A proposito dell’assenza di un veterinario nel CTS….
E’ pubblicata sulla rivista British Medical Journal (BMJ) un approfondimento di Maurizio Ferri, responsabile scientifico SIMeVeP, alla “Letter to the Editor” di Giovanni Di Guardo – già docente di Patologia generale e Fisiopatologia veterinaria nell’Università di Teramo – «No veterinarians (yet) on the Italian covid-19 scientific committee».
Prendendo spunto dalle osservazioni del Prof. Di Guardo, Ferri pone in evidenza l’importanza, in una prospettiva One Health, dell’esperienza veterinaria nell’affrontare efficacemente le epidemie di malattie animali, anche altamente diffusive.
Nella pandemia da COViD-19 convergono complesse interconnessioni tra animali, uomo e ambiente; la sua gestione richiede quindi senza mezzi termini l’integrazione delle discipline correlate e la piena considerazione dei principi di One Health.
In quest’ottica l’applicazione di una strategia di sorveglianza veterinaria appare come una potenziale soluzione per consentire istantanee affidabili delle epidemie di COVID-19, prevedere e monitorare la curva epidemica, prevenire lo sforzo del sistema sanitario e informare in modo efficiente le decisioni su quando le misure di controllo possono essere revocate.