L’Opinione: Sui focolai di Covid-19 nei macelli e i recenti attacchi all’industria della carne

Proponiamo la lettura del contributo di Beniamimo Cenci Goga pubblicato su “Ruminantia”

“Tornano, a cicli ricorrenti, discussioni e polemiche sul ruolo della carne e in generale degli alimenti di origine animale nella dieta dei consumatori. È ancora fresca nella memoria la controversia suscitata dalla pubblicazione dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) sulle carni rosse e sul rischio posto dai nitriti usati come additivi. In quell’occasione, come scienziati e ricercatori, giungemmo alla conclusione del consumo moderato, senza demonizzare i prodotti di salumeria e le carni rosse in particolare. È però evidente che se la comunicazione è lacunosa e se i media rilanciano le notizie senza il corretto approfondimento, la miscela che ne risulta può essere esplosiva e danneggiare sia consumatori che i produttori.

Questa volta l’attenzione dei media si sta concentrando sulla recrudescenza di casi di Covid-19 e su focolai con apparente origine da stabilimenti di macellazione. Le notizie più drammatiche in tal senso giungono dal lontano Brasile, anche se delle avvisaglie si erano avute già un paio di settimane fa dalla Germania e, sebbene in parte edulcorate dalla stampa, anche dagli Stati Uniti. In Brasile, per voce di un procuratore distrettuale, Priscilla Dibi Schvarcz, i macelli sono dei punti di contaminazione per Covid-19 a causa delle condizioni che obbligano gli operai a lavorare a stretto contatto. Per esempio, la maggiore prevalenza di Covid-19 sembra essere localizzata nello stato Rio Grande do Sul dove c’è la maggior concentrazione di macelli industriali. Ancora più recente è la notizia diramata dal «The telegraph» il 19 giugno 2020, su un cluster presso lo stabilimento Kober a Cleckheaton nel West Yorkshire, a sud di Leeds. L’impianto di proprietà Asda, è stato chiuso dopo il riscontro di alcuni casi di Covid-19.

L’industria della carne in Italia sta fronteggiando l’emergenza in maniera egregia, assicurando l’approvvigionamento della popolazione in maniera continua grazie anche al supporto dei sevizi veterinari che durante l’emergenza hanno continuato le attività di controllo, audit, supervisione e vigilanza. Con le repentine disposizioni temporanee per l’esecuzione dei controlli ufficiali nell’emergenza da Covid-19, i servizi veterinari hanno coniugato efficienza e sicurezza al servizio dei produttori e dei cittadini.”

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k9 S.a.R. Camp Italia, il contributo di Emervet

Si è conclusa il 4 ottobre la seconda edizione del  k9 S.a.R. Camp Italia, il Raduno Internazionale Unità Cinofile da Soccorso che ha visto la partecipazione di 185 volontari, 54 cani da soccorso, 12 associazioni cinofile, regioni partecipanti, 1 nazione estera esercitarsi per 48 ore ininterrotte in una simulazione di emergenza reale con difficoltà crescente per ogni sito del raduno, in condizioni climatiche difficili per testare le U.C operative in una esercitazione completa di nuove tecnologie applicate al soccorso.
Le attività si sono avvalse anche dell’mpiego di droni dotati di telecamere infrarossi per ricerca notturna con altoparlante, per dare le indicazioni al disperso.
All’interno dello scenario è stata allestita a più di 1000 metri di altitudine una tendopoli dotata di attrezzature veterinarie necessarie per contrastare e prevenire qualunque evenienza possibile durante le esercitazioni, un generatore d’ossigeno e una mini sala operatoria per intervenire d’urgenza, a supporto dei cani che hanno preso parte alle attività operative in modo rapido e tempestivo.
Proprio all’assitenza veterinaria dei cani da ricerca e soccorso che, operando su territori impervi e accidentati, possono incorrere in incidenti procurandosi ferite da taglio, lacerazioni e contusioni degli arti, si è dedicato per Emervet il Medico Veterinario Alessio Ceriani.

Il TGR Abruzzo, nell’edizione serale del 4 ottobre, ha dedicato un servizio all’iniziativa e al ruolo di Emervet (min. 6.15)

 




SIVeMP e SIMeVeP Toscana donano la premialità COVID 19 al Bancoalimentare

I medici veterinari iscritti SIVeMP e SIMeVeP della regione Toscana riuniti il 9 luglio hanno deciso all’unanimità di donare in beneficenza al Banco Alimentare la premialità Covid 19 messa a disposizione dalla Regione Toscana e liquidata, in parte, nel mese di Luglio 2020.

Siamo soddisfatti per il giusto riconoscimento dell’attività dei Dirigenti Veterinari, che, nei giorni di emergenza Covid 19, hanno garantito con il proprio lavoro, spesso con difficoltà oggettive, lo svolgimento di attività essenziali legate all’approvvigionamento alimentare, aa libera circolazione di merci e animali, l’ispezione veterinaria all’interno degli impianti di macellazione, gli interventi in allevamenti per attività legate alla gestione di focolai di malattie infettive, le certificazioni in stabilimenti per l’esportazione di prodotti alimentari ed altri interventi in allevamento per attività non differibili previste da piani di sorveglianza Nazionali (Sorveglianza TSE, piano Peste Suina Africana, piano Influenza Aviaria, Salmonelle). I Veterinari Pubblici della Toscana hanno fatto la loro parte nell’emergenza Covid 19 ed hanno garantito il funzionamento del sistema di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare. Ci sembra importante condividere il riconoscimento con chi vive quotidianamente in situazione di difficoltà economica” affermano i veterinari toscani che invitano pertanto i colleghi che vorranno donare il loro contributo, nella totalità o in parte, ad effettuare bonifico bancario sul c.c. del SIVeMP Toscana, UBI BANCA Agenzia. di Arezzo Via Romana, IBAN IT75S0311114101000000092106, causale: “donazione Covid 19”.

L’importo totale raccolto verrà successivamente girato al Banco Alimentare.




On. Baldini se non lo sa glielo diciamo noi…

Nel corso di un intervento alla Camera il 22 aprile durante la conversione il legge del  decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18,cd Cura Italia, l’on.le Maria Teresa Baldini, deputata di Fratelli d’Italia si è dichiarata molto stupita dal fatto che il governo, nell’emergenza COVID-19, abbia intenzione di assumere medici veterinari.

Quello che mi colpisce in questo decreto-legge è vedere che, tra le misure di potenziamento del Sistema sanitario nazionale, il Ministero è autorizzato ad assumere 40 unità di dirigenti sanitari medici, 18 unità di dirigenti sanitari veterinari e 29 unità di personale non dirigenziale con profilo di tecnico della prevenzione. In questa condizione di pandemia, dove i medici sono morti e vengono fatti arrivare da Paesi stranieri perché mancano, ma come è possibile assumere veterinari? Ma di chi è stata questa idea? La gente muore e, quando è morta, è morta. I veterinari perché? C’è un retro pensiero verso gli animali? Potrebbero essere portatori di Coronavirus?” ha detto Baldini.

“Nel 2020 non considerare un approccio One Health alla salute pubblica è davvero poco lungimirante. Se l’On.le Baldini non cosa fanno i medici veterinari anche nell’emergenza, glielo diciamo noi!” Video intervento del Presidente SIMeVeP Antonio Sorice:

 

https://www.facebook.com/antonio.sorice.372/videos/815994898884275/?t=12




10 settembre Webinar FNOVI sullo spreco alimentare con Antonio Sorice

Il 10 settembre il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, parteciperà in qualita di relatore, insieme alle dott.sse Daniela Mulas, Carlotta Bernasconi, al webinar “Dio non spreca la luce: accende le lampadine nel momento del bisogno, ma sempre nel tempo opportuno. Lo Spreco alimentare”. organizzato dalla Federazione Nazionale Ordini Vetrinari Italiani attraverso la  Sala Meeting Zoom della federazione.

I meeting di settembre sono aperti a tutti gli iscritti agli Ordini, per partecipare sarà necessario collegarsi e accedere alla propria area riservata e iscriversi ai singoli eventi. Sul portale saranno indicate le date entro le quali sarà possibile iscriversi e, una volta elaborate le liste dei partecipanti, verrà inviata ai nominativi presenti in elenco una mail contenente il link nonché il codice di invito necessario per partecipare all’incontro e valorizzare lo stesso nel sistema SPC.

Il seminario inizierà alle ore 14.00 con collegamento dalle ore 13.30




Antonio Sorice racconta la sua esperienza di veterinario durante l’emergenza COVID-19

Antonio SoriceUn medico veterinario dal 30 marzo ha la responsabilità di coordinare i dipartimenti di area medico sanitaria dell’ATS di Bergamo. Sono state affidate le funzioni di coordinamento organizzativo dei dipartimenti afferenti alla direzione sanitaria, in sostituzione del Direttore Sanitario.

 

Leggi l’intervista di 30 giorni




Emergenza Covid-19 e contenimento dell’infezione. Dov’è finita la Medicina unica?

coronavirusA giugno era previsto a Edimburgo lo svolgimento del 6° “World One Health Congress”, ma l’epidemia da Covid-19 ha reso inevitabile il suo spostamento, pertanto ora è previsto il prossimo novembre, quando si auspica che, con tutte le precauzioni del caso, anche gli eventi sociali e culturali – oltre all’economia – possano riprendere con la necessaria gradualità. Quindi, seppur simbolicamente, la pandemia ha così segnato un altro punto a suo favore.

Questo l’incipit dell’articolo del dott. Vitantonio Perrone, Vicepresidente SIMeVeP,  pubblicato su La Settimana Veterinaria.




SARS-CoV-2 e animali da compagnia: cosa sapere e come comportarsi

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, in qualità di Medico Veterinario dell’Ats Bergamo,  fa parte del Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19 che ha elaborato il “Animali da compagnia e SARS-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi”

Gli animali da compagnia possono essere potenzialmente esposti al virus SARS-CoV-2 in ambito domestico e contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette. Ciononostante, allo stato attuale, non esistono evidenze che gli animali da compagnia svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione all’uomo di SARS-CoV-2.

Anzi, il rapporto con gli animali è importante per il nostro benessere in questo periodo di forzato isolamento.
Tuttavia per proteggerli è necessario adottare precauzioni per un accudimento sicuro, soprattutto se si è contagiati.

L’ultimo Rapporto Tecnico dell’ISS, realizzato dal Gruppo Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, fa il punto sugli studi più recenti relativi alla suscettibilità di alcune specie animali e offre indicazioni su come migliorare le conoscenze per la gestione degli animali da compagnia nell’attuale contesto epidemico.

Leggi il Rapporto Tecnico

Scarica l’infografica con i consigli dell’ISS

 




La Sanità Pubblica Veterinaria nell’Emergenza Covid-19

covid-19

Con il presente lavoro vengono forniti alcuni elementi di aggiornamento scientifico sulla pandemia di polmonite virale umana Covid-19 e descritte le azioni di sanità pubblica veterinaria necessarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria, in un’ottica di collaborazione con le altre professionalità mediche secondo i principi One-Health e di Sanità Circolare.

I relativi temi sono sviluppati in tre parti: la prima parte presenta la attuali evidenze sulla probabile origine animale del virus SARS-CoV-2, agente dell’infezione Covid-19, sulla circolazione dei coronavirus (CoVs) negli animali ed in particolare sul ruolo dei pipistrelli come serbatoio chiave.

La seconda parte descrive il ruolo della sorveglianza epidemiologica veterinaria per il controllo dei serbatoi animali dei CoVs e di SARS-CoV-2, e propone in un’ottica One-Health l’utilizzo delle competenze veterinarie, maturate con la gestione delle passate epidemie animali, e l’applicazione di metodologie di sorveglianza epidemiologica veterinaria, opportunamente adattate, ai focolai di Covid-19.

La terza parte analizza il ruolo potenziale sia degli animali, compresi quelli da compagnia, che degli alimenti nella trasmissione dell’infezione Covid-19.

Maurizio Ferri, coordinatore scientifico SIMeVeP, propone l’aggiornamento al 14 aprile sullo sviluppo epidemico del Covid-19.




SIMeVeP chiede l’ampliamento delle classi di concorso per medici veterinari

Il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice, ha inviato una lettera alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e al Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, per sollecitare, come da più parti richiesto, l’ampliamento delle classi di concorso a cui possono accedere i laureati in Medicina Veterinaria

In base all’ultima riforma disciplinata dal DPR 14 febbraio 2016 n. 19 “disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento”, i Medici Veterinari possono accedere alla sola classe di concorso “A052- Scienze, Tecnologie e Tecniche di Produzioni Animali”, avendo così la possibilità di insegnare in sole tre categorie di istituti: i tecnici agrari, i tecnici industriali e i professionali per l’agricoltura, nonostante sia consentito l’accesso a maggiori classi di concorso a laureati in altre discipline, considerate affini, come ad esempio ai laureate in Scienze zootecniche e tecnologie animali..

I medici veterinari acquisiscono però, durante il lungo percorso di studi universitari, numerose conoscenze anche sulla base del paradigma “One Health – salute unica”, approccio inter e multidisciplinare alla Salute che riconoscendo l’interdipendenza del rapporto Uomo-Animale-Ambiente, prevede la stretta collaborazione fra la Medicina Veterinaria e la Medicina Umana a vantaggio di una migliore tutela della Salute Pubblica.

Perrtanto SIMeVeP ritiene necessario un provvedimento legislativo che preveda l’accesso per i medici Veterinari anche alle seguenti classi di insegnamento:
A015 Discipline sanitarie
A028 Matematica e Scienze
A031-Scienze degli Alimenti
A034- Scienze e tecnologie Chimiche
A050- Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche
B012 -Laboratorio Scienze e tecnologie Chimiche e Microbiologiche

“Un  intervento opportuno del quale non possono sfuggire le rilevanti ricadute occupazionali”

afferma il Presidente