On line Argomenti 1/2018

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Tutelare la qualità dei prodotti delle api

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “Tutelare la qualità dei prodotti delle api” di Giulio Loglio.

L’apicoltore che produce “alimenti” destinati alla vendita deve rispettare una serie di norme che spesso non conosce, conosce in modo superficiale o sottovaluta.
Sono norme molto specifiche che lo stesso veterinario ufficiale deve padroneggiare per poter effettuare gli interventi di controllo previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
In occasione dei sopralluoghi presso le aziende apistiche, gestite da un apicoltore professionista, il veterinario ufficiale, di norma, deve verificare la presenza del registro dove vengono annotati i trattamenti farmacologici impiegati per la lotta alla varroa; infatti, la Nota ministeriale 0015790 del 01/07/2016 ribadisce che l’apicoltore, nelle vesti di produttore primario, ha l’obbligo di registrare i medicinali veterinari impiegati in base al Reg. 852/2004, allegato 1, parte A, capo III. Inoltre, deve valutare che il quantitativo dei medicinali acquistati sia sufficiente a garantire un adeguato trattamento acaricida in base al numero degli alveari posseduti.

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Cosa hanno a che fare i terremoti con la Veterinaria?

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “Cosa hanno a che fare i terremoti con la Veterinaria?” di Dino Cesare Lafiandra.

Nel titolo di questo articolo, la domanda che i colleghi ponevano al professor Adriano Mantovani quando, nel 1980, si accingeva a partire con un gruppetto di veterinari neolaureati per l’Irpinia squassata da uno dei più tremendi sismi del secolo scorso; di fatto, la storia della disastrologia veterinaria comincia quando la protezione civile ancora non esisteva.
Nel 1992, viene elaborato un “Piano organizzativo e operativo per attività di emergenza dei Servizi veterinari” e nello stesso anno viene istituito il Servizio nazionale di Protezione civile, un sistema complesso di cui il SSN diventa parte integrante, a fianco di Vigili del fuoco, Esercito e Croce rossa e le attività veterinarie rientrano nella Funzione 2 Sanità.
Nel 2016, i Servizi veterinari della ASL di Rieti si sono quindi dovuti confrontare con la prima esperienza di emergenza sanitaria non epidemica, un’esperienza unica dove pur essendo venuti meno tutti i caposaldi di professionisti abituati a fronteggiare situazioni per le quali l’Università e l’attività istituzionale quotidiana avevano fornito una cultura specifica, era necessario dare risposte adeguate per tutelare la salute e il benessere degli animali.
In un contesto emergenziale di questo tipo, le situazioni ancor più si correlano a quelle della popolazione umana. Infatti, nel portare soccorso alle persone coinvolte nell’evento è necessario ripristinare, anche per gli animali, condizioni sanitarie adeguate, evitando l’insorgere di “emergenze
nell’emergenza” che potrebbero innescare ulteriori problematiche sanitarie, anche serie, in una fase particolarmente delicata.

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La sorveglianza sull’uso di antimicrobici in Italia

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “La sorveglianza sull’uso di antimicrobici in Italia” di Roberta Di Turi, relazione presentata al convegno “ONE HEALTH – ONE MEDICINE Attualità, potenzialità e potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione e delle politiche per la protezione della salute” che si è tenuto il 3 novembre 2017 a Roma.

È ormai noto (è allarme mondiale) che l’efficacia degli  antibiotici è minacciata dalla dilagante resistenza batterica. Solo tra pochi anni la ricerca metterà a disposizione farmaci più efficaci che, almeno per un arco temporale limitato, avranno profili farmacocinetici e farmacodinamici che potranno meglio affrontare le patologie interessate. Nel nostro Paese la resistenza agli antibiotici è un fenomeno molto più grave che nella maggior parte degli altri Paesi europei. Questa realtà è ascrivibile a un uso eccessivo e spesso non appropriato di antibiotici, soprattutto quelli ad ampio spettro e di ultima generazione, a un ingiustificato protrarsi della profilassi pre-operatoria e, infine, a una insufficiente osservanza e  applicazione delle norme igieniche.

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Ruolo della sorveglianza entomologica nella prevenzione delle malattie trasmesse da vettore

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “Ruolo della sorveglianza entomologica nella prevenzione delle malattie trasmesse da vettore” di Gioa Capelli, Fabrizio Montarsi, relazione presentata al convegno “ONE HEALTH – ONE MEDICINE Attualità, potenzialità e potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione e delle politiche per la protezione della salute” che si è tenuto il 3 novembre 2017 a Roma.

Quando si pensa alla prevenzione delle malattie infettive
vengono in mente vaccini, esami sierologici, e screening di
varia natura; tuttavia, se parliamo di malattie trasmesse da
vettori occorre includere il monitoraggio entomologico, che
non ha solo uno scopo conoscitivo, ma anche di prevenzione.
Scopo di questo breve contributo è dimostrare con esempi
concreti come i monitoraggi entomologici possano essere utilizzati per combattere e prevenire queste malattie.

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Pet in famiglia: il veterinario pubblico per la One Health

E’ pubblicato sul n° 1/2018 di Argomenti l’articolo “Pet in famiglia: il veterinario pubblico per la One Health” di Mauro Gnaccarini e Mario Marino, relazione presentata al convegno  “ONE HEALTH – ONE MEDICINE Attualità, potenzialità e potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione e delle politiche per la protezione della salute” che si è tenuto il 3 novembre 2017 a Roma.

La relazione – muovendo da alcune valutazioni di ordine generale rispetto all’entità e alla rilevanza della presenza dei pet in famiglia – vuole considerare le implicazioni sulla salute della stretta convivenza uomo-animali secondo un approccio coerente con i principi della One Health, quindi rivalutare il ruolo attuale e potenziale che il veterinario pubblico può svolgere in questo importante ambito per incidere favorevolmente nelle dinamiche preventive e di salutogenesi.

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Aggressioni agli operatori sanitari, auspichiamo proposte concrete

Dopo l’istituzione dell’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari, ha preso il via anche il tavolo di consultazione permanente delle professioni, composto da Fnomceo, promotore dell’iniziativa, e sindacati medici, fra cui FVM – Federazione Veterinari e Medici,  per affiancare l’Osservatorio con proposte congiunte.

La SIMeVeP, da sempre molto sensibile alla problematica e vicina ai colleghi colpiti, accoglie favorevolmente le due iniziative auspicando che, finalmente, si giunga a proposte e soluzioni che concretamente possano prevenire atti intimidatori e sostenere le vittime di violenza.




La tutela degli animali nelle manifestazioni ippiche

E’ pubblicato sul n° 3/2017 di Argomenti l’Articolo “La tutela degli animali nelle manifestazioni ippiche” di Barbara Rosa.

Dalla metà degli anni Ottanta, nelle città in cui si svolgevano
i palii più importanti, i comitati organizzatori iniziarono a richiedere la collaborazione dei medici veterinari non più solo come ippiatri professionisti addetti al pronto soccorso e alla preparazione atletica, ma come consulenti per l’estensione di regolamenti con norme e indicazioni per il benessere e la sicurezza dei cavalli.

Il compito principale di questo veterinario divenne quello di creare un insieme di procedure che coprisse tutte le esigenze della competizione: dalla scelta e valutazione dei cavalli utilizzati, alle caratteristiche del terreno sul quale i cavalli si esibiscono, alle caratteristiche delle recinzioni fino ad arrivare ai controlli sanitari e ai trattamenti farmacologici. 

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# 1 Biosecurity: The Thinking Tour – alla SIMeVeP la prima “tappa”: un Tavolo Olistico sulla Biosicurezza

La SIMeVeP organizza per il 10 aprile 2018 a Bergamo il TAVOLO OLISTICO sui requisiti e opportunità delle strategie di biosicurezza nel controllo di virus influenzali tipo H5N8, per l’uso prudente degli antibiotici nella conformità alla nuova legge di sanità animale (Reg. EU 2016/429).

L’evento si svolge nell’ambito di # 1 Biosecurity: The Thinking Tour, un’iniziativa di orientamento alla biosicurezza mirata principalmente al mondo delle produzioni avicole, ma rivolta anche a tutti coloro che sono interessati alle le strategie di prevenzione ambientale, come priorità fondamentale per una gestione sanitaria efficace, efficiente, sostenibile e conforme alla nuova normativa di sanità animale (Regolamento Europeo N. 2016/429).

#1 Biosecurity: The Thinking Tour è un “Roadshow” che si terrà dal 10 al 13 aprile 2018,  per la prima volta in Italia: 4 giorni di informazione, formazione, confronto e opinione per “accendere i riflettori” sulla biosicurezza tra veterinari di sanità pubblica, prescrittori “in erba” di nuova generazione, produttori zootecnici e altri protagonisti della filiera agroalimentare. E’ organizzato da Unitec Hub One Health in collaborazione con la Cattedra di Zoonosi e Sanità Pubblica dell’Università di Montreal, con il patrocinio e sostegno di: Società Italiana di Patologia Aviare (SIPA), Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP), Dipartimento di Medicina Animale, Produzioni e Salute dell’Università degli Studi di Padova (MAPS), Unitec Servizi d’Igiene (USI), PVI – Gruppo Editoriale Pointe Veterinaire Italia (PVI).

Il TAVOLO OLISTICO del 10 aprile mira a consolidare la proattività reciproca tra medico veterinario di sanità pubblica e veterinari aziendali della filiera avicola per la pianificazione e l’attuazione in allevamento di protocolli di biosicurezza ai fini di un’efficace azione di contrasto sia della diffusione di «nuovi» stipiti di virus influenzali che dei rischi da antibioticoresistenza.

Intervengono:
Jean-Pierre Vaillancourt
Research Group on the Epidemiology of Zoonoses and Public Health – Montreal University
Eugenio Testa
Responsabile Servizio Sanità Animale Ats Bergamo
Antonio Sorice
Medico Veterinario e Presidente SIMeVeP
Diego Da Ros
Medico Veterinario Aziendale Settore Avicolo Gruppo Amadori

Sarà garantita la traduzione simultanea inglese-italiano in modalità oversound (headphone-free) tramite interprete qualificata AIIC.

Sede e orario
Ats Bergamo – Aula Morelli – Via Borgo Palazzo, 130 – Bergamo. Ore 09.00-13.00

Info e Iscrizioni:
segreteria@veterinariapreventiva.it

La partecipazione è gratuita

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Il ruolo del veterinario per il benessere e la tutela degli animali

muccaQuasi un miliardo di persone soffre di malnutrizione e fame e questa vergogna si accompagna a una iper-nutrizione di un miliardo e mezzo di persone che soffrono di problemi di salute legati al cibo.

Il mercato alimentare è profondamente legato alle condizioni di sfruttamento ambientale di suolo e acqua, necessario per avere produzioni alimentari vegetali e animali a prezzo basso, che in larga parte vengono sprecate e distrutte generando ulteriori danni all’ambiente e sofferenze agli animali.

Lo spreco alimentare è una delle principali questioni ambientali, socio-economiche ed etiche che l’umanità dovrà affrontare.

In questo spreco c’è molto “cibo che non nutre nessuno”, cioè alimenti che escono dalla catena alimentare perché eccedenti – in particolare di origine animale – che non generano alcun beneficio ma da cui dipende la vita di molti animali.

Produciamo troppo cibo, lo produciamo con obiettivi di carattere strettamente economico, secondo le stringenti regole di in un mercato globalizzato,  deteriorando il valore delle catene agro-zootecnico-alimentari locali.

In questo quadro si inserisce necessariamente una riflessione sullo sfruttamento animale, sulla compatibilità ecologica, economica ed etica delle zoocolture rispetto a un sentimento sempre più diffuso ma indeterminato di protezione e “benessere animale”.

Le scelte etiche possono influenzare comportamenti di acquisto e consumo anche in campo alimentare fino ad orientare nuove pratiche zootecniche verso modelli evoluti e protettivi della “animalità” dai bisogni dell’umanità.

La scelta di un’alimentazione consapevole ha una forza positiva che deve essere stimolata anche attraverso una definizione corretta di qualità di vita dell’animale zootecnico che deve essere perseguita e che diventa valore aggiunto commerciale dei prodotti.

Il veterinario che si occupa di prevenzione, sanità e benessere animale può esercitare una importante funzione di mediazione culturale a vantaggio di chi ha bisogno di dare senso etico al rapporto tra animalità e umanità.

Il veterinario, nel suo lavoro è in contatto diretto con i decisori politici, con il contesto biologico in cui vivono gli animali selvatici, con gli allevatori, con l’industria delle carni e con i consumatori, si confronta  con le leggi divenendo l’elemento in grado di modulare gli estremismi e dimostrare che il benessere animale, oltre che etico, può dimostrarsi sostenibile e redditizio.

Per fornire le informazioni più aggiornate per un corretto approccio al benessere animale in tutti gli ambiti di attività del Veterinario di medicina pubblico è stato organizzato – grazie alla disponibilità e alla sensibilità dei colleghi toscani – il corso ECM Aggiornamento sulla protezione ed il benessere animale: normativa, etica e percezione nella società che si è svolto dal 27 al 29 novembre a Bagno Vignoni (SI) con esiti molto stimolanti.

Hanno partecipato attivamente al confronto tutti i convenuti che hanno interagito in modo molto costruttivo con i relatori:  Antonio Sorice – Presidente SIMeVeP, Sonia Chellini – Vice Presidente Slow Food, Valentina Tepedino – Direttore di Eurofishmarket, Aldo Grasselli – Presidente FVM, Lino Vicini – Vice Procuratore  presso la Procura della Repubblica di Parma e Franco Manti – Docente di Etica Sociale dell’Università di Genova.

Il workshop ha evidenziato come la tutela dell’ecosistema, il benessere degli animali, e il benessere umano siano inscindibili.

In particolare, è stato condiviso che l’affermazione dei diritti animali di avere una corretta condizione di allevamento richiede il riconoscimento della loro identità ed alterità dal modello antropocentrico. Una umanizzazione animale, oltre ad essere un errore metodologico, in modo non scientifico tende a proiettare sugli animali modelli umanizzati di condizioni etologiche di vita, norme giuridiche, atteggiamenti emotivi che non determinano alcun reale miglioramento complessivo del benessere animale.

Il perseguimento di una condizione di vita etologicamente quanto più rispettosa delle caratteristiche di ciascuna specie è legata a una delicata e complessa funzione di mediazione interpretativa, valutativa e realizzativa che solo il medico veterinario dotato di adeguata specializzazione può impostare correttamente.

Perciò – nel convenire la necessità di definire linee guida, protocolli e atti fondativi innovativi della professione in merito all’argomento – è stato da tutti evidenziato e riconosciuto che la funzione del medico veterinario è fondamentale per la tutela degli animali.

Questa funzione,  implica una rapporto di responsabilità e di tutoraggio basato su una specializzazione dei medici veterinari che si occupano di bisogni e tutela del mondo animale e questa funzione – oggi – non può prescindere da una consapevole sensibilità e competenza etica.