di sostanze nutritive, ma sono anche altamente deperibili e quindi suscettibili di perdite in tutto il sistema alimentare. I numeri sono sbalorditivi: ogni anno più della metà della frutta e degli ortaggi prodotti a livello globale vengono persi o sprecati. Una fonte vitale di proteine, circa il 25% di tutta la carne prodotta – equivalente a 75 milioni di mucche – non viene consumata.

Maggiori informazioni




Elezioni Fao, ecco i candidati

Sono stati presentati i 5 candidati, ognuno presentato dal proprio governo, alla posizione di Direttore/Direttrice Generale della FAO: Médi Moungui (Camerun), Qu Dongyu (Cina), Catherine Geslain-Lanéelle (Francia, ma candidata anche dell’Unione Europea), Davit Kirvalidze (Georgia) e Ramesh Chand (India).

È la prima volta che l’Ue presenta una candidatura unica per l’agenzia Onu : se eletta, Geslain-Lanéelle – che è stata a direttore esecutivo dell’EFSA Agenzia europea per la sicurezza alimentare per sette anni (2006-2013) –  sarebbe la prima donna in assoluto a dirigere la Fao e la prima europea in 40 anni

Le votazioni si svolgeranno durante la 41ma sessione della Conferenza della FAO (22-29 giugno 2019, Roma), il massimo organo di governo dell’Organizzazione. Il mandato avrà durata quadriennale e inizierà ad agosto 2019.

I  194 paesi membri saranno chiamati ad esprimere il proprio voto – secondo il principio un paese, un voto – in una votazione a scrutinio segreto a maggioranza semplice.

Il nuovo Direttore Generale della FAO resterà in carica dal 1 agosto 2019 al 31 luglio 2023, rinnovabile per un solo secondo mandato. Succederà a José Graziano da Silva, eletto nel 2011, e che ha servito per due mandati consecutivi.

Dalla fondazione della FAO nel 1945, sono stati eletti otto Direttori Generali:

• Sir John Boyd Orr, Regno Unito, 1945-1948
• Norris E. Dodd, Stati Uniti, 1948-1954
• Philip Vincent Cardon, Stati Uniti, 1954-1956
• Binay Ranjan Sen, India, 1956-1967
• Addeke Hendrik Boerma, Paesi Bassi, 1968-1975
• Edouard Saouma, Libano, 1976-1993
• Jacques Diouf, Senegal, 1994-2011
• José Graziano da Silva, Brasile, 2011-2019

A cura della segreteria SIMeVeP




45 paesi ribadiscono la volontà politica di sradicare a livello mondiale la Peste dei piccoli ruminanti

Oggi più di 45 paesi hanno rinnovato il loro impegno a sradicare globalmente entro il 2030 la Peste dei piccoli ruminanti (PPR), una malattia altamente contagiosa e devastante, responsabile della morte di milioni di pecore e capre ogni anno. Allo stesso tempo, i paesi hanno esortato i partner delle risorse e la comunità per lo sviluppo a contribuire a colmare il gap di finanziamento di 340 milioni di dollari del Programma di eradicazione globale PPR.

La decisione di riaffermare questo impegno politico internazionale e incoraggiare i partner delle risorse a unirsi alla lotta contro la malattia è arrivata alla conferenza globale: Partnership e investimenti per un mondo libero da PPR, organizzato dalla FAO e dall’Organizzazione mondiale per la salute degli animali (OIE) e ospitato dalla Commissione europea a Bruxelles.

In una dichiarazione ministeriale, i partecipanti hanno sottolineato che la PPR “minaccia direttamente i mezzi di sostentamento delle popolazioni più povere dei nostri paesi con perdite significative nelle nostre economie locali”, osservando che la malattia infestante causa più di 2,1 miliardi di dollari in perdite economiche all’anno.

Intervenendo alla conferenza, il Commissario Europeo per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale, Neven Mimica, ha detto: “Il nostro impegno per affrontare malattie animali – come la PPR – è anche una risposta alle sfide della migrazione, della sicurezza alimentare, della riduzione della povertà, della capacità di risposta alle crisi e del commercio globale. Ed è essenziale per i nostri sforzi fornire migliori posti di lavoro e prospettive per le donne e i giovani in particolare”.

Il Direttore Generale della FAO, Graziano da Silva, ha dichiarato: “Le risorse finanziarie per sradicare la PPR non sono una spesa, ma un investimento importante che porterà a futuri guadagni economici e sociali. I piccoli ruminanti sono la risorsa principale di circa 300 milioni di famiglie nei paesi in via di sviluppo. Se non affrontiamo la diffusione della malattia aumenteranno povertà, fame e anche altre forme di malnutrizione. Sradicare la PPR è fondamentale per costruire un mondo più sicuro e più sostenibile”.

La Direttrice Generale dell’OIE, Dr Monique Eloit, ha dichiarato: “Con il vostro impegno, non stiamo solo creando un mondo libero dalla PPR, ma anche preservando i mezzi di sostentamento di milioni di famiglie povere. I mezzi tecnici e le conoscenze sono disponibili. Le risorse e il coinvolgimento di lunga data dei paesi saranno i fattori scatenanti per renderli accessibili e per cambiare la vita delle popolazioni più svantaggiate. Il rafforzamento dei servizi veterinari nazionali rappresenterà una pietra miliare nel raggiungimento di questo obiettivo comune”.

La conferenza ha sottolineato che il controllo e lo sradicamento della PPR iniziano con l’impegno e gli investimenti a livello nazionale. Tuttavia, è necessario anche il sostegno dei partner delle risorse per sviluppare la capacità delle istituzioni nazionali, regionali e sub-regionali e per realizzare un approccio coordinato, duraturo e armonizzato, necessario per l’eradicazione della malattia.

La conferenza ha riaffermato che tenere sotto controllo e alla fine debellare PPR significa combattere la povertà rurale, garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione, rafforzare la resilienza e le economie nazionali ed è anche in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

Quasi 270 partecipanti, tra cui ministri di oltre 45 paesi colpiti dall’epidemia o a rischio, nonché rappresentanti ad alto livello di partner delle risorse, organizzazioni internazionali, regionali, della società civile e non governative hanno partecipato alla conferenza di un giorno a Bruxelles. È stato preceduto da un forum delle parti interessate, che ha offerto l’opportunità di scambiare opinioni e raccogliere testimonianze dirette sul grave impatto della PPR.

La Strategia per il controllo globale e l’eradicazione della PPR è stata inizialmente adottata in una conferenza del 2015 ad Abidjan, organizzata congiuntamente dalla FAO e dall’OIE. Attraverso un Programma di eradicazione globale 2017-2021, i paesi hanno formulato piani strategici nazionali, che esaminano in dettaglio i passaggi per valutare, controllare e sradicare il virus, nonché le risorse finanziarie necessarie alle autorità nazionali per attuare questi piani.

La Peste dei piccoli ruminanti

Sin dalla sua prima identificazione in Costa d’Avorio nel 1942, la malattia si è diffusa in oltre 70 paesi in Africa, nel Vicino e Medio Oriente e in Asia e ha raggiunto nuove aree negli ultimi anni. A dicembre 2016, in Mongolia è stato osservato il primo focolaio di ovini e caprini con diffusione della malattia a una specie di antilope selvatica e, più tardi, nel giugno 2018, ha raggiunto l’Unione Europea, con il primo caso mai riscontrato in Bulgaria.

Mentre la malattia è altamente letale per i piccoli ruminanti – uccide fino al 90% degli animali  infetti – è facilmente prevenibile con vaccini economici che possono essere somministrati a basso costo.




Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 – Le nostre azioni sono il nostro futuro

Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, evento clou della Settimana Mondiale dell’Alimentazione 2018.

Dopo un periodo di declino, la fame nel mondo è di nuovo in aumento. Secondo l’ultimo rapporto FAO, ‘Lo Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura‘ (SOFA) al giorno d’oggi oltre 815 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica.

Guerre, eventi meteorologici estremi collegati ai cambiamenti climatici, crisi economica e rapido aumento dei livelli di sovrappeso e obesità stanno invertendo la tendenza dei progressi fatti per combattere la fame e la malnutrizione.

È giunto il momento di rimettersi al lavoro, sostiene la Fao. Il mondo può raggiungere l’obiettivo Fame Zero se uniamo le forze tra Paesi, continenti, settori e professioni per perseguirlo fattivamente. Un mondo #FameZero entro il 2030 è possibile.




Usare gli antibiotici saggiamente per combatterne la crescente resistenza

In occasione della Settimana Mondiale di sensibilizzazione sugli antibiotici (13-19 novembre 2017), la FAO, l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) insieme lanciano un appello per un uso responsabile degli antibiotici negli esseri umani e negli animali, per ridurre l’emergere di una crescente resistenza ad essi.

La resistenza agli antibiotici è salita a livelli pericolosamente elevati in tutte le parti del mondo e minaccia la nostra capacità di trattare comuni malattie infettive. Le infezioni che colpiscono le persone – tra queste la polmonite, la tubercolosi, l’avvelenamento del sangue e la gonorrea – e gli animali stanno diventando sempre più difficili e talvolta impossibili da trattare quando gli antibiotici diventano meno efficaci.

Gli antibiotici sono spesso sovra-prescritti da medici e veterinari e abusati dal pubblico. Dove possono essere acquistati per uso umano o animale senza prescrizione, l’emergere e la diffusione della resistenza ad essi è peggiorata. Esempi di un uso improprio comprendono l’assunzione di antibiotici per infezioni virali come raffreddori e influenza, e il loro impiego come promotori di crescita animale in aziende agricole o nell’acquacoltura.

Per affrontare questi problemi, la FAO, l’OIE e l’OMS stanno facendo leva sulle loro competenze e collaborando con un approccio “One Health” (un’unica salute, umana e animale N.d.T.) volto a promuovere le migliori pratiche per ridurre l’emergere e la diffusione di microbi resistenti agli antibiotici sia negli esseri umani che negli animali.

“La resistenza agli antibiotici è una crisi globale che non possiamo ignorare”, ha affermato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS. “Se non affrontiamo questa minaccia con azioni forti e coordinate, la resistenza antimicrobica ci riporterà indietro, a quando le persone temevano infezioni comuni e rischiavano la vita a seguito di piccoli interventi chirurgici”.

“L’uso eccessivo di antimicrobici ne compromette l’efficacia e dobbiamo ridurne l’uso improprio nei sistemi alimentari”, ha affermato José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO. “I medicinali veterinari antimicrobici sono uno strumento cruciale per la salute e il benessere degli animali e la produzione di alimenti sicuri, ma non sono affatto l’unico strumento che abbiamo a disposizione”.

“Come nella salute umana, la medicina veterinaria ha fatto enormi passi avanti grazie agli antibiotici. La conservazione della loro efficacia e disponibilità attraverso un loro uso responsabile associato a buone pratiche di allevamento e di prevenzione è quindi essenziale per preservare la salute e il benessere degli animali “, ha sottolineato la dottoressa Monique Eloit, Direttrice Generale dell’OIE.

Evento di lancio

Prima della Settimana mondiale di Sensibilizzazione sugli Antibiotici 2017, i media sono invitati a un dibattito sul progresso e le priorità per combattere la resistenza antimicrobica: Venerdì 10 novembre 2017 – ore 9:00 – 10:00, Sede OMS, Ginevra.

Relatori:

Dottor Marc Sprenger, Direttore del Segretariato per la Resistenza Antimicrobica, Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Dottor Matthew Stone, Vice Direttore Generale, Scienza e standard Internazionali, Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE)
Dottor Hendrick Jan Ormel, Consulente senior per le politiche veterinarie, Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO)

La settimana

Durante la settimana di sensibilizzazione mondiale sugli antibiotici, l’OMS, la FAO e l’OIE si rivolgeranno al pubblico, ai professionisti del settore sanitario, ai governi, agli agricoltori, ai veterinari, all’industria alimentare e di mangimi animali e ad altri attraverso una campagna di social media che utilizzerà materiale infografico, quiz e storie di successo per aumentare la consapevolezza sulla necessità di agire sulla resistenza agli antibiotici e su quali misure si possono prendere.

Il messaggio principale di quest’anno sottolinea l’importanza di ottenere orientamenti da un professionista sanitario o veterinario qualificato prima di utilizzare gli antibiotici per ridurne l’uso eccessivo e garantire che le malattie ottengano il trattamento più appropriato.

Fonte: FAO