Rapporti EFSA destinati a ispirare futura comunicazione del rischio in Europa

Quattro nuovi rapporti pubblicati oggi dall’EFSA forniranno una vasta mole di informazioni tecniche e consigli sulle migliori prassi per contribuire a strutturare un futuro “Piano generale europeo per la comunicazione del rischio” in tema di sicurezza alimentare.

Il regolamento sulla trasparenza (2019/1381) ha introdotto nuove disposizioni che richiedono un quadro integrato per la comunicazione del rischio a cura dei valutatori e dei gestori del rischio per la sicurezza alimentare nell’UE a livello dell’Unione e dei singoli Stati.

Barbara Gallani, responsabile del dipartimento “Comunicazione, partecipazione e cooperazione” dell’EFSA ha dichiarato: “Il piano generale aiuterà gli enti di sicurezza alimentare in Europa a coordinare meglio i rispettivi compiti di comunicazione dei rischi e a fornire consigli e informazioni più coerenti a beneficio dei consumatori dell’UE e delle parti interessate alla sicurezza alimentare”.

La Commissione europea, che presiede all’attuazione del piano generale, ha chiesto all’EFSA di prestare assistenza alla sua elaborazione arricchendolo con spunti tratti da ricerche in ambito sociale e dalla mappatura delle strutture di comunicazione del rischio esistenti nonché delle migliori prassi adottate dagli enti di sicurezza alimentare nell’UE. Il pacchetto di quattro rapporti che ne è risultato è stato elaborato congiuntamente dall’EFSA, da esperti di livello accademico e da organizzazioni partner degli Stati membri.

Ha dichiarato Barbara Gallani: “L’EFSA è grata a tutti i suoi partner nazionali e ai molti esperti di comunicazione del rischio che hanno collaborato a questo studio, anche nel corso della consultazione pubblica tenutasi sul nostro rapporto scientifico. Tali sforzi sono destinati a ispirare e dare forma al futuro quadro in cui opererà il Piano Generale, per la cui elaborazione siamo pronti a fornire supporto alla Commissione e alle autorità dei vari Paesi”.

L’equipe di comunicazione dell’EFSA sta vagliando la ricca serie di risultanze disponibili nei rapporti con l’obiettivo di migliorare le proprie prassi di lavoro e di rivedere il proprio manuale di comunicazione del rischio, i materiali correlati e i relativi programmi di formazione.

“Stiamo preparando anche alcuni interessanti progetti di ricerca sociale per contribuire a soddisfare i nuovi, specifici requisiti introdotti dal regolamento sulla trasparenza. Tra questi c’è l’obbligo di aiutare i nostri diversi tipi di pubblico a capire la differenza tra ‘pericolo‘ e ‘rischio’, due concetti fondamentali nella valutazione scientifica del rischio”

Fonte: EFSA




Trasparenza nella valutazione del rischio: una nuova era incomincia

logo-efsaNuove regole sulla trasparenza e la sostenibilità sono destinate a ridisegnare  il modo in cui l’EFSA svolge il proprio ruolo di valutatore del rischio nel sistema di sicurezza alimentare dell’UE.

Un nuovo regolamento approvato dal Parlamento europeo e da Consiglio dell’UE, in vigore dal prossimo 27 marzo, potenzierà la capacità dell’Autorità di svolgere le sue attività di valutazione dei rischi in linea con i più elevati standard di trasparenza.

Il regolamento rafforzerà l’affidabilità e la trasparenza degli studi scientifici presentati all’EFSA dalle aziende e rafforzerà la dirigenza dell’Autorità per garantirne l’efficienza a lungo termine.

Ha dichiarato Bernhard Url, direttore esecutivo dell’EFSA: “Questo è un momento cruciale per la valutazione dei rischi nella filiera alimentare dell’UE. L’EFSA ringrazia il Parlamento europeo, la Commissione europea e agli Stati membri dell’UE per l’opportunità che le viene offerta di avvicinare i cittadini e i portatori di interesse al proprio lavoro e di beneficiare dei vantaggi conseguenti a un vaglio più attento dei propri processi e prassi di lavoro”.

Tra le varie iniziative per agevolare l’applicazione del nuovo regolamento l’EFSA ha messo a punto nuovi strumenti informatici e un portale web dedicato per aiutare i portatori di interesse ad adeguarsi alle nuove disposizioni. Il nuovo portale entrerà in funzione dal 30 marzo.

E’ stata inoltre organizzata una serie di sessioni di formazione e seminari online.

Queste procedure sono state elaborate in collaborazione con i portatori di interesse dell’EFSA e con partner quali l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e gli Stati membri.

Le nuove disposizioni verranno applicate ai futuri mandati e richieste di autorizzazione, senza alcun valore retroattivo. E’ pertanto previsto un periodo di transizione durante il quale molte attività correnti dell’EFSA verranno ancora svolte seguendo le norme e disposizioni di legge uscenti.

Url ha poi aggiunto: “Si tratta di una grossa sfida logistica nella quale abbiamo profuso risorse rilevanti per garantire che i nostri portatori di interesse trovino quanto più agevole la transizione al nuovo sistema”.

Che cos’è il regolamento sulla trasparenza?

Il regolamento è stato elaborato in risposta all’iniziativa di cittadini europei in materia di pesticidi e alle risultanze di una revisione del regolamento generale della legislazione alimentare conclusasi nel gennaio 2018.

Tra l’altro il nuovo regolamento:

  • consente ai cittadini di avere accesso agli studi scientifici e alle informazioni presentate all’EFSA dall’industria già nelle prime fasi del processo di ;
  • incorpora le pubbliche consultazioni nel processo di valutazione delle richieste di approvazione di prodotti soggetti ad apposito regolamento;
  • garantisce che l’EFSA sia messa al corrente di tutti gli studi commissionati in un dato settore per garantire che le aziende che presentano domande di autorizzazione trasmettano tutte le informazioni attinenti;
  • conferisce alla Commissione europea la possibilità di chiedere all’EFSA di commissionare studi ulteriori.

Più in là il regolamento modificherà anche la struttura gestionale dell’EFSA immettendo rappresentanti degli Stati membri nel suo consiglio di amministrazione. Si sta inoltre lavorando per rendere più accessibile ai cittadini dell’UE la valutazione e gestione dei rischi nella filiera alimentare migliorando gli strumenti e le prassi di comunicazione e partecipazione.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito web della Commissione europea.

Fonte: europa.eu




Appello a esperti e specialisti della comunicazione del rischio

Gli esperti EFSA di ricerca sociale hanno portato a termine un primo esame della teoria e delle migliori prassi nella comunicazione del rischio. Lo studio intende essere di ausilio alla Commissione europea nell’attuazione del regolamento europeo del 2019 relativo alla trasparenza dell’analisi del rischio, ovvero di un”Piano generale per la comunicazione dei rischi” per la sicurezza alimentare nell’UE.

Il documento è disponibile al pubblico per consultazione e il termine ultimo per inviare commenti è fissato al 17 gennaio 2021.

Public consultation: draft scientific report on technical assistance in the field of risk communication

Chiediamo a esperti e specialisti della comunicazione del rischio e della comunicazione scientifica di analizzare e commentare la nostra bozza di rapporto. Ci rivolgiamo inoltre a professionisti delle autorità pubbliche di valutazione e gestione del rischio nazionali, dell’UE e internazionali. Il documento presenta un esame di risultanze tratte dalla letteratura grigia e dalla letteratura sottoposta a revisione tra pari che toccano questioni essenziali nella comunicazione del rischio per la sicurezza alimentare dell’UE, tra cui:

  • aumentare la conoscenza, la comprensione e la fiducia nel sistema di sicurezza alimentare dell’UE
  • chiarire la differenza tra “pericolo” e “rischio”
  • contrastare le false informazioni e le loro fonti
  • tener conto della percezione del rischio tra i diversi tipi di pubblico
  • rivolgersi ai diversi tipi di pubblico commisurando le informazioni alle loro esigenze
  • sviluppare strumenti per pianificare e attuare attività di comunicazione del rischio a dimensione UE.

Il regolamento sulla trasparenza stabilisce che il piano generale “debba promuovere un quadro integrato di comunicazione del rischio vincolante sia per i valutatori del rischio che i gestori del rischio in modo omogeneo e sistematico a livello di Unione e dei singoli Stati”. Una volta terminata la consultazione pubblica, i sociologi dell’EFSA analizzeranno i commenti pervenuti mettendo a punto il rapporto conclusivo, la cui pubblicazione è prevista per marzo/aprile 2021.

Fonte: EFSA




EU-FORA 2020-2021 Programma europeo di borse di studio in ambito di valutazione dei rischi alimentari

E’ ancora possibile fare domanda per diventare borsista o ente ospitante per il prossimo ciclo del Programma europeo di borse di formazione in valutazione del rischio alimentare (EU-FORA) dell’EFSA, iniziativa cruciale per creare nell’UE competenze di valutazione scientifica del rischio con la relativa comunità del sapere.

EU-FORA è rivolto a scienziati a inizio o metà carriera provenienti da Paesi dell’UE e dell’EFTA e offre loro l’opportunità di ampliare le proprie conoscenze e fare un’esperienza pratica nella valutazione del rischio per la sicurezza alimentare.

Come si svolge?

Per 12 mesi, mentre imparano facendo, i borsisti verranno inseriti in un organismo europeo di valutazione dei rischi per la sicurezza alimentare situato al di fuori del proprio Paese di residenza. Alla fine del ciclo riceveranno un attestato di partecipazione, e un rapporto scientifico del loro lavoro da borsisti sarà pubblicato in un numero speciale dell’EFSA Journal.

I borsisti potranno beneficiare di quattro moduli di formazione in valutazione del rischio alimentare che si terranno a Parma, Vienna, Berlino e Atene. Per aggiornare e organizzare il programma di formazione è stato indetto un apposito bando di gara d’appalto. Se sei interessato come ente a fornire formazione ai nostri borsisti, puoi trovare maggiori informazioni qui.

Cosa c’è di nuovo?

A partire da questo bando, anche gli scienziati che non lavorano in un organismo di cui all’art 36 o che siano al momento inoccupati possono presentare domanda. Le organizzazioni interessate a diventare siti ospitanti hanno la possibilità di richiedere la partecipazione a uno o entrambi i prossimi due cicli di EU-FORA (2019-2020 e 2020-2021).

Per ulteriori informazioni sul programma e su come candidarsi in qualità di borsista o sito ospitante, consultate il sito web dell’EFSA. Per saperne di più su ciò che i partecipanti attuali e trascorsi hanno da dire su EU-FORA, date un’occhiata a questo breve video.

Non perdete questa opportunità unica! La scadenza per fare domanda è il 31 gennaio 2019.

Fonte: Efsa




EFSA Consultazione pubblica sulle aflatossine negli alimenti

AflatossineL’EFSA avvia una consultazione pubblica sui rischi per la salute pubblica connessi alla presenza di aflatossine negli alimenti. Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da clima caldo e umido. E’ noto che le aflatossine sono genotossiche (in grado di danneggiare il DNA) e cancerogene.

L’uomo vi è esposto per lo più tramite cereali contaminati e loro derivati. Inoltre l’aflatossina M1 si trova nel latte. Il gruppo di esperti scientifici CONTAM ha concluso che l’esposizione alimentare della popolazione europea alle aflatossine desta possibili preoccupazioni per la salute.

Il termine ultimo per inviare commenti è il 15 novembre 2019.

Fonte: EFSA




Funghi, nuovo parere del CNSA

Funghi secchiLa Sezione 1 del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA) ha rivalutato la problematica già esaminata nel parere n. 21 del 24/01/2018: “Rischio legato alla presenza di larve di ditteri non vitali e non visibili ad occhio nudo in funghi conservati”, a seguito di una nuova richiesta di valutazione da parte della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti (DGISAN) alla luce della relazione finale dello studio svolto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), commissionato dall’Associazione italiana industrie prodotti alimentari (AIIPA), e del Piano Regionale Integrato dei controlli di sicurezza Alimentare (PRISA) della Regione Piemonte che propone come criterio di accettabilità: “una infestazione media non superiore a 100 o più larve di lunghezza pari o superiore a 2mm per 15 grammi di funghi secchi o 100 grammi di funghi sgocciolati e relativa quantità di liquido” e “una presenza media non superiore a 20 o più larve di lunghezza pari o superiore a 4 mm per 100 grammi di funghi sgocciolati e relativa quantità di liquido oppure 15 grammi di funghi secchi”.

L’analisi attuale consente di confermare le conclusioni del parere del 2018 riguardo l’assenza, ad oggi, di dati scientifici che dimostrino un possibile rischio chimico-tossicologico e/o microbiologico correlato alla presenza di larve di ditteri nei funghi conservati, evidenziando per contro il potenziale e importante rischio allergologico determinato dalla presenza nelle larve di ditteri di tropomiosina (pan-allergene), o di suoi epitopi, anche dopo cottura e anche per minime quantità. La Sezione 1 del CNSA ritiene, pertanto, importante cercare di minimizzare il potenziale rischio allergologico attraverso le seguenti azioni: – informare i consumatori circa l’esposizione a potenziali allergeni a seguito del consumo di funghi conservati; Ministero della Salute 2 – raccomandare di non superare (fino a scadenza dei due anni a partire dal 24 gennaio 2018) il n. di larve di ditteri nei funghi già riportato nel parere CNSA n. 21 del 24 gennaio 2018, con il limite già previsto per il n. di larve di ditteri ≥ a 2 mm, ma comunque non superiori a 4 mm; – ridurre, dopo il 24 gennaio 2020, a valori compresi fra 0 e 5 larve ≤ a 2 mm il n. di larve di ditteri presenti in 15 g di fungo secco/100 g sgocciolati e relativa quantità di liquido.

Parere CNSA sul rischio legato alla presenza di larve di ditteri non vitali e non visibili ad occhio nudo in funghi conservati

Fonte: Ministero della salute




Relazione annuale RASFF 2018

RASFFE’  stata pubblicata la relazione del Sistema di Allerta Rapido per gli Alimenti e i Mangimi (RASFF Rapid Alert System for Food and Feed) relativa all’attività del 2018.

Lo scorso anno gli Stati membri hanno trasmesso alla Commissione europea un totale di 3699 notifiche di rischi per l’alimentazione umana o animale.

1118 di queste notifiche sono state classificate come “allerta”, poiché rappresentavano un grave rischio per la salute per il quale era richiesto un rapido intervento degli operatori del settore alimentare o delle autorità competenti.

I fattori di rischio segnalati più frequentemente a seguito dei controlli eseguiti sugli alimenti alle frontiere e sul mercato dell’UE sono stati le aflatossine contenute nella frutta a guscio e il mercurio contenuto nel pesce spada. Come negli anni precedenti, solo una piccola percentuale delle notifiche del 2018 riguarda i mangimi (9%) e i materiali a contatto con gli alimenti (4%). Sempre nel 2018, un numero significativo di notifiche concerne un focolaio di tossinfezione di Listeria monocytogenes derivante da mais surgelato, che ha interessato vari paesi. Il sistema di allarme rapido è stato funzionale per rintracciare i prodotti colpiti e per rimuoverli dal mercato.

Il maggior numero di notifiche riguarda microorganismi (979), micotossine (655) e residui di pesticidi (276).

Il commissario Vytenis Andriukaitis responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare ha dichiarato: “Nel 2019 ricorre il 40° anniversario del sistema di allarme rapido, riconosciuto sia all’interno che all’esterno dell’UE come strumento fondamentale per garantire la sicurezza dei prodotti alimentari immessi sul mercato dell’UE. La tracciabilità degli alimenti e, se necessario, la rapida rimozione delle merci dal mercato costituiscono il nostro impegno nei confronti dei consumatori. L’intensificarsi dell’attività del sistema, emerso dalla relazione di quest’anno, conferma il rafforzamento della cooperazione tra gli operatori del settore alimentare e le autorità degli Stati membri: senz’altro un segnale positivo per i consumatori“.

Con 400 notifiche originali e oltre 750 notifiche di follow up, l’Italia si conferma uno dei Paesi più attivi nel network.

Rasff 2018

L’anno in corso è un anno molto importante per il RASFF, che è nato nel 1979 e festeggerà quindi il 40° anniversario della sua creazione. In quest’occasione, per dare maggiore spinta al sistema verrà implementato il Sistema di trattamento delle informazioni per i controlli ufficiali (IMSOC) che, come previsto dal nuovo regolamento sui controlli ufficiali (Regolamento (UE) 2017/625), è dedicato al funzionamento integrato dei meccanismi e degli strumenti attraverso i quali sono elaborati, trattati e scambiati in modo automatico i dati, le informazioni e i documenti relativi ai controlli ufficiali e ad altre attività ufficiali.

Un primo passo sarà la fusione della rete di Assistenza Amministrativa e Cooperazione (AAC) – il sistema nato a seguito dello “scandalo carni equine”  del 2013 quando, pur in assenza di rischi sanitari si utilizzò il Rasff per la condivisione di informazioni sulle frodi permettendo di rintracciare e ritirare dal mercato i prodotti adulterati – con la rete RASFF.

Consulta il report (in inglese)

Country fact sheets relativo all’italia (in inglese)

A cura della segreteria SIMeVeP




In arrivo nuove norme per la trasparenza in materia di sicurezza alimentare

In futuro, le informazioni scientifiche a sostegno della valutazione del rischio nella filiera alimentare e la comunicazione in materia di sicurezza alimentare saranno più trasparenti e più facilmente accessibili per i cittadini. Sarà inoltre rafforzata la governance dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), con una maggiore partecipazione degli Stati membri al suo consiglio di amministrazione.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il 13 giugno una revisione del “regolamento sulla legislazione alimentare generale”, ispirato all’iniziativa dei cittadini europei sul glifosato. Il nuovo regolamento, che modifica anche otto atti legislativi riguardanti settori specifici della filiera alimentare, sarà presto pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, ma si applicherà per lo più a partire dal 2021.

In base alle nuove norme, gli studi e le informazioni a sostegno di una richiesta di produzione scientifica dell’EFSA dovranno essere resi pubblici automaticamente non appena la domanda presentata da un operatore del settore alimentare sia convalidata o ritenuta ammissibile. Le informazioni riservate saranno protette in circostanze debitamente giustificate e le richieste di riservatezza saranno valutate dall’EFSA.

Tra le altre misure introdotte dalla revisione della legislazione alimentare generale figurano:

  • la possibilità per la Commissione di chiedere all’EFSA di commissionare studi in circostanze eccezionali per verificare gli elementi di prova utilizzati nel processo di valutazione del rischio
  • una nuova banca dati degli studi commissionati dagli operatori del settore alimentare
  • un ruolo più attivo degli Stati membri nell’assistere l’EFSA a stimolare un maggior numero di scienziati ai massimi livelli a partecipare ai gruppi di esperti scientifici
  • una migliore comunicazione del rischio tra tutti gli attori – la Commissione, l’EFSA, gli Stati membri e le parti interessate del settore pubblico
  • missioni di accertamento dei fatti della Commissione per garantire la conformità dei laboratori e degli studi alle norme pertinenti

Fonte: Consiglio dell’Unione Europea




Valutazione e comunicazione del rischio alimentare, le relazioni

Rischio alimentareIl Ministero della salute rende disponibili le relazioni del workshop “La valutazione e la comunicazione del rischio nella catena alimentare: l’EFSA e le Autorità nazionali europee. Modelli di collaborazione”, organizzato dalla Direzione Generale degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute (DGOCTS), quale autorità nazionale di riferimento di EFSA, e che che si è tenuto a Roma il 10 dicembre 2018

Durante l’evento sono state illustrare le attività di EFSA e di alcuni Paesi dell’UE in relazione alla valutazione e comunicazione del rischio nella catena alimentare, i rapporti con l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare e alcuni esempi di collaborazione fra Istituti di ricerca nazionali e comunitari.




Focolaio epidemico plurinazionale di Listeria monocytogenes collegato a pesce affumicato a freddo

Listeria monocytogenesTrota e samone affumicati a freddo prodotti in Estonia sono la fonte del focolaio epidemico di Listeria monocytogenes che ha colpito 22 persone in cinque Paesi dal 2014.

Esperti dell’EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) hanno potuto confermare la fonte dell’infezione utilizzando la tecnica del sequenziamento dell’intero genoma ed effettuando indagini di rintracciabilità.

I Paesi interessati dal focolaio sono: Danimarca (9 casi), Estonia (6), Finlandia (2), Francia (1) e Svezia (4). Cinque sono stati i decessi. Il più recente dei casi è stato segnalato in Danimarca nel febbraio 2019.

Non sono da escludere nuovi casi finché non verrà individuato il punto esatto di contaminazione nel processo produttivo.

Multi-country outbreak of Listeria monocytogenes clonal complex 8 infections linked to consumption of cold-smoked fish products

Fonte: EFSA