Focolaio plurinazionale di Salmonella Agona: probabile legame con alimenti pronti

In cinque Paesi europei sono stati segnalati 147 casi di persone infette da ceppi di Salmonella Agona, 122 si sono verificati a partire dall’inizio del 2017 mentre i rimanenti 25 sono stati identificati a posteriori tra il 2014 e il 2016.

Il numero delle persone interessate segnalate in ogni Paese ammonta a: 129 nel Regno Unito, 15 in Finlandia, 1 in Danimarca, 1 in Germania e 1 in Irlanda.

Sulla base delle informazioni disponibili, gli esperti dell’EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ritengono che la fonte dell’infezione potrebbero essere prodotti pronti per il consumo, contenenti cetrioli e preparati nel Regno Unito. Tuttavia, non sono riusciti a individuare il punto preciso all’interno della catena di produzione nel quale si è verificata la contaminazione.

Gli esperti hanno avvertito che, fino a quando non saranno individuati la fonte dell’infezione e il punto preciso della contaminazione nella catena di produzione, potrebbero verificarsi nuovi casi.

Multi-country outbreak of Salmonella Agona infections possibly linked to ready-to-eat food

Fonte: Efsa




Da EFSA strumento per stimare l’esposizione tramite alimentazione agli enzimi

logo-efsaL’EFSA ha pubblicato il modello FEIM (Food Enzyme Intake Model), uno strumento per stimare l’esposizione alimentare cronica agli enzimi alimentari utilizzati in diversi processi di produzione degli alimenti.

FEIM si conforma alla metodologia raccomandata nel 2016 dal gruppo di esperti EFSA sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici (CEF). È stato sviluppato sulla base di dati reali sui consumi alimentari raccolti dagli Stati membri e immagazzinati nella banca dati particolareggiata dell’EFSA sui consumi alimentari.

Questo strumento, di agevole utilizzo, consente a richiedenti, valutatori del rischio e gestori del rischio di stimare l’esposizione tramite l’alimentazione agli enzimi alimentari utilizzati nei singoli processi di produzione degli alimenti, come la cottura al forno o la fabbricazione della birra. Vi si accede tramite la piattaforma EFSA Knowledge Junction, e ogni anno verrà aggiornato con la creazione di calcolatori specifici per ogni processo produttivo.

Tools: Food Enzyme Intake Model (FEIM)

Fonte: Efsalogo-efsa




L’Efsa rinnova gli esperti dei gruppi scientifici

logo-efsaL’EFSA ha selezionato oltre 170 esperti scientifici di alto livello che a luglio raccoglieranno il testimone dei gruppi scientifici uscenti dell’Autorità. Questi esperti hanno un compito essenziale: prestare consulenza scientifica indipendente a tutela dei consumatori, degli animali e dell’ambiente dell’UE.

La coordinatrice scientifica dell’EFSA, la dott.ssa Juliane Kleiner, ha dichiarato: “Gli esperti scientifici di alto livello che abbiamo designato oggi provengono da 24 Paesi e da una molteplicità di discipline scientifiche. Oltre un terzo di loro non è mai stato membro di un gruppo scientifico EFSA. Mi fa piacere notare che siamo riusciti ad attrarre un maggior numero di esperti e giovani scienziati di sesso femminile rispetto al passato“.

Ruolo chiave per accademici ed esperti nazionali

La dott.ssa Kleiner ha poi aggiunto: “Gli Stati membri dell’UE ci hanno fornito la maggior parte dei nuovi esperti, con un 17% proveniente da organismi nazionali di valutazione del rischio e il 29% da altri enti o istituti di ricerca pubblici.

Le università europee ci hanno fornito un altro 44%, il che sottolinea il nostro persistente, solido legame con il mondo accademico.

Il resto comprende scienziati in proprio o in pensione le cui vaste esperienze e competenze contribuiranno a garantire la continuità del sistema di gruppi scientifici dell’EFSA e l’omogeneità dei pareri scientifici dell’EFSA“.

Una campagna di reclutamento pubblica e di ampio respiro

Oltre 1 000 scienziati hanno fatto richiesta di adesione a un gruppo scientifico dell’EFSA, dopo la pubblicazione del bando di reclutamento nell’estate del 2017. I 170 e oltre candidati sono stati scelti dopo un attento processo di selezione e un approfondito vaglio delle dichiarazioni dei loro interessi.

Per la prima volta dal 2008 l’EFSA rinnoverà in contemporanea tutti i 10 gruppi scientifici e il comitato scientifico. Ciascuno dei 10 gruppi si compone in media di 17 membri che inizieranno ufficialmente il proprio mandato di tre anni il 1° luglio prossimo.

L’EFSA ha organizzato una serie di attività introduttive per metterli al passo con le pratiche di lavoro dell’Autorità e i programmi di lavoro dei vari gruppi scientifici.

Ha poi aggiunto la dott.sa Kleiner: “Gli esperti scientifici dell’EFSA sono il nucleo della nostra attività. Ecco perché non vediamo l’ora di accoglierli a luglio e di lavorare con loro per i prossimi tre anni”.

Potrete trovare i link a tutti i curricula degli esperti che siedereanno nei vari gruppi e le dichiarazioni dei loro interessi qui di seguito:

È inoltre in corso la nomina di tre esperti supplementari, uno per ciascuno dei tre gruppi “Salute e benessere degli animali”, “Pericoli biologici” e “Salute dei vegetali”.

Fonte: EFSA




Indagine nazionale sulla temperatura dei frigoriferi domestici in Italia

La temperatura è considerata uno dei fattori più importanti in grado di determinare ed influenzare la capacità di moltiplicazione e di sopravvivenza dei microrganismi negli alimenti, in particolare in quelli pronti al consumo (Ready To Eat).

Un Progetto di Ricerca (finanziato dal Ministero della Salute, e realizzato dalla rete nazionale degli istituti Zooprofilattici Sperimentali – II.ZZ.SS. coordinati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Izsler), attraverso l’utilizzo di strumenti di rilevazione e registrazione (datalogger), consentirà di registrare la temperatura in continuo all’interno di un numero statisticamente significativo di frigoriferi domestici sull’intero territorio nazionale; l’insieme dei dati raccolti permetterà di valutare l’impatto che la conservazione domestica degli alimenti ha sulla sicurezza igienico sanitaria degli stessi.

I dati acquisiti permetteranno di colmare le attuali carenze circa la mancanza di informazioni relative al corretto grado di conservazione degli alimenti in ambito domestico e, soprattutto, consentiranno di poter definire negli anni futuri una corretta valutazione della shelf life degli alimenti RTE secondo parametri appropriati e rispondenti alla reale situazione territoriale italiana.

Il progetto prevede la creazione di una lista su base volontaria di Famiglie disponibili ad eseguire il test per la rilevazione della temperatura del proprio frigorifero domestico; quindi dalla lista sarà estratto un numero statisticamente significativo di Famiglie che eseguiranno il test, secondo le modalità indicate nel documento di reclutamento nell’arco di un periodo compreso tra Settembre 2018 e Settembre 2019.

Per informazioni sulle modalità di partecipazione alla campagna di reclutamento per la rilevazione della temperatura dei frigoriferi ad uso domestico, è possibile consultare il documento di reclutamento in allegato o inviare una mail a info.arsalimentaria@izsler.it

La domanda va presentata entro il 15 giugno 2018

 




Listeria monocytogenes. Richiami precauzionali in Italia, ma nessun focolaio

Al momento non risultano focolai di infezione da Listeria monocytogenes in Italia: in via precauzionale sono stati richiamati dal mercato da parte di Operatori del Settore Alimentare (OSA) alcuni prodotti alimentari a seguito dell’allerta europea proveniente dall’Ungheria relativa alla presenza del batterio in vegetali surgelati.

Lo comunica il Ministero della salute che ha attivato anche i Nas, che stanno compiendo ispezioni a campione.  “Presto conto di avere un quadro esauriente della situazione” ha detto il Ministro Giulia Grillo.

Sul sito del Ministero è possibile consultare i richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori:

Ai consumatori è richiesto di verificare il marchio, il nome del produttore e i lotti di produzione riportati sulle confezioni. Qualora in possesso dei  prodotti richiamati, ricordiamo che questi non devono essere consumati e vanno riportati al punto vendita.

Listeria monocytogenes è un batterio resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Viene inattivato con la cottura a temperature superiori ai 65 °C.

Per saperne di più sulle procedure di richiamo di prodotti non conformi e sul sistema di pubblicazione dei dati inerenti i prodotti richiamat è possibile consultare la nota del Ministero di dicembre 2016

Per saperne di più su Listeria e listeriosi è possibile consultare le pagine dedicate sul sito dell’Efsa e sul sito dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

A cura della segreteria SIMeVeP




Linee guida sulla valutazione della autorizzazioni delle nanotecnologie

L’EFSA ha pubblicato linee guida sulle modalità per valutare la sicurezza delle richieste di autorizzazione in tema di nanoscienze e nanotecnologia. La guida fornisce suggerimenti pratici sui tipi di test richiesti e sui metodi applicabili.

Reinhilde Schoonjans, scienziato che all’EFSA si occupa di valutazione del rischio, ha dichiarato: “La pubblicazione di questa guida è molto tempestiva perché offre ai richiedenti gli strumenti di cui hanno bisogno per predisporre con completezza le proprie richieste di autorizzazione in tema di nanotecnologie e dota i valutatori del rischio come l’EFSA di strumenti adeguati per valutarne la sicurezza“.

Il documento, che si concentra sulla valutazione della sicurezza per la salute umana e animale, è stato sottoposto a consultazione pubblica per tre mesi e tiene conto di tutti i commenti ricevuti.

Riguarda aree quali i nuovi alimenti, i materiali a contatto con gli alimenti, gli additivi alimentari e per mangimi, nonché i pesticidi, ed è destinato a tutte le parti interessate, in particolare valutatori del rischio, gestori del rischio e richiedenti.

Si passa ora a una fase sperimentale, che vedrà la pubblicazione della versione finale delle linee guida per la fine del 2019.

Nel 2019 verrà sviluppata una seconda guida vertente sulla valutazione dei rischi per l’ambiente connessi alle richieste di autorizzazione di nanoscienze e nanotecnologie nella filiera degli alimenti umani e animali.

Guidance on the human and animal risk assessment of the application of nanoscience and nanotechnologies in agri/food/feed

Fonte: EFSA

L’Efsa ha pubblicato anche un video, sottotitolato anche in italiano, in cui Reinhilde Schoonjans spiega cosa sono le nanotecnologie, con particolare riferimento al campo alimentare:




Un modello per comunicare l’incertezza: dite la vostra sull’approccio Efsa

Sei un comunicatore scientifico? Utilizzi i pareri scientifici sulla sicurezza alimentare per il tuo lavoro? Ci piacerebbe avere la tua opinione sull’approccio che stiamo proponendo per comunicare la presenza di incertezze nelle valutazioni scientifiche.

Per quale motivo è importante comunicare le incertezze scientifiche?

Gli scienziati EFSA vorrebbero introdurre un metodo più armonizzato e trasparente per spiegare i limiti delle conoscenze scientifiche, le cosiddette “incertezze” nelle valutazioni scientifiche. L’approccio comunicativo che proponiamo intende aiutare i nostri diversi utenti a comprendere tali informazioni, esprimendole in un linguaggio più accessibile e adattato alle loro esigenze.

Per sperimentare e migliorare il nostro approccio di comunicazione, ci piacerebbe avere, in particolare, il parere dei seguenti soggetti:
•comunicatori scientifici come scrittori, redattori, giornalisti, addetti stampa e pubblica informazione sulla sezione 3 contenente indicazioni pratiche per comunicare l’incertezza: quanto sono comprensibili e facile da seguire? Riuscireste a utilizzare un documento del genere? In caso contrario, come potrebbe essere reso più fruibile?
•sociologi e accademici specializzati nella comunicazione delle incertezze scientifiche: esistono ulteriori ricerche sulle diverse percezioni del pubblico circa le probabilità, le informazioni verbali opposte a quelle numeriche, e le espressioni cautelative, nonché sull’uso di immagini per comunicare l’incertezza?
•Decisori, valutatori scientifici, portatori di interesse che si occupano di aree di sicurezza alimentare e salute pubblica e che usano le comunicazioni dell’EFSA o di altri organismi di consulenza scientifica di livello nazionale, europeo o internazionale: avete idee o esperienze che ci aiutino a migliorare il nostro approccio? In che modo tale approccio potrebbe essere adattato per aiutarvi a capire meglio o spiegare i risultati di un’analisi delle incertezze?

Vi saremmo grati se voleste inviarci i vostri commenti per iscritto entro il 24 giugno 2018.

Per ulteriori informazioni, consultate la nostra pagina relativa alla consultazione, il nostro approfondimento sul tema dell’incertezza scientifica, o partecipate al dibattito sulla pagina EFSA su Research Gate.

Fonte: Efsa




Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza

Il Ministero della salute ha reso pubbliche le “Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza”. Il documento, elaborato dalla Sezione per la Farmacosorveglianza sui medicinali veterinari del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale (Decreto ministeriale del 30 marzo 2016) fornisce indicazioni utili per prevenire l’uso inappropriato di antimicrobici che, in medicina veterinaria, rappresenta un rischio concreto per la salute animale, per gli allevatori ed è responsabile sia della riduzione delle produzioni che dell’inefficienza degli allevamenti.

La pubblicazione è una guida pratica per le Autorità competenti, i medici veterinari liberi professionisti e gli operatori di settore, con indicazioni utili a ridurre l’uso inappropriato e promuovere un approccio prudente all’utilizzo di antimicrobici.

Maggiori informazioni




Listeria monocytogenes: aggiornamento sul focolaio in nord Europa

maisUna partita di mais surgelato e forse altri ortaggi surgelati sembrano essere la probabile fonte di un focolaio infettivo di Listeria monocytogenes che ha interessato Austria, Danimarca, Finlandia, Svezia e Regno Unito dal 2015 in poi.

Gli esperti che hanno lavorato alle indagini sul focolaio si sono serviti della tecnica del sequenziamento dell’intero genoma per individuare la fonte alimentare, che inizialmente si pensava fosse limitata al solo mais surgelato. Dall’8 giugno 2018 sono stati segnalati 47 casi, nove dei quali fatali.

Gli stessi ceppi di L. monocytogenes sono stati riscontrati in ortaggi surgelati prodotti dalla medesima azienda ungherese nel 2016, 2017 e 2018, il che suggerisce una persistenza dei ceppi nell’impianto di trasformazione nonostante l’esecuzione di procedure di pulizia e disinfezione.

Le informazioni disponibili confermano la contaminazione dello stabilimento ungherese. Sono necessarie tuttavia ulteriori indagini, tra cui campionamenti ed esami di laboratorio approfonditi, per individuare i punti esatti di contaminazione dell’ambiente dello stabilimento ungherese. La stessa raccomandazione è applicabile ad altre aziende appartenenti allo stesso gruppo dell’operatore ungherese, nel caso venisse rilevata una contaminazione dell’ambiente dei loro stabilimenti.

Il 29 giugno 2018 l’Ufficio ungherese per la sicurezza della catena alimentare ha vietato la commercializzazione di tutti i prodotti ortofrutticoli surgelati prodotti nell’impianto interessato tra l’agosto 2016 e il giugno 2018, ordinandone l’immediato ritiro e richiamo. E’ probabile che quest’ultima misura riduca notevolmente il rischio di infezioni nell’uomo e contenga il focolaio. Ogni attività di surgelamento nello stabilimento è stata sospesa.

Tuttavia potrebbero ancora emergere nuovi casi in ragione del lungo periodo di incubazione della listeriosi (fino a 70 giorni), della lunga durata di conservazione dei prodotti a base di mais surgelato e del consumo potenziale di mais surgelato acquistato prima del richiamo e consumato senza accurata cottura.

Per ridurre il rischio d’infezione, si raccomanda ai consumatori di cucinare a fondo le verdure surgelate non pronte al consumo, anche se tali prodotti vengono normalmente consumati senza cottura (ad esempio in insalate e frullati). Ciò vale soprattutto per i consumatori a più alto rischio di contrarre la listeriosi come anziani, donne in gravidanza, neonati e adulti con basse difese immunitarie.

Multi-country outbreak of Listeria monocytogenes – first update

Fonte: Efsa




Whole Genome Sequencing per la sicurezza alimentare, stato dell’arte in UE

dnaL’EFSA ha pubblicato due rapporti che forniscono un quadro delle modalità con cui la tecnica del sequenziamento dell’intero genoma (WGS) può essere utilizzata in ambito di sicurezza alimentare e in che misura tale tecnica è in uso in Europa.

Il WGS, utilizzato sempre più di frequente nei laboratori di sanità e sicurezza alimentare pubblica, viene però utilizzato in modi diversi in Paesi diversi e per scopi diversi.

Indagine sull’uso del WGS

I risultati di un’indagine condotta dall’EFSA e dalla Commissione europea nel 2016 in tema di use of WGS for food- and waterborne pathogens isolated from animals, food, feed and their environment in EU/EFTA countries riportano che:
•Alla fine del 2016 il WGS era già utilizzato nei laboratori di 17 Paesi su 30.
•Il motivo fondamentale per cui non si utilizza il WGS è l’assenza di specifiche competenze e risorse finanziarie.
•Il WGS è stato utilizzato principalmente come ausilio per indagini su focolai epidemici.

Progetto ENGAGE

La relazione conclusiva del progetto “Establishing next generation sequencing ability for genomics analysis in Europe” (ENGAGE) riporta una descrizione di tutte le principali tappe raggiunte, tra cui la messa a disposizione delle sequenze di batteri nel pubblico dominio, pubblicazioni scientifiche, analisi comparative, laboratori, corsi di formazione, e materiali per l’apprendimento online.

Obiettivo del progetto, cofinanziato dall’EFSA, è stato quello di incrementare la cooperazione scientifica tra i laboratori europei per utilizzare il WGS in ambito di sicurezza alimentare e tutela della salute pubblica.

Tutti i contenuti prodotti possono essere reperiti nel rapporto e nel sito web ENGAGE.

Fonte: EFSA