Influenza aviaria. L’Ecdc propone test umani mirati nelle aree con epidemie in corso
Un approccio di sperimentazione ad hoc nelle aree in cui sono in corso focolai di influenza aviaria nel pollame e rilevamenti negli uccelli selvatici e in altri animali, per puntare i riflettori su malattie respiratorie gravi o neurologiche inspiegabili.
È quanto propone l’Ecdc, in una relazione tecnica pubblicata oggi, ricordando in ogni modo che “le infezioni umane dovute all’influenza aviaria rimangono un evento raro”. Il rischio di infezione da virus dell’influenza aviaria H5 attualmente circolanti in Europa è infatti valutato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie come basso per la popolazione generale dell’Ue/See. Il rischio rimane inoltre da basso a moderato per le persone esposte professionalmente o in altro modo a uccelli o mammiferi infetti (selvatici o domestici); questa valutazione copre diverse situazioni che dipendono dal livello di esposizione
Durante i mesi invernali, spiega l’Ecdc, quando i virus dell’influenza stagionale circolano nella popolazione, gli approcci di test e sottotipizzazione del virus dell’influenza aviaria devono essere proporzionati alla situazione epidemiologica e alle capacità dei laboratori di riferimento.
Fonte: quotidianosanita.it