Assemblea SIMeVeP, posticipato l’orario

SIMeVePL’Assemblea dei soci SIMeVeP 2019 è posticipata di un’ora per problemi organizzativi; si terrà quindi in seconda convocazione, alle ore 15.00 anzichè alle ore 14.00.

Rinnoviamo l’invito a comunicarci la vostra participazione inviando una mail a segreteria@veterinariapreventiva.it




La preparazione dei Servizi veterinari Ue alle emergenze non epidemiche. Emervet nel rapporto DG Sanco

Nel mondo i disastri naturali come incendi boschivi, inondazioni, terremoti  sono in aumento per frequenza, complessità e severità e i cambiamenti climatici in atto non possono che aggravare la situazione. In queste condizioni di emergenza, gli animali sono colpiti tanto quanto gli esseri umani.

Considerando che la legislazione europea non prevede alcun obbligo legale per i servizi veterinari di avere piani specifici per affrontare gli effetti dei disastri naturali sulla salute e benessere degli animali e su alimenti e mangimi, nè esistono linee guida a cura della Commissione europea,  ma che la preparazione per le emergenze non epidemiche ricade sotto la competenza degli Stati membri, la DG Sanco ha voluto esaminare i livelli di preparazione dei servizi veterinari degli Stati Ue nell’affrontare le catastrofi naturali indagando quali sistemi siano in atto anche per la formazione mirata del personale e la cooperazione e il coordinamento con i meccanismi nazionali di protezione civile.

Il report analizza i risultati di un questionario inviato nel 2017 ai Servizi Veterinari europei sulla base dei quali è stato deciso di approfondire più dettagliatamente gli ampi sistemi di soccorso e supporto esistenti in Francia e in Italia.

I risultati riportano una realtà variegata: 6 dei 20 Servizi Veterinari che hanno risposto al questionario risultano ben preparati, hanno accesso ai piani di emergenza specifici e hanno testato i loro sistemi relativi a animali in condizioni difficili in veri e propri scenari naturali di emergenza. Dal lato opposto, in 7 Stati membri su 20, indipendentemente dalla loro esperienza di calamità naturali, i Servizi veterinari  basano le attività esclusivamente sulle loro procedure interne per affrontare gravi malattie degli animali  e potrebbero risultare impreparati.

Il soccorso agli animali da compagnia e d’allevamento in un’area colpita da un disastro naturale non sempre è incluso nei compiti della protezione civile nazionale. Questa ad esempio è la situazione in Francia, mentre in Italia il nuovo codice della protezione civile entrato in vigore a gennaio 2018  per la prima volta inserisce il soccorso agli animali tra le attività di protezione civile.

Il report individua fra gli elementi di forza dei sistemi di protezione civile francese e italiano il fatto di facilitare la riallocazione di risorse umane e tecniche fra le diverse amministrazioni interne di modo che i servizi interessati possano essere supportati senza perdite di tempo nella ricerca delle risorse aggiuntive necessarie.

Altro elemento di forza del sistema italiano – dettagliatamente approfondito nel rapporto anche a seguito dell’audit che si era svolto a giugno 2018  in Italia – è la cooperazione fra autorità competenti dei vari livelli territoriali così come la cooperazione delle organizzazioni di volontariato nel quadro del sistema nazionale di protezione civile.

In questo ambito e con riferimento all’attività di formazione, il rapporto DG SANCO cita Emervet-Società Scientifica di Medicina Veterinaria Preventiva come risorsa importante nella capacità del sistema di fornire la risposta nelle emergenze non epidemiche.

Un importante riconoscimento che ci stimola a continuare la strada intrapresa, a migliorarci ulteriormente sfruttando la capillarità della presenza territoriale dei Medici Veterinari della ASL” hanno affermato il Vice Presidente di Emervet, Antonio Sorice.

Il report integrale (in inglese)

A cura della segreteria SIMeVeP

 




Anagrafe zootecnica Perugia – Pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del corso tenuto a Perugia il 16 novembre dal titolo “L’anagrafe zootecnica quale strumento di Sanità Pubblica e Veterinaria e Sicurezza Alimentare”.

L’Anagrafe Zootecnica (AZ) occupa un ruolo centrale nell’ambito della Sanità Pubblica Veterinaria(SPV) e della sicurezza alimentare dei Prodotti di Origine Animale (POA).

Dai primi anni ’90, quando in seguito alla crisi BSE viene realizzata in via informatica la prima Anagrafe, quella Bovina, ne è stata fatta di strada. Dalla BDN (Banca Dati Nazionale), integrata con le anagrafi di ogni singola specie, siamo passati al portale VETINFO che comprende anche tutta una serie di applicativi, essenziali per svolgere le attività di Ufficio richieste ai Servizi Veterinari delle ASL, che risultano essere efficienti e efficaci solo se le anagrafi sono ben gestite e implementate. Ora, siccome per tutti i POA il primo anello della catena è l’allevamento, appare evidente che l’AZ, oltre a permettere la completa tracciabilità dell’animale per specifiche esigenze di tutela della Salute Pubblica e del patrimonio zootecnico, rappresenta anche la principale fonte di tutta una serie di informazioni necessarie per una chiara e adeguata etichettatura del prodotto divenendo così, al contempo, strumento di sanità pubblica e sicurezza alimentare. Di più, nell’ambito dei finanziamenti europei all’agricoltura, essa svolge un ruolo cardine permettendo l’erogazione, la gestione e il controllo dei regimi di aiuto comunitari ossia, quello che con un’unica parola chiamiamo, condizionalità.

Il corso è rivolto ai Medici Veterinari partendo dalla consapevolezza che dati, azioni, documenti e informazioni, sarebbero privi di efficacia se non venissero convogliati in un sistema in grado di ricevere, gestire e rendere disponibile il tutto per gli operatori della filiera agroalimentare, le autorità di controllo e il consumatore. Attraverso l’analisi del principale strumento operativo, il portale VETINFO, con particolare riferimento agli applicativi delle anagrafi zootecniche e a quello dei controlli, si vuole porre l’attenzione sulle problematiche inerenti la programmazione, l’esecuzione, la rendicontazione dei controlli e gli atti che ne conseguono affinché tutto il lavoro fatto risulti efficace. Attraverso l’approfondimento delle tematiche anzidette, si vuole anche definire un percorso che, partendo da cosa rappresenta e quanto sia importante la SPV oggi, intende al contempo chiarire e discutere il ruolo del Veterinario quale AC.




Al via la VII Convention dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL

Dipartimenti di prevenzioneHa preso il via stamattina a Rimini la VII Convention dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d’Italia, promossa da SItI (Societa’ Italiana Igiene Medicina Preventiva e Sanita’ Pubblica), SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) e SNOP (Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione).

Per la SIMeVeP sono presenti Aldo Grasselli, Presidente Onorario e Mauro Gnaccarini del Gruppo di Lavoro “Diritto e legislazione veterinaria”.

La Convention dei Dipartimenti di Prevenzione in Italia avviene in un momento cruciale per la Sanità nel nostro Paese: da un lato constatiamo un’attenzione senza precedenti nei confronti dei vari temi della prevenzione, dall’altro assistiamo a una oggettiva contrazione degli investimenti sui Dipartimenti di Prevenzione.

I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) definiti dal Governo e dalle Regioni devono essere coerenti con i Livelli Essenziali Organizzativi (LEO) dei Dipartimenti di Prevenzione. Un continuo sottofinanziamento della prevenzione primaria e una mancanza di strategia per affrontare l’esodo massiccio dei dirigenti medici e veterinari dei dipartimenti di prevenzione non garantiranno in futuro una prevenzione primaria sufficientemente protettiva dai rischi per la salute umana animale e ambientale” ha detto il Presidente Onorario nel suo intervento.

“I rischi per la salute umana animale e ambientale, sia quelli che già conosciamo ma soprattutto quelli emergenti, se non monitorati ed efficacemente contrastati prima o poi genereranno danni alla salute e costi sociali“, ha aggiunto.

“Occorre una operazione verità che documenti la mancanza di strumenti e strategie indispensabili in una società più esposta e fragile per invertire la tendenza che ha piano piano ridotto i Dipartimenti di prevenzione a perfetti ma meri esecutori di adempimenti” ha concluso Grasselli.

 




EMERVET a “Terre di Terremoti”

Dal 22 al 24 novembre si terrà a Sant’Angelo dei Lombardi (AV) il corso “Terre di terremoti“.

Il Vice Presidente di EMERVET parteciperà alla tavola rotonda del 23 novembre dedicata al ruolo delle Associazioni, delle Fondazioni, dei Centri nelle attività di previsione prevenzione e gestione delle emergenze.

L’evento è gratuito e accreditato per 24 crediti ECM




Insieme contro lo spreco – Torino – Pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del corso di Torino del 14 novembre dal titolo  “Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze”.

Mentre l’Agenda 2030 dell’OMS si prefigge di raggiungere l’obiettivo  “Fame zero” entro il 2030, i  cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale e l’aumento della produzione di rifiuti sono campanelli di allarme che avvertono sulla necessità di azioni drastiche, globali e durevoli da parte di tutti i Governi, a partire dagli Stati più industrializzati.

In questo ambito, dal 2016 in Italia è in vigore Legge Gadda (n. 166/2016), che ha reso più facile e conveniente donare le eccedenze alimentari, prefiggendosi sia di ridurre la quantità di cibo ancora perfettamente edibile che diventa rifiuto sia di ridare nuova vita ad altri prodotti.

Il seminario organizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e con il proprio Laboratorio Chimico, si rivolge alle PMI, con l’obiettivo di mettere in contatto enti, istituzioni e aziende e di offrire stimoli e prospettive per un sistema agroalimentare più organizzato ed efficiente.

Nel corso dell’evento si illustrerà quanto è già stato realizzato per combattere lo spreco alimentare, anche tramite la testimonianza di alcuni casi concreti, e si condividerà con il pubblico quanto ancora rimane da fare, per diffondere le “buone pratiche” e creare sempre più “reti” virtuose di conoscenza, innovazione e comunicazione tra cittadini, operatori del settore commerciale, amministrazioni pubbliche, istituzioni private e professionisti del settore.




Sicurezza alimentare, etichettatura, trasparenza e controllo della filiera, intervista al Presidente Sorice

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice è stato intervistato da Sanità Informazione sul tema della sicurezza alimentare  e dello spreco alimentare in occasione del 50° Congresso Nazionale SIVeMP.

 




Orgogliosi ‘Compagni di banco’ di Banco Alimentare

BancoalimentareSi è svolta ieri mattina a Palazzo Marino a Milano l’evento di lancio della campagna “Compagni di Banco”, che celebra i 30 di attività di Banco Alimentare in Italia e vedrà coinvolti  circa 30 località italiane, piazze, magazzini BA, teatri, dove transiteranno i furgoni con le insegne di Banco Alimentare e si svolgeranno feste, open-­day, convegni spettacoli, momenti celebrativi.

Nell’occasione è stata raccontata la storia del Banco Alimentare,  dalla nascita nel 1989 con i primi volontari fino ad oggi, e sono stati illustrati i risultati dell’attività di lotta allo spreco alimentare e sostegno alle strutture caritative che aiutano i poveri: a fronte di un aumento sensibile della diffusione della povertà assoluta (è raddoppiata a livello familiare  – passando da 3,5 a 6,9 famiglie su 100 – ed è quasi triplicata a livello individuale – passando da 3 residenti su 100 nel 2007 a 8,4 residenti su 100 nel 2017 -) negli ultimi dieci anni i volumi di alimenti recuperati dalla filiera agroalimentare (agricoltura, industria, trasformazione, distribuzione e ristorazione) sono raddoppiati. Nel solo 2018 sono state 1.500.000 le persone assistite attraverso 7.569 strutture caritative a cui sono state distribuite 90.000 tonnellate di cibo.

Agli alimenti recuperati si aggiungono poi gli alimenti provenienti dai piani di intervento sociale della UE e nazionali e quelli donati dai cittadini durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

In questi anni Banco Alimentare è cresciuto mettendo in campo una operatività silenziosa e uno sforzo logistico che ci hanno gradualmente trasformati in una impresa di carità che ha avuto come tratto distintivo la capacità di mettere in rete e raccogliere attorno a sé interlocutori molto diversi: donatori di alimenti, strutture caritative, istituzioni – ha detto Andrea Giussani, Presidente Fondazione Banco Alimentare. In una società che sta diventando sempre più atomizzata e in cui la povertà continua ad interessare 5 milioni di persone, ci sentiamo spronati a lavorare con ancora più passione ed energia nei prossimi anni, per offrire alimenti sempre più adeguati a chi chiede un aiuto. Con questo desiderio-­conclude Giussani -­convoglieremo ogni nostro sforzo per salvare cibo dallo spreco perché sia risorsa per chi è in difficoltà e per creare nuove alleanze con aziende partner con cui progettare modalità innovative e creative per intercettare ulteriori fonti di approvvigionamenti. Aziende che abbiano a cuore il destino di Banco Alimentare e lo trasformino in propria causa sociale da sostenere nel tempo”.

La SIMeVeP  è al fianco Banco Alimentare nel contrasto allo spreco alimentare a partire dal protocollo d’intesa sottoscritto al convegno Nazionale del 28 ottobre 2016 “Il cibo che non nutre nessuno. Le tante facce dello Spreco Alimentare tra Etica, Salute, Economia ed Ambiente”, parte integrante del Progetto Spreco alimentare.

Noi della SIMeVeP siamo felici di accompagnarvi in questo viaggio e orgogliosi di contribuire alla sicurezza alimentare delle tante persone che raggiungete”  – ha commentato il Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva Antonio Sorice  – “Perché c’è un Veterinario anche in quel piatto lì” a sottolineare come, attraverso i controlli ufficiali lungo le filiere alimentari, il veterinario di sanità pubblica garantisce la sicurezza alimentare di tutti gli alimenti di origine animale che finiscono sulle nostre tavole e quindi anche la salubrità degli alimenti recuperati e donati.




La SIMeVeP nell’elenco delle Società Scientifiche del Ministero

La SIMeVeP ha superato la prima valutazione da parte del Ministero della salute per l’inserimetno nell’Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie in attuazione dell’articolo 5 della Legge 8 marzo 2017, n. 24 (Legge Gelli) e del Decreto ministeriale 2 agosto 2017.

Il DM dà attuazione a una parte importante della legge n. 24 del 2017 sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, stabilendo i requisiti necessari per far parte delle società scientifiche che avranno il compito di elaborare linee guida, ove necessarie, cui gli operatori sanitari dovranno attenersi nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie.

Su 457 richieste totali pervenute al Ministero, nell’elenco sono state inserite 293 società e associazioni di cui 15 Società Scientifiche medico veterinarie.

Un riconoscimento importante per la nostra società scientifica. Anche se la Sanità Pubblica Veterinaria si basa su normative nazionali ed europee che già prevedono disposizioni cogenti, i medici veterinari che operano nel territorio riscontrano difficoltà operative dovute ad una legislazione spesso farraginosa e resa difforme da un regionalismo eccessivo in materia sanitaria. Secondo il Presidente Antonio Sorice:

La possibilità di definire Linee guida alle quali i colleghi possano far riferimento per svolgere le attività sul territorio deve essere vista come un’opportunità per le Società Scientifiche per condividere buone pratiche che aiutino e supportino i Veterinari il cui lavoro viene sempre più messo in discussione da una diffusa cultura mediatica improvvisata basata spesso su “fake news” o comunque su ingiustificati allarmismi.

Linee guida, regolarmente approvate con le procedure previste dal DM, consentiranno l’uniformità delle procedure di intervento, spingeranno le amministrazioni pubbliche a dotarsi di risorse giuridiche ed economiche atte a tutelare i colleghi che oggi sono chiamati ad operare in condizioni di grave difficoltà in assenza di strumenti, strutture e preparazione adeguati.

Solo per fare un esempio, – ha commentato Sorice – ad oggi tutti gli interventi di pronto soccorso previsti dal Codice della strada su animali selvatici e animali vaganti, vengono effettuati con una notevole difformità tecnico-strumentale in tutto il territorio nazionale… è tempo e ora di definire tempi modi e modalità di intervento chiari certi e definiti.

L’elenco sarà aggiornato ogni due anni.




On line Argomenti n° 1/2019

ArgomentiE’ pubblicata la versione digitale di Argomenti n°1/2019, disponibile sia in formato “sfogliabile” smartphone, pc e mac, sia in formato pdf, suddivisa per articoli.

Clicca qui per lo sfogliabile (il download del pdf completo avviene selezionando l’icona che compare in basso a sinistra nella pagina di apertura)

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Indice della sezione della rivista curata dalla Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva:

Novità 2019 all’ombra dell’ECM

Piano offerta formativa

Zoonosi occupazionali in suinicultura. Rischio su base infettiva: epidemiologia interspecifica, controllo e prevenzione
di F. Guadagno, V. Sala

Novel food: scenari e nuove prospettive alla luce del Reg. (UE) 2283/2015
di M. Meazza

La fauna selvatica nel difficile confronto tra antiche esigenze e nuove realtà
di R. Zuccarini

Principali aspetti innovativi e criticità del nuovo Reg. (UE) sui medicinali veterinari
di M. Cecchetto

La crisi della scienza moderna tra incertezza scientifica e sua separazione dalla policy e società: L’ipotesi della scienza Post-normale nell’Antropocene
di M. Ferri