Preparazione e risposta alle pandemie influenzali: la rete di Epidemic Intelligence Nazionale
L’accordo sancito in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il 25 gennaio 2021 sul «Piano strategico– operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021 – 2023 » prevede di disporre di un sistema di Epidemic Intelligence Nazionale ossia un sistema che – comprendono tutte le attività volte all’identificazione precoce di rischi in sanità pubblica, la loro validazione, valutazione e indagine – consenta la rapida rilevazione e analisi di informazioni in base alle quali avviare indagini epidemiologiche e azioni di controllo sul territorio per identificare precocemente e monitorare eventi che possano costituire una emergenza internazionale di sanità pubblica.
L’epidemic intelligence combina la sorveglianza basata su eventi e quella basata su indicatori. In Italia il Network Italiano di Epidemic Intelligence, finanziato nell’ambito di una azione centrale
del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) costituisce un esempio di questa attività.
Con Decreto Direttoriale del 1° giugno 2021 è stata istituita la Rete di Epidemic Intelligence Nazionale (Rete), composta da analisti formati e certificati dall’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute, designati dai rappresentanti dei servizi sanitari pubblici (Ministero, Iss, Regioni/Pa, Asl, Irccs, ecc.) sul territorio nazionale.
Il Ministero della salute ha diramato una Circolare per fornire indicazioni operative per l’implementazione della sorveglianza basata su eventi a livello nazionale.
Aumentano le segnalazioni da parte degli apicoltori della provincia di Massa-Carrara per la presenza di Vespa velutina presso i loro apiari.
Mentre i casi documentati d’infezione da SARS-CoV-2 ammontano a circa 300 milioni su scala planetaria, con oltre 5 milioni e mezzo degli stessi ad esito infausto (poco meno di 140.000 dei quali in Italia), la contagiosissima variante “Omicron” (alias “B.1.1.529”) impazza nei due Emisferi e nei cinque Continenti, preceduta dalla “Delta” ed affiancata dalle neogenite varianti “Deltaomicron” ed “Omicron 2” appena identificate, rispettivamente, a Cipro e in Danimarca.
one del Convegno Internazionale di Elicicoltura, promosso dall’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco è stato il momento centrale di Helix 2021. Hanno partecipato al convegno i massimi esponenti della Sanità Veterinaria italiana e internazionale. Sono intervenuti infatti il Consigliere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale, Romano Marabelli, il Direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Pierdavide Lecchini, il Sottosegretario di Stato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, e Giorgio Maria Bergesio, Componente della IX Commissione Permanente
A un anno dall’inoculazione del primo vaccino anti Covid-19, sono ancora numerose le domande senza risposta contro la malattia. Soprattutto a causa delle varianti del virus. Per provare a dare qualche risposta i ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie hanno condotto uno studio sulla mutazione Omicron, presentato durante una conferenza stampa del Governatore del Veneto Luca Zaia. Ricerca che mostrerebbe come il test sierologico per la conta degli anticorpi non avrebbe più lo stesso valore di prima.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV) è impegnato in analisi genetiche per confermare scientificamente che la nascita di un’esemplare femmina di Mustelus mustelus sia dovuta a un caso di partenogenesi, cioè avvenuta senza fecondazione maschile.
Baylisascaris procyonis è un nematode endemico del Nordamerica e sporadicamente segnalato in altri Paesi: in Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2021 da 5 procioni abbattuti nel territorio del Casentino (AR).
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione che si celebra ogni anno il 16 ottobre, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
OIE – World Organisation For Animal Health -, Ministero della Salute e la rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) hanno siglato un accordo per unire le forze e affrontare le sfide su One Health.