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L’EFSA rivede il quantitativo massimo di rame ammesso nei mangimi

logo-efsaL’EFSA ha proposto modifiche ai livelli massimi di rame ammessi nei mangimi destinati ad alcuni gruppi di animali, raccomandando una riduzione del tenore massimo di rame nei mangimi per suinetti, bovini e vacche da latte, e un aumento nei mangimi per capre. I livelli proposti ridurrebbero la quantità di rame rilasciata nell’ambiente, il che potrebbe avere un ruolo favorevole nel ridurre la resistenza agli antimicrobici.

Il gruppo di esperti scientifici sugli additivi, i prodotti o le sostanze usati nei mangimi (FEEDAP) raccomanda che il contenuto di rame nei mangimi completi per suinetti non superi i 25 mg per kg (una diminuzione rispetto ai precedenti 170 mg/kg). Il tenore massimo di rame in un mangime completo per vacche da latte e bovini dovrebbe essere ridotto da 35 mg/kg di mangime a 30 mg/kg, affermano gli esperti del gruppo.

Per quanto riguarda la maggior parte dei restanti gruppi di animali, i livelli massimi attualmente autorizzati restano invariati, tranne per le capre, per le quali il gruppo scientifico raccomanda un incremento.

I livelli raccomandati sono considerate sufficienti a soddisfare le esigenze nutrizionali in termini di rame di tali gruppi di animali.

Questo lavoro scientifico del gruppo FEEDAP si basa su un’approfondita e sistematica revisione della letteratura e dei dati raccolti dagli Stati membri e dalle parti interessate.

Il gruppo di esperti ritiene che una riduzione di rame nei mangimi per suinetti ridurrebbe del 20% il rilascio di rame nell’ambiente tramite deiezioni.

Nel parere scientifico gli esperti suggeriscono inoltre che la riduzione del rame nei mangimi potrebbe contribuire a ridurre la resistenza agli antimicrobici nei suini e nell’ambiente. Ciò perché alcuni studi indicano, tra le varie ipotesi, che la resistenza gli antimicrobici potrebbe essere connessa alla vicinanza genetica tra alcuni geni di resistenza agli antibiotici e alcuni geni di resistenza al rame.

Revision of the currently authorised maximum copper content in complete feed

Fonte: EFSA




Il Crea pubblica la nuova ‘Guida alla lettura’

Dal 13 dicembre del 2016, entrerà in vigore la nuova normativa europea, che obbliga i prodotti alimentari a riportare in etichetta i nutrienti presenti, la loro quantità nonché il loro valore energetico complessivo. Uno strumento in più per consentire a tutti una alimentazione sana ed equilibrata.

Tuttavia, il consumatore possiede le informazioni necessarie per comprendere ciò che legge e per scegliere nel modo giusto? A tal fine, un team multidisciplinare di ricercatori del CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, coordinato dal Gabriella Lo Feudo, dopo i positivi riscontri delle due Guide precedenti, ha messo a punto una nuova e ampliata edizione della Guida, dedicata appunto all’etichetta nutrizionale, con cui, a breve, dovremo tutti imparare a familiarizzare.

Si tratta di uno strumento di agile lettura e facile consultazione, con una grafica che riproduce fedelmente le etichette nutrizionali più diffuse di numerose tipologie di prodotto.

“La ricerca è anche questo – afferma Ida Marandola, direttore generale CREA – fornire ai cittadini elementi certi di conoscenza per poter migliorare la qualità della vita di ogni giorno e per diffondere la consapevolezza dell’unicità del nostro patrimonio agroalimentare”

Consulta la CREA_etichette-nutrizionali-on-line




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