Il benessere animale nei canili. Le attività di controllo a tutela del benessere animale nei canili, nelle strutture ricettive e nei pet shop

Si è tenuta questa mattina nella sala stampa della Camera dei Deputati la conferenza di presentazione dei risultati della campagna di controlli condotta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) sui canili e gattili, strutture ricettive, allevamenti e centri di addestramento, negozi di animali e pet food del territorio nazionale.

Alla conferenza stampa, promossa dal Sottosegretario alla Salute con delega alla sanità animale, on. Marcello Gemmato, si è fatto il punto sui possibili risvolti speculativi che sottendono alla gestione dei canili, in particolare in alcune Regioni italiane del Sud: “Dai dati del Sistema di identificazione nazionale degli animali da compagnia (SINAC) del Ministero della Salute, di cui ho siglato l’istituzione lo scorso anno – commenta il Sottosegretario – emerge una fotografia sconcertante: sul totale dei cani ospitati nei canili delle regioni che attualmente aderiscono al SINAC, oltre 100.000 esemplari, più dell’80% è ospitato in sole cinque regioni, Puglia, Sardegna, Sicilia, Calabria e Campania. Se si rapporta a livello territoriale il numero dei canili autorizzati con il numero dei cani identificati e registrati, è evidente il sovraffollamento delle strutture, che determina il mancato rispetto di standard di salute e benessere animale adeguati. Questo, in prospettiva One Health, rappresenta una minaccia anche per la salute pubblica e per gli ecosistemi di riferimento. Basti pensare che in alcune regioni si registrano medie con punte di oltre 300 cani per canile. Inoltre, – continua Gemmato – tenuto conto del costo medio giornaliero unitario per la gestione del singolo cane ospitato nel canile, stimato dal Ministero della Salute in un range compreso fra 3,5 e 4,5 euro, la spesa pubblica in un arco temporale di 7 anni (durata media della permanenza degli animali nelle strutture) supera, in Italia, un miliardo di euro. Tale settore di attività, pertanto, è diventato particolarmente attrattivo per la cosiddetta “zoomafia”, che ritiene lucrativo trattenere esemplari nei canili per percepire sussidi statali, non curandosi delle loro condizioni e ostacolandone al contempo l’adozione.”

Per fare luce su questi aspetti e utilizzando il SINAC – conclude il Sottosegretario – abbiamo avviato una campagna di controlli a tappeto di concerto con i NAS, che si è svolta da maggio a settembre 2024.”

“Le attività di controllo – spiega il Comandante dei Carabinieri per la Tutala della Salute, Gen. B. Raffaele Covettihanno interessato il comparto degli animali d’affezione, per accertare lo stato di benessere nel mantenimento degli animali, la gestione e l’impiego di farmaci veterinari, la conservazione e la somministrazione di alimenti e mangimi. Le indagini hanno dato luogo a numerose sanzioni di tipo amministrativo, denunce, sequestri di strutture, per un valore complessivo di € 4.665.205.

È fondamentale – sottolinea il Generale – disporre degli strumenti idonei a censire e verificare le strutture che ospitano animali d’affezione e in questo il SINAC si è rivelato un sistema valido e un supporto imprescindibile. Continueremo ad implementare le attività ispettive, di concerto con il Ministero della Salute, per il ripristino della legalità e la garanzia del benessere animale.”

Le attività di controllo sanitario sui canili del territorio nazionale sono state oggetto anche di un’interrogazione parlamentare nel novembre 2023, a firma della deputata Rita Dalla Chiesa, che ha richiamato l’attenzione del Governo sul tema della salute e del benessere degli animali d’affezione.

Sono felice di aver potuto finalmente parlare di quello che rappresenta un gravissimo problema che riguarda soprattutto l’Italia del centro sud – afferma l’On. Rita Dalla Chiesa. Mi riferisco ai maltrattamenti sugli animali, alle condizioni terribili dei cosiddetti canili “fantasma”, che arrivano ad ospitare anche 3.000 cani, dei quali poi non si sa più nulla. Parliamo di entrate economiche di cui beneficiano illegittimamente i gestori di molti canili, di mancanza di sterilizzazione dei randagi, della necessità di un albo per il personale volontario che lavora nei canili, troppo spesso senza adeguata formazione. Aspetti su cui finalmente stiamo facendo luce, soprattutto in un’ottica di rispetto della legge. Sono certa che da questa giornata prenderanno il via molte altre iniziative, con il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate”.

Alla conferenza ha preso parte anche la Presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, l’on. Maria Vittoria Brambilla, che ha fatto il punto sulle attività in corso e sulle iniziative legislative allo studio.

Il SINAC per la prima volta consente di identificare e registrare i nostri amici animali aumentando la capacità di governance del sistema. è il commento dell’on. Maria Vittoria Brambilla. “Grazie al SINAC sarà possibile non solo erogare con la necessaria adeguatezza i servizi che i cittadini richiedono, ma anche raccogliere importanti indicatori sulla salute e sul benessere degli animali d’affezione. Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine, e in particolare ai Carabinieri, per aver dato sistematicità alle verifiche sui canili e per aver portato alla luce tante situazioni assolutamente intollerabili. I dati forniti oggi sono la fotografia di una realtà con molte ombre, ma anche il necessario punto di partenza per altri, doverosi interventi. Voglio infine ricordare che proprio ieri la commissione Giustizia, esaminando la proposta di legge AC 30 di cui sono prima firmataria e relatrice, ha approvato un emendamento che esenta dal pagamento delle sanzioni amministrative i proprietari o i detentori che spontaneamente si mettono in regola con le norme sull’identificazione degli animali da compagnia. È un invito a far registrare nel sistema informativo il proprio animale, invito al quale la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, di cui mi onoro di essere presidente, risponderà organizzando sul territorio “giornate” dedicate alla microchippatura”.

Comunicato stampa

Documento di sintesi Campagna Canile




Incidenti con animali 2022: il Report dell’Osservatorio ASAPS

Assume sempre più rilevanza la casistica degli incidenti della strada con il coinvolgimento di animali.

Per questo ASAPS fornisce alcuni dati del suo Osservatorio sugli incidenti con animali.

L’Osservatorio ovviamente registra i soli dati riferiti a quei sinistri nei quali sono le persone a subire lesioni e in alcuni casi a riportare lesioni mortali. In realtà gli incidenti con impatto contro animali nei quali si registrano solo danni ai veicoli sono migliaia e per l’associazione è impossibile raccogliere questi dati.

Nel 2022 l’Osservatorio ASAPS ha registrato 179 incidenti significativi (il report considera solo ed esclusivamente quelli con persone ferite o decedute) col coinvolgimento di animali. Negli incidenti del 2022 16 persone sono morte, erano state 13 nel 2021, 16 nel 2020 e 15 nel 2019.  Inoltre 227 sono rimaste ferite, erano state 261 nel 2021 e 215 nel 2020 e 221 nel 2019. Le segnalazioni pervengono dai  600 referenti sul territorio e cronache della stampa.
In 163 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (91,1% ) e in 16 con un animale domestico (8,9%).
148 incidenti sono avvenuti di giorno e 31 di notte. 160  incidenti sono avvenuti sulla rete ordinaria e 19 nelle autostrade e extraurbane principali.
In 152 casi il veicolo impattante contro l’animale è stato una autovettura, in 48 casi un motociclo, in 3 incidenti l’impatto è avvenuto contro autocarri o pullman e in 7 incidenti coinvolti dei velocipedi. Il totale è superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi.

Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali la Toscana con 20 sinistri, segue il Piemonte con 16, Lombardia, Lazio e Marche  con 15, l’Emilia-Romagna e la Campania con con 14, Liguria, Abruzzo e Sardegna con 9, Calabria 8, Molise e Puglia 6, Veneto, Friuli V.G. Trentino A.A., Sicilia 5, Valle D’Aosta e Umbria e Basilicata 1.

E’ evidente che gli incidenti nei quali muore o rimane ferito solo l’animale con danni ai soli mezzi e non alle persone sono parecchie migliaia ogni anno ed è difficile fare un calcolo perché in molti casi gli automobilisti coinvolti non denunciano il sinistro sapendo che difficilmente verranno poi rimborsati i danni.
Secondo ASAPS quello degli incidenti col coinvolgimento di animali, in particolare selvatici, specie in alcune zone ad alta frequenza per questo tipo di sinistri, richiede l’adozione di ulteriori e più efficaci  strumenti difensivi per la sicurezza della circolazione.

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Fonte: ASAPS




Osservatorio ASAPS 
Incidenti con animali primi sei mesi 2021

ASAPS, da sempre attenta ai problemi di sicurezza stradale, fornisce alcuni dati del suo Osservatorio sugli incidenti con animali  e  consigli agli automobilisti ma anche agli enti proprietari strade.
L’Osservatorio nei primi sei mesi 2021 ha registrato 76 incidenti significativi (l’Osservatorio considera  esclusivamente quelli con persone ferite o decedute, quelli con danni ai soli mezzi sono migliaia), col coinvolgimento di animali, (63 nei primi sei mesi del 2020 +20,6%)  nei quali   persone sono morte (come nello stesso periodo del 2020) e 86  sono rimaste seriamente ferite (82 nel primo semestre dell’anno scorso +4,9%). Le segnalazioni pervengono dai 600 referenti sul territorio e cronache della stampa.
In 70  casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (92,1%) e in 6 (7,9%) con un animale domestico.
64 incidenti sono avvenuti di giorno e 12 di notte. 72  incidenti sono avvenuti sulla rete ordinaria e 4 nelle autostrade e extraurbane principali.
In 54 casi il veicolo impattante contro l’animale è stato una autovettura, in 17 casi un motociclo, in 1 incidente l’impatto è avvenuto contro autocarri o pullman e in 11  incidenti coinvolti dei velocipedi. Il totale è superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi.
Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali la Lombardia e il Lazio con 11  sinistri, segue la Toscana con 10,  l’Emilia Romagna con 8, le Marche con 7, la Campania con 4, Liguria, Piemonte, Puglia, e Veneto con 3, Friuli V.G., Molise, Sardegna, Sicilia e Umbria con 2, Abruzzo, Basilicata e Calabria con 1.

Fonte: ASAPS




Zampa a Zampa, l’app di Regione Lombardia per combattere il randagismo e per la tutela degli animali da affezione

zampa a zampaRegione Lombardia ha lanciato da tempo l’app “Zampa a Zampa” finalizzata a combattere il randagismo e per la tutela degli animali da affezione, con la quale è possibile entrare nel mondo dell’Anagrafe degli Animali d’Affezione direttamente dal proprio dispositivo mobile.

L’app consente di cercare sul territorio lombardo i cani e i gatti adottabili gratuitamente, cercare il proprio  animale tra i cani e gatti smarriti e accalappiati, consultare l’elenco di tutte le strutture di ricovero degli animali e dei veterinari accreditati all’Anagrafe Animale d’Affezione e visualizzare la loro posizione su mappa.

Tutte le info su Zampa a Zampa




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