PSA in Sardegna: vicini all’eradicazione
Grazie alle attività messe in campo a partire dal 2015 da parte dell”Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana, e alle azioni dei Servizi veterinari e IZS, la Sardegna è un passo dal risultato: l’eradicazione della malattia, endemica nell’isola dal 1978 nei suini domestici, maiali bradi e cinghiali.
In questa fase cruciale vengono pubblicati due importanti studi che forniscono elementi utili alla conclusione del percorso.
I due studi, ad accesso libero sono pubblicati si Mdpi, Multidisciplinary Digital Publishing Institute.
Il primo “African Swine Fever Circulation among Free-Ranging Pigs in Sardinia: Data from the Eradication Program“, a cura dei ricercatori dell’IZS Sardegna, IZS Umbria e Marche e Università di Sassari, ha indagato la prevalenza e la distribuzione della PSA tra i suini liberi in Sardegna e la caratterizzazione dei ceppi di PSA che circolano tra i suini bradi nell’isola.
I dati dello studio suggeriscono fortemente l’assenza di varianti non-HAD PSA o di altre varianti della PSA attenuate che circolano tra i suini liberi sardi, indicando così che altri fattori hanno contribuito alla tolleranza della PSA da parte dei suini illegali presenti in Sardegna.
Comprendere i fattori alla base della persistenza della malattia in ambienti endemici potrebbe contribuire a sviluppare contromisure efficaci, sostengono gli autori nelle conclusioni.
Tenuto conto che la persistenza della PSA cinghiali selvatici è maggiore rispetto agli allevamenti suini e le lacune di conoscenza nell’epidemiologia della malattia ostacolano l’eradicazione del virus, gli autori del secondo studio “Mathematical Approach to Estimating the Main Epidemiological Parameters of African Swine Fever in Wild Boar” – cui hanno partecipato i ricercatori dell’IZS Sardegna, IZS Umbria e Marche e ISPRA – hanno applicato diversi approcci matematici per stimare i principali parametri epidemiologici che sono in grado di descrivere l’evoluzione e l’attuale stato epidemico di PSA nel nord sardegna. Nelle ultime fasi di un’epidemia, queste stime sono strumenti cruciali per identificare l’intensità degli interventi necessari per eradicare definitivamente la malattia.
A cura della segreteria SIMeVeP