Sterilizzazione dei cani. Dal Cile un nuovo vaccino, alternativa reversibile a castrazione chirurgica

In Cile è stato sviluppato Egalitte, un prodotto che viene definito il primo vaccino al mondo in grado di sterilizzare temporaneamente i cani, senza necessità di un intervento chirurgico. Il nuovo “vaccino”, sviluppato da Leonardo Saenz, medico veterinario e professore della facoltà di Scienze veterinarie dell’Università del Cile, bloccherebbe la produzione di ormoni sessuali per un anno, impedendo la riproduzione e offrendo un’alternativa meno invasiva e reversibile alla castrazione tradizionale.
Il nuovo prodotto

Secondo i suoi sviluppatori, Egalitte è un vaccino di immunocastrazione che permette di bloccare la riproduzione dei cani senza alcun intervento chirurgico, senza sedazione, ma solo con una semplice iniezione.

“Se blocchiamo quell’ormone, non viene rilasciata gonadotropina e quindi non vengono rilasciati ormoni sessuali, mantenendo l’animale in uno stato di castrazione” ha spiegato Saenz. “Un’iniezione è molto più semplice della castrazione chirurgica e puoi vaccinare un numero maggiore di animali se devi fare un controllo della riproduzione”.

Il vaccino – già brevettato in oltre 40 Paesi – può essere utilizzato sia per cani maschi che per femmine e costa circa 50.000 Pesos cileni (54 dollari); richiede la prescrizione e la valutazione di un medico veterinario per garantire che il cane candidato sia idoneo. La sua funzione è quella di stimolare gli anticorpi e bloccare la produzione di ormoni sessuali per un anno.

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Fonte: vet33




Il benessere animale nei canili. Le attività di controllo a tutela del benessere animale nei canili, nelle strutture ricettive e nei pet shop

Si è tenuta questa mattina nella sala stampa della Camera dei Deputati la conferenza di presentazione dei risultati della campagna di controlli condotta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) sui canili e gattili, strutture ricettive, allevamenti e centri di addestramento, negozi di animali e pet food del territorio nazionale.

Alla conferenza stampa, promossa dal Sottosegretario alla Salute con delega alla sanità animale, on. Marcello Gemmato, si è fatto il punto sui possibili risvolti speculativi che sottendono alla gestione dei canili, in particolare in alcune Regioni italiane del Sud: “Dai dati del Sistema di identificazione nazionale degli animali da compagnia (SINAC) del Ministero della Salute, di cui ho siglato l’istituzione lo scorso anno – commenta il Sottosegretario – emerge una fotografia sconcertante: sul totale dei cani ospitati nei canili delle regioni che attualmente aderiscono al SINAC, oltre 100.000 esemplari, più dell’80% è ospitato in sole cinque regioni, Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria e Campania. Se si rapporta a livello territoriale il numero dei canili autorizzati con il numero dei cani identificati e registrati, è evidente il sovraffollamento delle strutture, che determina il mancato rispetto di standard di salute e benessere animale adeguati. Questo, in prospettiva One Health, rappresenta una minaccia anche per la salute pubblica e per gli ecosistemi di riferimento. Basti pensare che in alcune regioni si registrano medie con punte di oltre 300 cani per canile. Inoltre, – continua Gemmato – tenuto conto del costo medio giornaliero unitario per la gestione del singolo cane ospitato nel canile, stimato dal Ministero della Salute in un range compreso fra 3,5 e 4,5 euro, la spesa pubblica in un arco temporale di 7 anni (durata media della permanenza degli animali nelle strutture) supera, in Italia, un miliardo di euro. Tale settore di attività, pertanto, è diventato particolarmente attrattivo per la cosiddetta “zoomafia”, che ritiene lucrativo trattenere esemplari nei canili per percepire sussidi statali, non curandosi delle loro condizioni e ostacolandone al contempo l’adozione.”

Per fare luce su questi aspetti e utilizzando il SINAC – conclude il Sottosegretario – abbiamo avviato una campagna di controlli a tappeto di concerto con i NAS, che si è svolta da maggio a settembre 2024.”

“Le attività di controllo – spiega il Comandante dei Carabinieri per la Tutala della Salute, Gen. B. Raffaele Covettihanno interessato il comparto degli animali d’affezione, per accertare lo stato di benessere nel mantenimento degli animali, la gestione e l’impiego di farmaci veterinari, la conservazione e la somministrazione di alimenti e mangimi. Le indagini hanno dato luogo a numerose sanzioni di tipo amministrativo, denunce, sequestri di strutture, per un valore complessivo di € 4.665.205.

È fondamentale – sottolinea il Generale – disporre degli strumenti idonei a censire e verificare le strutture che ospitano animali d’affezione e in questo il SINAC si è rivelato un sistema valido e un supporto imprescindibile. Continueremo ad implementare le attività ispettive, di concerto con il Ministero della Salute, per il ripristino della legalità e la garanzia del benessere animale.”

Le attività di controllo sanitario sui canili del territorio nazionale sono state oggetto anche di un’interrogazione parlamentare nel novembre 2023, a firma della deputata Rita Dalla Chiesa, che ha richiamato l’attenzione del Governo sul tema della salute e del benessere degli animali d’affezione.

Sono felice di aver potuto finalmente parlare di quello che rappresenta un gravissimo problema che riguarda soprattutto l’Italia del centro sud – afferma l’On. Rita Dalla Chiesa. Mi riferisco ai maltrattamenti sugli animali, alle condizioni terribili dei cosiddetti canili “fantasma”, che arrivano ad ospitare anche 3.000 cani, dei quali poi non si sa più nulla. Parliamo di entrate economiche di cui beneficiano illegittimamente i gestori di molti canili, di mancanza di sterilizzazione dei randagi, della necessità di un albo per il personale volontario che lavora nei canili, troppo spesso senza adeguata formazione. Aspetti su cui finalmente stiamo facendo luce, soprattutto in un’ottica di rispetto della legge. Sono certa che da questa giornata prenderanno il via molte altre iniziative, con il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate”.

Alla conferenza ha preso parte anche la Presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, l’on. Maria Vittoria Brambilla, che ha fatto il punto sulle attività in corso e sulle iniziative legislative allo studio.

Il SINAC per la prima volta consente di identificare e registrare i nostri amici animali aumentando la capacità di governance del sistema. è il commento dell’on. Maria Vittoria Brambilla. “Grazie al SINAC sarà possibile non solo erogare con la necessaria adeguatezza i servizi che i cittadini richiedono, ma anche raccogliere importanti indicatori sulla salute e sul benessere degli animali d’affezione. Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine, e in particolare ai Carabinieri, per aver dato sistematicità alle verifiche sui canili e per aver portato alla luce tante situazioni assolutamente intollerabili. I dati forniti oggi sono la fotografia di una realtà con molte ombre, ma anche il necessario punto di partenza per altri, doverosi interventi. Voglio infine ricordare che proprio ieri la commissione Giustizia, esaminando la proposta di legge AC 30 di cui sono prima firmataria e relatrice, ha approvato un emendamento che esenta dal pagamento delle sanzioni amministrative i proprietari o i detentori che spontaneamente si mettono in regola con le norme sull’identificazione degli animali da compagnia. È un invito a far registrare nel sistema informativo il proprio animale, invito al quale la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, di cui mi onoro di essere presidente, risponderà organizzando sul territorio “giornate” dedicate alla microchippatura”.

Comunicato stampa

Documento di sintesi Campagna Canile




L’IZSVe supporta l’Ucraina per la diagnosi, la sorveglianza e il controllo della rabbia

Dal 23 settembre al 4 ottobre 2024, grazie al supporto finanziario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha ospitato un corso di formazione di due settimane dal titolo “Migliorare la capacità di laboratorio per una migliore sorveglianza e controllo della rabbia” per supportare l’Ucraina, dove il contesto di due anni di guerra ha contribuito alla diffusione della rabbia incrementando le preoccupazioni relative a questa malattia per la salute pubblica. Il corso ha visto la partecipazione di quattro veterinari che lavorano presso diversi laboratori veterinari regionali in Ucraina, e si è tenuto presso la sede centrale dell’IZSVe a Legnaro (Padova).

Nonostante la rabbia sia scomparsa nell’Europa occidentale, il continente non è esente dalla malattia; in particolare, la volpe rossa (Vulpes vulpes) rimane il serbatoio principale del virus nell’Europa orientale. Un’efficace sorveglianza attiva e passiva, una diagnosi accurata e una vaccinazione di massa sono fattori critici per controllare ed eliminare progressivamente la malattia nel serbatoio animale, riducendo così il suo impatto significativo sulla salute pubblica. Di recente, è aumentata la preoccupazione per la diffusione della rabbia in Ucraina. Dall’inizio della guerra, si è registrato infatti un aumento significativo di animali randagi e un calo della copertura vaccinale sia tra la fauna selvatica (come le volpi) che tra gli animali domestici (tra cui cani e gatti). Inoltre, si è registrato una crescita notevole dei casi segnalati di morsi umani da parte di animali domestici e selvatici, insieme a un aumento significativo dei trattamenti di profilassi antirabbica somministrati.

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Fonte: IZS Venezie




Gatte, uno studio dimostra l’efficacia di un contraccettivo genico in dose unica

Sterilizzazione chirurgica, ma non solo. Servono anche alternative contraccettive permanenti efficienti, sicure ed economiche.

I ricercatori del Cincinnati Zoo & Botanical Garden’s Center for Conservation and Research of Endangered Wildlife, del Massachusetts General Hospital e dell’Horae Gene Therapy Center hanno realizzato uno studio volto a verificare una nuova soluzione. Hanno pertanto inoculato in sei gatte una singola iniezione di un vettore di terapia genica virale adeno-associata con una versione leggermente alterata del gene AMH, ormone naturale prodotto dai mammiferi e – nei gatti – secreto dai follicoli ovarici.
Le sei femmine trattate sono state seguite per oltre due anni, tramite monitoraggio dell’espressione del transgene, degli anticorpi anti-transgene e degli ormoni riproduttivi. Due studi hanno poi valutato il comportamento di accoppiamento e il successo riproduttivo.

La ricerca ha evidenziato che l’espressione ectopica dell’ormone anti-Mülleriano non compromette gli steroidi sessuali né il ciclo estrale, ma previene l’ovulazione indotta dall’allevamento, risultando in una contraccezione sicura e duratura nella gatta domestica.

Fonte: vet33.it




Osservatorio ASAPS 
Incidenti con animali primi sei mesi 2021

ASAPS, da sempre attenta ai problemi di sicurezza stradale, fornisce alcuni dati del suo Osservatorio sugli incidenti con animali  e  consigli agli automobilisti ma anche agli enti proprietari strade.
L’Osservatorio nei primi sei mesi 2021 ha registrato 76 incidenti significativi (l’Osservatorio considera  esclusivamente quelli con persone ferite o decedute, quelli con danni ai soli mezzi sono migliaia), col coinvolgimento di animali, (63 nei primi sei mesi del 2020 +20,6%)  nei quali   persone sono morte (come nello stesso periodo del 2020) e 86  sono rimaste seriamente ferite (82 nel primo semestre dell’anno scorso +4,9%). Le segnalazioni pervengono dai 600 referenti sul territorio e cronache della stampa.
In 70  casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (92,1%) e in 6 (7,9%) con un animale domestico.
64 incidenti sono avvenuti di giorno e 12 di notte. 72  incidenti sono avvenuti sulla rete ordinaria e 4 nelle autostrade e extraurbane principali.
In 54 casi il veicolo impattante contro l’animale è stato una autovettura, in 17 casi un motociclo, in 1 incidente l’impatto è avvenuto contro autocarri o pullman e in 11  incidenti coinvolti dei velocipedi. Il totale è superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi.
Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali la Lombardia e il Lazio con 11  sinistri, segue la Toscana con 10,  l’Emilia Romagna con 8, le Marche con 7, la Campania con 4, Liguria, Piemonte, Puglia, e Veneto con 3, Friuli V.G., Molise, Sardegna, Sicilia e Umbria con 2, Abruzzo, Basilicata e Calabria con 1.

Fonte: ASAPS




Zampa a Zampa, l’app di Regione Lombardia per combattere il randagismo e per la tutela degli animali da affezione

zampa a zampaRegione Lombardia ha lanciato da tempo l’app “Zampa a Zampa” finalizzata a combattere il randagismo e per la tutela degli animali da affezione, con la quale è possibile entrare nel mondo dell’Anagrafe degli Animali d’Affezione direttamente dal proprio dispositivo mobile.

L’app consente di cercare sul territorio lombardo i cani e i gatti adottabili gratuitamente, cercare il proprio  animale tra i cani e gatti smarriti e accalappiati, consultare l’elenco di tutte le strutture di ricovero degli animali e dei veterinari accreditati all’Anagrafe Animale d’Affezione e visualizzare la loro posizione su mappa.

Tutte le info su Zampa a Zampa




Rabbia, vaccinazioni più efficaci nei cani vaccinati in Italia

I cani importati in Italia dall’Est Europa presentano un tasso di vaccinazioni contro la rabbia inefficaci più alto rispetto ai cani vaccinati in Italia, sollevando dubbi sulla conformità delle vaccinazioni antirabbiche effettuate nei paesi di origine. È quanto emerge da uno studio del Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), che ha analizzato i risultati di 21.001 test sierologici su cani vaccinati contro la rabbia effettuati tra il 2006 e il 2012.

 




Incremento di positività per cimurro nelle volpi

Dai primi mesi del 2018 tramite la sorveglianza passiva (animali morti consegnati alle autorità sanitarie competenti) si sta registrando un incremento di positività per cimurro nelle volpi . Particolarmente interessato è il Friuli Venezia Giulia (39 casi su 85 volpi analizzate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) soprattutto nella provincia di Udine, da Tarvisio fino a Udine, con il maggior numero di casi nel Comune di Gemona e limitrofi, e per alcuni casi anche la provincia Gorizia e Trieste. Inoltre, anche in altre aree del Triveneto, come il Bellunese, l’Alto Adige ed il Trentino, si stanno osservando i primi casi di questa ondata epidemica.

Il cimurro è una malattia che colpisce carnivori selvatici, tra cui appunto le volpi, e che può essere trasmessa ad altri animali, soprattutto canidi (tra cui quindi i cani domestici) e mustelidi. Il virus del cimurro non resiste nell’ambiente esterno, ma si trasmette per contatto diretto. Cani domestici che circolano in ambienti aperti, come boschi e montagne, potrebbero quindi infettarsi a causa di un incontro ravvicinato con una volpe infetta. Per contro, il cimurro non è una malattia che si trasmette all’uomo (zoonosi).

Per i cani di proprietà, la misura di protezione più efficace contro il cimurro è la vaccinazione

Maggiori informazioni sul sito IZS delle Venezie




Immunocontraccezione nei cinghiali: positivi i primi risultati di un progetto Spagnolo

Il Grupo de Investigación sobre Infertilidad (GRI-BCN) della facoltà di veterinaria dell’Universitat Autonòma de Barcelona (UAB) ha presentato i risultati preliminari di un progetto quadriennale per l’immunocontraccezione dei cinghiali avviato ad aprile 2017, che prevede l’intervento su un totale di 300 cinghiali.

Il progetto, il primo a livello mondiale che riguarda esemplari urbani e periurbani, permetterà di studiare la fattibilità e l’efficacia dell’applicaizone di un vaccino immunocontraccetivo in una popolazione di cinghiali liberi per inibirne la riproduzione.

Il vaccino è già stato utilizzato con buoni risultati in progetti che hanno coinvolto i cervi negli Stati Uniti e cinghiali in cattività nel Regno Unito.

I risultati preliminari riguardano la sperimentazione effettuata negli ultimi 9 mesi del 2017 su un centinaio di esemplari: 60 sottoposti al trattamento e 40 di controllo.

I primi risultati sono confortanti poiché è stato possibile ricatturare il 40% degli esemplari nei quali è stata osservata una buona efficacia del trattamento immunocontraccettivo.

La sperimentazione prosegue anche nel 2018 vaccinando nuovi soggetti e cercando di ricatturare quelli già trattati nel 2017 per ottenere ulteriori informazioni sull’effetto dell’immunoconcentrazione in un più lungo periodo.

Maggiori dettagli nel comunicato originale (in spagnolo)

A cura della segreteria SIMeVeP




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