Leptospirosi, Ecdc: scendono casi in Italia; 765 confermati in Europa nel 2022
Nel 2022, nell’Ue/See sono stati confermati 765 casi di leptospirosi, con un tasso di notifica di 0,18 casi ogni 100.000 abitanti. I tassi più elevati sono stati segnalati nei maschi tra 45 e 64 anni e nelle donne tra 15 e 24 anni. Mentre la Francia ha registrato il maggior numero di casi con 596 segnalazioni e 245 conferme (0,36 casi ogni 100.000 abitanti), in Italia il trend è in discesa con soli 8 casi confermati nel 2022. Questi i dati dell’ultimo rapporto appena pubblicato dall’Ecdc.
La leptospirosi
La leptospirosi è una malattia zoonotica causata da spirochete del genere Leptospira, batteri che vivono nei reni dei loro ospiti naturali. Gli animali possono essere sia ospiti di mantenimento (portatori persistenti) che ospiti accidentali, a seconda dei sierotipi di Leptospira coinvolti. Gli ospiti di mantenimento più comuni sono piccoli roditori come ratti e topi, che possono trasferire l’infezione al bestiame, ai cani e agli esseri umani. Tuttavia, anche il bestiame e gli animali domestici, come bovini da latte, maiali, pecore e cani, sono noti per essere ospiti di mantenimento. Sebbene gli animali infetti possano manifestare sintomi, spesso i portatori restano asintomatici per tutta la vita, pur continuando a eliminare leptospire.
La sopravvivenza delle leptospire è favorita da ambienti caldi e umidi; per questo, le regioni tropicali e subtropicali umide mostrano un numero elevato di casi di leptospirosi umana. Inoltre, i focolai spesso sono associati a inondazioni e uragani con piogge intense.
Gli esseri umani si possono infettare attraverso il contatto indiretto con leptospire presenti nell’ambiente (stagni di acqua dolce, fiumi), durante attività lavorative (agricoltori, soldati, minatori o operai delle fognature) o ricreative (sport acquatici, giardinaggio). Le leptospire possono entrare nel corpo umano attraverso abrasioni o tagli sulla pelle, per via congiuntivale, per inalazione o ingestione di aerosol o acqua contaminata, oppure più raramente a seguito di un morso di animale.
I sintomi della malattia possono variare da una lieve malattia simil-influenzale a una malattia grave che colpisce reni, fegato, cervello, cuore e/o polmoni, e che può essere potenzialmente fatale.
Fonte: vet33