Zoonosi, fauna selvatica e One Health

Antropocene è il nome proposto per l’attuale epoca geologica, epoca nella quale l’essere umano con le sue attività è riuscito a incidere sui processi naturali e modificare ambiente ed ecosistemi.
La modernizzazione delle pratiche agricole e zootecniche (in particolar modo nei Paesi in via di sviluppo), la distruzione degli habitat e i cambiamenti climatici sono alcuni dei fattori condizionanti questo fenomeno. L’ambiente al quale i vari potenziali patogeni e i loro ospiti sono connessi è quindi in continuo cambiamento e la velocità di questo cambiamento è in aumento.
L’interfaccia uomo/fauna selvatica è stata profondamente modificata nel corso della storia.
L’alterata tipologia e frequenza di contatti tra uomini e animali selvatici ha moltiplicato le interazioni, causando una pressione selettiva, favorendo l’adattamento e l’efficacia dei patogeni.

Ne parlano Stefano Giacomelli, Giulia Quadri e Nicola Martinelli  in un articolo pubblicato su La Settimana Veterinaria




La carne coltivata: stato dell’arte e criticità

“La carne coltivata: stato dell’arte e criticità” è il titolo di un articolo frutto della collaborazione tra Maurizion Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP, Maria Grazia Cofelice – Servizio Veterinario, ASL Pescara, Francesca Lombardo- Servizio Veterinario, ASL Pescara e la biotecnologa ricercatrice Nike Schiavo, Co-fondatrice e membro direttivo di Cellular Agriculture Italy, in cui si affrontanto opportunità e criticitàdella  carne a base cellulare

La carne coltivata come opportunità di sostenibilità e non minaccia per l’agricoltura tradizionale

* 🐂la carne coltivata si propone come alternativa alla carne convenzionale in quanto non necessita della macellazione degli animali, riduce l’utilizzo degli antibiotici e la diffusione delle zoonosi, è meno impattante sull’ambiente ed assicura per il futuro una fonte sostenibile di proteine.

* 👩‍🔬la produzione di carne coltivata si avvale di procedure impiegate da decenni nell’industria farmaceutica per la produzione di biotessuti e biofarmaci ma è ancora nelle sue fasi iniziali con costi elevati e tecnologia inefficiente e richiede lo sviluppo di tecnologie molto complesse per ottenere enormi biomasse (migliaia di tonnellate) in modalità extra-corporea.

* 🔬occorrono ulteriori studi sulla #sicurezzaalimentare, efficienza energetica, sostenibilità, impatto ambientale, penetrabilità nei mercati e accettazione da parte dei consumatori.

*⚠️I pericoli potenziali individuati fino ad oggi necessitano della valutazione dei rischi per poter consentire la corretta applicazione dei protocolli standard di controllo e garantire la sicurezza dei consumatori.

Poiché la domanda globale di carne è destinata a crescere, è chiaro che le pratiche agricole dovranno cambiare se vogliamo nutrire tutti e affrontare le emergenze  climatiche e di biodiversità che affliggono il mondo.

La carne coltivata si pone l’obiettivo di offrire alla stragrande maggioranza di consumatori di carne convenzionale (ottenuta attraverso il sacrificio degli animali e lo sfruttamento delle risorse) un’alternativa più sostenibile che non aggiunge pressione su ambiente e benessere animale.

Difatti potrebbe essere prodotta in modo efficiente (es. con input a basso costo e attentamente misurati per evitare sprechi e utilizzo di energia rinnovabile) con basse emissioni di carbonio e con meno animali mantenuti in condizioni migliori.

Una convinzione abbastanza diffusa vede la carne coltivata come la fine dell’allevamento tradizionale. Ma le cose non stanno esattamente così.

Da un lato possiamo immaginare l’industria della carne coltivata come una integrazione più sostenibile dell’allevamento intensivo con vantaggi finanziari e ambientali.

Dall’altro, con una logica non dissolutiva ma evolutiva, il passaggio dall’allevamento intensivo ad aziende più piccole consente agli allevatori di garantire standard più elevati di benessere animale.

In questo nuovo contesto agro-zootecnico e di agricoltura rigenerativa gli animali verrebbero allevati per produrre meno carne ma di alta qualità, come ad esempio i tagli di bistecche o filetto con una consistenza tecnicamente difficile da realizzare con le attuali tecniche di coltura cellulare. Mentre i volumi elevati di carne, ad esempio carne macinata, verrebbero assicurati da una percentuale minima di animali mantenuti come donatori di cellule per i laboratori di carne coltivata.

Leggi l’articolo integrale

 




Dengue: un problema di sanità globale

La dengue è una malattia virale acuta causata dal virus dengue (DENV), un virus a RNA del genere Flavivirus appartenente alla famiglia Flaviviridae, e spesso viene trasmessa all’uomo attraverso
la puntura delle zanzare Aedes, prevalentemente Aedes aegypti o Ae. albopictus.

Ad oggi è considerata forse la più importante malattia virale trasmessa da zanzare all’uomo e ha un impatto economico significativo, per i conseguenti costi sanitari globali, stimati in oltre 8,9 miliardi di dollari all’anno.

Nel contesto della prevenzione della dengue, una prospettiva One Health consentirebbe di affrontare le complesse relazioni tra la malattia, i  suoi vettori (zanzare Aedes) e i loro
habitat ecologici.

Ne parlano Ivan Corti e Maurizio Ferri in un articolo pubblicato su La Settimana Veterinaria




Ugo Della Marta nominato Capo dei Servizi Veterinari

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha conferito al Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) del Ministero della Salute, Ugo Della Marta, le funzioni di Capo dei Servizi Veterinari italiani (Chief Veterinary Officer – CVO).

Al CVO spetta il compito di assicurare il coordinamento delle attività in ambito nazionale in materia di sicurezza alimentare, sanità animale e salute pubblica e di garantire il coordinamento dei rapporti internazionali con l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (World Organization for Animal Health – WOAH), con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agricolture Organization – FAO), con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization – WHO), con la Commissione europea e il Consiglio europeo.

Laureato in medicina veterinaria presso l’Università degli Studi di Perugia nel 1988, Della Marta vanta una vasta esperienza nel settore della sanità pubblica. Dagli anni ’90 ha ricoperto ruoli dirigenziali nell’Area di sanità veterinaria del sistema sanitario della Regione Lazio. Dal 2016 al 2022 è stato Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana (IZSLT). Da settembre 2022 è Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione presso il Ministero della salute.

Svolge le funzioni di CVO dal 5 gennaio 2024.

A Ugo della Marta i complimenti per l’incarico e gli auguri di buon lavoro del Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice.




VetNeve 2024 – Produzione e salute in sinergia: Organizziamoci affinché funzioni  

Torna la formazione invernale 2024!

Vetneve 2024
25 febbraio – 3 marzo 2024

Il corso ECM dal titolo: “Produzione e salute in sinergia: Organizziamoci affinché funzioni”  vi aspetta come sempre a Folgaria (TN).

Anche quest’anno gli eventi ECM saranno 2:

  • Il I modulo si svolgerà i giorni 26/27 febbraio 2024. Gli argomenti trattati saranno il contrasto all’antimicrobico resistenza e l’organizzazione dei Dipartimenti di Prevenzione
  • Il I modulo si svolgerà i giorni 29 febbraio e 1 marzo 2024. Gli argomenti trattati saranno la carne coltivata e  il ruolo dei nuovi animali (lama, alpaca cammelli, selvatici) nei piani di eradicazione (TBC, BR, IBR, PTBC) 

Entrambi i moduli sono rivolti a Medici Veterinari, Medici Chirurghi (igiene degli alimenti e della nutrizione; igiene, epidemiologia e sanità pubblica; malattie infettive) e Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

A breve saranno pubblicati il programma del corso e la scheda di iscrizione.

Scheda prenotazione alberghiera da inviare entro il 25 gennaio 2024.




I rischi di sanità pubblica delle diete a base di carne cruda per i piccoli animali

Alle ultime riunioni EFSA del gruppo di discussione degli stakeholder sui rischi emergenti (StaDG-ER, 9 novembre, Bruxelles) e EREN (Emerging Risk Exchange Network, 22 novembre Parma) Maurizio Ferri, coordinatore scientifico SIMeVeP, ha relazionato sul tema dei rischi per la sanità pubblica delle diete a base di carne cruda (o BARF) per cani e gatti.

La letteratura esistente e i recenti focolai di infezione da virus di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) (Polonia) e di Micobacterium bovis (UK) nei gatti associati a diete a base di carne cruda, hanno focalizzato l’attenzione di organizzazioni e associazioni sanitarie sui rischi per la salute pubblica legati alla diffusione ambientale e alla trasmissione negli allevamenti (spillover) e all’uomo di agenti patogeni zoonotici, batteri antibiotici resistenti e parassiti.

Nelle conclusioni vengono formulate alcune raccomandazioni tra cui la raccolta di più dati per corroborare gli studi di valutazione del rischio, tra cui, quelli provenienti dai programmi di monitoraggio microbiologico delle diete BARF nonché dal monitoraggio mirato e sistematico delle somministrazioni in ambito familiare per comprendere l’entità dell’esposizione umana e per quantificarne i rischi.

Per quanto riguarda la gestione/mitigazione del rischio, oltre alla revisione dell’attuale normativa comunitaria sui SOA per stabilire requisiti microbiologici più rigorosi per i produttori di diete BARF, il ruolo dei veterinari è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e per promuovere campagne di sensibilizzazione e di educazione ad una corretta manipolazione delle diete a base di carne cruda finalizzate ad evitare il rischio per la sanità animale ed umana.

La presentazione è disponibile dietro richiesta a segreteria@veterinariapreventiva.it




ECM Api e Ambiente Cortona

apicolturaSi terrà il 14 dicembre a Cortona (AR) il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP dal titolo “Api e Ambiente”. Il corso è aperto a 60 partecipanti ed è gratuito per gli iscritti della Regione Toscana.

Il corso vuole fornire un quadro organico delle problematiche legate all’allevamento apistico nel contesto ambientale attuale; fornire strumenti di valutazione dello stato di salute dell’ambiente, dell’uomo e degli animali attraverso le api e i prodotti dell’alveare.

Programma

Scheda di iscrizione




One health. Convegno SIMeVeP al Forum Risk Management

Si terrà ad Arezzo dal 21 al 24 novembre, con il patrocinio di SIMeVeP e SIVeMP, la 18ª edizione del Forum Risk Management “La sfida della sanità pubblica. Cambiamento – Sostenibilità – Prossimità.

Nell’ambito dell’articolato programma, il 22 novembre si terrà il convegno “ONE HEALTH. SANITÀ ANIMALE E UMANA E SICUREZZA ALIMENTARE”, organizzato in partnership con SIMeVeP, i cui lavori saranno coordinati dal Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, e  dalla Presidente Commissione Ambiente Regione Toscana, Lucia De Robertis.

Il coordinamento della tavola rotonda conclusiva è affidato a Maria Caramelli, Esperto nel settore della sanità animale e della sicurezza alimentare del Ministro della Salute e
Aldo Grasselli, Presidente Federazione Veterinari e Medici – FVM.

 




ECM PSA di Bergamo: pubblicati gli atti

Sono online i documenti relativi al corso ECM dal titolo “Peste Suina Africana: problema sanitario ed economico. Strategie di contenimento e di eradicazione” che si è tenuto a Bergamo il 2 settembre.

Alla luce dell’attuale emergenza relativa alla Peste suina africana (PSA), l’obiettivo del convegno è stato quello di  migliorare le conoscenze degli operatori nell’ambito del monitoraggio e della sorveglianza della malattia nella fauna selvatica e favorire una più efficace gestione dell’allevamento, in linea con le indicazioni delle più recenti normative.

Scarica gli atti




Convegno PSA. Tutti uniti per combattere la malattia

Domani, 5 settembre, arriverà in Conferenza Stato Regioni “Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali (Sus scrofa) e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione nelle Zone di Restrizione da Peste Suina Africana (PSA)” già approvato dalla Commissione Agricoltura della Conferenza.

Lo ha annunciato il Commissario straordinario alla Peste Suina Africana, Vincenzo Caputo, nel corso del Convegno “Peste Suina Africana: problema sanitario ed economico. Strategie di contenimento e di eradicazione” organizzato da Coldiretti con il patrocinio di ATS Bergamo e accreditato ECm dalla SIMeVeP che si è tenuto in 2 settembre nell’ambito della Fiera di Sant’Alessandro a Bergamo.

Le misure si pongono l’obiettivo di uscire entro tre anni dall’emergenza che è arrivata in Lombardia, regione dove si allevano la metà dei suini italiani e dove la Psa è ha già colpito con 5 focolai in allevamenti suinicoli in provincia di Pavia.

«Occorre mettere in campo una biosicurezza rafforzata con comportamenti consapevoli da parte dell’uomo – ha affermato Caputo – Si parte dalla disinfezione di mani e scarpe, i boschi vanno frequentati in sicurezza e sarà sempre più importante il coinvolgimento di sindaci e regioni. Dobbiamo salvare il comparto suinicolo, particolarmente importate per l’economia».

Francesco Feliziani, responsabile del laboratorio nazionale di riferimento per le pesti suine dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Umbria e Marche, ha aggiunto che «il vaccino allo studio è uno strumento importante, ma non per l’Europa, dove esiste una filiera suinicola avanzata. Puntiamo sulla prevenzione, partendo dalla segnalazione tempestiva dei casi sospetti, tenuto conto che abbiamo un sistema diagnostico molto efficace».

Il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, ha concluso l’incontro, ribadendo che bisogna « fare tutto il possibile per non compromettere una delle filiere più importanti dell’agroalimentare italiano, apprezzato in tutto il mondo. Prestiamo la massima attenzione e ogni allevatore coinvolto verrà indennizzato. Non possiamo perdere la capacità produttiva di un comparto che muove più di 20 miliardi di euro e che rischierebbe di perdere mercati importanti. Uniamo le forze per uscirne il prima possibile in modo da garantire una prospettiva futura alle nuove generazioni».

Al Convegno sono intervenuti anche Mario Chiari, Ats Brescia – Referente PSA UO Veterinaria Regione Lombardia, il sottosegretario del Ministero dell’agricoltura, Patrizio La Pietra, Gabriele Borella, presidente di Coldiretti Bergamo, l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, il consigliere regionale Davide Casati. Il Sottosegretario e l’Assessore hanno assicurato la massima attenzione da parte del Governo e della Regione lombardia e lo stanziamento di risorse per il settore suinicolo.

A coordinare i lavori della giornata il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice che ha sottolineato come siano isndispensabili azioni coordinate e sinergiche per contenere la diffusione della Peste Suina Africana nel nostro Paese ed evitare danni ingenti all’economia, compreso l’export dei prodotti agroalimentari italiani.