L’Ue sta rispondendo alla sfida dell’antibioticoresistenza in medicina veterinaria
La DG SANCO, Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare dell’Unione Europea, ha pubblicato il “Rapporto di sintesi sulle misure per affrontare l’antibioticoresistenza attraverso l’uso prudente di antibiotici negli animali” che fornisce una panoramica della situazione negli Stati membri Ue più Norvegia, Islanda e Svizzera sugli sforzi per promuovere l’uso prudente degli antimicrobici negli animali, come richiesto dalle “Linee guida sull’uso prudente degli antimicrobici in medicina veterinaria” pubblicate a settembre 2015.
Il documento, proponendo alcuni esempi di buone pratiche che possono essere utili nello sviluppo di strategie di contrasto all’antimicorbicoresistenza – e all’utilizzo di antibimicrobici in allevamento in particolare – e alcune sfide da affrontare nell’attuazione di politiche per l’uso prudente degli antimicrobici, illustra i vantaggi dell’adottare un approccio olistico alla salute degli animali per aiutare a prevenire le infezioni associato a una serie di misure per garantire che gli antimicrobici siano scelti e utilizzati con prudenza e solo quando necessario.
Quando questo tipo di approccio è stato applicato, ha contribuito a ridurre significativamente l’uso di antimicrobici in medicina veterinaria senza influire negativamente sul benessere sulla produttività degli animali. Segnali incoraggianti quindi, che indicano come sia possibile diminuire i livelli di antibioticoresistenza.
Complessivamente le informazioni – raccolte tramite un questionario inviato alle autorità competenti dei paesi coinvolti e durante e missioni svolte nel 2016 – mostrano che quasi tutti i paesi hanno messo in atto, o stanno sviluppando, strategie e politiche per favorire l’uso prudente degli antimicrobici.
I veterinari svolgono un ruolo chiave nell’incoraggiare i produttori ad adottare misure che prevengano la necessità di utilizzare antimicrobici e nel contempo prendere decisioni informate sugli antimicrobici più appropriati; ciò si riflette nelle politiche messe in atto dai paesi che segnalano recenti riduzioni significative nel uso di antimicrobici o del loro uso costantemente basso.
L’effetto combinato delle politiche attuate a tutti i livelli può comportare riduzioni sostanziali nell’uso di antimicrobici, anche superiori al 50%, pure in presenza di strategie nazionali che sono ancora in una fase iniziale e politiche associate di natura volontaria.
I molteplici fattori che influenzano lo sviluppo dell’AMR rendono difficile chiarire l’impatto di misure specifiche, sebbene sia evidente l’associazione fra la riduzione dell’uso di antibiotici e la riduzione dell’antibioticoresistenza.
Le missioni sono proseguite nel 2017 e ulteriori visite sono previste nel 2018.
Scarica il rapporto “Overview report on measures to tackle antimicrobial resistance (Amr) through the prudent use of antimicrobials in animals”
A cura della segreteria SIMeVeP