I sistemi informativi per la gestione delle emergenze non-epidemiche
Antonio Tocchio, vice Presidente nazionale di EMERVET (l’Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile costituita da SIMeVeP e SIVeMP) ha partecipato all’incontro operativo organizzato, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise, dal Centro Nazionale di referenza per l’Igiene Urbana e le Emergenze Non Epidemiche Veterinarie IUVENE, per favorire lo scambio di esperienze e di informazioni tra soggetti che trovano la loro collocazione come strutture operative nella “Funzione 2 – Sanità, Sociale e Veterinaria” e nella “Funzione 4 – Volontariato” nel corso delle emergenze di Protezione Civile.
Nel corso dell’incontro, iniziato con il saluto del Direttore Sanitario dell’IZSAM Nicola D’Alterio, si è ribadito il concetto che per fornire un’efficace risposta, soprattutto alla luce della recente normativa rappresentata dal D.lgs. n.1/2018 “Codice della Protezione Civile”, anche per il settore di interesse veterinario (inteso nell’accezione più ampia del termine) deve essere svolta una precisa e attenta attività di prevenzione e mitigazione del rischio, da ricondurre nella corretta pianificazione. Tale obiettivo va realizzato con azioni da svolgere in particolar modo in tempo ordinario, ricorrendo anche a strumenti che sono già in nostra dotazione, ma con potenzialità ancora inespresse, in quanto creati e utilizzati per finalità epidemiche o non epidemiche estemporanee. Fra questi sono individuati i Sistemi Informativi come quelli in dotazione dell’IZSAM e utilizzati nel corso delle Emergenze Sisma Abruzzo del 2009 e Sisma Centro Italia 2016-2017. Rientrano in tale campo applicativo anche le banche dati delle anagrafi nazionali con cui operiamo quotidianamente che possono integrarsi e trovare ulteriore sviluppo in sistemi di prevenzione, attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce, utilizzabili nelle sale operative e nei centri operativi attivati nel corso delle emergenze di Protezione Civile, come previsto dagli artt. 19 e 46 della norma sopracitata.
L’opportunità di testare questa potenzialità è rappresentata dalla partecipazione al progetto “Piani Sicuri” coordinato dalla Provincia di Vicenza – Ufficio Protezione Civile. Il progetto nasce dalla volontà congiunta di Università IUAV di Venezia, Prefettura e Provincia di Vicenza, e ha l’obiettivo di ridefinire la pianificazione comunale d’emergenza per tutto il territorio provinciale, sostenendo Sindaci, tecnici e le strutture operative di Protezione Civile, fra cui l’Azienda ASL, nello sviluppo di un territorio più sicuro e più libero di crescere, affrontando le grandi sfide del XXI secolo. “Piani Sicuri” va a ridefinire i piani comunali di emergenza obbligatori per ogni Comune a partire da una diversa concezione dell’emergenza che, non può più essere vista come un’apparizione estemporanea e confinata a un singolo comune, ma come il venir alla luce di un fenomeno che è parte della natura di un territorio, in cui insistono le varie attività fra cui anche quelle di interesse veterinario, che caratterizzano la vita sociale ed economica.
Il progetto “Piani Sicuri”, illustrato dalla Dott.ssa Chiara Garbin della Provincia di Vicenza – Ufficio Protezione Civile, della durata di due anni (2018-2019), prevede l’utilizzo dell’applicativo informatico S.I.G.E. (Sistema Informativo Gestione Emergenze) della ditta Datapiano s.r.l. di San Donà di Piave, rappresentata all’incontro dal titolare Francesco Russo, con il supporto tecnico dell’Ing. Enrico Musacchio, della Società Proteco Engineering S.r.l., che permette ai vari componenti e strutture operative di Protezione Civile di interagire fra loro in tempo reale: tramite una piattaforma web permette di visualizzare, non solo gli scenari rischio con l’acquisizione preventiva dei Piani di Emergenza Comunali digitalizzati, ma di ricavare informazioni relative alle persone e alle strutture, anche produttive quali quelle di interesse veterinario, coinvolte. La società Datapiano con S.I.G.E fornisce la piattaforma operativa multimediale di integrazione di banche dati, immagini reali e cartografiche, ed è in grado di avviare automaticamente fino a 5000 telefonate al minuto di avvertimento alla popolazione con il sistema Alert Sistem. La stessa società mette a disposizione anche il progetto europeo SLANDAIL (finanziato dalla UE con 3,8 milioni di €uro) realizzato con partner di assoluto rilievo, quali il Trinity College di Dublino, la Polizia dell’Irlanda del Nord, la Polizia dell’EIRE, l’Esercito della Bassa Sassonia, la Regione Veneto – Protezione Civile. Il progetto SLADAIL (termine che significa Emergenza in Gaelico), illustrato negli aspetti scientifici dal prof. Khurdish Ahmad, del Dipartimento di Statistica ed Informatica del Trinity College di Dublino in collegamento video, è all’avanguardia grazie all’innovativo sistema di analisi linguistica delle immagini provenienti dai social media che permette di filtrare i dati e le notizie realmente utili, conoscere l’atteggiamento della popolazione in relazione all’evento, alle operazioni di soccorso e agli interventi in atto circoscrivendo il campo di analisi e fornendo all’Autorità di Protezione Civile elementi, utili e validati, per prendere le decisioni necessarie nel corso dell’evolversi degli eventi e suggerendo, in tempo reale, gli interventi più appropriati.
L’incontro, a cui per l’IZSAM hanno preso parte alla riunione Paolo Dalla Villa, Luigi Iannetti, Barbara Alessandrini, Silvia D’Albenzio, Annamaria Conte, Lara Savini, Luigi Possenti e Paolo Migliaccio, è terminato con l’impegno comune di trovare a breve possibili forme di partenariato attivo che prevedano anche la possibilità di coinvolgimento, in futuro, dell’intera rete degli Istituti Zooprofilattici che fanno capo a IUVENE. Con particolare riferimento, per il progetto sperimentale esposto, all’IZS delle Venezie, all’Unità Organizzativa della Veterinaria e della Sicurezza Alimentare della Regione del Veneto, ai Servizi Veterinari alle Aziende ULSS del Veneto competenti per la Provincia di Vicenza e ai soggetti della comunità scientifica e volontariato quali componenti e strutture operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile.