Un nuovo vaccino per la prevenzione della malattia emorragica epizootica nei bovini

L’IZSAM ha da poco concluso un lavoro di ricerca e analisi che ha portato alla realizzazione di un vaccino inattivato, efficace e sicuro, contro uno specifico ceppo del virus responsabile della malattia emorragica epizootica (EHD). Trasmesso tramite la puntura di insetti appartenenti al genere Culicoides, l’EHDV non è pericoloso per l’uomo, ma colpisce principalmente i ruminanti selvatici e i bovini.

I segni clinici variano da lievi, come febbre e arrossamento degli occhi, ed eccessiva salivazione, a gravi, quali erosioni del musello e del cavo orale, zoppia, perdita di peso, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, morte dell’animale.

La sua presenza è storicamente documentata in Giappone, Australia e Nord America, dove la specie più colpita è il cervo dalla coda bianca, ma negli ultimi anni ha iniziato a diffondersi negli allevamenti di bovini, suscitando preoccupazione tra gli allevatori europei per le potenziali gravi ripercussioni economiche.

L’EHDV, come molti altri virus, esiste in diversi sierotipi, con caratteristiche diverse che possono influenzare sia la risposta immunitaria che la gravità della malattia. Negli ultimi anni, focolai di sierotipi 6 e 7 di EHDV si sono progressivamente diffusi nel bacino del Mediterraneo, in particolare nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. A partire dal 2022 si è però assistito alla comparsa in Europa del sierotipo 8, probabilmente arrivato dagli stati nordafricani grazie ai moscerini infetti trasportati dai venti. Diversi casi si sono registrati in Italia (circoscritti alle sole regioni della Sardegna e della Sicilia) e in Spagna e. L’ulteriore diffusione di questa malattia in altri Paesi europei, quali Francia e Portogallo, sta allarmando gli allevatori, che temono un impatto economico significativo sul settore dell’allevamento.

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Fonte: IZS Teramo




La prevenzione dei rischi nel settore veterinario e i farmaci pericolosi

Un documento dell’Inail si sofferma sulla prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario con riferimento alla manipolazione di farmaci pericolosi alla luce della direttiva (UE) 2022/431. Le linee guida della Commissione europSono tante le problematiche e i rischi che riguardano le figure professionali del personale che opera nel settore della medicina veterinaria, a partire da quelle legate ai rischi nella manipolazione di agenti chimici, ai rischi derivanti dall’interazione con agenti biologici, ma anche rischi fisici, ergonomici o di natura psicologica.

In particolare, il Collegio europeo di medicina veterinaria interna degli animali da compagnia (Ecvim-ca) “riporta un crescente aumento dell’impiego di farmaci pericolosi (che includono cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione) nel settore veterinario già dal 2007”. E una delle “principali problematiche in ambito professionale per il personale veterinario” è anche “quella relativa all’esposizione a diversi agenti che possono causare il cancro”.

A ricordarlo è un nuovo documento, realizzato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’ Inail, dal titolo esplicativo “Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario. Focus sulla manipolazione di farmaci pericolosi alla luce della direttiva (UE) 2022/431”.

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Fonte: puntosicuro.com




Farmaco accessibile: novità legislative

Il prossimo 7 marzo alle ore 10,00, presso l’Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della salute, Lungotevere Ripa, 1 – Roma, si terrà l’evento dal titolo “Farmaco accessibile: novità legislative”.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali ufficiali del Ministero della salute.




L’importanza di ridurre l’uso di antibiotici secondo un rapporto curato da tre agenzie UE

Applicando un approccio «One Health», che riconosce il nesso tra la salute delle persone e quella degli animali, il rapporto presenta dati acquisiti principalmente tra il 2019 e il 2021 sul consumo di antibiotici e sulla resistenza agli antimicrobici in Europa.

Per la prima volta nell’ambito di questo progetto, le tre agenzie hanno analizzato le tendenze sul consumo di antimicrobici e sulla resistenza agli antimicrobici per Escherichia coli (E. coli) negli esseri umani e negli animali destinati alla produzione alimentare. Hanno inoltre esaminato l’evoluzione di tali tendenze negli esseri umani e negli animali destinati alla produzione alimentare nel periodo 2014-2021. Per esempio in questo arco di tempo il consumo di antibiotici negli animali destinati alla produzione alimentare è diminuito del 44 %.

Dall’analisi effettuata dalle tre agenzie è emerso che i batteri del genere E. coli sia negli animali che negli esseri umani stanno diventando meno resistenti agli antibiotici grazie alla riduzione del loro consumo complessivo. Ciò dimostra che le tendenze preoccupanti riguardanti la resistenza agli antibiotici possono essere invertite con le opportune misure e politiche.

«Un impegno maggiore volto a ridurre il consumo non necessario di antibiotici è fondamentale per affrontare la minaccia per la salute pubblica rappresentata dalla resistenza agli antimicrobici. Inoltre il rafforzamento dei programmi di vaccinazione e il miglioramento delle pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni nelle comunità e nelle strutture sanitarie sono essenziali per ridurre il fabbisogno di antibiotici», ha dichiarato Andrea Ammon, direttrice dell’ECDC.

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Fonte: EFSA




Lista dei medicinali veterinari autorizzati al commercio sul territorio nazionale

Farmaci veterinariIl Ministero della salute pubblica la Lista dei medicinali veterinari generici autorizzati all’immissione in commercio sul territorio nazionale e dei relativi medicinali veterinari di riferimento.
La lista è stata presentata alla presenza del Sottosegretario on.le Marcello Gemmato a completamento dell’Infoday sui medicinali veterinari tenutosi lo scorso 4 e 5 dicembre presso l’auditorium Biagio d’Alba del Ministero della salute.

L’obiettivo è stato quello di:

  • creare una lista di farmaci veterinari generici collegati al relativo medicinale veterinario di riferimento, nell’ottica di agevolare tutti gli attori coinvolti nella ricettazione e dispensazione dei medicinali veterinari, in caso di carenze temporanee o di quesiti con finalità regolatorie
  • promuovere un mercato più equo economicamente tra medicinali veterinari generici e medicinali veterinari di riferimento

Per agevolare la consultazione, la tabella è stata suddivisa per principio attivo, denominazione del medicinale veterinario generico, confezioni (A.I.C. a 9 cifre), dosaggio e forma farmaceutica. Viene poi riportato il medicinale veterinario di riferimento, con il numero di A.I.C. a 9 cifre. Qualora il medicinale veterinario di riferimento non sia commercializzato in Italia, viene indicato il Paese in cui è autorizzato e il N° identificativo in UPD.

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Fonte: Ministero della Salute




Quinta relazione sulle vendite di medicinali veterinari contenenti sostanze antibiotiche in Italia

valutare_antibioticiÈ online la Quinta relazione nazionale contenente l’analisi e i trend delle vendite di antibiotici in Italia, riferita all’anno 2022, che segue la pubblicazione del Thirteenth ESVAC report relativo al progetto European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption, coordinato dall’Agenzia Europea per i medicinali (EMA).

In base alle rilevazioni, anche per il 2022 l’Italia conferma il trend pluriennale in diminuzione delle vendite degli antibiotici nel settore veterinario, e in particolare nel settore degli animali da produzione di alimenti. I livelli di riduzione si attestano su valori di – 46,6%, se si confronta il dato attuale con quello del 2016 (di – 62,7% in riferimento all’anno 2010). Tale riduzione si traduce in una minore pressione selettiva associata all’emergenza e alla selezione di batteri resistenti agli antibiotici negli animali e negli esseri umani.

Nel dettaglio, la riduzione interessa tutte le classi di antimicrobici, comprese quelle incluse nella categoria B “Limitare” della categorizzazione AMEG, vale a dire cefalosporine 3ͣ e ͣ4 generazione, fuorochinoloni e altri chinoloni, polimixine, che rappresentano soltanto una piccola proporzione delle vendite totali (circa l’1,2%). Anche le vendite di antibiotici autorizzati in forme farmaceutiche impiegate per il trattamento non individuale, attraverso cioè la somministrazione come mangimi medicati, soluzioni (acqua di abbeverata, siero di latte, broda, ecc.) o polveri (top dressing) si sono ridotte del 48,5% rispetto al 2016.

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Fonte: Ministero della Salute




Resistenza agli antimicrobici, nasce il gruppo di lavoro focalizzato sulle nuove generazioni

antibioticoresistenzaIl cosiddetto Quadripartito (Food and Agriculture Organization of the United Nations, United Nations Environment Programme, World Health Organization e World Organisation for Animal Health) ha annunciato la creazione di un nuovo gruppo di lavoro sull’Impegno giovanile per la resistenza agli antimicrobici (AMR): i membri del gruppo forniranno informazioni e guideranno gli sforzi del Quadripartito per sensibilizzare e coinvolgere i giovani nell’azione globale contro l’AMR.

Come ricorda la WOAH, l’Organizzazione mondiale per la salute animale, la resistenza agli antimicrobici si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più agli agenti antimicrobici: di conseguenza, gli antibiotici e altri agenti antimicrobici diventano inefficaci e le infezioni diventano difficili o impossibili da trattare, aumentando il rischio di diffusione delle malattie, gravi patologie e decessi.

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Fonte: mangimiealimenti.it




Resistenza antimicrobica. Da Oms 13 interventi per aiutare i Paesi ad affrontare l’emergenza

AntibioticoresistenzaUn pacchetto di 13 interventi per guidare la definizione delle priorità dei paesi nello sviluppo, nell’attuazione e nel monitoraggio dei piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica (AMR). A pubblicarlo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con l’obiettivo di affrontare attraverso un approccio alla resistenza antimicrobica incentrato sulle persone le esigenze e gli ostacoli che i pazienti devono affrontare quando accedono ai servizi sanitari.

A livello globale, la resistenza antimicrobica è una delle principali cause di morte, responsabile di circa 1,27 milioni di decessi e associata a 4,95 milioni di morti nel 2019.1 La mancata lotta alla resistenza antimicrobica avrà conseguenze finanziarie significative con un costo stimato per l’economia mondiale di 100 trilioni di dollari entro il 2050. Mentre oltre 170 paesi hanno sviluppato piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica, l’attuazione rimane frammentata e isolata e sono necessari maggiore impegno politico e investimenti.

Basandosi sul Piano d’azione globale per la resistenza antimicrobica, l’approccio incentrato sulle persone dell’OMS mira a spostare la narrazione della resistenza antimicrobica per mettere al centro le esigenze delle persone e le barriere del sistema migliorando la consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica tra i decisori politici e gli operatori sanitari. Il progetto dei 13 interventi sostiene inoltre una risposta più programmatica e globale alla resistenza antimicrobica a livello nazionale, sottolineando l’importanza di un accesso equo e conveniente a servizi sanitari di qualità per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle infezioni resistenti ai farmaci. “La resistenza antimicrobica è una priorità socioeconomica e sanitaria pubblica globale.

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Fonte: quotidianosanita.it




Prodotti medicinali veterinari a base di fagi: l’Ema pubblica linee guida di indirizzo

Lantibioticoresistenza’agenzia europea per i medicinali (Ema) ha pubblicato le “Linee guida sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia dei prodotti medicinali veterinari specificamente progettati per la terapia con fagi”, con l’obiettivo di stabilire i requisiti regolamentari, tecnici e scientifici applicabili ai prodotti medicinali veterinari specificamente progettati per la terapia con fagi e composti da batteriofagi.

Cosa sono i batteriofagi

I batteriofagi sono virus che in grado di infettare i batteri, ma non le cellule eucariotiche. Sono presenti in tutta la biosfera (acque, suoli, piante, alimenti, pelle, mucose e tratto digestivo) e la stragrande maggioranza (96%) appartiene all’ordine dei Caudovirales (virus con coda). I batteriofagi di attuale interesse nella terapia con fagi appartengono principalmente a tre morfotipi: mi-, podo- e sifovirus, anche se in futuro altri morfotipi potrebbero risultare interessanti.

L’uso contro l’antibioticoresistenza

Hanno un’attività litica, generalmente limitata a ceppi batterici specifici, che sembra essere di particolare interesse come strategia alternativa o sinergica agli antibiotici in presenza di resistenza alla terapia. Alcuni studi mostrano infatti sinergie tra fagi e antibiotici, spesso caratterizzate da una ridotta comparsa di resistenza agli antibiotici e/o ai fagi nei batteri.

In voga in Europa orientale

La terapia con batteriofagi è stata utilizzata in realtà sin dall’inizio del secolo scorso, sia in esseri umani che in animali, ma nei paesi occidentali è stata abbandona a favore delle terapie antibiotiche, mentre continua a essere usate nell’Est Europa orientale. In alcuni paesi come la Georgia per esempio, l’uso della terapia con fagi negli esseri umani non è mai stato interrotto ed è ancora applicato, soprattutto contro i batteri patogeni resistenti agli antimicrobici. Nella medicina veterinaria, la terapia con fagi è stata utilizzata in polli, bovini e suini.

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Fonte:aboutpharma.it




Premio per addetti alla ricerca nella cura degli animali e finanziamento della formazione per giovani ricercatori nei metodi alternativi

Premio per addetti alla ricerca nella cura degli animali e finanziamento della formazione per giovani ricercatori nei metodi alternativi

L’EPAA ha pubblicato il bando per “3Rs Student grants 2023″. Lo scopo è quello di sponsorizzare gli studenti affinché partecipino ai principali eventi 3R nel 2023. Verrà assegnata un super contributo (2500 EUR) per il 12° Congresso mondiale sulle metodiche alternative e l’uso degli animali nella ricerca e due contributi completi (500 EUR) per EUROTOX 2023. La call è rivolta agli studenti/giovani ricercatori interessati a questi eventi. Maggiori informazioni qui: https://lnkd.in/dvE-u6KY

La scadenza per entrambi gli eventi è lunedì 5 giugno 2023 alle 12:00 (mezzogiorno).

E’ stato anche aperto il bando per le candidature per il Refinement Prize 2023 dell’EPAA. Il premio di € 6000 sarà assegnato a un tecnico di laboratorio, custode di animali o tecnologo che ha dimostrato risultati eccezionali in nuovi approcci innovativi per promuovere l’implementazione e/o la sensibilizzazione al perfezionamento della sperimentazione animale.

Il bando è disponibile online sul sito dell’EPAA ed è accessibile tramite il link: https://single-market-economy.ec.europa.eu/calls-expression-interest/refinement-prize-2023-call-submissions_en  Le domande devono essere inviate a grow-epaa@ec.europa.eu entro lunedì 18 settembre 2023 alle 12:00 (mezzogiorno).

Fonte: IZS Lombardia ed Emilia Romagna