Telecamere nei macelli: un ausilio, a determinate condizioni
“Le telecamere nei macelli non possono in nessun modo essere utilizzate per sostituire l’attività di controllo e ispezione dei veterinari ufficiali negli impianti, né indurre una riduzione del numero degli operatori, ma possono essere uno strumento utile per affrontare alcune criticità e per alzare i livelli di protezione animale, se utilizzate a determinate condizioni” questo il fulcro del messaggio del presidente SIMEVeP, Antonio Sorice, intervenuto al Convegno “Telecamere nei macelli. Più tutele per animali, lavoratori, veterinari e consumatori” che si è svolto ieri a Roma.
Al confronto, organizzato da Legambiente, CIWF Italia e Animal Law per avviare un dibattito pubblico sul tema e trovare soluzioni condivise, sono intervenuti anche Alessandra Raucci, Ministero della Salute, Marco Bermani, Segretario nazionale Flai CGIL, Lebana Bonfanti e Guido Di Martino, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Alfonso Celotto dell’Università Roma Tre, Sabrina Bergamini, giornalista della rivista Helpconsumatori.
“Il veterinario che oggi lavora nei macelli italiani, si trova ad affrontare diverse difficoltà, fra cui sempre di più l’esiguità del personale – ha detto Sorice sottolineando che nei prossimi 5 anni il numero dei veterinari impiegati in sanità pubblica potrebbe diminuire di oltre il 40% con il concreto rischio di non essere rimpiazzato – e la possibilità di essere aggredito o minacciato proprio nell’esercizio delle sue funzioni, come non di rado avviene anche presso gli impianti di macellazione. Il suo operato resta in ogni caso essenziale e insostituibile a protezione degli animali e del loro benessere, a garanzia della salubrità degli alimenti e per la regolarità stessa nelle operazioni di macellazione. In questo senso le telecamere possono rivelarsi utili anche nella formazione degli operatori, mostrando loro esempi di buone pratiche per evitare errori nella gestione degli animali al macello. In questo modo si aumenta il livello di la protezione degli animali, già elevato in italia, con ricadute positive anche sulla sicurezza sul lavoro e in generale sulla fiducia dei consumatori”.
“Se posizionate correttamente, sotto le indicazioni del veterinario ufficiale che opera presso il macello, e utilizzate in determinate situazioni e a determinate condizioni, le telecamere possono rilevarsi uno strumento di ausilio ai veterinari ufficiali per svolgere il loro lavoro in modo più efficace e contribuire al benessere degli animali, alla formazione e alla sicurezza degli operatori, ad aumentare il benessere degli animali, supportare il lavoro di veterinari e operatori, incidere favorevolmente sull’atteggiamento dei consumatori” ha concluso Sorice.
Video intervista rilasciata in occasione del Convegno
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A cura della segreteria SIMeVeP