Report Ue sull’uso sostenibile dei pesticidi in Italia
La Direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare dell’Unione europea ha pubblicato la relazione sulla missione conoscitiva n°2017-6006 condotta in Italia dal 3 all’11 maggio 2017 sull’attuazione di misure intese a realizzare l’uso sostenibile di pesticidi stabilite ai sensi della direttiva 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei pesticidi (Cd direttiva SUD) e individuare le buone pratiche adottate per la sua attuazione
Gli ispettori Ue hanno rilevato la presenza di un Piano d’Azione Nazionale – che delinea gli obiettivi generali, le priorità e le misure specifiche per assicurare la realizzazione della norma – che tuttavia manca degli obiettivi quantitativi e degli obiettivi specifici richiesti dalla direttiva.
L’adozione del primo PNA ha subito un ritardo di 14 mesi e ciò ha causato ritardi nella sua attuazione nonché nella formazione e certificazione degli utilizzatori professionali e nell’ispezione degli irroratori.
La missione ha rilevato i seguenti elementi positivi: l’irrorazione aerea è limitata ad aree localizzate,
sono in atto misure per vietare o limitare l’uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche e il monitoraggio delle acque superficiali mostra alti livelli di conformità. Sono stati rilevati alcuni esempi di buone pratiche, uno dei quali è il sistema in atto per la sorveglianza dei casi di avvelenamento acuto.
Inoltre esiste una vasta rete nazionale per il monitoraggio delle specie nocive, e un’ampia gamma di
strumenti è a disposizione dei coltivatori per sostenere l’assunzione di decisioni relative alla difesa
integrata. I controlli per determinare la conformità agli otto principi della difesa integrata descritti
nell’allegato III della direttiva sono tuttavia limitati ai coltivatori che ricevono aiuti finanziari per
partecipare a regimi volontari.
Consulta il report UE (disponibile anche in italiano)
A cura della segreteria SIMeVeP