Biosicurezza degli Allevamenti, pubblicati gli atti del corso ECM

Sono online i documenti relativi al corso ECM dal titolo “Biosicurezza degli Allevamenti: attuazione delle disposizioni normative, criticità applicative e modalità di controllo” che si è tenuto a Cortona il 10 maggio.

A quasi due anni dall’emanazione del Decreto sui requisiti di biosicurezza negli allevamenti suinicoli, e ad un anno da quello sulle modalità applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli, si propone un confronto tra Ministero della Salute, Servizi Veterinari del territorio e II. ZZ. SS. per discutere le principali criticità riscontrate nelle realtà produttive regionali e proporre un approccio integrato al controllo in allevamento in un’ottica di filiera.

Scarica gli interventi




PAT: un futuro sostenibile

economia circolareIl 22 maggio si terrà a Roma, presso Palazzo Montemartini, un Convegno dal titolo “PAT: un futuro sostenibile – Come le proteine animali trasformate possono nutrire l’economia circolare”.

Come ormai noto da tempo, la produzione alimentare ha un enorme impatto sull’ambiente. Il sistema globale è responsabile di circa un terzo delle emissioni mondiali di gas serra; il passaggio da una dieta onnivora a una dieta a base vegetale, che ha l’impronta ambientale più bassa tra tutte le diete confrontate, porterebbe a massicce riduzioni delle emissioni di gas serra e del consumo di acqua. Si stima che la popolazione mondiale raggiungerà i 9,8 miliardi nel 2050: questa crescita demografica vedrà aumentare il consumo globale di carne. Ci troviamo, quindi, ad affrontare la grande sfida di proporre diete sane e accessibili a tutti riducendo al contempo l’impatto sull’ambiente.

Per la SIMeVeP parteciperà il dott. Maurizio Ferri, con un intervento all’interno di una Tavola Rotonda di esperti.

Locandina convegno

 




La nutrizione degli esseri viventi: un grande problema di salute globale

La SItI – Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica ha organizzato per il 10 e 11 maggio a Bologna, in collaborazione con SIMeVeP e SIVeMP l’evento: “La nutrizione degli esseri viventi: un grande problema di salute globale (One Health).

Interverranno il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice e il Segretario Nazionale SIVeMP, Aldo Grasselli.

 

Vai alla notizia




Manuale operativo Selvatici e buoni

Giovedì 9 maggio alle ore  13.00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati sarà presentato il Manuale operativo del progetto “Selvatici e buoni – Una filiera alimentare da valorizzare” sostenuto dalla Fondazione UNA Onlus (Uomo Natura Ambiente) che vede capofila l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con il Dipartimento di Medicinaveterinaria dell’Università degli Studi di Milano e la Società italiana di Medicina veterinaria preventiva.

Alla presentazione interverranno Stefano Vaccari, Commissione agricoltura, Raffaele Nevi, Commissione agricoltura, Maurizio Zipponi, Presidente Fondazione UNA, Silvio Barbero, Vicepresidente dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP.

 




Animali selvatici e One Health: il caso del cervo

Il cervo è un ungulato selvatico diffuso su tutta la penisola italiana, con una popolazione in crescita favorita dalla carenza di predatori e dal progressivo abbandono delle aree marginali da parte dell’uomo. L’aumento della sua presenza comporta un parallelo aumento delle interazioni con l’uomo e con gli animali domestici sia in modo diretto che indiretto; ne sono un esempio la condivisione dei pascoli montani con il bestiame domestico e l’uso della sua carne nell’alimentazione umana. Questo animale è sospettato di diffondere e mantenere la tubercolosi bovina, malattia per la quale alcuni Paesi europei non riescono ad ottenere lo status di indennità nonostante i notevoli sforzi e investimenti.

Il rapporto tra Mycobacterium e cervo
La rilevazione del patogeno in popolazioni selvatiche ha generato il ragionevole dubbio di un mantenimento della patologia grazie a un sistema multi-ospite (piccoli ruminanti, mustelidi, cinghiale, cervo, suino rurale e bovino). L’esistenza di tale sistema di mantenimento va però dimostrata attraverso dati consistenti e robusti, considerando che ogni situazione andrebbe indagata  singolarmente e l’inferenza da situazioni apparentemente simili potrebbe dimostrarsi fallimentare. Esistono situazioni particolarmente favorevoli al fenomeno dello spillover di micobatteri alle popolazioni di cervi selvatici: in Nuova Zelanda alcuni studi riportano prevalenze del 47% in sottopopolazioni di cervi simpatrici con specie di marsupiali riconosciuti come reservoir. Nel
2021 è stata stimata una prevalenza media di tubercolosi nel cervo del 13,71% posizionandolo al secondo posto mondiale nella classifica degli animali selvatici più colpiti da questa patologia. Uno studio condotto su cervi in area alpina ha evidenziato, in Austria, casi di lesioni tubercolari da cui è stato isolato Mycobacterium caprae con alte prevalenze; tra i 514 campioni provenienti da altrettanti cervi dell’area alpina italiana lo stesso micobatterio è stato isolato da un solo campione.
Il monitoraggio in queste zone continua ad essere condotto grazie alla collaborazione tra servizi veterinari, gestori delle aree protette e referenti dell’attività venatoria.

Ne parlano Stefano Giacomelli e Nicola Martinelli   in un articolo pubblicato su La Settimana Veterinaria




Agricoltura Cellulare: sicurezza e policy sui cibi in UE

Agricoltura cellulare e tradizionale a confronto: in che modo i veterinari sono coinvolti nelle pratiche di sicurezza alimentare per i cibi europei?

Se ne parlerà il 7 maggio nell’ambito di “Meatalk” in diretta live su Youtube dalle 18.00 alle 19.00.

In questo appuntamento si discuterà dei processi di immissione in commercio di novel foods e del ruolo dell’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare (EFSA) nel tutelare i consumatori europei

Con la moderazione di Brunio Anza di Agricoltura Cellulare Italia APS che parlerà di “Allevamento convenzionale e agricoltura cellulare: rischi per la salute, tutela dei consumatori e scenari futuri”, si confronteranno Maurizio Ferri, Responsabile scientifico SIMeVeP e Francesco Proscia, Policy Officer a Bruxelles,  sulla normativa Europea relativa ai Novel Foods e gli aspetti legati alla sicurezza alimentare e sul ruolo del medico veterinario in questo contesto.

Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento

 




One Health: una salute unica e una sola scienza

Il Presidente della SIMeVeP, dott. Antonio Sorice, parteciperà come relatore  al convegno “One Health: una salute unica e una sola scienza” che si terrà a Milano il 6 maggio p.v..

Durante il convegno si approfondirà  la tematica delle malattie zoonotiche trasmesse da vettori e  si parlerà della situazione epidemiologica in Lombardia di alcune malattie vettoriali, dei fattori che hanno contribuito alla loro espansione e delle attività messe in atto per il loro controllo e prevenzione.

Le malattie da vettore sono l’esempio paradigmatico dello stretto rapporto esistente tra uomo, animale e ambiente e rappresentano un serio problema di sanità animale e salute pubblica.

Programma e info




Rischio Dengue: no agli allarmismi, rafforziamo la prevenzione

Nelle ultime settimane, la sanità italiana (e mondiale) monitora la diffusione della dengue, una malattia endemica in alcuni Paesi del mondo e che sta colpendo soprattutto il Brasile, dove è in corso una vera e propria emergenza sanitaria, con un numero di casi che, in questi giorni, ha superato quota 2 milioni e mezzo.

Uniche responsabili della diffusione nell’uomo dell’omonimo virus sono le zanzare: per contrarre la dengue, un soggetto deve essere punto da una zanzara infetta, che funge da vettore.«Per la precisione, le due specie di zanzare-vettori sono Aedes Aegypti e, in misura minore, Aedes Albopictus, meglio nota come “zanzara tigre”», chiarisce il dottor Maurizio Ferri, medico veterinario all’ASL di Pescara e – tra gli altri ruoli – coordinatore scientifico SIMeVeP (Società Italiana di medicina veterinaria preventiva).

Ferri spiega inoltre che il virus – appartenente alla famiglia degli Arbovirus, come altri diffusi soprattutto da zecche e zanzare – si può manifestare in uno dei quattro sierotipi o varianti finora conosciute. Per quanto il tasso di mortalità sia abbastanza basso, i soggetti che si ammalano una seconda volta possono presentare complicazioni se il soggetto contrae di nuovo il virus ma con un sierotipo diverso rispetto alla prima infezione. «La gravità della malattia dipende molto anche dalla salute del soggetto», prosegue l’esperto, che precisa: «La forma più tipica  con cui si manifesta è nota come “sindrome spacca-ossa” e comporta febbre e sintomi simil-influenzali. Esistono anche una “sindrome emorragica” e una “sindrome da shock”, in cui la mortalità si alza fino al 20%. Meno diffusi i casi di trasmissione per trasfusione di sangue o trapianto di organi».

Leggi l’articolo completo

Fonte: magzine.it




Zoonosi, fauna selvatica e One Health

Antropocene è il nome proposto per l’attuale epoca geologica, epoca nella quale l’essere umano con le sue attività è riuscito a incidere sui processi naturali e modificare ambiente ed ecosistemi.
La modernizzazione delle pratiche agricole e zootecniche (in particolar modo nei Paesi in via di sviluppo), la distruzione degli habitat e i cambiamenti climatici sono alcuni dei fattori condizionanti questo fenomeno. L’ambiente al quale i vari potenziali patogeni e i loro ospiti sono connessi è quindi in continuo cambiamento e la velocità di questo cambiamento è in aumento.
L’interfaccia uomo/fauna selvatica è stata profondamente modificata nel corso della storia.
L’alterata tipologia e frequenza di contatti tra uomini e animali selvatici ha moltiplicato le interazioni, causando una pressione selettiva, favorendo l’adattamento e l’efficacia dei patogeni.

Ne parlano Stefano Giacomelli, Giulia Quadri e Nicola Martinelli  in un articolo pubblicato su La Settimana Veterinaria




ECM Biosicurezza degli allevamenti a Cortona

imparareIl 10 maggio si terrà a Cortona (AR) il corso dal titolo Biosicurezza degli Allevamenti: attuazione delle disposizioni normative, criticità applicative e modalità di controllo. 

Il corso è riservato a Medici Veterinari.

A quasi due anni dall’emanazione del Decreto sui requisiti di biosicurezza negli allevamenti suinicoli, e ad un anno da quello sulle modalità applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli, si propone un confronto tra Ministero della Salute, Servizi Veterinari del territorio e II. ZZ. SS. per discutere le principali criticità riscontrate nelle realtà produttive regionali e proporre un approccio integrato al controllo in allevamento in un’ottica di filiera

 

Programma

Scheda di iscrizione