I cluster di infezione Covid-19 tra i lavoratori

L’emergenza Covid-19 ha causato profonde ripercussioni sanitarie, sociali ed economiche a livello globale, senza precedenti, con effetti
a medio e lungo termine difficilmente quantificabili per i livelli elevati di incertezza che condizionano l’origine, l’epidemiologia, la clinica e la terapia, incluso i vaccini.

Non ne è immune la catena di approvvigionamento alimentare che ha subito effetti distorsivi non previsti a partire dalla produzione primaria attraverso le fasi successive della fi liera fi no alla distribuzione e commercio di prodotti alimentari.

In questo contesto, aggravato dai focolai di contagio umano Covid-19 verificatesi nei macelli e impianti di sezionamento carni, sull’industria delle carni si sono accessi i riflettori dei media e della società (tra interessi e posizioni contrapposte, a volte animate da estremismi
alimentari e politicizzazioni) per le preoccupazioni indebitamente amplificate circa il ruolo potenziale degli animali da reddito e dei prodotti da essi derivati (es. carni) nella trasmissione dell’infezione Covid-19 all’uomo.

Il tema è stato affrontato dal Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice e dal Coordinatore scientifico SIMeVeP, Maurizio Ferri, nell’articolo “I cluster di infezione Covid-19 tra i lavoratori” pubblicato sul n°2/2020 di Argomenti.




Sorice: Tamponi? Mettiamo un veterinario in ogni task force

Sarebbe opportuno un Medico Veterinario in ogni Task Force, a livello ministeriale, regionale e in ogni ASL”  questa la risposta del Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, alla proposta del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, di affidare ai medici veterinari la somministrazione dei tamponi per il rilevamento  di  SARS-CoV-2 negli uomini.

“I veterinari del Sistema Sanitario Nazionale sono coinvolti a supporto della professione medica nell’emergenza COVID-19 sin dai primissimi giorni dell’epidemia, ma il tampone agli esseri umani è una pratica che il veterinario non può svolgere. Il punto è che la veterinaria andava conivolta, sin dall’inizio, per quello che sono le proprie competenze ed esperienze decennali nel campo delle malattie infettive e delle epidemie. Il nostro apporto sarebbe utile  in temrni di approccio, metodologia e azioni da mettere in campo per contrastare l’emergenza. Da questo punto di vista siamo sempre disponibili perché quando il Paese chiama i Veterinari rispondono… sempre!!!” ha detto Sorice in un video intervento per RCS Salute.




Nuova variante del Covid da visoni a uomo in Danimarca? Grasselli: «Situazione da monitorare»

Aldo Grasselli, Presidente della Federazione Veterinari e Medici e Presidente Onorario SIMeVeP spiega a Sanità Informazione cosa sta succedendo in Danimarca: «I virus mutano per resistere agli anticorpi. È quel che succede ogni anno con l’influenza stagionale. Il vaccino? Non dovrebbe essere un problema»

Presidente Grasselli, cosa sta succedendo in Danimarca?
«Sappiamo ciò che è uscito sugli organi di stampa in questi giorni e di cui hanno preso atto anche dalle istituzioni danesi. In sostanza, in Danimarca esiste un fiorente allevamento di visoni per via di una tradizione molto consolidata. Stiamo parlando di milioni di visoni. Questo tipo di attività comporta una forte concentrazione di animali all’interno degli allevamenti e, conseguentemente, maggiori possibilità per i virus di diffondersi tra gli animali presenti una volta entrati. Il SARS-CoV-2 è dunque entrato ed è riuscito a provocare una infezione alla quale i visoni hanno risposto con una reazione immunitaria. Tra gli animali infetti si è innescata quindi una reazione anticorpale che probabilmente ha esercitato una pressione selettiva sul virus che, per sopravvivere agli anticorpi, ha cominciato a mutare. Questo ha reso possibile la selezione di una popolazione di virus dotata di qualche variante protettiva. Si tratta di un fenomeno che conosciamo già nell’influenza umana: ogni anno ci sono varianti e noi sappiamo già che il virus dell’influenza del prossimo anno probabilmente si presenterà con caratteristiche leggermente diverse».

Leggi l’intervista integrale su Sanità Informazione




One health day al tempo del Covid-19, Ferri all’evento degli Emirati Arabi

Si celebra oggi, 3 novembre la quinta giornata mondiale One Health – Salute unica. L’iniziativa intende promuover e diffondere l’applicazione di un approccio multidisciplinare per affrontare i rischi che hanno origine dall’interfaccia uomo animale ambiente.

La riccorenza quest’anno acquista ancor più significato: di fronte alla pandemia di COVID 19, l’approccio One Health viene riconosciuto e accolta come necessario ora più che mai.

Molti gli eventi vengono dedicati al tema, in particolare si conclude oggi il One Health World Congress .

Il Coordinatore Scientifico SIMeVeP, Maurizio Ferri, interverrà domani alle ore 16.00 al webinar su Covid-19 e One Health organizzato dall’Università degli Emirati Arabi, con un intervento su “COVID-19 Management through a One Health Perspective”.




SIMeVeP chiede l’ampliamento delle classi di concorso per medici veterinari

Il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice, ha inviato una lettera alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e al Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, per sollecitare, come da più parti richiesto, l’ampliamento delle classi di concorso a cui possono accedere i laureati in Medicina Veterinaria

In base all’ultima riforma disciplinata dal DPR 14 febbraio 2016 n. 19 “disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento”, i Medici Veterinari possono accedere alla sola classe di concorso “A052- Scienze, Tecnologie e Tecniche di Produzioni Animali”, avendo così la possibilità di insegnare in sole tre categorie di istituti: i tecnici agrari, i tecnici industriali e i professionali per l’agricoltura, nonostante sia consentito l’accesso a maggiori classi di concorso a laureati in altre discipline, considerate affini, come ad esempio ai laureate in Scienze zootecniche e tecnologie animali..

I medici veterinari acquisiscono però, durante il lungo percorso di studi universitari, numerose conoscenze anche sulla base del paradigma “One Health – salute unica”, approccio inter e multidisciplinare alla Salute che riconoscendo l’interdipendenza del rapporto Uomo-Animale-Ambiente, prevede la stretta collaborazione fra la Medicina Veterinaria e la Medicina Umana a vantaggio di una migliore tutela della Salute Pubblica.

Perrtanto SIMeVeP ritiene necessario un provvedimento legislativo che preveda l’accesso per i medici Veterinari anche alle seguenti classi di insegnamento:
A015 Discipline sanitarie
A028 Matematica e Scienze
A031-Scienze degli Alimenti
A034- Scienze e tecnologie Chimiche
A050- Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche
B012 -Laboratorio Scienze e tecnologie Chimiche e Microbiologiche

“Un  intervento opportuno del quale non possono sfuggire le rilevanti ricadute occupazionali”

afferma il Presidente




Gestione della crisi Covid-19 in un’ottica One Health: possiamo fare di meglio?

Il Coordinatore scientifico SIMeVeP, Maurizio Ferri ha partecipato in qualità di relatore al webinar su ‘Covid-19 e One Health: possiamo fare di meglio?’ che si è tenuto luglio 2020,  organizzato da FEAM European Biomedical Policy Forum in collaborazione con la Federazione dei veterinari d’Europa (FVE).

Leggi il documento completo:

Gestione della crisi Covid 19 in unottica One Health possiamo fare di meglio?

                                                                                        Presentazione Maurizio Ferri. Covid-19 e One Health

 

 




La sperimentazione animale, arma indispensabile per lo studio di epidemiologia, eziopatogenesi e terapia del covid-19

La sperimentazione animale, arma indispensabile per lo studio di epidemiologia, eziopatogenesi e terapia del covid-19” è il titolo della tesi di Specializzazione in Scienza e Medicina degli Animali da Laboratorio che il dott. Alessio Ceriani ha discusso il 9 luglio 2020, essendo quindi fra i primi studenti i primi studenti ad avere realizzato una tesi sulla malattia COVID-19 e sul nuovo coronavirus SARS-CoV-2.

Il dott. Ceriani – che in qualità socio Emervet sin dalla sua fondazione ha partecipato a varie esercitazioni nazionali ed internazionali sul territorio italiano con le unità cinofile da soccorso impiegate in situazioni di calamità prestando il primo soccorso durante le attività addestrative in scenari di emergenza con l’impiego di molta tecnologia – ha molta esperienza nel volontariato di protezione civile, che lo ha portato ad essere presente in qualità di medico veterinario durante i terremoti che hanno colpito il centro Italia nell’agosto 2016, e ha voluto mettersi a disposizione anche durante l’emergenza COVID-19, partecipando alla task force nella Centrale Operativa Coronavirus della città di Milano, Regione Lombardia, insieme a volontari esperti del settore che hanno messo a disposizione esperienze e competenze: medici, psicologi, operatori sanitari, professionisti di Protezione Civile.

Ceriani ha deciso dunque di affrontare un tema attuale nel suo elaborato, non solo perchè protagonista nell’emergenza come volontario di protezione civile ma anche per mettere ulteriormente in evidenza per il concetto “One Health” che riconosce che la salute degli esseri umani, degli animali e dell’ambiente come interconnessa e l’importanza di identificare in maniera precoce possibili “Spillover” ovvero il  salto di specie dei virus da animale a uomo.

Abstract della tesi




Salute, alimentazione e benessere animale: settore unico, aliquota unica

ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, FNOVI – Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, SIMeVeP – Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva, ENPAV – Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Veterinari, ASSALCO – Associazione Nazionale Imprese Alimentazione e Cura Animali da Compagnia, Federchimica AISA – Associazione Italiana Industrie Salute Animale, ASCOFARVE – Associazione Nazionale Distributori Medicinali Veterinari e ASSALZOO – Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici hanno sottoscritto una lettera aperta rivolta a Governo e Parlamento per chiedere l’istituzione di uno scaglione unico dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) al 10% per:

• prestazioni veterinarie (oggi al 22%)
• medicinali veterinari (già al 10%)
• alimenti per animali da compagnia (oggi al 22%).

Si tratta di misure importanti anche per la salute pubblica”  – ha commentato il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice.

Gli animali d’affezione non sono ‘beni superflui o di lusso’  ma sono sempre più parte della vita delle persone, lo dimostrano i numeri e  ne abbiamo avuto conferma anche nel periodo di forzato isolamento dovuto all’emergenza COVID- 19 durante il quale il rapporto con gli animali domestici si è rilevato un importante fattore di benessere per i proprietari e di compagnia per i tanti, ad esempio gli anziani, che sono spesso anche i meno abbienti, che si sono ritrovati soli per tutto il lockdown. Ecco che l’abbassamento dell’IVA sugli alimenti per gli animali da compagnia può contribuire a contrastare il randagismo e l’abbandono con conseguenti risparmi di spesa pubblica”.

“Ricordiamo inoltre – ha aggiunto Sorice – che le prestazioni veterinarie sono prestazioni mediche che agendo sulla salute degli animali agiscono  anche sulla salute delle persone, e hanno quindi ricadute sulla salute pubblica per l’importante principio di One Health, Salute unica, cioè di una salute connessa uomo-animale-ambiente”.

Le attività veterinarie, dei veterinarii di  sanità pubblica e dei liberi professionisti, sono state giustamente considerate essenziali, durante il lockdown, e hanno contribuito al mantenimento della salute delle popolazioni animali del nostro paese. Perchè continuare a considerare le prestazioni veterinarie e il possesso di animali da compagnia alla stregua di beni di consumo?” ha concluso il Presidente.




Focolai nei macelli in Lombardia. Sorice: la situazione non allarma, ma non si abbassi la guardia

lavorazione carniA seguito dei recenti focolai di COVID-19 che hanno interessato alcuni impianti di macellazione e di lavorazione delle carni nel mantovano e nel cremonese, L’Eco di Bergamo ha intervistato Antonio Sorice, Direttore del Dipartimento veterinario dell’Ats Bergamo e Presidente SIMeVeP.

La preoccupazione c’è e la guardia non va abbassata – sottolinea Sorice. L’Ats Bergamo, oltre ai controlli di routine che non si sono mai interrotti neppure durante il lockdown, sta progettando una serie di controlli specifici, a partire dall’osservanza delle norme di sicurezza anti Covid e per la tutela dei lavoratori. Bisogna mettere in chiaro subito una cosa: gli impianti di macellazione e quelli di lavorazione non costituiscono in sé luoghi a rischio Covid, ma per le particolari condizioni presenti all’interno di queste strutture, il virus può diffondersi con maggiore facilità, e il rischio di contagio può essere più alto




Pandemia da Covid-19, Speranza ringrazia i veterinari del SSN

Sono stati mesi molto difficili per il nostro Paese. Voglio esprimervi un sentimento di vera e convinta gratitudine, i servizi veterinari del SSN non si sono mai fermati e avete continuato a dare quel contributo fondamentale alle attività essenziali della nostra Italia e quindi anche da voi, dal vostro impegno, dal vostro lavoro quotidiano è passato un pezzo della possibilità del nostro Paese di reggere alla sfida tremenda che in qualche modo abbiamo dovuto attraversare in queste settimane”.

Lo ha detto, nel corso di un video intervento al Consiglio Nazionale della Federazione nazionale degli Ordini veterinari italiani, che si è tenuto il 4 luglio, il ministro della Salute Roberto Speranza.

Io penso – ha proseguito il ministro – che questa lezione del coronavirus, ci abbia fatto capire quanto conti avere un Servizio Sanitario Nazionale all’altezza delle domande, dei bisogni e delle aspettative dei nostri concittadini. Ora dobbiamo mettere a valore questa lezione e dobbiamo farlo con capacità di ascolto reciproco e capacità di comprensione dei diversi punti di vista che ci sono in campo”.

Dobbiamo archiviare la stagione dei tagli e costruirne una totalmente nuova degli investimenti. Oltre alle risorse serviranno le riforme, perché è vero che i soldi sono essenziali ma è anche vero che dobbiamo riformare il nostro impianto”.

“Dentro queste nuova sfida  c’è il grande tema di come si mette a valore quel patrimonio straordinario di competenza e professionalità che vive dentro i servizi veterinari pubblici”.

“La strategia One health è ormai considerata a livello globale una strategia fondamentale. La salute dell’uomo e la salute animale – ha concluso Speranza – sono profondamente connesse. Anche il coronavirus ci ha dimostrato che viviamo tutti su un’unica terra, un unico pianeta, che la salute dell’uomo si difende solo se si difende anche la salute animale.  Credo che sulla base di questa indicazione e di questa traccia dovremo provare a lavorare insieme, perché in questa nuova fase espansiva e di nuovi investimenti si possa provare anche a rafforzare un pezzo fondamentale di lavoro che voi svolgete ogni giorno a servizio del nostro Paese”.

“Come abbiamo affermato in un recente documento sul “contributo dei medici veterinari di sanità pubblica per la sanità animale e per la gestione dell’infezione umana Covid-19 in un’ottica One health”, la SIMeVeP ritiene fondamentale sostenere progetti volti a ridurre le future epidemie zoonotiche attraverso la conoscenza dei fattori che determinano la potenziale trasmissione di agenti patogeni dagli animali all’uomo. Questi progetti basati sull’evidenza sono ben sintonizzati con l’approccio multidisciplinare One Health”

ha commentato il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice

“Non possiamo quindi che essere in linea con quanto espresso dal Ministro della salute, Roberto Speranza, e lo ringraziamo per la considerazione e il riconoscimento che ha voluto tributare alla Sanità Pubblica Veterinaria e ai medici veterinari che lavorano per il Sistema Sanitario Nazionale e che, anche durante il lockdown e durante tutta l’emergenza COVID-19 hanno garantito e garantiscono costantemente la salute degli animali, il loro benessere, e la sicurezza alimentare per tutti i prodotti di origine animale che non sono mai mancati sulle tavole dei consumatori del nostro paese”.

Il video intervento del Ministro Speranza al Consiglio Nazionale Fnovi