Manuale Oie: PSA nei cinghiali e biosicurezza durante la caccia

L’OIE, Organizzazione mondiale per la salute animale  ha pubblicato un manuale “Handbook on African Swine Fever
in wild boar and biosecurity during hunting” sull’evoluzione della Peste Suina Africana in Europa (PSA).

Il documento, elaborato su impulso dello Standing Group of Experts on African swine fever in Europe, sarà aggiornato costantemente con nuovi studi scientificie informazioni tecniche. Alla stesura ha partecipato anche Vittorio Guberti, medico veterinario dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA).

Il progetto intende costruire una cooperazione più stretta tra i paesi colpiti dalla Peste suina africana  e quindi, affrontare la malattia in modo più collaborativo e con una strategia comune.

Scarica il manuale (versione 15 ottobre 2018)

A cura della segreteria SIMeVeP

 




Cosa sai dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)?

MocaGli alimenti vengono normalmente a contatto con molti materiali e oggetti durante le fasi di produzione, trasformazione, conservazione, preparazione e somministrazione e nel cosumo finale.

Questi sono denominati appunto “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)”. Vi rientrano, ad esempio, i contenitori per il trasporto degli alimenti, i macchinari per la trasformazione dei prodotti alimentari, i materiali da imballaggio, i sacchetti, le pellicole per la conservazione, utensili da cucina e posate e stoviglie, bottiglie, etichette alimentari.

Nell’ambito di un progetto finalizzato a valutare i rischi legati ai MOCA, gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con la collaborazione dell’ASL TO5 e del CeIRSA, è stata prevista un’indagine conoscitiva per valutare le conoscenze e i comportamenti dei consumatori sull’argomento.

Il questionario non richiede più di 4 minuti e assicura l’anonimato

Pagina della Commissione Ue sui Materiali a contatto con alimenti

Opuscolo informativo della Commissione europea (in Italiano)

I consigli per i consumatori del CeIRSA

A cura della segreteria SIMeVeP




Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2018 – Le nostre azioni sono il nostro futuro

Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, evento clou della Settimana Mondiale dell’Alimentazione 2018.

Dopo un periodo di declino, la fame nel mondo è di nuovo in aumento. Secondo l’ultimo rapporto FAO, ‘Lo Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura‘ (SOFA) al giorno d’oggi oltre 815 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica.

Guerre, eventi meteorologici estremi collegati ai cambiamenti climatici, crisi economica e rapido aumento dei livelli di sovrappeso e obesità stanno invertendo la tendenza dei progressi fatti per combattere la fame e la malnutrizione.

È giunto il momento di rimettersi al lavoro, sostiene la Fao. Il mondo può raggiungere l’obiettivo Fame Zero se uniamo le forze tra Paesi, continenti, settori e professioni per perseguirlo fattivamente. Un mondo #FameZero entro il 2030 è possibile.




Cibo sicuro Estate 2018, un progetto divulgativo della Asl Salerno

Il Dipartimento di prevenzione della Asl Salerno ha dato vita ad un progetto divulgativo sulla sicurezza alimentare e le attività dei Servizi Veterinari e dei Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.

Dal 13 agosto al 30 settembre, ogni giorno, 60 tra Medici, Veterinari e Tecnici della Prevenzione sono impegnati presso 20 gazebi ubicati lungo la costa salernitana  per sensibilizzazione  i cittadini-consumatori sui temi della Bio-sostenibilità, Dieta Mediterranea, Sicurezza alimentare, Prodotti tipici e Resilienza Mediterranea. I dirigenti coinvolti nel progetto effettueranno anche un’attività di controllo sulla ristorazione al fine di garantire la sicurezza alimentare in un periodo di intensa attività.

I comuni coinvolti nel Progetto sono: Salerno, Agropoli, Ascea, Battipaglia, Camerota, Capaccio, Centola, Cetara, Eboli, Ispani, Maiori, Minori, Pisciotta, Pollica, Positano, Praiano, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Sapri, Vibonati.

Brochure divulgativa sulle attività del Dipartimento di Prevenzione Asl Salerno




Dermatite nodulare contagiosa nei bovini: dal controllo all’eliminazione

muccaL’EFSA ha valutato le strategie più efficaci per eliminare la dermatite nodulare (LSD), ora che i focolai in Europa sud-orientale sono stati contenuti.

Un rapporto pubblicato quest’oggi fornisce raccomandazioni sulla durata ideale dei programmi di vaccinazione per eliminare la malattia ed esamina la probabilità che la malattia riappaia nonché i possibili metodi di sorveglianza.

I focolai di LSD bovina nella regione balcanica sono calati drasticamente del 95%, passando dai 7.483 del 2016 ai 385 del 2017. Nel 2018 sono stati segnalati focolai in Europa sud-orientale, e un focolaio anche nella parte europea della Turchia.

Il rapporto afferma che più efficace è la vaccinazione nel proteggere gli animali dalla malattia – e più mandrie vengono vaccinate – più breve potrà essere il programma vaccinale. Ad esempio, se la vaccinazione è efficace sull’80% degli animali vaccinati, sarà sufficiente un programma biennale con copertura vaccinale del 90% delle mandrie.

La probabilità che l’LSD si ripresenti dopo un programma di vaccinazione è legata soprattutto all’eventualità che dalla vicine zone interessate dalla malattia vengano introdotti animali infetti. Altri fattori esaminati nel rapporto includono la possibile persistenza del virus nei vettori (come zecche e insetti) o nell’ambiente.

Il rapporto fornisce anche una panoramica delle metodiche di sorveglianza. Tra queste: misure per la diagnosi precoce di nuovi casi e modalità per dimostrare l’assenza della malattia.

Fonte: Efsa




Telecamere nei macelli, cosa è stato detto al convegno di aprile

cctvLa videosorveglianza obbligatoria nei macelli: questo il tema della conferenza organizzata ad aprile a Roma da Legambiente, Ciwf Italia e Animal Law per avviare un dibattito pubblico e trovare soluzioni condivise, coinvolgendo veterinari e lavoratori, associazioni ambientaliste e di protezione animale, giuristi, consumatori e ricercatori.

La Settimana Veterinaria pubblica un resoconto del Convegno e le posizioni degli intervenuti, fra i quali il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice.




Tecnologia rivoluzionaria: ricercatori verso soluzione non antibiotica per il trattamento delle vacche in lattazione

La resistenza agli antibiotici sta aumentando drasticamente in tutto il mondo. Sono sempre di più i batteri che diventano resistenti agli antibiotici progettati per ucciderli, rendendo questi farmaci inefficaci e compromettendo la nostra capacità di trattare malattie infettive comuni. A meno che non venga intrapresa un’azione urgente, l’Organizzazione mondiale della sanità prevede che entreremo in un’era post-antibiotica in cui infezioni comuni e lesioni lievi potranno ancora una volta rivelarsi fatali.

Il progetto PanaMast, finanziato dall’UE, sta affrontando il problema della resistenza agli antibiotici concentrandosi sulla mastite bovina, un’infiammazione della mammella che colpisce comunemente i bovini da latte in tutto il mondo. Mentre la mastite viene normalmente trattata con antibiotici convenzionali, PanaMast sta sviluppando la prima soluzione non antibiotica al mondo per il trattamento delle vacche in lattazione.

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#Sprecozero, un decalogo per evitare cibo nella spazzatura

Sono 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura e in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, martedì 16 ottobre, Andrea Segrè, fondatore di last minute market e della campagna spreco zero, rilancia un decalogo di gesti concreti per prevenire lo spreco di cibo, in linea con gli auspici Fao.

Sono 815 milioni nel mondo gli individui che soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita mentre 1 persona su 8 soffre di obesità, secondo i dati misurati attraverso “I Diari di Famiglia del progetto Reduce – Spreco Zero” del Ministero dell’Ambiente.

 

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Focolaio plurinazionale di Salmonella Agona: probabile legame con alimenti pronti

In cinque Paesi europei sono stati segnalati 147 casi di persone infette da ceppi di Salmonella Agona, 122 si sono verificati a partire dall’inizio del 2017 mentre i rimanenti 25 sono stati identificati a posteriori tra il 2014 e il 2016.

Il numero delle persone interessate segnalate in ogni Paese ammonta a: 129 nel Regno Unito, 15 in Finlandia, 1 in Danimarca, 1 in Germania e 1 in Irlanda.

Sulla base delle informazioni disponibili, gli esperti dell’EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ritengono che la fonte dell’infezione potrebbero essere prodotti pronti per il consumo, contenenti cetrioli e preparati nel Regno Unito. Tuttavia, non sono riusciti a individuare il punto preciso all’interno della catena di produzione nel quale si è verificata la contaminazione.

Gli esperti hanno avvertito che, fino a quando non saranno individuati la fonte dell’infezione e il punto preciso della contaminazione nella catena di produzione, potrebbero verificarsi nuovi casi.

Multi-country outbreak of Salmonella Agona infections possibly linked to ready-to-eat food

Fonte: Efsa




Cetacei spiaggiati, il report 2017

spiaggiamentiSono 212 i cetacei spiaggiati lungo le coste italiane nel corso del 2017, 44 in meno rispetto all’anno precedente. Lo rileva, nel report annuale, il Centro di Referenza Nazionale per le Indagini Diagnostiche sui Mammiferi marini spiaggiati (C.Re.Di.Ma), istituito dal Ministero della Salute presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Nella maggior parte dei casi si tratta di tursiopi (41,5%) e stenelle (33.9%). Gli eventi di spiaggiamento per gli altri mammiferi marini sono risultati sporadici.

Gli IIZZSS, coordinati dal C.Re.Di.Ma, hanno effettuato accertamenti diagnostici sul 50% degli esemplari spiaggiati, l’11% in più rispetto a quanto osservato nel 2016 e sono riusciti ad avanzare ipotesi di causa di morte per 69 soggetti:

  • nel 66.6% dei casi è stata accertata l’origine infettiva, confermando la persistente circolazione nei nostri mari di agenti virali (Morbillivirus, Herpesvirus) e protozoari (Toxoplasma gondii). Il riscontro sporadico di Brucella ceti, Salmonella typhimurium variante monofasica ed Erysipelothrix rhusiopathiae evidenzia la presenza di agenti zoonotici, importanti anche per l’impatto sulla salute pubblica; l’isolamento di 3 ceppi di Listeria monocytogenes nell’area tirrenica, conferma la contaminazione da agenti di origine terrestre nel Santuario Pelagos, a seguito della prima segnalazione nel 2015 in Liguria;
  • nel 29% dei casi la causa di morte è stata attribuita ad un’origine antropica;
  • nel 4.3% la morte è sopraggiunta per patologie naturali non infettive;
  • Nel 35% dei casi esaminati non è stato possibile avanzare ipotesi per le cause del decesso soprattutto per il cattivo stato di conservazione delle carcasse.

Consulta il Report C.Re.Di.Ma 2017 sullo spiaggiamento dei cetacei

Fonte: Ministero della salute