ECM Oristano – One Health: sarà possibile seguirlo come uditore da remoto

SIMeVePIl prossimo 10 novembre si terrà ad Oristano un corso ECM dal titolo  “Regolamento UE 2017/625 e risvolti organizzativi dei Dipartimenti di Prevenzione nell’ottica del ONE HEALTH – ONE MEDICINE”.

Visto l’interesse dimostrato nei confronti delle tematiche trattate, è stata predisposta la possibilità di assistere  (senza crediti ECM) come uditori attraverso la piattaforma ZOOM.

Prima del corso pubblicheremo i codici per accedere.

 

 




ECM Viterbo Resilienza dei sistemi alimentari e salute – La strategia UE “Dal produttore al consumatore”

EcmSi terrà il 10 novembre a Viterbo il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il titolo del corso è Resilienza dei sistemi alimentari e salute – La strategia UE “Dal produttore al consumatore” ed al corso sono stati attribuiti 5 crediti ECM.

La diffusa consapevolezza delle interrelazioni tra la nostra salute, gli ecosistemi, la catena alimentare, i modelli di consumi e i limiti planetari richiama ad azioni che garantiscano l’orientamento ad un sistema alimentare sostenibile e resiliente come esigenza fortemente sentita dalle persone.
Il Green Deal europeo – con il suo obiettivo intermedio di ridurre le emissioni in atmosfera del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 – pone nel nucleo centrale delle strategie da adottare la sostenibilità del sistema alimentare, considerata come un insieme olistico di elementi interagenti che vanno dalle risorse naturali, agli elementi sociali, politici ed economici fino al nucleo centrale del sistema costituito dalle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e consumo coinvolgendo una moltitudine di attori che intervengono a ciascun livello e che sono tutti destinatari dei risultati del proprio interagire.
La proposta della Commissione europea di una strategia “Dal produttore al consumatore” (From Farm to Fork), un nuovo approccio globale al valore che gli europei attribuiscono alla sostenibilità alimentare, incentrato su azioni che hanno lo scopo di migliorare gli stili di vita, la salute e l’ambiente coinvolgendo l’agricoltura, la pesca, l’acquacoltura e la catena del valore alimentare e prevedendo meccanismi per mitigare l’impatto della transizione e mantenendo l’alto livello di sicurezza degli alimenti che è stato conseguito attraverso gli interventi generali e settoriali sulla legislazione dell’Unione in materia di filiera agroalimentare.
Il corso vuole promuovere la conoscenza delle problematiche connesse alla sostenibilità delle produzioni zootecniche ed agroalimentari in generale e si propone come momento di riflessione e confronto con gli stakeholders sulle problematiche nuove ed emergenti che possano incidere durante e dopo la transizione verso sistemi alimentari sostenibili.

Programma

Scheda di iscrizione




ECM Messina – Regolamento UE 429/2016

EcmSi terrà il 10 novembre a Messina il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il titolo del corso è “Regolamento (UE) 2016/429 e relativi regolamenti delegati e di esecuzione: approfondimenti operativi” ed al corso sono stati attribuiti 8 crediti ECM.

Obiettivo del corso  è quello di presentare i presupposti e gli obiettivi della nuova norma comunitaria sulla sanità animale. In particolare, fornire un quadro d’insieme del Regolamento 429/2016/UE e dei relativi atti delegati e di esecuzione fino ad oggi promulgati sotto forma di regolamenti europei, ponendo l’attenzione sugli aspetti che impattano sulla corretta registrazione, riconoscimento degli stabilimenti e attribuzione della categoria sanitaria per le malattie per cui è necessaria (e relative deroghe), sulla valutazione del rischio delle aziende e relativa sorveglianza basata su di esso, nonché sulle misure da adottare in caso di malattie per cui è obbligatoria l’eradicazione nella comunità europea. Nel corso della giornata formativa potranno, quindi, essere sollevate ed affrontale le criticità applicative di tale norma

 

Programma

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Tutti gli eventi ECM organizzati da SIMeVeP!

Nei mesi di novembre e dicembre la SIMeVeP ha in calendario i seguenti corsi di aggiornamento professionale ECM:

  • 10 novembre 2023 – Regolamento UE 2017/625 e risvolti organizzativi gestionali dei Dipartimenti di Prevenzione nell’ottica del ONE HEALTH – ONE MEDICINE-  Oristano  3 Crediti ECM
  • 10 novembre 2023 – Resilienza dei sistemi alimentari e salute – La strategia UE “Dal produttore al consumatore” – Viterbo
  • 10 novembre 2023 – Regolamento UE 429/2016 e relativi atti delegati – Messina
  • 17 novembre 2023 – Il valore del cibo, il cibo di valore – Torino
  • 24 novembre 2023 – Apicoltura e ambiente – Cortona (AR)
  • 6 dicembre 2023 – Tutto quanto accade una volta potrebbe non accadere mai più. Ma tutto quanto accade due volte accadrà certamente una terza – Roma

Non appena accreditati verranno pubblicati nella sezione Formazione -ECM




Gruppo di discussione EFSA sui rischi emergenti: richiesta contributi

Agli iscritti SIMeVeP, referenti regionali e gruppi di lavoro,

Dall’ 8 al 9 Novembre 2023  l’EFSA ospiterà a Bruxelles la  30a riunione del  Gruppo di discussione delle parti interessate sui rischi emergenti (StaDG-ER) di cui il dott. Maurizio Ferri è membro in rappresentanza della Federazione dei veterinari europei (FVE). L’ordine del giorno sarà presto pubblicato sul sito web dell’EFSA per annunciare e rendere visibile l’evento nel calendario attività.

Il dott. Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP, farà una presentazione sulla carne coltivata, un argomento emergente, discusso durante un recente colloquio scientifico organizzato da EFSA a Bruxelles. Come di consueto per continuare a contribuire attivamente alla discussione sui rischi emergenti è possibile preparare uno briefing note  sui rischi emergenti o questioni emergenti.

Chi è interessato a suggerire o segnalare fatti, evidenze che potrebbero costituire un problema emergente/rischio emergente, che non sia stato già oggetto di precedente segnalazione e discussione in EFSA., può utilizzare il modello di nota informativa (BN template 2023– Description).

Quando si selezionano potenziali problemi emergenti, occorre fare riferimento alla seguente definizione EFSA di  rischio emergente: “il rischio emergente è un rischio derivante da un pericolo recentemente identificato per il quale può verificarsi un’esposizione significativa, o da un’esposizione significativa inaspettata nuova o aumentata  e/o aumento di suscettibilità a un pericolo noto”.

Sono apprezzate le vostre proposte preferibilmente inviate entro le prime tre settimane di ottobre. Il dott. Ferri, contattabile alla mail: ferrim282@gmail.com fornirà l’assistenza per la compilazione e traduzione in inglese.




ECM One Health Oristano

EcmSi terrà il 10 novembre ad Oristano il  prossimo corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il titolo del corso è “Regolamento UE 2017/625 e risvolti organizzativi dei Dipartimenti di Prevenzione nell’ottica del ONE HEALTH – ONE MEDICINE” ed al corso sono stati attribuiti 3 crediti ECM.

L’obiettivo del corso è quello di illustrare appropriati modelli organizzativi dei Dipartimentidi Prevenzione coerenti con il dettato normativo applicabile.

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Ferri: brevi osservazioni sulla bocciatura Comagri del PE su carne coltivata

È stata bocciata dalla Commissione agricoltura e sviluppo rurale (Comagri) del Parlamento europeo una risoluzione sulle colture proteiche che al paragrafo 19 contiene riferimenti a prodotti innovativi a base cellulare, il cosiddetto cibo sintetico o carne coltivata, definita un’opportunità da sfruttare.  In sintesi l’obiettivo della risoluzione è di incrementare la produzione di colture di proteine in Europa per rendere l’Europa indipendente dai paesi terzi da cui importa quasi il 70% delle materie prime ad alto contenuto proteico necessarie per l’alimentazione animale.

I censori appartenenti a gruppi politici trasversali  nei loro emendamenti sostengono che la bocciatura dei cibi da laboratorio non pregiudica l’importanza delle innovazioni nel settore delle biotecnologie sostenibili per un’agricoltura in grado di produrre di più, utilizzando meno risorse, resistente agli eventi climatici come siccità e alluvioni e come alternativa più efficace ai fitofarmaci.

Il progetto di risoluzione che dovrà essere sottoposto a votazione in plenaria, probabilmente nella sessione del 16-19 ottobre, segue l’iniziativa della Governo italiano che già lo scorso marzo aveva proposto un disegno di legge congiunto Ministero della Salute e Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, che vieta la produzione e la commercializzazione di alimenti e mangimi sintetici:  il primo divieto al mondo alla carne sintetica che, paradossalmente è già vietato nell’UE dal momento che l’EFSA con riferimento alla normativa sui novel food o nuovi alimenti non ha ancora fornito un parere scientifico alla Commissione sui rischi potenziali di sicurezza alimentare e non ha ricevuto finora una richiesta di valutazione.

Come ho già fatto osservare, l’intento del disegno di legge è palesemente oscurantista sul campo della ricerca e blocca gli investimenti, e se approvato rischierebbe di tagliare l’Italia fuori da un’innovazione che ha previsioni di mercato per il 2030 tra 5 e 25 miliardi di dollari o di ripetere quanto è accaduto con gli organismi geneticamente modificati (OGM) che in Italia non possono essere coltivati, così come nella maggior parte dei paesi dell’UE, ma vengono regolarmente importati come farine animali. Un gruppo di biotecnologi italiani sulla rivista Nature Biotechnology, ha sostenuto che il provvedimento, se venisse approvato, avrà effetti negativi di lunga durata sul progresso scientifico e sociale di questo settore emergente con il rischio di delocalizzare i centri di ricerca.

Queste posizioni di chiusura, volute dalle più importanti associazioni di agricoltori (in Italia Coldiretti) le cui dichiarazioni evocano un scenario distopico di gruppi che attraverso il cibo sintetico vogliono monopolizzare la fornitura alimentare mondiale, e supportate da gruppi politici che sostengono la necessità di salvaguardare il Made in Italy puntando su un legame diretto natura-cibo, sono il risultato di una falsa narrativa che va smantellata e che vede la carne coltivata come la soluzione alla fame nel mondo o al fabbisogno proteico sempre crescente.  Le aziende e start-up che vogliono investire in questo settore in Europa non dovrebbero essere ostacolate da misure governative, come quella italiana. Diversamente andrebbe avviato un dialogo con il pubblico e gli stakeholders con un loro coinvolgimento nel dibattito scientifico, per sensibilizzare l’interesse sulla ricerca biomedica e sulle questioni critiche, e per costruire un consenso che evitando un divieto, che come è accaduto in passato (ed. OGM) potrebbe soffocare questo campo emergente.

Sul fronte della ricerca, per la produzione su scala industriale di carne coltivata sono necessari ulteriori studi che valutino il potenziale di maggiore efficienza energetica, sostenibilità e minore impronta di carbonio rispetto alla carne convenzionale. La carne coltivata non sarà mai in grado di sostituire la carne convenzionale: esistono numerosi ostacoli economici e tecnici che devono essere superati per rendere la produzione redditizia e su scala industriale. Inoltre, può essere vista come un’alternativa proteica alimentare, come nel caso degli insetti o delle alghe, solo da quei consumatori facoltosi che lo accettano, sono disposti a pagare di più e vogliono essere rassicurati sulla produzione di carne senza la macellazione degli animali.

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Dott. Maurizio Ferri




Il GdL Filiere Fragili si rinnova

Cambio della guardia alla guida del Gruppo di Lavoro SIMeVeP “Filiere fragili e produzioni locali”, il GdL nato per impulso di Raffaella Moretti con l’intento di fare il punto circa il sistema dei controlli in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare e la conseguente sua applicazione, ispirata ai principi di flessibilità previsti dalla vigente normativa, nelle produzioni animali e agroalimentari sostenibili e di nicchia, anche dette piccole produzioni locali che rappresentano le unità costituenti delle c.d. filiere fragili.

Alla Dott.ssa Moretti, cui va il sentito rigraziamento di SIMeVeP per il lavoro svolto in questi anni, subentra Angelo Citro.

Le eccellenze alimentari del nostro Paese poggiano su processi produttivi artigianali che fanno riferimento a culture e tradizioni vecchie di secoli, arricchite tra un passaggio generazionale e l’altro e costituiscono l’essenza stessa di interi territori, spesso marginali, dai quali originano veri e propri capolavori dell’agroalimentare universalmente conosciuti e apprezzati.

Tutto questo però non è più sufficiente a tenere in vita piccole aziende, generalmente a carattere familiare, che risultano di fatto annientate da soggetti economici più grandi e dominanti del mercato; dal mondo produttivo rurale emerge che una delle problematiche più sentite che limitano la sopravvivenza di queste piccole ma preziose realtà produttive, è quella di essere trattato alla stregua della grande industria alimentare, senza però avere alle spalle una struttura che gli consenta di gestire l’eccessivo peso burocratico.

Il Gdl ha pertanto come obiettivo principale quello di contribuire a sviluppare a pieno le potenzialità di tutte quelle realtà aziendali che operano in “filiera corta” fornendo, al piccolo produttore, un diverso modello di approccio culturale al binomio normative/pratiche produttive e sfruttando al massimo, le “previste e performanti potenzialità di flessibilità”, nell’applicazione delle norme stesse.

Il Gdl intende raggiungere i propri obiettivi attraverso la promozione, il patrocinio e la realizzazione di iniziative culturali, anche a carattere divulgativo, che prevedono l’intervento e la collaborazione di tutti gli interlocutori di Sanità Pubblica del SSN, Università e soggetti del mondo economico-produttivo e della società civile.

Per partecipare alle attività del gruppo di lavoro, scrivere a segreteria@veterinariapreventiva.it indicando nell’oggetto il gdl a cui si intende aderire, e nella mail nome, cognome, recapiti, ente di appartenenza e una breve presentazione dell’esperienza in materia.




ECM PSA di Bergamo: pubblicati gli atti

Sono online i documenti relativi al corso ECM dal titolo “Peste Suina Africana: problema sanitario ed economico. Strategie di contenimento e di eradicazione” che si è tenuto a Bergamo il 2 settembre.

Alla luce dell’attuale emergenza relativa alla Peste suina africana (PSA), l’obiettivo del convegno è stato quello di  migliorare le conoscenze degli operatori nell’ambito del monitoraggio e della sorveglianza della malattia nella fauna selvatica e favorire una più efficace gestione dell’allevamento, in linea con le indicazioni delle più recenti normative.

Scarica gli atti




Intervista a Ferri -Vespa Orientalis: «No agli allarmismi, sì alla prudenza»

Il dott. Maurizio Ferri, responsabile scientifico SIMeVeP, intervistato da Sanità Informazione sulla diffusione della Vespa orientalis.

Se fino a qualche anno avremmo dovuto trovarci in Sicilia o nelle regioni del sud Italia, al massimo fino alla Campania meridionale, per imbatterci in un esemplare di Vespa orientalis, oggi il Calabrone orientale è stato avvistato più volte anche nella Capitale e in molte regioni settentrionali.

«Colonie sono state scovate in città come Roma, Firenze, Genova, Torino e Trieste. E, sebbene non ci siano ancora studi scientifici a riguardo, le ipotesi più plausibili del verificarsi di questa situazione anomala sono da associarsi sia al cambiamento climatico, che alla presenza di rifiuti», spiega  Maurizio Ferri.

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Fonte: sanitainformazione.it