Stella Kyriakides è il Commissario designato alla DGSanco

KyriakidesLa Presidente eletta Ursula von der Leyen ha presentato ieri la sua squadra e la nuova composizione della Commissione europea 2019-2024, strutturata attorno agli obiettivi che sono valsi alla Presidente la fiducia del Parlamento europeo.

Questa squadra plasmerà la via europea: adotteremo misure coraggiose contro i cambiamenti climatici, costruiremo il nostro partenariato con gli Stati Uniti, definiremo le nostre relazioni con una Cina più autoassertiva e saremo un vicino affidabile, ad esempio per l’Africa. Questa squadra dovrà battersi per difendere i nostri valori e le nostre norme a livello mondiale. Voglio una Commissione determinata, chiaramente incentrata sulle questioni all’ordine del giorno e in grado di fornire risposte. Voglio che sia una Commissione equilibrata, agile e moderna. Questa squadra dovrà ora guadagnarsi la fiducia del Parlamento. La mia sarà una Commissione geopolitica impegnata a favore di politiche sostenibili. E voglio che l’Unione europea sia la custode del multilateralismo. Perché ci sappiamo di essere più forti quando facciamo insieme ciò che non riusciamo a fare da soli” ha detto von der Leyen.

Il portafoglio della salute (che comprende la  sicurezza alimentare, il benessere animale e la salute delle piante) va a Stella Kyriakides, cipriota, una psicologa medica con esperienza pluriennale nel campo degli affari sociali, della salute e della prevenzione del cancro. Succede al lituano Vytenis Andriukaitis. Deputata a Cipro dal 2006 e presidente della commissione parlamentare sulla Salute e affari sociali di Nicosia, Kyriakides è una delle personalità più note a Cipro per il suo impegno contro i tumori, in particolare i tumori al seno.

Fra le indicazioni ricevute dalla Presidente eletta della Commissione europa, contenute nella lettera di incarico: la lotta alla resistenza agli antibiotici, la riduzione della dipendenza dall’uso dei pesticidi, la realizzazione di una strategia per la produzione alimentare sostenibile ‘dal campo alla tavola’, la protezione dei cittadini dall’esposizione agli interferenti endocrini, il contrasto alle frodi alimentari.

Von der Leyen ha indicato a Kyriakides la salute e il benessere animale come imperativi morali, di salute ed economici e chiede al Commissario designato che l’Europa sia preparata per prevenire e affrontate le malattie animali trasmissibili, l’applicazione della legislazione sul benessere degli animali, la revisione dell’attuale strategia e la promozione degli standard europei a livello globale.

Ora le commissioni parlamentari procederanno alle audizioni dei Commissari designati per competenza, dopo di che il Parlamento europeo dovrà approvare l’intero collegio dei commissari, compreso l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione europea.

Una volta ricevuta l’approvazione del Parlamento, la Commissione sarà ufficialmente nominata dal Consiglio europeo.

L’elenco completo dei Commissari Ue designati

La biografia di Kyriakides

A cura della segreteria SIMeVeP




Giornata mondiale dell’alimentazione

“Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un’alimentazione sana per un mondo #FameZero”. E’ il tema della Giornata Mondiale dell’alimentazione (GMA) promossa dall’ONU e dalla FAO, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 25 settembre 2015.

Nello specifico l’obiettivo 2 “porre fine alla fame, realizzare la sicurezza alimentare e una migliore nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile” punta a garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole che aumentino la produttività e la produzione, che aiutino a mantenere gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, condizioni meteorologiche estreme, siccità, inondazioni e altri disastri e che migliorino progressivamente il territorio e la qualità del suolo.

In linea con quanto sopra è anche l’adozione, da parte dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della risoluzione A/RES/70/259 “United Nations Decade of Action on Nutrition (2016-2025)” (Il decennio d’azione delle Nazioni Unite sulla nutrizione), che mira a promuovere azioni vigorose per porre fine alla fame e alla malnutrizione a livello mondiale e ad assicurare l’accesso universale a regimi alimentari più sani e sostenibili, per tutte le persone, indistintamente e ovunque esse vivano.

Con tali riferimenti (Agenda 2030 e Decade nutrizione), l’Italia si è impegnata negli ultimi anni per:

  • lanciare campagne di promozione dell’allattamento al seno, che costituisce il modo di alimentazione migliore e più naturale per neonati e bambini
  • prevedere azioni specifiche per le donne, considerando che sono spesso più vulnerabili alle carenze nutrizionali con diverse gravi conseguenze sulla loro salute
  • avviare azioni per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantili, fra le quali guardiamo con particolare interesse agli Accordi già avviati con l’Industria del settore Alimentare per la riformulazione degli alimenti (soprattutto per i bambini) ed il miglioramento delle loro caratteristiche nutrizionali
  • adattare i sistemi alimentari per eliminare gli sprechi alimentari con azioni specifiche e mirate
  • avviare programmi di educazione alimentare all’interno delle scuole e delle comunità locali; in proposito sono stati avviati diversi interventi e studi pilota, che aiuteranno a conseguire gli obiettivi della decade ONU

A livello nazionale

Il rapido cambiamento nelle abitudini della dieta a causa dell’aumentata industrializzazione, urbanizzazione, sviluppo economico e la crescente globalizzazione dei mercati alimentari, associati alla mancanza di un organismo con funzioni di coordinamento e proposta, ha impedito, ad oggi, di pervenire a dati condivisi e uniformi. Non di rado si assiste, anche a livello istituzionale, ad iniziative e percorsi formativi e informativi diversi, talvolta in antitesi tra loro.  Al fine di superare tali contraddizioni e avviare una strategia di politica nutrizionale basata sull’evidenza, condivisa e attiva, risultano di particolare rilievo, per i compiti di sorveglianza nutrizionale, le attività del Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale (TaSiN), che svolge funzioni di Osservatorio come previsto dall’Accordo Stato Regioni del 24 novembre 2016.

Il tavolo ha anche lo scopo di raccogliere i dati e le esperienze esistenti su tutto il territorio, per evidenziare le abitudini alimentari in età e gruppi socioeconomici diversi e stabilire orientamenti univoci sulle politiche- nutrizionali-educazionali e strategie di intervento.

Sempre a livello nazionale, è operativo presso questo Ministero il “Tavolo tecnico operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento al seno (TAS)“. Gli effetti positivi sulla salute del bambino e della madre fanno della protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno uno degli interventi di salute pubblica più rilevanti in termini di efficacia e di rapporto costo/beneficio.

A livello internazionale

Il Ministero conduce specifiche azioni per la protezione e il recupero delle diete locali tradizionali, con specifici programmi ed accordi. Un esempio è stato il Progetto fra Ministero della salute italiano e FAO, volto a promuovere la Dieta Mediterranea in Libano e Tunisia, al fine di garantire la sicurezza alimentare e la nutrizione in paesi del Vicino Oriente e del Nord Africa. Il Progetto, appena concluso, ha avuto lo scopo di estendere i benefici che la Dieta Mediterranea comporta e di sradicare la malnutrizione e la povertà nel ciclo di due anni, attraverso azioni di rilevazione statistica, di sensibilizzazione dei consumatori e di adeguamento dei sistemi alimentari.

Inoltre, da luglio 2017 procedono i lavori del Tavolo Italia Decade per la nutrizione (con la super visione di FAO ed OMS) con assetto inter istituzionale, multidisciplinare e multistakeholder, che prevede una leadership italiana per la diffusione di modelli di diete tradizionali, sane e sostenibili. Si evidenzia, in tale contesto, che l’Italia vorrà assumere il ruolo di Focal Point per la diffusione dei principi della Dieta Mediterranea con specifici programmi ed il prossimo lancio di una specifica Action Network fra Paesi aderenti.

Guarda il video del Presidente alla FAO

Fonte: Ministero della salute




Bando EFSA per la presentazione di proposte: ausili ai sistemi di sicurezza alimentare del futuro

logo-efsaLa Commissione europea ha pubblicato un bando per lo sviluppo di una piattaforma per la ricerca e l’innovazione in ambito di sicurezza alimentare. Scopo della piattaforma è quello di rendere più facile a enti nazionali di sicurezza alimentare, agenzie UE, politici, comunità scientifica e società civile coordinare le azioni per la ricerca. Termine ultimo per l’inoltro delle proposte è il 22 gennaio 2020.

Individuare le priorità di ricerca in materia di sicurezza alimentare è cruciale per l’EFSA e intendiamo contribuirvi attivamente. Il nostro recente rapporto sulle “esigenze di ricerca finalizzata alla regolamentazione della sicurezza alimentare 2030” illustra quali sono le priorità della ricerca per i prossimi 10 anni“, ha dichiarato Marta Hugas, direttore scientifico EFSA. Nella pubblicazione dell’EFSA si illustrano le modalità con cui la ricerca può stimolare l’innovazione, come la scienza possa essere comunicata efficacemente alla società e come garantire cibi privi di rischi a una popolazione mondiale in aumento.

I principali esiti del progetto della Commissione europea saranno mirati ai programmi di ricerca transnazionali, all’allineamento tra i programmi di ricerca nazionali e quelli europei, nonché alla creazione di un piano programmatico per la ricerca e l’innovazione in materia di sicurezza alimentare (SRIA) onde far fronte alle aspettative dei consumatori, alle tecnologie emergenti e alle priorità politiche.

La piattaforma comprenderà informazioni sulla ricerca in materia di sicurezza alimentare e migliorerà l’omogeneità tra i finanziamenti nazionali e quelli europei alla ricerca in ambito di sicurezza alimentare. Agevolerà inoltre nuove modalità per la comunicazione in materia di sicurezza alimentare.

Fonte: EFSA




Indagine FVE sui veterinari ufficiali: benessere e soddisfazione lavorativa

Il gruppo di lavoro sulla sicurezza alimentare e la sezione EASVO di FVE – Federazione dei Veterinari Europei hanno lanciato un indagine per acquisire, in forma anonima, informazioni relative alla vita lavorativa, alla retribuzione, alla soddisfazione e al benessere dei veterinari ufficiali impiegati dalle autorità competenti.

I risultati, che verranno analizzati sia a livello delle singole nazioni che a livello UE , confluiranno in una relazione generale che presenterà informazioni specifiche sul benessere dei veterinari che lavorano per il governo, come sottoinsieme distinto della professione veterinaria.

E’ possibile compilare il questionario, in lingua inglese composto da 16 domande a risposta chiusa e 1 aperta facoltativa, fino al 30 novembre 2019




Le decisioni adottate dal Codex Alimentarius

Codex AlimentariusLa Commissione del Codex Alimentarius per le norme alimentari delle Nazioni Unite si è riunita presso la FAO a Ginevra dall’ 8 al 12 luglio 2019 per adottare standard di sicurezza alimentare e di qualità.

Il Codex Alimentarius, incaricato di proteggere la salute dei consumatori e di assicurare pratiche corrette nel commercio alimentare, è un’iniziativa congiunta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). La Commissione del Codex Alimentarius è composta da delegati di 188 paesi più l’Unione Europea e si riunisce annualmente.

Queste le decisioni di interesse veterinario, anche non diretto, che sono state adottate nella 42° Sessione della Commissione:

  • Piano strategico 2020-2025
    APPROVATO – 10 luglio 2019

La Commissione del Codex Alimentarius ha approvato il piano strategico per il periodo 2020-2025. Il piano strategico fornisce un orientamento e una guida di alto livello per il lavoro della Commissione (CAC). Si basa sul documento attuale e conferma quanto sia importante gestire le questioni critiche ed emergenti, supportare gli standard con analisi dei rischi e prove scientifiche, nonché promuovere e agevolare la partecipazione di tutti i membri nella fase di impostazione degli standard.

Il piano prevede un nuovo obiettivo – incentrato sull’uso e sull’impatto degli standard del Codex – che mira a sensibilizzare ed esplorare come possano essere dosati l’uso e l’impatto degli standard del Codex e come questi potrebbero essere adattati al meglio in base alle esigenze dei membri. I piani di implementazione saranno discussi dai Comitati di coordinamento FAO/OMS, che si riuniranno nelle sei regioni del Codex tra settembre e novembre 2019.

  • Nuovo lavoro sullo sviluppo di linee guida per il controllo dell’Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) nella carne di manzo, verdure a foglia verde, latte crudo, formaggi prodotti con latte crudo e germogli
    APPROVATO – 9 luglio 2019

La Commissione del Codex Alimentarius ha approvato il nuovo lavoro sullo sviluppo di linee guida per il controllo dell’Escherichia coli produttore della tossina Shiga (STEC) nella carne di manzo, verdure a foglia verde, latte crudo, formaggi prodotti con latte crudo e germogli (semi germogliati). Le infezioni da STEC sono un’importante causa di malattie trasmesse dagli alimenti e sono state associate a una serie di patologie, dalla leggera diarrea all’insufficienza renale. Il Comitato del Codex per l’igiene alimentare svilupperà le linee guida a supporto della gestione del rischio di infezione da STEC in queste materie prime.

  • Linee guida per composti a basso rischio per la salute pubblica che potrebbero essere esclusi dalla definizione dei livelli massimi di residui (MRL)
    APPROVATO – 9 luglio 2019

Vista la crescente preoccupazione per la salute pubblica espressa da organismi scientifici, consumatori, associazioni per la tutela dei consumatori ed agenzie preposte alla gestione del rischio in tutto il mondo, lo scenario normativo globale per i pesticidi di origine chimica impone restrizioni sempre maggiori su questa tipologia di prodotti. Tuttavia altri tipi di prodotti fitosanitari – ad esempio i biopesticidi – stanno diventando sempre più disponibili. Negli ultimi 5 anni il mercato dei biopesticidi è cresciuto tra il 12 e il 17% all’anno – una crescita due o tre volte più rapida rispetto a quella del mercato dei pesticidi chimici – e gli strumenti di controllo non chimico e biologico svolgono un ruolo sempre più importante nell’implementazione degli approcci per la gestione integrata delle specie nocive (IPM, Integrated Pest Management). Questi prodotti sono generalmente a basso rischio per la salute pubblica, tuttavia è nondimeno importante stabilire standard internazionali per garantirne l’uso sicuro. Questo nuovo lavoro mira a stabilire linee guida per armonizzare i concetti e i criteri per il riconoscimento dei pesticidi a basso rischio per la salute pubblica e che potrebbero essere esclusi dalla definizione dei livelli massimi di residui del Codex.

  • Nuovo lavoro sulle vendite via internet/e-commerce
    APPROVATO – 9 luglio 2019

Internet e l’e-commerce stanno cambiando le modalità di commercializzazione e vendita diretta ai consumatori, affermandosi come nuove piattaforme per gli alimenti e ponendo nuove sfide su come trasmettere ai clienti le informazioni sulla qualità e sulla salubrità degli alimenti. A tutt’oggi non esistono indicazioni standardizzate per l’etichettatura dei prodotti alimentari venduti via internet/e-commerce, il che solleva notevoli problemi in termini di salute, salubrità alimentare e tutela delle norme corrette nel commercio alimentare. Mentre alcuni Paesi hanno adottato norme specifiche per l’e-commerce, la crescita di questa piattaforma e la sua natura transfrontaliera indicano che è importante mantenere una certa coerenza a livello globale per garantire la tutela dei consumatori e ridurre al minimo gli ostacoli agli scambi commerciali che potrebbero insorgere da approcci diversi. In linea con il piano strategico per la gestione delle problematiche del caso, la Commissione ha accettato di affrontare la questione – quanto mai di grande attualità – avviando un nuovo lavoro sull’etichettatura dei prodotti alimentari venduti via internet/e-commerce. Il nuovo testo verrà integrato nello Standard generale per l’etichettatura degli alimenti preconfezionati.

  • Nuovo lavoro sull’etichettatura degli allergeni
    APPROVATO – 9 luglio 2019

La dichiarazione degli alimenti o ingredienti che notoriamente causano ipersensibilità (detta etichettatura degli allergeni) ha lo scopo di fornire informazioni chiare e precise sulla presenza di allergeni (o sostanze) negli alimenti, affinché i consumatori possano fare scelte alimentari sicure. Ciò è particolarmente importante date le potenziali conseguenze letali per i soggetti affetti da allergie alimentari, in quanto la prevalenza di questi disturbi è in aumento in molte parti del mondo.

Data la gravità delle allergie alimentari e le loro conseguenze sulla salute – nonché la crescente complessità della filiera alimentare – questo nuovo lavoro verrà integrato nelle attuali disposizioni sull’etichettatura degli allergeni dello Standard generale per l’etichettatura degli alimenti preconfezionati. Fornirà maggiori informazioni per il settore su come andrebbero indicati gli allergeni sulle etichette degli alimenti per garantire la tutela dei consumatori e promuovere l’armonizzazione dell’etichettatura degli allergeni.

Questo nuovo lavoro integra inoltre il recente lavoro del Comitato del Codex sull’igiene alimentare (CCFH) relativo alla proposta di un Codice di condotta per operatori del settore alimentare per la gestione degli allergeni alimentari, che fornisce indicazioni sulla gestione degli allergeni lungo l’intera filiera alimentare e promuove l’inclusione delle pratiche di gestione degli allergeni come buone pratiche igieniche (GHP) e, a seconda dei casi, il sistema HACCP relativo alla produzione, alla vendita e ai servizi di ristorazione.

  • Proposta di linee guida per la rapida analisi dei rischi in seguito a casi di rilevamento di contaminanti negli alimenti per i quali non è prevista alcuna regolamentazione
    APPROVATO – 9 luglio 2019

Il numero di rilevamenti di contaminanti chimici negli alimenti per i quali non è prevista alcuna regolamentazione è in aumento a causa della diversità delle forniture alimentari e anche grazie alle avanzate funzioni di analisi. In caso di rilevamento i risk manager devono intervenire in modo da garantire la corretta tutela della salute pubblica, tenendo inoltre conto dell’equità commerciale. Le nuove linee guida forniscono un approccio per assistere i governi nella rapida analisi dei casi di rilevamento di contaminanti negli alimenti per i quali non è prevista alcuna regolamentazione. Applicando l’analisi rapida dei rischi, le autorità sono in grado di tutelare adeguatamente la salute pubblica, garantendo al tempo stesso la sicurezza alimentare e riducendo gli sprechi al minimo.

 

  • Livelli massimi per i residui di pesticidi negli alimenti
    APPROVATO – 9 luglio 2019

La Commissione del Codex Alimentarius ha adottato i livelli massimi per i residui di oltre 30 pesticidi diversi in vari alimenti, tra cui colture (orzo, segale e riso), verdure (aglio, cetrioli e piselli), frutta (banane, arance e uva) e prodotti di origine animale (latte, uova e pollame). Tradurre in meno di un anno i risultati delle riunioni degli esperti FAO/OMS sui residui di pesticidi nel relativo elenco (LMR) del Codex è stato un risultato notevole.

I pesticidi sono sostanze chimiche utilizzate per eliminare insetti, erbe infestanti e altri parassiti per evitare danni alle colture. Anche se utilizzati secondo le migliori pratiche, bassi livelli di residui di pesticidi possono finire negli alimenti. I livelli massimi mirano a garantire che i residui di pesticidi non nuociano alla salute umana e si basano sulla valutazione del rischio fornita dal Comitato congiunto di esperti FAO/OMS sui residui di pesticidi (JMPR).

  • Allineamento degli additivi alimentari e piena integrazione nello Standard generale per gli additivi alimentari (GSFA)
    APPROVATO – 9 luglio 2019

Il compromesso raggiunto dal Comitato del Codex sugli Additivi Alimentari ha dato alla Commissione del Codex Alimentarius l’opportunità di riconoscere le variazioni geografiche nell’uso degli additivi alimentari, concordando al tempo stesso gli standard globali per la loro salubrità.

Per gli additivi alimentari sono previste 27 classi funzionali, tra cui: conservanti, che prolungano la durata di conservazione di un alimento proteggendo dal deterioramento causato dai microrganismi; antiossidanti, che prolungano la durata della conservazione degli alimenti proteggendoli dal deperimento causato dall’ossidazione; stabilizzanti, che consentono di mantenere uniforme la dispersione di due o più componenti; coloranti, che aggiungono o ridanno colore agli alimenti. La salubrità degli additivi alimentari è valutata dal Comitato congiunto di esperti FAO/OMS sugli additivi alimentari (JECFA). La Commissione del Codex Alimentarius (CAC) ha convenuto che l’uso di citrato di trisodio nel latte fluido dovrebbe essere riconsiderato dal Comitato del Codex sugli Additivi Alimentari (CFFA).

A cura della segreteria SIMeVeP




Il cinese Qu Dongyuè il nuovo Direttore Generale della FAO

Il cinese Qu Dongyu è stato eletto oggi Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

Qu Dongyu ha ottenuto 108 voti sui 191 espressi, il che ha costituito la maggioranza al primo turno. L’elezione si è svolta nel corso della 41ma sessione della Conferenza della FAO (22-29 giugno 2019), il massimo organo di governo dell’Organizzazione.

Qu Dong Yu, nato nel 1963, è attualmente Viceministro dell’Agricoltura e degli affari rurali in Cina.

Qu Dongyu sarà il nono Direttore Generale della FAO dalla fondazione dell’Organizzazione, il 16 ottobre 1945.

Il mandato del nuovo Direttore Generale, che subentra al brasiliano José Graziano da Silva, inizierà il 1° agosto 2019 e terminerà il 31 luglio 2023.

Direttori Generali della FAO

Dall’istituzione della FAO nel 1945 si sono succeduti otto Direttori Generali:

• Sir John Boyd Orr, Regno Unito, 1945-1948
• Norris E. Dodd, Stati Uniti, 1948-1954
• Philip Vincent Cardon, Stati Uniti, 1954-1956
• Binay Ranjan Sen, India, 1956-1967
• Addeke Hendrik Boerma, Olanda, 1968-1975
• Edouard Saouma, Libano, 1976-1993
• Jacques Diouf, Senegal, 1994-2011
•José Graziano da Silva, Brasile, 2011-2019

Curriculum di Qu Dongyu (pag. 15)

Galleria fotografica

Fonte: FAO




Chiusa l’assemblea Generale dell’OIE

Si è chiusa a Parigi l’87^ Sessione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) che ha trattato temi relativi alla sanità e al benessere animale, soffermandosi in particolare sulla sicurezza degli scambi commerciali.

In rappresentanza dell’Italia ha partecipato il Delegato italiano presso l’OIE, Silvio Borrello, Capo dei servizi veterinari e Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute.

Il Ministro, Giulia Grillo, ha inviato un video di saluto all’assemblea in cui ha ricordato con orgoglio il ruolo dell’Italia, in seno all’OIE, fondatore e convinta sostenitrice sin dalle origini. Nel suo intervento, apprezzato dall’Assemblea, il ministro ha ribadito l’impegno del nostro Paese a combattere, al fianco dell’Organizzazione, le grandi malattie del bestiame attraverso il contributo tecnico-scientifico degli Istituti Zooprofilattici e dei Centri di collaborazione e Laboratori di riferimento OIE. Di particolare rilievo la riflessione sul tema centrale della rimozione degli ostacoli alle esportazioni di prodotti di origine animale e il plauso all’iniziativa di istituire un Osservatorio OIE per il rispetto degli standard sanitari, nel commercio internazionale, da parte dei Paesi aderenti.

Il Ministro ha ricordato, inoltre, che il prossimo anno, nel mese di novembre, l’Italia avrà l’onore di ospitare, presso la città di Catania, la Conferenza della Commissione dell’OIE a cui parteciperanno 53 Paesi della Regione Europa.

L’Assemblea dei delegati OIE ha approvato tre importanti risoluzioni riguardanti l’Italia:

  • ringraziamento particolare per il sostegno economico diretto all’OIE e per il contributo degli istituti Zooprofilattici Sperimentali
  • ha riconosciuto l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana come Centro di referenza OIE per l’anemia infettiva equina
  • ha individuato due nuovi centri di collaborazione:
    – uno sul benessere animale, nato dal consorzio tra il centro di collaborazione per la formazione, l’epidemiologia, la sicurezza alimentare e il benessere animale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e il centro svedese per il benessere animale (SCAW)
    – uno per la salute dei mammiferi marini nata dal consorzio tra il Centro già attivo presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentali del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta e l’Università spagnola di Las Palmas Gran Canaria

Risultati importanti che rispecchiano il prezioso lavoro di coordinamento che il ministero della Salute opera in relazione agli Istituti zooprofilattici sperimentali e l’eccellenza della ricerca scientifica in capo agli istituti stessi.

La sessione generale ha fatto, come di consueto, da cornice ad incontri bilaterali tecnici tra i Capi dei servizi veterinari sui temi dell’export e della cooperazione scientifica. Il Capo dei servizi veterinari Italiani, Borrello ha incontrato, tra gli altri il CVO della federazione Russa e del Giappone, oltre che i Direttori del Ministero dell’Agricoltura e dell’Agenzia delle dogane cinesi (GACC). Di rilevanza strategica per lo sviluppo di nuovi progetti scientifici e di cooperazione, l’incontro tra il Direttore Borrello, i direttori degli IIZZSS e la Direttrice generale dell’OIE, Monique Eloit.

Fonte: Ministero della salute

Tutti i materiali relativi all’87^ Sessione dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale sul sito OIE

 




Onu istituisce la giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti

Il 7 giugno sarà la Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, lo ha proclamato una risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 20 dicembre 2018, che ha espressamente riconosciuto che “non c’è sicurezza alimentare senza alimenti sicuri dal punto di vista igienico sanitario“, come ricordato con soddisfazione la Fao.

Il cibo non sicuro causa nel mondo più di 200 malattie, comprese alcune forme di cancro, evidenziando come la sicurezza alimentare e la battaglia per sradicare la fame si estenda ben oltre i problemi di produzione e distribuzione.

Le malattie di origine alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito. Inoltre, gli alimenti sicuri contribuiscono positivamente al commercio, all’occupazione e alla riduzione della povertà.

La Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti sarà un’opportunità per tutti di prendere un momento per pensare a qualcosa che spesso diamo per scontato: la sicurezza alimentare“, ha detto il segretario del Codex Tom Heilandt. “La comunità internazionale parlerà con una sola voce il 7 giugno per promuovere la consapevolezza e ispirare le azioni per un cibo più sicuro“, ha affermato.

Nel 2019 sono previste due importanti conferenze internazionali sulla sicurezza alimentare:

  • la prima conferenza internazionale Fao, Oms e Unione Africana sulla sicurezza alimentare che si terrà in Etiopia a Addis Abeba  il 12 e 13 febbraio 2019
  • il Forum internazionale sulla sicurezza alimentare e il commercio, organizzato dalla Fao, dall’Oms e dall’Omc a Ginevra il 23-24 aprile 2019

A cura della segreteria SIMeVeP




Lotta alla malnutrizione e innovazione in agricoltura, obiettivo Fao

Aprendo i lavori del Consiglio della FAO, l’organo esecutivo di governo dell’Organizzazione, il Direttore Generale José Graziano da Silva ha sottolineato che le aree prioritarie di lavoro nel prossimo biennio saranno la promozione di sistemi alimentari attenti alla nutrizione e l’innovazione in agricoltura.

Non possiamo più concentrarci unicamente ad affrontare la fame” ha sottolineato Graziano da Silva. “L’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero due fa riferimento all’eliminazione di ogni forma di malnutrizione, e i livelli di sovrappeso e obesità continuano a crescere in tutto il mondo“.

Mentre la fame è circoscritta ad alcune aree, l’obesità è ovunque. Tanto che stiamo assistendo alla globalizzazione dell’obesità” ha affermato Il Direttore Generale della FAO.

Ha poi posto l’attenzione sui prossimi avvenimenti in agenda: una conferenza sulla salubrità alimentare a Ginevra il mese prossimo – organizzata dalla FAO, dall’OMS e dal WTO; il lancio della Decade delle Nazioni Unite per l’Agricoltura Familiare – che verrà indetta a fine maggio presso la FAO; due seminari su diete sane e innovazione in agricoltura e la riunione dei firmatari dell’accordo sulle Misure dello Stato di Approdo (PSMA) a giugno.

Il PSMA è il primo strumento internazionale legalmente vincolante che affronta il tema della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU).

Graziano da Silva ha poi ricordato i successi dell’Organizzazione negli ultimi anni per quanto riguarda la riduzione dei costi e nel rendere la FAO più efficiente, efficace e orientata ai risultati, oltre alla migliorata capacità di attrarre contributi volontari.

Il Direttore Generale ha poi sottolineato l’impegno della FAO nella costruzione di partnership, con nuovi accordi di collaborazione che sono passati dai 20 nel 2012 (con un contributo di 28 milioni di dollari), agli oltre 100 di oggi – con contributi di oltre 200 milioni di dollari.

Il coinvolgimento della FAO in programmi congiunti e in piattaforme inter-agenzia con altre agenzie dell’ONU è anche raddoppiato rispetto al 2012. Questo ha portato ad un aumento dei contributi finanziari dal Sistema ONU del 100%, per un valore di 800 milioni di dollari.

Anche in agenda

I lavori del Consiglio continueranno tutta la settimana, e in aggiunta all’agenda principale, si terranno una serie di eventi secondari incentrati su temi come: prospettive della biodiversità per l’alimentazione e l’agricoltura, incluso la presentazione del primo rapporto sullo Stato della Biodiversità per l’Alimentazione e l’Agricoltura; la resistenza antimicrobica (AMR) nel contesto dell’approccio “One Health”.

I candidati per la posizione di Direttore Generale della FAO: Ramesh Chand (India), Davit Kirvalidze (Georgia), Qu Dongyu (Cina), Catherine Geslain-Lanéelle (Francia) – in ordine di intervento – si rivolgeranno al Consiglio.

Fonte: Fao




Rapporto sulle crisi alimentari: oltre 100 milioni di persone con fame acuta

crisi alimentariUn rapporto presentato il 2 aprile congiuntamente dall’Unione Europea, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e dal Programma Alimentare Mondiale (WFP) sottolinea che circa 113 milioni di persone in 53 paesi del mondo hanno sperimentato situazioni di insicurezza alimentare acuta nel 2018; nel 2017 erano 124 milioni.

Il Commissario UE per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo Neven Mimica ha affermato: “l’insicurezza alimentare rimane una sfida globale. Per questo, tra il 2014 e il 2020, la UE avrà fornito oltre 9 miliardi per attività relative alla sicurezza alimentare e nutrizionale e all’agricoltura sostenibile in oltre 60 paesi. Il Rapporto Globale di oggi mette in luce la necessità di rafforzare la cooperazione tra operatori umanitari, dello sviluppo e per la pace in modo da invertire e prevenire le crisi alimentari. Una Rete Globale più forte può contribuire a realizzare sul campo il cambiamento per coloro che ne hanno davvero bisogno“.

Christos Stylianides, Commissario UE per gli Aiuti umanitari e la Gestione delle crisi, ha affermato: “le crisi alimentari rimangono una sfida globale, che richiede sforzi congiunti da parte nostra. L’UE continua a rafforzare il suo impegno umanitario. Negli ultimi tre anni, con quasi due miliardi di contributi, la UE ha allocato il più ampio budget di sempre per l’assistenza alimentare e nutrizionale. Le crisi alimentari stanno diventando più acute e complesse e abbiamo bisogno di metodi innovativi per affrontarle e per evitare che si presentino. Il Rapporto Globale fornisce una base per formulare le prossime fasi della Rete Globale migliorando i nostri meccanismi di coordinamento.

Punti chiave:

  • Il numero di persone colpite da crisi alimentari nel 2018, 113 milioni, è calato leggermente rispetto ai 124 milioni del 2017. Tuttavia il numero di persone toccate da crisi alimentari nel mondo è rimasto ben al di sopra dei 100 milioni negli ultimi tre anni, ed il numero dei paesi coinvolti è aumentato. Inoltre, 143 milioni di persone in altri 42 paesi sono ad un solo passo dalla fame acuta.
  • Circa due terzi di quanti sono colpiti da fame acuta si trovano in soli 8 paesi: Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Nigeria, Sud Sudan, Sudan, Siria e Yemen. In 17 paesi la fame acuta è rimasta invariata o è aumentata.
  • Clima e disastri naturali hanno spinto 29 milioni di persone nella fame acuta nel 2018 – mentre 13 paesi, incluso Corea del Nord e Venezuela, non vengono considerati in questa analisi a causa della mancanza di dati.

Dal Rapporto Globale risulta chiaro che, nonostante il leggero calo rispetto ai valori del 2017, il numero di persone colpite da insicurezza alimentare acuta – la forma più estrema di fame – è ancora troppo alto. Dobbiamo agire su vasta scala lungo il nesso interventi umanitari-politiche per lo sviluppo sviluppo-costruzione della pace per costruire la resilienza delle popolazioni colpite e vulnerabili. Per salvare vite, dobbiamo salvare anche i mezzi di sostentamento” ha affermato Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO.

Per sconfiggere veramente la fame, dobbiamo affrontarne le cause alla radice: conflitti, instabilità, l’impatto degli shock climatici. Per raggiungere l’obiettivo Fame Zero i bambini e le bambine hanno bisogno di essere ben nutriti e di ricevere una buona istruzione, le donne devono essere veramente emancipate, le infrastrutture rurali rafforzate. Programmi che rendano resilienti e più stabili le comunità ridurranno i numeri di affamati. E abbiamo bisogno che i leader del mondo facciano un’altra cosa: si prendano le proprie responsabilità e contribuiscano a risolvere i questi conflitti, ora” ha affermato il Direttore Esecutivo del WFP, David Beasley.

I risultati del rapporto sono un forte richiamo ad una cooperazione rafforzata che unisca prevenzione, preparazione e risposta alle necessità umanitarie urgenti e alle loro cause. Tra queste rientrano i cambiamenti climatici, gli shock economici, i conflitti e lo sfollamento della popolazione. Il rapporto mette inoltre in risalto la necessità di un approccio e di un’azione unificati lungo la dimensione dell’azione umanitaria e delle politiche per lo sviluppo rispetto alle crisi alimentari, oltre a richiedere maggiori investimenti nella mitigazione dei conflitti e per una pace sostenibile.

Informazioni di base
Il Rapporto Globale è prodotto ogni anno dal Global Network Against Food Crises (Rete Globale Contro le Crisi Alimentari), formato da partner internazionali che operano nell’ambito degli interventi umanitari e dello sviluppo. L’edizione di quest’anno è stata presentata all’evento di alto livello: ‘Food and agriculture in times of crisis’, che si apre a Bruxelles e che discuterà approcci innovativi e soluzioni per prevenire e affrontare le crisi alimentari, oltre ad una roadmap per un’azione futura congiunta. Per maggiori informazioni sui risultato del rapporto.

Insicurezza alimentare acuta si verifica quando l’impossibilità di una persona di consumare cibo a sufficienza mette lei stessa e i suoi mezzi di sostentamento in immediato pericolo. La classificazione è basata su una scala della fame estrema internazionalmente accettata, denominata Integrated Food Security Phase Classification (IPC) e Cadre Harmonisé.

Fame cronica: si definisce tale quando una persona non è in grado di consumare cibo sufficiente a mantenere uno stile di vita normale e attivo lungo un periodo esteso di tempo. L’ultimo rapporto Stato della Sicurezza alimentare e della Nutrizione della FAO (settembre 2018), indica che ci sono 821 milioni di persone colpite dalla fame al mondo.