Nuovo virus dei gatti, intervista al Vicepresidente Perrone

gattoUn nuovo virus che colpisce i felini simile all’epatite B: è il risultato di una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Sidney in Australia e pubblicata sul mensile scientifico Viruses.

L’agente patogeno, rinominato hepadnavirus, non è pericoloso per l’uomo ed è stato identificato in un campione di linfoma appartenente ad un gatto domestico.

A fare chiarezza su questa malattia e soprattutto sull’ipotizzata somiglianza con l’epatite B, è Vitantonio Perrone, Vice Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva SIMeVeP intervistato sull’argomento da Sanità Informazione




VetTerme 2018 – Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’

Torna il consueto appuntamento autunnale con la formazione.

Quest’anno il corso Ecm organizzato dalla SIMeVeP “Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’ si terrà dal 3 al 5 dicembre a Bagno Vignoni San Quirico d’Orcia (SI).

20 Crediti ECM assegnati al corso.

I posti a disposizione sono 40. I corsi sono rivolti ai medici veterinari e verrà data priorità agli iscritti al SIVeMP e alla SIMeVeP.
La quota di iscrizione  è di € 300,00. Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP è di € 150,00 – Per gli iscritti SIVeMP e SIMeVeP della Regione Toscana il corso è gratuito.

 

Programma scientifico

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On line Argomenti 2/2018

E’ pubblicata la versione digitale di Argomenti, disponibile sia in formato “sfogliabile” smartphone, pc e mac, sia in formato pdf, suddivisa per articoli.

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Assegnato il Premio di laurea 2017

La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva ha assegnato il V premio per la miglior tesi di laurea in Sanità pubblica veterinaria presentata durante l’anno 2017 da laureandi in Medicina veterinaria.

Il premio è stato istituito con l’intento di stimolare, promuovere e incentivare l’approfondimento delle tematiche relative alla SPV e alla Sicurezza Alimentare già durante il percorso formativo accademico.

Quest’anno il lavoro ritenuto più rispondente ai requisiti previsti dal bando è risultato quello della DOTT.SSA FEDERICA GUADAGNO, relatore Prof. Vittorio Sala dell’Università di Milano, dal titolo: “Rischio occupazionale su base infettiva in suinicoltura: epidemiologia interspecifica, controllo e prevenzione“.
Alla neodottoressa vanno le congratulazioni del Consiglio direttivo.

Il Premio di 1.000 euro le sarà consegnato in occasione del corso “Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’“ che si terrà dal 3 al 5 dicembre a Bagno Vignoni San Quirico d’Orcia (SI).

A titolo di riconoscimento per il lavoro svolto, riportiamo (in ordine alfabetico) il nome degli altri partecipanti:

MICHELA BERTOLA
Studio sperimentale dei possibili effetti antimicrobici degli insetti per uso alimentare umano –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

ROSA CIAVARELLA
Ricerca dei geni dell’antibiotico resistenza in api (apis mellifera ligustica) allevate in Umbria – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

PATRIZIO COIN
Nuovo approccio diagnostico per la ricerca di Erysipelothrix Rhusiopathiae in maiali macellati regolarmente –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

ALESSANDRO CORRADINI
Ruolo del veterinario ispettore nella sorveglianza delle malattie emergenti – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

LUCA LANER Indagini sulla diffusione dell’infezione da virus schmallenberg in ruminanti selvatici in provincia di Trento –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

FRANCESCO MASTROSIMONE Sostenibilità agli antibiotici da parte di Escherichia coli isolati da feci bovine – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

PIERPAOLO ROMANELLI Modernizzazione dell’ispezione delle carni: applicazione di uno score clinico e di un panel ematologico-ematochimico per la valutazione ispettiva della bovina da latte al macello UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

RACHELE ROSSINI Studio della dinamica di comportamento di Listeria innocua dureante la produzione di formazzio di Fossa di Sogliano DOP – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

MANUEL SANTAGIULIANA Distribuzione topologia listeria supp. Sulla cotenna di suini macellati regolarmente –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

LUNA STOPPINI Infertilità nella bovina da latte indotta dalle micotossine: risultati preliminare sulla somministrazione di due diversi sequestranti nelle razione – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

CHIARA ZIZI Epidemiologia e controllo della listeriosi nella Regione Marche – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

A tutti i colleghi neolaureati vanno i migliori e sinceri auguri di un proficuo futuro professionale da parte della SIMeVeP.

Fino al 31 gennaio 2018 è possibile partecipare alla VI edizione del Premio che sarà conferito alla migliore tesi di laurea in tema di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare discussa nel corso del 2018.

 




Premio tesi di laurea, rinnovato il bando SIMeVeP 2018

La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, per promuovere e incentivare l’approfondimento delle tematiche relative alla sanità pubblica veterinaria e alla sicurezza alimentare già durante il percorso formativo accademico  e sostenere gli studenti che decidono di approfondirle, rinnova per il 2018 il premio per la miglior tesi di laurea presentata durante l’anno da laureandi in Medicina veterinaria.

La tesi premiata potrà essere pubblicata sulla rivista della società Argomenti.

Regolamento Premio di laurea 2018

Ricordiamo agli studenti che, per favorire il loro  avvicinamento alle attività di sanità pubblica, la SIMeVeP propone loro anche l’iscrizione gratuita che dà diritto alla frequenza gratuita ai corsi di formazione e agli eventi organizzati dalla SIMeVeP, alla partecipazione alle attività dei gruppi di lavoro, all’abbonamento gratuito alla rivista Argomenti.

 




Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze

spreco risorsaSi terrà il 14 novembre 2018 a Torino il corso “Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze”.

Mentre l’Agenda 2030 dell’OMS si prefigge di raggiungere l’obiettivo  “Fame zero” entro il 2030, i  cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale e l’aumento della produzione di rifiuti sono campanelli di allarme che avvertono sulla necessità di azioni drastiche, globali e durevoli da parte di tutti i Governi, a partire dagli Stati più industrializzati.

In questo ambito, dal 2016 in Italia è in vigore Legge Gadda (n. 166/2016), che ha reso più facile e conveniente donare le eccedenze alimentari, prefiggendosi sia di ridurre la quantità di cibo ancora perfettamente edibile che diventa rifiuto sia di ridare nuova vita ad altri prodotti.

Il seminario organizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e con il proprio Laboratorio Chimico, si rivolge alle PMI, con l’obiettivo di mettere in contatto enti, istituzioni e aziende e di offrire stimoli e prospettive per un sistema agroalimentare più organizzato ed efficiente.

Nel corso dell’evento si illustrerà quanto è già stato realizzato per combattere lo spreco alimentare, anche tramite la testimonianza di alcuni casi concreti, e si condividerà con il pubblico quanto ancora rimane da fare, per diffondere le “buone pratiche” e creare sempre più “reti” virtuose di conoscenza, innovazione e comunicazione tra cittadini, operatori del settore commerciale, amministrazioni pubbliche, istituzioni private e professionisti del settore.

 

 




Ricetta elettronica e corretto uso del farmaco veterinario-Pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del corso ecm “Farmacosorveglianza veterinaria: ricetta elettronica e metodologie di controllo sul corretto impiego del farmaco veterinario a garanzia della sicurezza degli alimenti e per la prevenzione dell’antibiotico resistenza” che si è svolto ieri a Marino (RM).

La legislazione europea in materia di medicinali veterinari è costituita da un articolato e complesso corpus normativo che disciplina tutte le fasi di vita del medicinale veterinario, dalla sperimentazione alla farmacosorveglianza e alla presenza di residui negli alimenti. Di notevole importanza sono le norme su cui si basa il sistema di autorizzazione all’immissione in commercio.

La disponibilità di appropriati medicinali veterinari in grado di curare patologie specifiche garantisce sia la salute sia il benessere degli animali. Ciò non di meno il loro impiego comporta la presenza di residui di sostanze farmacologicamente attive nelle produzioni di origine animale e nell’ambiente. Al fine di tutelare la salute pubblica, nella legislazione sono, da un lato, stabiliti i limiti massimi dei residui ammessi nei diversi alimenti, definiti conformemente ai principi generalmente riconosciuti della valutazione della sicurezza, tenendo conto dei rischi tossicologici, della contaminazione ambientale nonché degli effetti microbiologici e farmacologici dei residui. Dall’altro lato è mantenuto il divieto per l’impiego di talune sostanze ad azione ormonale, tireostatica, delle sostanze beta-agoniste e di talune sostanze farmacologicamente attive.

Il sistema ufficiale di controllo riveste un ruolo fondamentale nelle attività di sorveglianza che si esplicano, da un lato con l’attuazione locale del Piano Nazionale Residui e con controlli, basati sul rischio, in tutte le fasi della produzione, della distribuzione e dell’uso del medicinale veterinario.
Dall’altro lato sono invece in essere le norme contenute negli atti giuridici dell’Unione in materia di organizzazione dei sistemi di controllo ufficiale lungo la filiera agroalimentare in virtù delle quali sono posti in essere sistemi di gestione e controllo della sicurezza degli alimenti che non possono prescindere dall’inglobare le conseguenze dell’uso del medicinale veterinario negli animali produttori di alimenti.
Un’attenzione particolare va poi riservata al fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, ovvero quel fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate.

Secondo l’OMS, con le sue ripercussioni di ordine epidemiologico ed economico, l’antimicrobico-resistenza rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica.

Nel settore veterinario viene consumato oltre il 50% degli antibiotici utilizzati globalmente. Questo rappresenta un fattore di rischio per la selezione e diffusione di batteri resistenti, sia commensali che zoonotici. Il trasferimento di batteri resistenti dall’animale all’uomo può avvenire sia per contatto diretto o mediante alimenti di origine animale, che indirettamente, attraverso più complessi cicli di contaminazione ambientale a loro volta impattanti sulla catena alimentare. Tale complessità può essere affrontata solo con interventi coordinati e globali. Pertanto l’OMS sta attivamente promuovendo un approccio “One Health”, cioè un approccio integrato, che comprenda la medicina umana e la medicina veterinaria, promuovendo un uso migliore degli antibiotici in entrambi i settori.

Nel 2015, i Paesi membri della WHA hanno approvato un Piano d’Azione Globale per contrastare la resistenza antimicrobica e si sono impegnati ad elaborare piani nazionali entro il 2017. Sul fronte europeo, la Commissione ha adottato, il 30 giugno 2017, “European One Health Action Plan against Antimicrobial Resistance (AMR)” in cui l’approccio “One Health” guida le azioni e indirizza le attività. A livello nazionale, il Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020 è stato approvato il 2 novembre 2017, con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ed anch’esso, secondo l’approccio One health prevede interventi ed azioni integrati e coordinati, finalizzati al raggiungimento di obiettivi a lungo e a breve termine. Tra questi, la ricetta elettronica, rappresenta l’ultima tappa verso la digitalizzazione della gestione del medicinale veterinario, affiancata dal miglioramento dell’efficacia dei controlli ufficiali in materia di farmacosorveglianza.

Obiettivo del corso Ecm è quindi quello di fornire ai veterinari di medicina pubblica utili aggiornamenti al fine di migliorare le conoscenze e le competenze necessarie per applicare e diffondere le buone pratiche nella controllo, gestione e sorveglianza dell’impiego del medicinale veterinario lungo la filiera agro-alimentare.




Animali in città 2018

E’ stata presentata il 3 ottobre a Napoli la VII edizione di “Animali in città”, l’indagine di Legambiente realizzata con il patrocinio di ANCI, Conferenza delle Regioni, ENCI, FNOVI, ANMVI e SIMeVeP, che valuta i servizi che le amministrazioni comunali e le aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

Lo studio, frutto di un lavoro complesso che incrocia numerosi parametri e indicatori sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie locali, mette in luce una situazione fortemente dismogenea e risultati inadeguati rispetto all’ingente spesa pubblica di 218 milioni di euro (di cui 167 milioni dalle amministrazioni comunali e 51 milioni dalle aziende sanitarie locali), dichiarata per la gestione degli animali nelle nostre città nel 2016, sottolinea Legambiente nel comunicato stampa che afferma “Su scala nazionale, non basta il lavoro messo in campo dagli enti più virtuosi; urge una strategia nazionale coerente con la spesa”.

Il randagismo rappresenta l’elemento principale di sofferenza e conflittualità per gli animali e il costo economico più significativo a carico della collettività, mentre l’anagrafe canina, l’unica obbligatoria ad oggi per gli animali in città e strumento fondamentale per conoscere il numero di cani con padrone, fa rapidi progressi, passando dal 2013 al 2017 da una media nazionale di un cane ogni 8,8 cittadini a uno ogni sei.

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, è intervenuto al dibattito “Fermare il randagismo: impegni, esperienze e sinergie per cambiare le condizioni socio-economico-culturali che ne sono all’origine”, moderato da Antonino Morabito, Responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente Onlus.

Il Rapporto Nazionale Animali in città è uno strumento utilissimo, che ci aiuta ad avere un quadro generale sulla convivenza uomo-animale in contesto urbano e delle problematiche legate alle gestione della presenza degli animali nelle città” ha detto in apertura il Presidente.

E’ chiaro ormai che la L. 281/91, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, che ha senza dubbio rappresentato, pur nelle criticità fin da allora evidenziate, un cambiamento nell’approccio istituzionale di contrasto al randagismo, a distanza di quasi 30 anni dalla sua emanazione risulta uno strumento normativo obsoleto che ha bisogno di una totale revisione che preveda, in particolare, un coinvolgimento più stringente dei Comuni. Nuovi strumenti normativi sarebbero necessari anche per interrompere e prevenire il traffico e commercio incontrollato dei cuccioli di animali domestici”.

Va comunque sottolineato il grande e quotidiano impegno, anche a tutela degli animali sinantropi, dei Servizi Veterinari Territoriali che spesso sono chiamati a intervenire con le forze dell’ordine in situazioni di pericolosità sociale, legate alla presenza della criminalità organizzata in questo contesto”.

L’indagine ci dà ancora una volta l’opportunità di ribadire l’importanza della sinergia tra le componenti della veterinaria e delle istituzioni” ha concluso Sorice. “Un esempio può essere rappresentato dall’Anagrafe canina nazionale, che SIMeVeP considera da sempre la base fondamentale per la realizzazione di un piano nazionale del randagismo e di quelli regionali per superare le criticità attuali”.

Il rapporto integrale

Il rapporto in sintesi grafica

A cura della segreteria SIMeVeP




L’anagrafe zootecnica quale strumento di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare

portale VetinfoSi terrà il 16 novembre a Perugia il corso dal titolo “L’anagrafe zootecnica quale strumento di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare”.

L’Anagrafe Zootecnica (AZ) occupa un ruolo centrale nell’ambito della Sanità Pubblica Veterinaria(SPV) e della sicurezza alimentare dei Prodotti di Origine Animale (POA).

Dai primi anni ’90, quando in seguito alla crisi BSE viene realizzata in via informatica la prima Anagrafe, quella Bovina, ne è stata fatta di strada. Dalla BDN (Banca Dati Nazionale), integrata con le anagrafi di ogni singola specie, siamo passati al portale VETINFO che comprende anche tutta una serie di applicativi, essenziali per svolgere le attività di Ufficio richieste ai Servizi Veterinari delle ASL, che risultano essere efficienti e efficaci solo se le anagrafi sono ben gestite e implementate. Ora, siccome per tutti i POA il primo anello della catena è l’allevamento, appare evidente che l’AZ, oltre a permettere la completa tracciabilità dell’animale per specifiche esigenze di tutela della Salute Pubblica e del patrimonio zootecnico, rappresenta anche la principale fonte di tutta una serie di informazioni necessarie per una chiara e adeguata etichettatura del prodotto divenendo così, al contempo, strumento di sanità pubblica e sicurezza alimentare. Di più, nell’ambito dei finanziamenti europei all’agricoltura, essa svolge un ruolo cardine permettendo l’erogazione, la gestione e il controllo dei regimi di aiuto comunitari ossia, quello che con un’unica parola chiamiamo, condizionalità.

Il corso è rivolto ai Medici Veterinari partendo dalla consapevolezza che dati, azioni, documenti e informazioni, sarebbero privi di efficacia se non venissero convogliati in un sistema in grado di ricevere, gestire e rendere disponibile il tutto per gli operatori della filiera agroalimentare, le autorità di controllo e il consumatore. Attraverso l’analisi del principale strumento operativo, il portale VETINFO, con particolare riferimento agli applicativi delle anagrafi zootecniche e a quello dei controlli, si vuole porre l’attenzione sulle problematiche inerenti la programmazione, l’esecuzione, la rendicontazione dei controlli e gli atti che ne conseguono affinché tutto il lavoro fatto risulti efficace. Attraverso l’approfondimento delle tematiche anzidette, si vuole anche definire un percorso che, partendo da cosa rappresenta e quanto sia importante la SPV oggi, intende al contempo chiarire e discutere il ruolo del Veterinario quale AC.




Eccedenze e spreco alimentare, IV edizione del Corso per formatori

AulaSi svolgerà a Brescia, dal 9 al 10 ottobre p.v., presso la sede dell’IZS della Lombardia ed Emilia Romagna, la IV edizione del Corso per formatori  “Gestione delle eccedenze alimentari e contrasto allo spreco”, nell’ambito del progetto formativo promosso e finanziato dal Ministero della Salute e organizzato con l’IZS Lazio e Toscana e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

La finalità principale del progetto – che fino a qui ha visto la realizzazione di 3 edizioni del corso che si sono svolta a Milano, Roma e Napoli – è quella di formare veterinari e medici del servizio pubblico, affinché possano acquisire le competenze per formare a loro volta gli operatori alimentari degli enti caritatevoli o di altre associazioni affini che, secondo la legge 166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” (cd Legge Gadda), devono essere adeguatamente formati per la corretta manipolazione e utilizzo degli alimenti donati.

Il corso di Brescia, accreditato per 18,8 crediti, è rivolto in particolare a medici veterinari e medici chirurghi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana

La partecipazione è gratuita e verrà data priorità ai professionisti segnalati dalle rispettive Regioni.

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