Assegnato il Premio di laurea 2017

La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva ha assegnato il V premio per la miglior tesi di laurea in Sanità pubblica veterinaria presentata durante l’anno 2017 da laureandi in Medicina veterinaria.

Il premio è stato istituito con l’intento di stimolare, promuovere e incentivare l’approfondimento delle tematiche relative alla SPV e alla Sicurezza Alimentare già durante il percorso formativo accademico.

Quest’anno il lavoro ritenuto più rispondente ai requisiti previsti dal bando è risultato quello della DOTT.SSA FEDERICA GUADAGNO, relatore Prof. Vittorio Sala dell’Università di Milano, dal titolo: “Rischio occupazionale su base infettiva in suinicoltura: epidemiologia interspecifica, controllo e prevenzione“.
Alla neodottoressa vanno le congratulazioni del Consiglio direttivo.

Il Premio di 1.000 euro le sarà consegnato in occasione del corso “Valorizzazione della selvaggina cacciata. Una scelta buona, sana e sostenibile: da problema a opportunita’“ che si terrà dal 3 al 5 dicembre a Bagno Vignoni San Quirico d’Orcia (SI).

A titolo di riconoscimento per il lavoro svolto, riportiamo (in ordine alfabetico) il nome degli altri partecipanti:

MICHELA BERTOLA
Studio sperimentale dei possibili effetti antimicrobici degli insetti per uso alimentare umano –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

ROSA CIAVARELLA
Ricerca dei geni dell’antibiotico resistenza in api (apis mellifera ligustica) allevate in Umbria – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

PATRIZIO COIN
Nuovo approccio diagnostico per la ricerca di Erysipelothrix Rhusiopathiae in maiali macellati regolarmente –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

ALESSANDRO CORRADINI
Ruolo del veterinario ispettore nella sorveglianza delle malattie emergenti – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

LUCA LANER Indagini sulla diffusione dell’infezione da virus schmallenberg in ruminanti selvatici in provincia di Trento –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

FRANCESCO MASTROSIMONE Sostenibilità agli antibiotici da parte di Escherichia coli isolati da feci bovine – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

PIERPAOLO ROMANELLI Modernizzazione dell’ispezione delle carni: applicazione di uno score clinico e di un panel ematologico-ematochimico per la valutazione ispettiva della bovina da latte al macello UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

RACHELE ROSSINI Studio della dinamica di comportamento di Listeria innocua dureante la produzione di formazzio di Fossa di Sogliano DOP – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

MANUEL SANTAGIULIANA Distribuzione topologia listeria supp. Sulla cotenna di suini macellati regolarmente –  UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA

LUNA STOPPINI Infertilità nella bovina da latte indotta dalle micotossine: risultati preliminare sulla somministrazione di due diversi sequestranti nelle razione – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI PERUGIA

CHIARA ZIZI Epidemiologia e controllo della listeriosi nella Regione Marche – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA

A tutti i colleghi neolaureati vanno i migliori e sinceri auguri di un proficuo futuro professionale da parte della SIMeVeP.

Fino al 31 gennaio 2018 è possibile partecipare alla VI edizione del Premio che sarà conferito alla migliore tesi di laurea in tema di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare discussa nel corso del 2018.

 




Premio tesi di laurea, rinnovato il bando SIMeVeP 2018

La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, per promuovere e incentivare l’approfondimento delle tematiche relative alla sanità pubblica veterinaria e alla sicurezza alimentare già durante il percorso formativo accademico  e sostenere gli studenti che decidono di approfondirle, rinnova per il 2018 il premio per la miglior tesi di laurea presentata durante l’anno da laureandi in Medicina veterinaria.

La tesi premiata potrà essere pubblicata sulla rivista della società Argomenti.

Regolamento Premio di laurea 2018

Ricordiamo agli studenti che, per favorire il loro  avvicinamento alle attività di sanità pubblica, la SIMeVeP propone loro anche l’iscrizione gratuita che dà diritto alla frequenza gratuita ai corsi di formazione e agli eventi organizzati dalla SIMeVeP, alla partecipazione alle attività dei gruppi di lavoro, all’abbonamento gratuito alla rivista Argomenti.

 




Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze

spreco risorsaSi terrà il 14 novembre 2018 a Torino il corso “Insieme contro lo spreco – Buone pratiche e nuove sfide nel recupero delle eccedenze”.

Mentre l’Agenda 2030 dell’OMS si prefigge di raggiungere l’obiettivo  “Fame zero” entro il 2030, i  cambiamenti climatici, l’inquinamento ambientale e l’aumento della produzione di rifiuti sono campanelli di allarme che avvertono sulla necessità di azioni drastiche, globali e durevoli da parte di tutti i Governi, a partire dagli Stati più industrializzati.

In questo ambito, dal 2016 in Italia è in vigore Legge Gadda (n. 166/2016), che ha reso più facile e conveniente donare le eccedenze alimentari, prefiggendosi sia di ridurre la quantità di cibo ancora perfettamente edibile che diventa rifiuto sia di ridare nuova vita ad altri prodotti.

Il seminario organizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e con il proprio Laboratorio Chimico, si rivolge alle PMI, con l’obiettivo di mettere in contatto enti, istituzioni e aziende e di offrire stimoli e prospettive per un sistema agroalimentare più organizzato ed efficiente.

Nel corso dell’evento si illustrerà quanto è già stato realizzato per combattere lo spreco alimentare, anche tramite la testimonianza di alcuni casi concreti, e si condividerà con il pubblico quanto ancora rimane da fare, per diffondere le “buone pratiche” e creare sempre più “reti” virtuose di conoscenza, innovazione e comunicazione tra cittadini, operatori del settore commerciale, amministrazioni pubbliche, istituzioni private e professionisti del settore.

 

 




Ricetta elettronica e corretto uso del farmaco veterinario-Pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del corso ecm “Farmacosorveglianza veterinaria: ricetta elettronica e metodologie di controllo sul corretto impiego del farmaco veterinario a garanzia della sicurezza degli alimenti e per la prevenzione dell’antibiotico resistenza” che si è svolto ieri a Marino (RM).

La legislazione europea in materia di medicinali veterinari è costituita da un articolato e complesso corpus normativo che disciplina tutte le fasi di vita del medicinale veterinario, dalla sperimentazione alla farmacosorveglianza e alla presenza di residui negli alimenti. Di notevole importanza sono le norme su cui si basa il sistema di autorizzazione all’immissione in commercio.

La disponibilità di appropriati medicinali veterinari in grado di curare patologie specifiche garantisce sia la salute sia il benessere degli animali. Ciò non di meno il loro impiego comporta la presenza di residui di sostanze farmacologicamente attive nelle produzioni di origine animale e nell’ambiente. Al fine di tutelare la salute pubblica, nella legislazione sono, da un lato, stabiliti i limiti massimi dei residui ammessi nei diversi alimenti, definiti conformemente ai principi generalmente riconosciuti della valutazione della sicurezza, tenendo conto dei rischi tossicologici, della contaminazione ambientale nonché degli effetti microbiologici e farmacologici dei residui. Dall’altro lato è mantenuto il divieto per l’impiego di talune sostanze ad azione ormonale, tireostatica, delle sostanze beta-agoniste e di talune sostanze farmacologicamente attive.

Il sistema ufficiale di controllo riveste un ruolo fondamentale nelle attività di sorveglianza che si esplicano, da un lato con l’attuazione locale del Piano Nazionale Residui e con controlli, basati sul rischio, in tutte le fasi della produzione, della distribuzione e dell’uso del medicinale veterinario.
Dall’altro lato sono invece in essere le norme contenute negli atti giuridici dell’Unione in materia di organizzazione dei sistemi di controllo ufficiale lungo la filiera agroalimentare in virtù delle quali sono posti in essere sistemi di gestione e controllo della sicurezza degli alimenti che non possono prescindere dall’inglobare le conseguenze dell’uso del medicinale veterinario negli animali produttori di alimenti.
Un’attenzione particolare va poi riservata al fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, ovvero quel fenomeno per il quale un microrganismo risulta resistente all’attività di un farmaco antimicrobico, originariamente efficace per il trattamento di infezioni da esso causate.

Secondo l’OMS, con le sue ripercussioni di ordine epidemiologico ed economico, l’antimicrobico-resistenza rappresenta una delle maggiori minacce per la salute pubblica.

Nel settore veterinario viene consumato oltre il 50% degli antibiotici utilizzati globalmente. Questo rappresenta un fattore di rischio per la selezione e diffusione di batteri resistenti, sia commensali che zoonotici. Il trasferimento di batteri resistenti dall’animale all’uomo può avvenire sia per contatto diretto o mediante alimenti di origine animale, che indirettamente, attraverso più complessi cicli di contaminazione ambientale a loro volta impattanti sulla catena alimentare. Tale complessità può essere affrontata solo con interventi coordinati e globali. Pertanto l’OMS sta attivamente promuovendo un approccio “One Health”, cioè un approccio integrato, che comprenda la medicina umana e la medicina veterinaria, promuovendo un uso migliore degli antibiotici in entrambi i settori.

Nel 2015, i Paesi membri della WHA hanno approvato un Piano d’Azione Globale per contrastare la resistenza antimicrobica e si sono impegnati ad elaborare piani nazionali entro il 2017. Sul fronte europeo, la Commissione ha adottato, il 30 giugno 2017, “European One Health Action Plan against Antimicrobial Resistance (AMR)” in cui l’approccio “One Health” guida le azioni e indirizza le attività. A livello nazionale, il Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020 è stato approvato il 2 novembre 2017, con Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ed anch’esso, secondo l’approccio One health prevede interventi ed azioni integrati e coordinati, finalizzati al raggiungimento di obiettivi a lungo e a breve termine. Tra questi, la ricetta elettronica, rappresenta l’ultima tappa verso la digitalizzazione della gestione del medicinale veterinario, affiancata dal miglioramento dell’efficacia dei controlli ufficiali in materia di farmacosorveglianza.

Obiettivo del corso Ecm è quindi quello di fornire ai veterinari di medicina pubblica utili aggiornamenti al fine di migliorare le conoscenze e le competenze necessarie per applicare e diffondere le buone pratiche nella controllo, gestione e sorveglianza dell’impiego del medicinale veterinario lungo la filiera agro-alimentare.




Animali in città 2018

E’ stata presentata il 3 ottobre a Napoli la VII edizione di “Animali in città”, l’indagine di Legambiente realizzata con il patrocinio di ANCI, Conferenza delle Regioni, ENCI, FNOVI, ANMVI e SIMeVeP, che valuta i servizi che le amministrazioni comunali e le aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici.

Lo studio, frutto di un lavoro complesso che incrocia numerosi parametri e indicatori sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende sanitarie locali, mette in luce una situazione fortemente dismogenea e risultati inadeguati rispetto all’ingente spesa pubblica di 218 milioni di euro (di cui 167 milioni dalle amministrazioni comunali e 51 milioni dalle aziende sanitarie locali), dichiarata per la gestione degli animali nelle nostre città nel 2016, sottolinea Legambiente nel comunicato stampa che afferma “Su scala nazionale, non basta il lavoro messo in campo dagli enti più virtuosi; urge una strategia nazionale coerente con la spesa”.

Il randagismo rappresenta l’elemento principale di sofferenza e conflittualità per gli animali e il costo economico più significativo a carico della collettività, mentre l’anagrafe canina, l’unica obbligatoria ad oggi per gli animali in città e strumento fondamentale per conoscere il numero di cani con padrone, fa rapidi progressi, passando dal 2013 al 2017 da una media nazionale di un cane ogni 8,8 cittadini a uno ogni sei.

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, è intervenuto al dibattito “Fermare il randagismo: impegni, esperienze e sinergie per cambiare le condizioni socio-economico-culturali che ne sono all’origine”, moderato da Antonino Morabito, Responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente Onlus.

Il Rapporto Nazionale Animali in città è uno strumento utilissimo, che ci aiuta ad avere un quadro generale sulla convivenza uomo-animale in contesto urbano e delle problematiche legate alle gestione della presenza degli animali nelle città” ha detto in apertura il Presidente.

E’ chiaro ormai che la L. 281/91, la legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, che ha senza dubbio rappresentato, pur nelle criticità fin da allora evidenziate, un cambiamento nell’approccio istituzionale di contrasto al randagismo, a distanza di quasi 30 anni dalla sua emanazione risulta uno strumento normativo obsoleto che ha bisogno di una totale revisione che preveda, in particolare, un coinvolgimento più stringente dei Comuni. Nuovi strumenti normativi sarebbero necessari anche per interrompere e prevenire il traffico e commercio incontrollato dei cuccioli di animali domestici”.

Va comunque sottolineato il grande e quotidiano impegno, anche a tutela degli animali sinantropi, dei Servizi Veterinari Territoriali che spesso sono chiamati a intervenire con le forze dell’ordine in situazioni di pericolosità sociale, legate alla presenza della criminalità organizzata in questo contesto”.

L’indagine ci dà ancora una volta l’opportunità di ribadire l’importanza della sinergia tra le componenti della veterinaria e delle istituzioni” ha concluso Sorice. “Un esempio può essere rappresentato dall’Anagrafe canina nazionale, che SIMeVeP considera da sempre la base fondamentale per la realizzazione di un piano nazionale del randagismo e di quelli regionali per superare le criticità attuali”.

Il rapporto integrale

Il rapporto in sintesi grafica

A cura della segreteria SIMeVeP




Eccedenze e spreco alimentare, IV edizione del Corso per formatori

AulaSi svolgerà a Brescia, dal 9 al 10 ottobre p.v., presso la sede dell’IZS della Lombardia ed Emilia Romagna, la IV edizione del Corso per formatori  “Gestione delle eccedenze alimentari e contrasto allo spreco”, nell’ambito del progetto formativo promosso e finanziato dal Ministero della Salute e organizzato con l’IZS Lazio e Toscana e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

La finalità principale del progetto – che fino a qui ha visto la realizzazione di 3 edizioni del corso che si sono svolta a Milano, Roma e Napoli – è quella di formare veterinari e medici del servizio pubblico, affinché possano acquisire le competenze per formare a loro volta gli operatori alimentari degli enti caritatevoli o di altre associazioni affini che, secondo la legge 166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” (cd Legge Gadda), devono essere adeguatamente formati per la corretta manipolazione e utilizzo degli alimenti donati.

Il corso di Brescia, accreditato per 18,8 crediti, è rivolto in particolare a medici veterinari e medici chirurghi del Dipartimento di Prevenzione delle ASL del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana

La partecipazione è gratuita e verrà data priorità ai professionisti segnalati dalle rispettive Regioni.

Scarica il programma




Recupero delle eccedenze e contrasto allo spreco alimentare

spreco risorsaIl prossimo 11 ottobre si terrà presso il Teatro Comunale dui Porto San Giorgio (FM) il corso “Recupero delle eccedenze e contrasto allo spreco alimentare. Prospettive, Tendenze, Nuovi progetti”.

Arginare il fenomeno dello Spreco Alimentare è una necessità sociale, ambientale ed economica; a distanza di un anno e mezzo dall’entrata in vigore in Italia della Legge n. 166/16 (c.d. Legge Gadda) anche la Regione Marche, con la Legge del 13 novembre 2017 n. 32, promuove la realizzazione di interventi di economia solidale e di lotta agli sprechi alimentari con l’obiettivo di tutelare le fasce più deboli della popolazione e stabilisce la priorità di recupero di cibo da donare alle persone in stato precario socio-sanitario. Se da un lato la normativa anti-spreco introduce misure di semplificazione, armonizzazione ed incentivazione per l’utilizzo di alimenti invenduti/invendibili, dall’altro è fondamentale rispettare gli standard igienico-sanitari e garantire i criteri di Sicurezza Alimentare. La Sanita Pubblica Veterinaria, in qualità di Autorità Competente, è impegnata a conciliare i due aspetti nel ruolo di facilitatori e garanti al fine di superare le criticità che possono emergere tra il sostenere il recupero degli alimenti e le normative vigenti in materia igienico-sanitaria (alimenti sicuri). E’ dunque fondamentale che i Medici Veterinari del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) acquistino un ruolo attivo nell’ambito del “food waste” mettendo a disposizione la loro professionalità agli “Operatori del Settore Alimentare (OSA)-volontari” che operano nel mondo delle Onlus.

La finalità del corso è quella di fornire a chi opera come Autorità Competente nel SSN strumenti e nuove conoscenze relativamente al significato di spreco alimentare e alle sue diverse sfaccettature acquisendo competenze sulle molteplici possibilità di conciliare, nel corso della loro attività professionale, processi di food saving con la Sicurezza Alimentare.

 

Scheda di iscrizione




Formazione in Veneto

imparareLa SIMeVeP patrocina 2 eventi formativi in Veneto.

Il primo dal titolo “Sanità nell’allevamento bovino, strategie di prevenzione, controllo e trattamento” si terrà nei giorni 11-18-25 Ottobre e 8 – 15 Novembre 2018 al Salone delle Feste Palazzo del Capitano a Soave (VR); il secondo “Corso di formazione per conducenti e guardiani di veicoli stradali che trasportano animali” si terrà i giorni 9/10/16 novembre 2018 a Verona.




Le nuove frontiere della sicurezza alimentare nei prodotti della pesca

Il 5 ottobre 2018 a Ruvo di Puglia (BA) si svolgerà un evento ECM dal titolo “Le nuove frontiere della sicurezza alimentare nei prodotti della pesca – Specie aliene e specie tossiche – Inquinamento da microplastica”.

L’evento mira ad evidenziare le varie  concause  del  cambiamento  ambientale  in atto nel Mediterraneo e quali specie alloctone siano ora presenti a causa delle mutate condizioni climatiche marine.

Particolare attenzione verrà posta sulle problematiche determinate dalla introduzione nella filiera alimentare delle specie aliene e sui possibili rischi derivanti  dal consumo di esemplari tossici poco conosciuti dai nostri pescatori.

Inoltre verrà affrontato il problema molto attuale dell’inquinamento marino da microplastica  ed  i rischi correlati al consumo di prodotti della pesca contaminati.

Scheda di iscrizione




Esercitazione interregionale unità cinofile della protezione civile

Unità Cinofile di SoccorsoEmervet ha partecipato alla Esercitazione interregionale unità cinofile della protezione civile “Ricerca dispersi sotto le macerie” che si è tenuta presso i comuni di Cittareale, Amatrice e Accumuli (Rieti) dal 28 al 30 settembre 2018.

Scopo dell’evento, l’addestramento congiunto di più operatori provenienti da tutta Italia a cui hanno partecipato 67  Unità Cinofile, 15 tecnici specialisti SAR (Search and Rescue – Ricerca e Soccorso), 18 logisti per la gestione del campo e attività di supporto e professionisti sanitari che si sono esercitati in 6 scenari operativi sempre attivi dalle 8 alle 18 e 1 scenario per l’attività notturna.

Si è trattato di un evento complesso che ha visto la partecipazione di oltre 20 associazioni per la ricostruzione di un evento sismico nei luoghi che effettivamente sono stati lo scenario del terremoto del centro Italia nel 2016 ed ha impegnato tutti partecipanti 24 ore su 24.

Per Emervet era presente il dott. Alessio Ceriani che ha organizzato il punto di primo intervento veterinario.

Gli animali addestrati al soccorso possono infatti incorrere in incidenti durante le attività e procurarsi  ferite da taglio, lacerazioni e contusioni degli arti. La presenza del veterinario consente quindi di dare consigli sullo stato di salute dell’animale chiamato a intervenire e un soccorso immediato all’animale stesso qualora fosse necessario.

In particolare Tommaso Matteucci, Consigliere Nazionale Delegato UCIS  ha ringraziato il Dott. Ceriani per la disponibilità e il prezioso supporto all’iniziativa e sottolineato come Emervet possa essere di grande utilità alle Unità Cinofile si Soccorso.

Immagini

 

 

 

Servizio del TG3 29 settembre 2018

TRA LE MACERIE DI AMATRICE

Ad Amatrice si è svolta oggi un'esercitazione delle unità cinofile. Tra i volontari c'era anche Carlo, che sotto le macerie ha perso la sua famiglia ma nel soccorso ha trovato la forza di ricominciare. Il servizio dell'inviata Patrizia Senatore per il Tg3 delle 19 del 29 settembre 2018

Pubblicato da Tg3 su Sabato 29 settembre 2018

 

A cura della segreteria SIMeVeP