Un nuovo approccio diagnostico per la Brucellosi canina
La brucellosi canina, una malattia infettiva causata dal batterio Brucella canis , rappresenta una crescente preoccupazione, non solo per gli amanti dei cani e per il mondo degli allevamenti di questi animali, ma potenzialmente anche per la salute umana. Individuare rapidamente i casi e verificare l’evoluzione delle infezioni diventa così un passo cruciale per conoscere meglio la patologia e il microrganismo che ne è responsabile.
La diagnosi certa di brucellosi canina si ha solo con l’isolamento del batterio (il cosidetto “gold standard”) nel sangue dell’animale che si sospetta sia infettato. Ma individuare direttamente il microrganismo significa utilizzare tecniche batteriologiche e molecolari piuttosto complesse, che richiedono tempo e che sono poco adatte quando si ha a che fare con una popolazione numerosa di cani, come ad esempio un allevamento. Esistono anche metodi indiretti, i cosiddetti sierologici, che mirano ad individuare gli anticorpi contro il batterio nel sangue dell’animale. Un team di ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo (IZS-TE) ha ora condotto uno studio che punta a rendere più rapida ed efficiente la diagnosi di questa malattia, che da molto tempo rappresenta una vera sfida per i veterinari e gli operatori della salute animale in genere, sviluppando un protocollo diagnostico che prevede la combinazione di tre test sierologici.
Fonte: IZS Teramo