L’eredità di Karel Van Noppen a 30 anni dal suo omicidio
Oggi 20 febbraio 2025 viene onorata l’eredità di Karel Van Noppen, un veterinario ufficiale belga il cui incrollabile impegno nel sostenere l’integrità veterinaria gli è costato la vita nel 1995 esattamente 30 anni, ucciso a colpi di arma da fuoco da aggressori fuori casa per le sue indagini sulle pratiche illegali di uso vietato dell’ormone della crescita sul bestiame in Belgio.
Nonostante i progressi degli ultimi anni, le minacce ai veterinari ufficiali persistono. Solo il mese scorso, tre medici veterinari nel corso di una visita di controllo presso uno stabilimento di macellazione in Lombardia sono stati oggetto di aggressione verbale e fisica con tentativo di strangolamento e accoltellamento. Ma anche negli paesi, come la Norvegia ed Irlanda, non mancano episodi che vedono veterinari ispettori oggetto di ripetute aggressioni ed atti intimidatori da parte di allevatori e proprietari di animali da affezione.
Questi incidenti deprecabili, che sono solo la punta dell’iceberg, troppo spesso marginalizzati e poco segnalati dai media e di conseguenza poco conosciuti alla società, servono a ricordare con forza che la violenza e l’intimidazione contro i veterinari rimangono un problema urgente che richiede un’azione immediata.
Alcuni paesi hanno adottato provvedimenti legislativi per rafforzare il sostegno e la protezione dei veterinari ufficiali, specie di coloro particolarmente vulnerabili che operano in contesti ostili e in condizioni di isolamento e ostilità. L’Irlanda, nel 2017, emana la prima regolamentazione “Health and Safety Risk Management System (HSRMS) – Managing Potentially Threatening/violent/Distressing Incidents in the Workplace Issue. In Italia nonostante la Legge n. 171/2004 che prevede alcune misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, serve un intervento legislativo mirato per i medici veterinari ed altri operatori territoriali che per la loro peculiare situazione di esercizio di funzioni dislocate sul territorio, in aziende private e spesso in realtà rurali isolate, corrono rischi che non possono più essere sottovalutati.
La FVE ed EASVO in un comunicato stampa del 20 Febbraio (https://mailchi.mp/b38dde1b9bad/press-release-commemorating-karel-van-noppens-murder-30-years-ago?e=7917c3f99e. ) esprimono la loro solidarietà ai veterinari che operano in prima linea per garantire il benessere degli animali, la sicurezza alimentare e la sanità pubblica e chiedono in sostanza ai governi e ai decisori politici una politica più rigorosa contro tutte le forme di violenza con misure concrete per garantire la protezione dei veterinari durante il lavoro svolto per la tutela della sanità animale e sanità pubblica. Oggi – si legge nel comunicato stampa- si celebra non solo la memoria di Karel Van Noppen, ma anche la resilienza e l’integrità di tutti i veterinari ufficiali che continuano a sostenere la trasparenza, la sanità pubblica e il benessere degli animali. Il loro coraggio e la loro dedizione non devono essere solo commemorati, ma attivamente supportati ogni giorno. Che questo sia un appello a una maggiore protezione, consapevolezza e per un futuro in cui i veterinari possano svolgere il loro lavoro fondamentale senza paura o il rischio di rappresaglie.
Maurizio Ferri