Il futuro della ricerca e innovazione in veterinaria

Maurizio Ferri, Delegato SIVeMP in UEVH, ha partecipato in rappresentanza di FVE – Federation of Veterinarians of Europe alla Conferenza AgriResearch, organizzata dalle direzioni Agricoltura e Ricerca della Commissione europea, dal titolo “Innovating for the future of farming & rural communities” che si è tenuta a Bruxelles il 2 e 3 maggio 2018 in cui sono stati affrontati anche temi cruciali per la futura ricerca e innovazione nel settore dell’agricoltura, con riferimento alla sanità animale, delle piante e dell’ecosistema e che ha fornito spunti interessanti anche sul futuro della ricerca e innovazione in veterinaria in particolare nel campo dell’antibioticoresistenza, ma più in generale nel campo della salute animale.

Leggi il contributo di Maurizio Ferri

 




Tutelare la qualità dei prodotti delle api

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “Tutelare la qualità dei prodotti delle api” di Giulio Loglio.

L’apicoltore che produce “alimenti” destinati alla vendita deve rispettare una serie di norme che spesso non conosce, conosce in modo superficiale o sottovaluta.
Sono norme molto specifiche che lo stesso veterinario ufficiale deve padroneggiare per poter effettuare gli interventi di controllo previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
In occasione dei sopralluoghi presso le aziende apistiche, gestite da un apicoltore professionista, il veterinario ufficiale, di norma, deve verificare la presenza del registro dove vengono annotati i trattamenti farmacologici impiegati per la lotta alla varroa; infatti, la Nota ministeriale 0015790 del 01/07/2016 ribadisce che l’apicoltore, nelle vesti di produttore primario, ha l’obbligo di registrare i medicinali veterinari impiegati in base al Reg. 852/2004, allegato 1, parte A, capo III. Inoltre, deve valutare che il quantitativo dei medicinali acquistati sia sufficiente a garantire un adeguato trattamento acaricida in base al numero degli alveari posseduti.

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La nuova legislazione europea nei controlli ufficiali in sanità animale e sicurezza alimentare

imparareSi terrà in a Bologna il 16 febbraio 2018 il Workshop nazionale “La nuova legislazione europea nei controlli ufficiali in sanità animale e sicurezza alimentare: ruoli tra Commissione UE e Autorità Competenti dei Paesi membri”, organizzato dalla Regione Emilia Romagna.

Con l’emanazione dei Regolamenti 2016/429 del 9 marzo 2016, “relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale” (che si applica a decorrere dal 21 aprile 2021 e che conferisce il potere di adottare atti delegati alla Commissione per un periodo di cinque anni a decorrere dal 20 aprile 2016) e 2017/625 del 15 marzo 2017 “relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali” (che si applica a decorrere dal 14 dicembre 2019 e che conferisce alla Commissione il potere di adottare gli atti delegati e di esecuzione dal 28 aprile 2017) si innova il rapporto tra Unione Europea e Stati membri per quanto riguarda gli aspetti esecutivi e applicativi nell’attività di controllo ufficiale.

Il corso intende approfondire le novità operative per le Autorità Competenti  degli Stati membri nella gestione delle loro attività e aprire una riflessione sulla organizzazione che lo Stato Italiano potrebbe darsi per partecipare al meglio alle attività consultive della Commissione nella emanazione degli atti di esecuzione così come disciplinati dal Reg. 182/2011 sul piano europeo e per quanto applicabile dal DPCM 15 settembre 2017, n. 169 “Regolamento recante disciplina sull’analisi dell’impatto della regolamentazione, la verifica dell’impatto della regolamentazione e la consultazione”.

Partecipano alla giornata formativa, Maurizio Ferri della SIMeVeP, con una relazione sul Reg. 2017/625 e Aldo Grasselli, Presidente di Federazione Veterinari e Medici che interverrà alla tavola rotonda “Nuovi regolamenti e sistema Italia: Prospettive, opportunità e criticità da superare nei rapporti tra AC in Italia e tra l’Italia e la Commissione UE”.

L’evento è gratuito ma è necessaria l’iscrizione

Info e programma

 




Api e insetti impollinatori, Ue lancia una consultazione pubblica per fermarne il declino

impollinatoriLa Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul declino delle api, farfalle e altri insetti  impollinatori al fine di dare impulso all’iniziativa UE   che intende contrastare il declino degli impollinatori migliorando la visibilità politica della questione e  l’efficacia delle politiche dell’Unione in tema di biodiversità e sviluppo sostenibile.

La revisione di medio termine sui progressi compiuti dalla “Strategia Ue per la biodiversità al 2020” non ha infatti dato risposte confortanti.

Il questionario online, accessibile anche in Italiano,  è strutturato in cinque parti. La prima parte contiene alcune domande generali; la seconda riguarda la conoscenza degli impollinatori,  la loro importanza, la loro situazione e le minacce a cui sono esposti; la terza parte riguarda il declino: portata, cause e conseguenze; la quarta parte è sulle possibili soluzioni per far fronte al declino; la parte conclusiva consente di inserire alcuni commenti finali o caricare un documento che si ritiene possa spiegare meglio le opinioni espresse.

L’impollinazione è il fattore agricolo che contribuisce maggiormente ai rendimenti, rispetto ad altre pratiche di gestione, secondo la Fao. Secondo le stime della Commissione europea dipendono dai servizi degli insetti impollinatori 15 miliardi di euro di produzione agricola.

Gli insetti impollinatori sono organismi “troppo importanti per la nostra sicurezza alimentare e le comunità rurali – ha detto il commissario Ue all’agricoltura Phil Hogan – non possiamo permetterci di continuare a perderli“.

Abbiamo una buona comprensione del problema per alcuni impollinatori, meno per altri – ha aggiunto il Commissario Ue all’ambiente Karmenu Vella – ma se non agiamo, noi e le generazioni future pagheremo un prezzo molto alto“.

La consultazione è aperta a tutti fino al 5 aprile 2018

A cura della segreteria SIMeVeP




Sorice al convegno SIVAR: avviare tavolo di lavoro con tutte le componenti della Veterinaria

logo SIMeVePAttivare un tavolo con tutte le componenti della veterinaria finalizzato all’elaborazione di proposte innovative sulle questioni legate alla protezione e benessere degli animali, biosicurezza, antibioticoresistenza, che abbiano al centro il ruolo del medico veterinario.

Con questa proposta il presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, è intervenuto alla sessione professionale “Quale certificazione per il benessere animale?” organizzata dalla SIVAR – Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito, nell’ambito del proprio Congresso internazionale che si è tenuto il 12 maggio a Cremona.

Sorice ha rinnovato inoltre la disponibilità della SIMeVeP alla collaborazione pubblico/privato che ha dato, nelle occasioni in cui si è attivata, risultati soddisfacenti per tutta la categoria, accantonando definitivamente contrapposizioni antiche e anacronistiche.

La SIVAR ha manifestato condivisione e adesione alle proposte del Presidente Sorice.




Incontro con il Prof. Robert Paxton

Si terrà a Lazise, VR, il 7 ottobre l’incontro con il Prof. Robert Paxton “Recenti ricerche sulle infezioni virali delle api con particolare riferimento alle varianti del virus delle ali deformi (DWV)“.

L’evento è organizzato, con il patrocinio SIMeVeP, nell’ambito de “I giorni del Miele“.

Il Prof. Robert Paxton, è un ricercatore di fama mondiale, membro di molte società scientifiche (Beedoc, Coloss. Super-B), autore di numerose ricerche e pubblicazioni scientifiche in campo apistico, attualmente in forza all’Università di Halle, ma per molto tempo colonna portante della Queen’s University di Belfast, di Uppsala, di Tubingen.

Sarà disponibile traduzione inglese italiano.




Incontro al Ministero della salute sulle problematiche del settore degli equidi

Riportiamo il resoconto dell’incontro tra Fiesa e Gruppo Italiano Carni Equine con il Direttore Generale della Direzione della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Dr. Silvio Borrello, del Ministero della Salute sulle problematiche aperte della questione degli equidi.

SIMeVeP e SIVeMP, a margine del congresso di Bergamo, avevano riscontrato le criticità e da subito hanno posto attenzione ai problemi del settore attivandosi in tutte le sedi.

Fiesa e Gruppo Italiano Carni Equine incontrano il Direttore Generale del Ministero della Salute. Evidenziate le criticità del Comparto: Anagrafe Unica, tracciabilità, Passaporto Europeo

La delegazione di Fiesa e del Gruppo Italiano Carni Equine era guidata dal Presidente Mario Rossoni, accompagnato dal Direttore Fiesa Dr. Gaetano Pergamo, dal Signor Damiano Molinaro operatore della Puglia, dalla Signora Lorella Roncolato, operatrice del Veneto, dal Signor Andrea Zerbini dell’Emilia Romagna, dal Dr. Ermenegildo Valvassori, Veterinario del Piemonte ASL TO 5, e dal Dr. Alessandro Tatafiore dell’Ufficio Legislativo Nazionale. Il Direttore Borrello era accompagnato dai Dottori Davide Lecchini, Luigi Ruocco e Marco Ianniello.
In apertura dell’incontro, la Fiesa ha portato all’attenzione del Ministero della Salute lo stato di difficoltà del settore delle carni equine dovuto in primo luogo alla mancanza di alcune regole essenziali per la gestione della filiera.

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Perrone: la causa delle malattie da vettore sono i cambiamenti climatici

La vera causa del diffondersi di insetti una volta esotici e di malattie da vettori, come il virus Zika, trasmesso dalla zanzara, sono i cambiamenti climatici. Lo spiega ad Askanews Vitantonio Perrone, Veterinario pubblico Sivemp/Simevep che sottolinea come fino a qualche anno fa una zanzara giunta in Europa “in aereo” o in nave avrebbe avuto vita breve trovandosi catapultata in un ambiente inospitale e inadatto, al contrario oggi “il clima mite fa sì che anche in inverno abbiamo generazioni di insetti tipicamente estivi. Sono le condizioni create dal cambio climatico a consentirlo”. In Italia , aggiunge, “si sono già verificati focolai di epidemia, non da virus Zika, per fortuna controllati da un sistema sanitario che funziona”. Insomma, “questi contagi, una volta considerati esotici, sono il nostro presente e il nostro futuro”.

Fare prevenzione si può, spiega, “a patto di cominciare a pensare davvvero a come evitare che questi insetti arrivino in modo facile dalle zone endemiche. Possono entrare nelle carlinghe degli aerei, ad esempio, e una volta a destinazione trovare un’ambiente adatto all’insediamento. Altro veicolo é quello dei commerci di piante: si potrebbe ipotizzare il blocco di certi prodotti che non sono indispensabili”.

Ma soprattutto, chiarisce l’esperto, “fare prevenzione significa sinergia tra veterinari e medici, conoscere il problema e gestire le popolazioni di insetti. Gestire perchè non si possono sterminare poichè é stato dimostrato che anche questo é controproducente: bisogna studiare le esigenze ed intervenire di conseguenza”. E oggi anche la tecnologia viene in aiuto: “Anche con i droni – spiega Perrone – possiamo tenere sotto controllo le popolazioni di insetti, con infrarossi possiamo perlustrare i terreni e individuare focolai larvali per effettuare interventi mirati di disinfestazione”.

Fonte: Askanews




Malaria e Chikungunya, ecco come sconfiggerle…

I recenti episodi di malaria, Chikungunya e West Nile nel nostro paese hanno riproposto la necessità di contrastare la presenza di agenti vettori, zanzare in primis, al fine di prevenire l’insorgenza di episodi, epidemici e no, di patologie virali, batteriche e parassitarie da loro veicolate.

Ma la lotta alle zanzare non è affatto semplice né può limitarsi a interventi di disinfestazione in ambito urbano che, se necessari all’insorgere delle epidemie, non possono risultare risolutivi e si deve ricorrere a interventi combinati in cui il contrasto sia rivolto soprattutto all’eliminazione delle zanzare allo stato larvale.

Su Sanità Informazione l’analisi del Vice Presidente SIMeVeP, Vitantonio Perrone




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