Si intensifica la scarsità idrica nei principali Paesi produttori di cibo
L’acqua è una risorsa fondamentale ma il suo utilizzo insostenibile minaccia la sicurezza alimentare e ambientale a livello planetario. Un recente studio internazionale, pubblicato su Nature Communications, ha analizzato l’evoluzione della scarsità idrica nelle le tre nazioni più popolose e tra le maggiori produttrici di cibo al mondo, Cina, India e Stati Uniti, rivelando un aumento significativo della domanda di acqua, in gran parte legato all’irrigazione agricola.
Lo studio è stato condotto da un team internazionale di ricercatori, tra cui Marta Tuninetti del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI del Politecnico di Torino, in collaborazione con scienziati del Politecnico di Milano, della University of Delaware, Beijing Normal University, Virginia Polytechnic Institute and State University, Peking University, University of Alabama, e altre istituzioni. I ricercatori coinvolti hanno analizzato dati ad alta risoluzione spaziale e temporale per valutare l’andamento della domanda idrica dal 1980 al 2015 nei diversi settori economici, quali il settore domestico, industriale e agricolo.
Acqua blu
I risultati mostrano che la domanda di acqua blu, ovvero l’acqua prelevata da corpi idrici superficiali e di falda, è aumentata del 70% in Cina, 83% in India e 22% negli Stati Uniti. Tuttavia, mentre in Cina e in India i prelievi continuano a crescere, negli Stati Uniti il consumo idrico si è stabilizzato intorno ai 100 km³ all’anno. L’analisi evidenzia un incremento significativo del sovrasfruttamento delle risorse idriche nei mesi di picco dell’irrigazione. Secondo lo studio, il 32% dei bacini fluviali in Cina, il 61% in India e il 27% negli Stati Uniti attraversano almeno quattro mesi di scarsità idrica all’anno.
Fonte: foodandtec.com
Il 5 febbraio si è celebrata la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, il tema di quest’anno, #tempodiagire – #timetoact, sottolinea l’importanza di un’azione immediata per contrastare questo fenomeno e raggiungere l’obiettivo 12.3 delle Nazioni Unite.
Le microplastiche – cioè i frammenti di plastica di dimensioni inferiori ad un micrometro, un milionesimo di metro – stanno diventando uno dei principali inquinanti a livello globale, presenti ormai in molti ambienti e con effetti che spesso sono ancora da capire pienamente.
Si è svolta fra ottobre e novembre una storica missione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) fra i ghiacci dell’Antartide alla ricerca dell’
È stato pubblicato il 29 Gennaio 2025 il Rapporto Interagenzia ECDC-EFSA sulle indagini e gestione coordinate One Health dei focolai causati dai virus zoonotici dell’influenza aviaria nell’uomo e animali.
Cresce ancora la quota di cibo che si butta nella spazzatura e scende sempre di più l’attenzione alle buone pratiche.
Conosciamo
La nomina del nuovo Presidente Donald Trump in USA ha determinato un cambiamento profondo delle politiche americane su temi sensibili come salute, clima, immigrazione che impattano tutte sul tema “One Health”.
Il trattamento a base di anticorpi altamente neutralizzanti MEDI8852 può proteggere i primati dalla malattia causata dal virus dell’influenza aviaria H5N1. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università di Pittsburgh e del NIH Vaccine Research Center.
Per la prima volta le cinque agenzie europee per la salute e l’ambiente – EFSA, ECDC, ECHA, AEA ed EMA