Animali e catrastrofi naturali: il ruolo dei veterinari d’emergenza

logo emervetChe siano compagni delle nostre vite o selvatici immersi nei loro habitat, gli animali sono sempre più oggetto di attenzione e misure di salvaguardia da parte dell’uomo: l’Italia, con la legge 14 agosto 1991, n.281 promuove la tutela degli animali d’affezione, vieta gli atti di crudeltà e l’abbandono, e promuove la convivenza fra uomo e animali tutelando ambiente e salute pubblica.
Il nostro Paese inoltre, è stato il primo al mondo a riconoscere il diritto alla vita e alla salvaguardia degli animali randagi, vietandone la soppressione se non in casi limite e ha introdotto il principio dell’impignorabilità degli animali di affezione o da compagnia e di quelli impiegati ai fini terapeutici o di assistenza.
Di recente (febbraio 2022) gli animali sono entrati a pieno diritto nella Costituzione comparendo ben quattro volte: come animali, come ambiente, come biodiversità, e come ecosistemi nella parte dei principi fondamentali della Repubblica, e con un rimando esplicito alla legge dello Stato che dovrà darne attuazione.

Ma che succede alle bestiole d’affezione o selvatiche o da reddito in caso di terremoti, alluvioni, incendi boschivi o altre emergenze di protezione civile?

Il quotidiano on line www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it ha dedicato una approfondita intervista al Vice Presidente Emervet, Antonio Tocchio.