Nuovo promettente anticorpo contro l’aviaria
Il trattamento a base di anticorpi altamente neutralizzanti MEDI8852 può proteggere i primati dalla malattia causata dal virus dell’influenza aviaria H5N1. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università di Pittsburgh e del NIH Vaccine Research Center.
Il team, guidato da Douglas Reed, ha valutato l’efficacia di una terapia anticorpale nel prevenire l’infezione grave da H5N1. L’anticorpo ampiamente neutralizzante, spiegano gli esperti, riconosce una regione relativamente stabile del virus, e tende a non perdere efficacia rispetto agli anticorpi che prendono di mira le strutture più soggette a mutazioni. Questa caratteristica assicura che la protezione immunitaria sia durevole ed efficace anche in caso emergano varianti.
“Questo tipo di prevenzione – osserva Reed – può essere particolarmente utile nel controllo delle epidemie e nel contenimento della pandemia di influenza aviaria. Nell’ambito delle sperimentazioni, l’anticorpo ha funzionato magnificamente”. A gennaio 2025, riportano gli scienziati, è stato segnalato un caso di H5N1 negli Stati Uniti associato a decesso dell’ospite, ma l’Organizzazione mondiale della sanità conta 950 episodi a livello globale dal 1997, oltre la metà dei quali fatali. Il patogeno, aggiungono gli studiosi, si è diffuso dagli uccelli selvatici ai mammiferi in tutto il mondo, raggiungendo leoni marini in Sud America e visoni in Europa. Eppure, le strategie di prevenzione sono ancora piuttosto limitate.
“Il nostro anticorpo – afferma Simon Barratt-Boyes, autore corrispondente dell’articolo – ha come bersaglio una regione che non varia tra i diversi virus influenzali, per cui protegge efficacemente l’organismo anche da nuovi ceppi. I primati in cui è stato testato MEDI8852 sono stati protetti contro malattia grave e morte in ogni scenario osservato e i livelli sierici sono rimasti sufficientemente stabili per 8-12 settimane dall’inoculazione”.
“Questa ricerca – concludono gli autori – getta le basi per lo sviluppo di contromisure mediche contro future pandemie del virus influenzale H5N1”.
Fonte: AGI