Relazione sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonotici e commensali negli animali destinati alla produzione

Pubblicata dal Ministero della Salute la relazione sulla resistenza agli antimicrobici dei batteri zoonotici e commensali negli animali destinati alla produzione di alimenti e nelle carni derivate.

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Fonte: Ministero della Salute




Scadenza Ecm. Monaco (Cogeaps): “Partite comunicazioni per gli Ordini su chi non è in regola”

EcmMancano pochi mesi alla fine del triennio formativo ECM 2023-2025 e la corsa all’adempimento dei crediti formativi si fa sempre più serrata. A tracciare un primo bilancio è Roberto Monaco, presidente del Cogeaps, il consorzio che coordina il sistema ECM a livello nazionale, e segretario FNOMCeO. “Rispetto ai trienni precedenti, la consapevolezza tra i professionisti è decisamente cresciuta”, afferma. Tuttavia, non tutti sono in regola: “Rimane una quota, distribuita in tutte le professioni sanitarie, che non ha ancora completato il proprio fabbisogno formativo. Su questo bisognerà riflettere per il futuro: la formazione è un elemento fondamentale per la nostra professione”.

Comunicazioni dirette agli iscritti: la stretta degli ordini
Nel frattempo, la macchina organizzativa si attiva per informare puntualmente i professionisti. “Come Cogeaps stiamo inviando a tutte le Federazioni, che poi invieranno a tutti gli Ordini professionali, la loro situazione. Quindi ogni ordine avrà la possibilità di capire quali sono i professionisti che non hanno raggiunto il loro fabbisogno formativo e verranno inviate delle lettere specifiche dove viene richiesto di adeguarsi alla legge”.

Rischi concreti: dalle sanzioni disciplinari alla copertura assicurativa

Fonte: quotidianosanita.it



Lanciato l’European Vaccines Hub (EVH) for Pandemic Readiness, una nuova partnership per lo sviluppo di vaccini

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione Europea, attraverso l’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA), sostiene la creazione dell’European Vaccines Hub (EVH) for Pandemic Readiness, un centro paneuropeo dedicato al progresso nello sviluppo di vaccini rilevanti per la salute pubblica. L’accordo di finanziamento è stato firmato giovedì 22 maggio e rappresenta un passo avanti nello sviluppo dei vaccini rilevanti per la salute pubblica. Integrando l’eccellenza nella ricerca sui vaccini, nello sviluppo di anticorpi monoclonali umani (H-mAbs), negli studi clinici e nelle attività di produzione su larga scala, EVH crea un ambiente europeo dinamico e collaborativo.

Il consorzio EVH è composto da 11 enti beneficiari e 13 affiliati e associati, provenienti da 7 diversi Paesi, tra cui importanti organizzazioni europee direttamente coinvolte nello sviluppo di vaccini e responsabili della preparazione pandemica nei rispettivi Stati. Il progetto è coordinato dalla Sclavo Vaccines Association, un’organizzazione no-profit con sede a Siena impegnata nel sostegno alla ricerca e allo sviluppo vaccinale.

Il progetto EVH contribuisce allo sviluppo di vaccini prototipo per le pandemie e di tecnologie scalabili, attraverso un consorzio di importanti istituti europei di ricerca e sviluppo e di impianti produttivi farmaceutici, garantendo il coordinamento dei programmi nazionali di ricerca sui vaccini. L’EVH si ispira ad una visione largamente condivisa a livello internazionale, secondo la quale lo sviluppo di vaccini pandemici non può prescindere da una fase preliminare di sviluppo di prototipi, che consenta una rapida selezione e distribuzione di vaccini speficici per i patogeni emergenti nel corso di emergenze epidemiche o pandemiche.

Strutturato su quattro pilastri a supporto delle principali attività e infrastrutture della pipeline di sviluppo vaccinale, EVH integra istituzioni europee leader con competenze distinte e incarichi specifici di preparazione pandemica. In dettaglio: Pilastro 1 “Discovery”, guidato dalla Fondazione Biotecnopolo di Siena (Italia); Pilastro 2 “Studi preclinici” dall’Institut Pasteur (Francia); Pilastro 3 “Studi clinici” da Vaccinopolis (UAntwerpen, Belgio); Pilastro 4 “Produzione” dal German Center for Infection Research (DZIF) e dal Center for Pandemic Vaccines and Therapeutics (ZEPAI, Germania).

EVH mira quindi non solo a creare un sistema reattivo di ricerca e sviluppo e un hub di conoscenza collegando potenti istituzioni leader, ma anche ad avviare progetti concreti di sviluppo vaccinale, perfezionando i processi e le procedure rilevanti all’interno del proprio quadro operativo. Il focus è su un gruppo selezionato di patogeni ritenuti critici per la preparazione anti-pandemica, come identificati nella recente lista dei patogeni più pericolosi dell’OMS per la regione Europea. Dalla progettazione dei prototipi all’applicazione clinica, l’EVH guida l’innovazione, rafforza le capacità di valutazione clinica e coordina gli sforzi con i produttori, ottimizzando al contempo la digitalizzazione dei processi di progettazione e distribuzione dei vaccini.

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Fonte: IZS Venezie




Rete UE di Allerta e Cooperazione: analisi del rapporto 2024

Il rapporto annuale 2024 della Commissione europea sulla Rete di Allerta e Cooperazione (Alert and Cooperation Network, ACN) fornisce approfondimenti completi sul monitoraggio della sicurezza alimentare in UE. Questo rapporto dettaglia sviluppi significativi nei modelli di notificarischi emergenti e sforzi collaborativi per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare durante il 2024.

Principali risultati e tendenze

Il rapporto indica un aumento dell’8% nelle notifiche totali ACN rispetto al 2023, raggiungendo 9.460 segnalazioni in tutte le reti. Il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF) ha registrato la crescita più sostanziale con un aumento del 12% a 5.250 notifiche. In particolare:

  • le notifiche relative alla Salute delle Piante (Plants Health, PH) sono quasi triplicate in numero, mentre
  • le notifiche di Frode Agroalimentare (Food Frauds, FF) sono diminuite di circa un terzo
  • Germania, Paesi Bassi e Italia sono emersi come i principali Paesi notificanti nel 2024
  • respingimenti alla frontiera sono rimasti costanti a circa un terzo di tutte le notifiche RASFF, riguardando principalmente residui di pesticidi in importazioni di frutta e verdura.

Innovazione nei sistemi di sicurezza alimentare

Sotto la guida del Direttore Generale Sandra Gallina, la Commissione ha lanciato due nuove reti attraverso il sistema iRASFF nel 2024: la Rete per il Benessere Animale e la Rete per gli Animali da Compagnia. Queste reti mirano a migliorare la comunicazione tra le autorità nel settore agroalimentare e garantire una migliore attuazione della legislazione UE.

Un significativo avanzamento tecnologico è stato lo sviluppo di TraceMap, uno strumento basato sull’IA integrato nel sistema di gestione delle informazioni per i controlli ufficiali. Questo sistema:

  • migliora l’elaborazione di grandi serie di dati, integrando oltre 10.000 notifiche ACN e 4 milioni di documenti TRACES annualmente
  • automatizza l’estrazione di informazioni da dati non strutturati e identifica connessioni tra allerte, operatori e modelli, facilitando indagini più efficienti su incidenti di sicurezza alimentare e frodi alimentari.

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Fonte: foddtimes.eu




Agenzia Africana per la Sicurezza Alimentare (AfFSA), il lancio

Sicurezza alimentareL’Agenzia africana per la sicurezza alimentare (AfFSA) è stata formalmente istituita, il 16 febbraio 2025, per affrontare le pervasive sfide della sicurezza alimentare. Questo promettente organismo, esaminato in un recente articolo di npj Science of Food (Ayalew et al., 2025), è il primo del suo genere nel continente e offre un modello per coordinare le politiche, rafforzare la valutazione del rischio. Per migliorare anche, in ultima analisi, la food security e lo sviluppo economico degli Stati Membri dell’Unione Africana.

L’Unione Africana: leadership continentale e integrazione

L’Unione Africana (African Union, AU) è un organismo continentale composto da 55 Stati membri, ufficialmente lanciato nel 2002 quale successore dell’Organizzazione dell’Unità Africana (OUA). L’AU è l’istituzione principale dell’Africa e l’organizzazione primaria per la promozione dell’integrazione socio-economica accelerata del continente, nonché il forum centrale per promuovere interessi collettivi, cooperazione e coordinamento tra gli Stati africani.

La visione dell’AU è ‘un’Africa integrata, prospera e pacifica, guidata dai propri cittadini, che rappresenti una forza dinamica nell’arena internazionale‘.

Le sue iniziative abbracciano l’integrazione politica, lo sviluppo economico, la cooperazione in materia di sicurezza, il coordinamento delle politiche sanitarie e il progresso agricolo. L’organizzazione opera attraverso vari uffici tecnici specializzati, commissioni e agenzie che affrontano sfide specifiche di settore in tutto il continente. Quadri politici chiave come l’Agenda 2063 e l’Area di libero scambio continentale africana (AfCFTAguidano la direzione strategica dell’AU verso l’integrazione continentale e lo sviluppo sostenibile.

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Fonte: foodtimes.eu




One Health. A Bruxelles riunione della task force europea interagenzia

 I rappresentanti della task force interagenzia One Health composta da cinque agenzie dell’Unione europea (Ecdc, Ema, Efsa, Aea ed Echa), si sono riuniti a Bruxelles con funzionari della Direzione Generale Salute e Sicurezza Alimentare (DG Sante) e di altri servizi della Commissione Europea per promuovere il coordinamento e l’attuazione dell’approccio One Health nell’Ue.

La riunione, ospitata dalla DG Sante, mira a rafforzare il dialogo tra la task force e i servizi della Commissione, promuovendo uno scambio regolare sulle priorità relative al tema trattato. I partecipanti hanno discusso i progressi nell’attuazione del quadro d’azione della task force interagenzia One Health, delineando i prossimi passi per una maggiore collaborazione. Nella riunione è stata annunciata l’istituzione del gruppo di lavoro inter-agenzia sulla resistenza antimicrobica (Amr) per garantire un efficace scambio di informazioni sulla resistenza antimicrobica. La riunione ha discusso l’attuazione del parere del meccanismo di consulenza scientifica sulla governance One Health nell’Ue, con le agenzie, insieme ai servizi della Commissione, che hanno esplorato le modalità per supportare l’attuazione delle 6 raccomandazioni. Le discussioni hanno evidenziato l’importanza di un approccio coordinato alla salute pubblica, alla salute animale e alle sfide ambientali.

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Fonte: quotidianosanita.it



WOAH: primo rapporto sulla salute animale nel mondo

WOAH: primo rapporto sulla salute animale nel mondoL’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) ha pubblicato, in vista della 92a sessione generale, il primo rapporto sullo stato della salute degli animali nel mondo dal quale emerge che che diverse malattie animali stanno raggiungendo nuove aree e che la metà di quelle segnalate è in grado di trasmettersi l’uomo, minacciando perciò la sicurezza alimentare globale, la salute umana e la biodiversità.

Tra i risultati principali:

  • Le malattie animali stanno migrando verso aree precedentemente non colpite, la metà (47%) delle quali ha un potenziale zoonotico, ovvero di trasmettersi dagli animali all’uomo.
  • I focolai di influenza aviaria nei mammiferi sono più che raddoppiati lo scorso anno rispetto al 2023, aumentando il rischio di un’ulteriore diffusione e di trasmissione umana.
  • L’accesso ai vaccini per il bestiame resta disomogeneo in tutto il mondo e gli sforzi per eradicare le malattie si scontrano con difficoltà finanziarie e politiche.
  • L’uso di antibiotici negli animali è diminuito del 5 % tra il 2020 e il 2022 e l’estensione della vaccinazione del bestiame a livello globale ridurrebbe il rischio di resistenza agli antibiotici.

Per rispondere alle sfide crescenti, la Woah chiede un rafforzamento dei servizi veterinari nazionali, maggiore coordinamento internazionale e investimenti in sorveglianza e diagnostica avanzata, inclusi strumenti per distinguere tra animali vaccinati e infetti, essenziali per garantire trasparenza nei commerci e interventi tempestivi.

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Fonte: WOAH




L’ostracismo verso la Scienza, cifra distintiva del Governo Trump

Non ancora appagato dai rimpatri forzatamente imposti agli immigrati sudamericani, l’ostracismo di Donald Trump e della sua Amministrazione si rivolge adesso all’immigrazione intellettuale, quella “forza lavoro” che ha contribuito a rendere grande l’America!

Brillano per numerosita’ ed operosità, al suo interno, i nostri connazionali, con ben 2.500 fra studenti, ricercatori e professori popolanti la comunità accademica di Harvard, la più prestigiosa Università statunitense, verso cui puntano vieppiu’ gli acuminati strali scagliati dalla Ministra Kristi Noem.

Si tratta di un allarmante ostracismo nei confronti della Scienza, che a mo’ di beffa del destino sta affliggendo quella stessa Nazione che intere schiere e moltitudini di scienziate e di scienziati, me compreso, da tempo immemore considerano un vero eproprio “Eden della Scienza”!

In tali incomprensibili dinamiche s’inserisce pure il manifesto atteggiamento “no vax” del Ministro della Salute Robert Kennedy Jr., che fa il paio sia con l’incomprensibile fuoriuscita degli USA dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sia con l’insofferenza verso la Comunità Scientifica di cui Donald Trump aveva già offerto eloquenti testimonianze nel corso della drammatica pandemia da CoViD-19.

Errare humanum est perseverare autem diabolicum!

 

Giovanni Di Guardo, DVM, Dipl. ECVP,

Già Professore di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo

 

 




Resistenza all’amitraz nella varroa: uno studio pubblicato dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura fa il punto a livello globale

apicolturaLe api da miele (Apis mellifera) svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione delle colture agricole e nella conservazione degli ecosistemi naturali. Tuttavia, la sopravvivenza delle colonie è sempre più minacciata da numerosi fattori, tra cui l’infestazione da Varroa destructor, un acaro parassita considerato tra le principali cause di perdita delle colonie.

Per contrastare la varroa, gli apicoltori utilizzano strategie integrate, tra cui trattamenti chimici a base di acaricidi. Tra questi, l’amitraz è da anni uno dei principi attivi più utilizzati, considerato efficace e con basso rischio di sviluppo di resistenza.

Tuttavia, un recente studio realizzato dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), pubblicato sulla rivista scientifica Insects, evidenzia come anche l’uso diffuso dell’amitraz stia selezionando popolazioni resistenti di varroa.

Attraverso una revisione sistematica della letteratura, sono stati selezionati 74 studi globali riguardanti l’efficacia e la resistenza all’amitraz. I risultati mostrano che solo il 31,7% dei test in laboratorio raggiunge un’efficacia superiore al 95%, valore considerato ottimale. Inoltre, test condotti in diversi Paesi – inclusi Francia, Repubblica Ceca, USA e Argentina – segnalano un aumento progressivo dei livelli di resistenza.

Lo studio sottolinea la necessità urgente di programmi di monitoraggio a livello nazionale e strategie di gestione più consapevoli. In particolare, è fondamentale evitare un uso improprio degli acaricidi, promuovere la rotazione dei principi attivi nei trattamenti e investire nella ricerca su nuovi metodi di controllo.

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Fonte: IZS Venezie




Dati e intelligenza artificiale in medicina veterinaria: dall’Ema il piano europeo per il futuro della salute pubblica

datiIn un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e i big data stanno rivoluzionando ogni settore, anche la salute animale difende oggetto di innovazione.

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha infatti presentato – insieme al network dei responsabili delle agenzie regolatorie nazionali (Hma) – un piano strategico che punta a trasformare la gestione regolatoria dei farmaci veterinari attraverso l’uso intelligente dei dati.

L’obiettivo: migliorare la salute animale e pubblica in tutta l’Unione europea entro il 2028, ottimizzando ogni fase della regolazione. Dalla sperimentazione clinica alla sorveglianza post-marketing.

Un piano per il futuro: dati e intelligenza artificiale fino al 2028

Il documento programmatico, intitolato Data and AI in Medicines Regulation to 2028”, si inserisce nella cornice più ampia della trasformazione digitale delle istituzioni europee. La strategia si basa su tre assi portanti:

  1. Governance dei dati: definizione di standard etici e normativi per il trattamento delle informazioni;

  2. Capacità analitica: rafforzamento delle competenze nella gestione di dati complessi e non strutturati;

  3. Innovazione regolatoria: uso di tecnologie predittive e machine learning per guidare le decisioni.

Perché i Big Data sono cruciali per la salute animale?

Tutti i dati – provenienti da studi clinici, pratiche veterinarie, allevamenti e farmacovigilanza – contengono informazioni preziose che possono prevedere l’insorgenza di epidemie zoonotiche, monitorare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci veterinari, supportare lo sviluppo di nuovi trattamenti e prevenire fenomeni di resistenza antimicrobica.

Attraverso la rete Darwin Eu, l’Ema mira a integrare questi dati in tempo reale, creando un ecosistema europeo di sorveglianza sanitaria digitale.

Una strategia che già oggi si concretizza attraverso diversi progetti pilotta: dall’analisi dei dati individuali riportati negli studi clinici per valutare i benefici dell’accesso granulare alla sperimentazione di modelli di intelligenza artificiale per identificare segnali di rischio precoce nei trattamenti veterinari, fino al coinvolgimento di partner pubblici e privati per condividere infrastrutture tecnologiche e modelli predittivi.

In parallelo, si sta lavorando a un ampliamento della rete Darwin Eu per estendere la raccolta e l’elaborazione di real world data anche al settore veterinario.

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Fonte: aboutpharma.com