Predazione del bestiame da parte dei lupi nell’Italia nord-orientale: una network analysis sui fattori ambientali
La valutazione dell’entità dei conflitti che coinvolgono i grandi carnivori (di seguito “carnivori”) e gli allevamenti rappresenta una delle principali sfide che gli agricoltori, gli ecologi e i responsabili delle politiche ambientali devono affrontare oggi. I conflitti tra uomo e carnivori riguardano principalmente le predazioni di bestiame e possono essere attribuiti a vari fattori, tra cui la competizione interspecifica tra carnivori che condividono gli stessi habitat, il loro comportamento alimentare e gli ampi home-ranges, gli interventi di gestione e la perdita e/o la frammentazione degli habitat.
Sebbene i carnivori non abitino in modo permanente le aree densamente popolate dall’uomo, hanno dimostrato la capacità di ricolonizzare territori con densità umane moderate e di persistere in paesaggi frammentati (ad esempio, foreste mescolate all’agricoltura) o in prossimità di strutture umane.
Di conseguenza, in queste aree è più probabile che si verifichino conflitti con l’uomo. I grandi predatori svolgono un ruolo fondamentale nell’ecosistema, ad esempio regolando l’abbondanza di altre specie attraverso effetti ecologici top-down nella catena alimentare. Tuttavia, gli attacchi al bestiame rappresentano una minaccia significativa per la sicurezza economica degli allevatori che si basano principalmente sulle pratiche di pascolo, il che contribuisce a creare una radicata ostilità nei confronti dei carnivori.