Influenza aviaria nei bovini, WOAH: situazione rischiosa, importante la sorveglianza
Le recenti notizie di casi di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nei bovini da latte e in un essere umano negli Stati Uniti, e la diffusione della malattia in diverse regioni del mondo, hanno sollevato preoccupazioni all’interno della comunità internazionale. Secondo la World Organisation for Animal Health (WOAH) questo potrebbe indicare un aumento del rischio che i virus H5N1 si adattino meglio ai mammiferi e potenzialmente si diffondano all’uomo.
La WOAH (World Organisation for Animal Health), un’organizzazione intergovernativa che ha come obiettivo la diffusione delle informazioni sulle malattie animali, ha fatto il punto in un comunicato stampa sui casi confermati di Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità (HPAI) nei bovini che stanno suscitando preoccupazioni all’interno della comunità internazionale.
Sebbene l’HPAI colpisca principalmente avicoli e uccelli selvatici, l’influenza aviaria può occasionalmente essere trasmessa ai mammiferi, compresi gli esseri umani. Negli ultimi due anni, è stato segnalato un numero crescente di casi di influenza aviaria H5N1 in animali terrestri e acquatici.
Le recenti segnalazioni di HPAI nei bovini da latte negli Stati Uniti d’America, che mostrano segni clinici come la riduzione della lattazione, riduzione dell’appetito, letargia, febbre e disidratazione, hanno destato preoccupazioni poiché tali infezioni del bestiame potrebbero, secondo l’organizzazione, indicare un aumentato rischio che i virus H5N1 si adattino meglio ai mammiferi e potenzialmente si trasferiscano agli esseri umani e ad altri animali da allevamento.
Fonte: ruminantia
La tubercolosi è una malattia , che prima dell’avvento degli antibiotici, ha portato a morte diversi uomini. Oggi non è più così grazie all’uso degli antibiotici, anche se esistono forme resistenti ai trattamenti d’elezione.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Stoccolma ha scoperto che i Pfas vengono riemessi nell’aria dalle onde oceaniche con una frequenza maggiore rispetto a quanto si pensasse.
Il granchio blu atlantico (Callinectes sapidus) è una specie cosiddetta “aliena” per il territorio europeo, introdotta al di fuori del suo areale naturale di distribuzione (la costa occidentale dell’oceano Atlantico). La sua capacità di adattamento all’ambiente, l’elevata fecondità e capacità di dispersione, le grandi dimensioni e il comportamento aggressivo lo rendono una specie ad alto potenziale invasivo. Sebbene la sua presenza sia stata riportata nel Mediterraneo a partire dalla seconda metà del secolo scorso, questa specie ha provocato recentemente importanti impatti negativi ai
Nel novembre 2023,
Dal 1 gennaio all’8 aprile 2024, al sistema di sorveglianza nazionale delle arbovirosi risultano: 117 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 42 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 1 caso confermato di Zika Virus (associato a viaggio all’estero, nessun decesso); 3 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 46 anni, 67% di sesso maschile, nessun decesso); 1 caso confermato di infezione neuro-invasiva – TBE (autoctono, nessun decesso); nessun caso di Toscana Virus. Per maggiori informazioni sui dati consulta la
A seguito della diffusione di un ceppo di influenza aviaria H5N1 ad alta patogenicità (HPAI) in alcuni allevamenti di bovini da latte degli Stati Uniti, il Laboratorio di referenza europeo (EURL) per l’influenza aviaria presso l’IZSVe precisa che al momento non sono stati riportati casi nei bovini e nell’uomo in Italia e nella UE.
Arriva per tutti i professionisti sanitari il nuovo manuale sulla formazione continua rivisto dalla rinnovata Commissione ECM. Valido per il triennio 2023-25, rinnova l’obbligo di totalizzare 150 crediti nei tre anni. Ma ci sono gli sconti, già noti e partiamo da qui.
Un nuovo studio pubblicato su Environmental Science & Technology (ES&T) ha rilevato la presenza in imballaggi alimentari di Pfas che non dovrebbero essere presenti al loro interno.
Il dott. Laddomada, ex direttore dell’IZS della Sardegna parla di Peste Suina Africana , un tema che ha segnato profondamente la sua vita professionale.