L’Oms lancia un piano strategico globale contro la dengue
I casi di dengue sono aumentati in tutte e sei le regioni dell’Oms. Una chiamata all’zione per combattere anche le altre malattie arbovirosi trasmesse da Aedes
Oggi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato il Global Strategic Preparedness, Readiness and Response Plan (Sprp) per affrontare la dengue e altri arbovirus trasmessi da Aedes . Il piano mira a ridurre il peso della malattia, della sofferenza e dei decessi causati dalla dengue e da altre malattie arbovirosi trasmesse da Aedes come Zika e chikungunya, promuovendo una risposta coordinata a livello globale.
Il piano delinea le azioni prioritarie per controllare la trasmissione e offre raccomandazioni ai paesi interessati in vari settori, tra cui la sorveglianza delle malattie, le attività di laboratorio, il controllo dei vettori, il coinvolgimento della comunità, la gestione clinica e la ricerca e sviluppo, attraverso un approccio che coinvolga l’intera società e le regioni.
Si stima che quattro miliardi di persone siano a rischio di infezione da arbovirus in tutto il mondo e si stima che questo numero aumenterà a 5 miliardi entro il 2050. I casi di dengue sono aumentati in tutte e sei le regioni dell’Oms e il numero di casi è approssimativamente raddoppiato ogni anno dal 2021, con oltre 12,3 milioni di casi alla fine di agosto di quest’anno, quasi il doppio dei 6,5 milioni di casi segnalati in tutto il 2023.
Fonte: panoramadellasanita.it
Sono stati quattro giorni pieni di contenuti scientifici importanti quelli dell’ottavo World One Health Congress (8WOHC) che si è svolto – per la prima volta in Africa – a Città del Capo il 24 settembre 2024.
Temperature più elevate, aumento della siccità, fenomeni meteorologici più violenti, riscaldamento delle acque marine e innalzamento del livello dei mari, perdita di specie animali e vegetali, maggior variabilità delle produzioni agricole e maggiori rischi per la salute. Sono i principali effetti della “evoluzione incontrollata” del clima, meglio nota come “cambiamenti climatici” per i più.
Che cosa è stato richiesto all’EFSA?
L’European Centre for Disease Control and Prevention (ECDC) assume la presidenza della One Health Task Force, creata nel 2023 per consentire alle agenzie UE di contribuire con successo all’implementazione dell’approccio One Health in Europa. La task force comprende l’Agenzia europea dei medicinali (EMA), lo stesso Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
I maiali possono fungere da veicolo di trasmissione per un ceppo del virus dell’epatite E, HEV, comune nei ratti, che è stato recentemente legato a infezioni umane. Lo rivela uno studio dell’Ohio State University, riportato sulla rivista
L’espansione di Vespa velutina segna due record con i ritrovamenti dell’insetto a centinaia di chilometri di distanza dalla zona in cui ormai è pressoché stabile, cioè la Liguria e la Toscana.
Sulla Rivista “The Lancet/Planetary Health” è stata pubblicato di recente il Report di un Gruppo di Ricerca della Rivista dal titolo “Un mondo giusto su un pianeta sicuro …”, gruppo coordinato dal Prof. Joyeeta Gupta.
Presso il laboratorio della sezione di Rieti del nostro Istituto, è stata confermata la positività per Trichinella sp. in un lupo trovato morto in provincia di Rieti nel luglio 2024. Le larve di Trichinella sono state identificate tramite microscopia ottica, a seguito della digestione artificiale di un campione di muscolo tibiale craniale.
Vespa velutina, il calabrone asiatico che sta invadendo l’Italia Nord occidentale, è arrivato per la prima volta in provincia di Modena.