La resilienza nel settore agricolo -zootecnico e ittico, come strategia cruciale per la costruzione della pace
Dopo aver attraversato la costa campana e calabrese con ben 18 tappe lungo il percorso che va da Agropoli (SA) a Villa San Giovanni (RC), il progetto di cooperazione internazionale “Mediterraneo: il mare che unisce” giunge in Sicilia.
Domenica 10 luglio arriverà a Palermo dove il gruppo di 6 kayakers guidati dal veterinario e ideatore dell’iniziativa, Raffaele Bove, incontrerà il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, mentre lunedì 11 luglio presso l’Aula Magna dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia, si terrà il convegno “La Resilienza nel settore agricolo-zootecnico ed ittico, come strategia cruciale per la costruzione della pace”, a cui interverrà anche il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice.
Sarà un’occasione importante per portare all’attenzione degli amministratori siciliani e degli esperti del settore gli obiettivi di questo ambizioso progetto, che si propone in primis di unire i popoli che si affacciano sul mare Mediterraneo (da Agropoli a Tunisi), raccogliendo durante il percorso in mare spunti e dati di contatto sulle tradizioni legate alla dieta mediterranea e alla pesca, oltre a realizzare un documentario sullo stato di salute della fauna marina ed, in particolare, della tartaruga Caretta caretta, specie in via d’estinzione.