Nuovo coronavirus, dagli animali all’uomo, dall’uomo agli animali e……..
Come emerge da vari studi pubblicati su autorevoli riviste scientifiche, gatto, criceto, furetto, visone, tigre e leone rappresentano, unitamente al macaco e ad altri primati non umani, specie animali suscettibili nei confronti dell’infezione naturale e/o sperimentale da SARS-CoV-2, il famigerato coronavirus responsabile della CoViD-19.
I gatti SARS-CoV-2-infetti sarebbero altresì in grado, analogamente a quanto accertato nella nostra specie, di trasmettere per via respiratoria il virus ad altri gatti posti a stretto contatto con essi.
In Olanda, ove l’infezione da SARS-CoV-2 e’ stata recentemente segnalata in diversi allevamenti di visoni, sarebbero stati parimenti osservati casi di CoViD-19 fra il personale dedito al mantenimento di questi animali. Visto e considerato che gli isolati virali identificati nei suddetti pazienti mostravano analogie di sequenza, in rapporto a quelli ottenuti dai visoni, ben più spiccate rispetto a quelle presenti negli isolati virali caratterizzati da altri individui CoViD-19-affetti residenti nella medesima area, appare plausibile che i primi abbiano potuto acquisire l’infezione dai visoni.
Tutto ciò ci rimanda inevitabilmente al complesso ciclo naturale di un’infezione pandemica, quella da SARS-CoV-2 per l’appunto, che nei pipistrelli avrebbe trovato la propria culla d’origine, per poi trasferirsi (presumibilmente) ad un secondo “serbatoio” animale – a tutt’ oggi non ancora identificato con certezza – e di lì all’uomo, con ulteriori “passaggi” del virus dalla nostra specie a quelle citate in premessa.
Il nuovo coronavirus si trova “in buona compagnia” da questo punto di vista, e non soltanto perché i suoi due “illustri” predecessori responsabili della SARS e della MERS hanno avuto una pressoché analoga origine (pipistrelli), ma anche e soprattutto perché il 70% e più delle “malattie infettive emergenti” riconoscono un’origine animale.
Questioni complesse, da affrontare in un’ottica multidisciplinare e di “One Health”.
Prof. Giovanni DI GUARDO
Docente di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria
Facolta’ di Medicina Veterinaria – Universita’ degli Studi di Teramo
In un articolo pubblicato sul quotidiano “La Città” di Teramo, il Prof. Giuseppe Borzacchiello (Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Universita’ di Napoli “Federico II”) e il Prof. Giovanni Di Guardo (Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Teramo) affrontano, nell’ottica One Health, il progressivo ampliarsi dello spettro di ospiti suscettibili al virus SARS-CoV-2 e le domande nonchè le riflessioni che ne scaturiscono.
La British Small Animal Veterinary Association (BSAVA) ha realizzato una guida al triage di cani e gatti, indirizzata al personale delle strutture medico veterinarie nell’emergenza COVID-19, per identificare rapidamente i casi urgenti, potenzialmente urgenti, non urgenti e da posticipare.
L’Istituto superiore di sanità fa chiarezza su alcune domande frequenti legate al Sars Cov 2:
Nel quadro della pandemia COVID-19, l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e la World Veterinary Association (WVA) hanno fatto una dichiarazione congiunta perrichiamare l’attenzione sul ruolo e le responsabilità della professione veterinaria per la salute pubblica, mettemdo in evidenza le attività veterinarie specifiche fondamentali per garantire continuità nella sicurezza alimentare, nella prevenzione delle malattie e nella gestione delle emergenze.
Si celebrerà il 5 febbraio 2020 la 7^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, quest’anno dedicata in particolare alla correlazione tra la prevenzione dello spreco, la salute umana e l’ambiente.
Il Rapporto “
E’ dedicato al comparto dell’apicoltura il 21° Quaderno della Collana editoriale di Veneto Agricoltura.
Le mani curano, danno assistenza e conforto, e sono anche la prima arma a disposizione di tutti per la difesa da tutte le infezioni, a partire da quella da Covid-19. Tenere le mani pulite quindi diventa un gesto d’amore nei nostri confronti e di chi ci sta intorno. È questo il senso del video realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità per la Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani che si celebra il 5 maggio, con il claim “Cura le mani, le mani curano” che è alla base anche di due infografiche che spiegano come garantirne una corretta igiene. Nel video, che ha come colonna sonora il brano “Cascade” di Chopin, le mani sono rappresentate in molte delle loro funzioni, da quelle che abbracciano a quelle che assistono. Non mancano i riferimenti all’epidemia attuale, dalle immagini di operatori sanitari ad un dito che preme il pulsante di un ascensore, che ricorda uno dei modi di trasmissione documentati ai tempi della Sars.
L’EFSA ha valutato i rischi per la salute pubblica connessi alla contaminazione da Listeria nelle verdure scottate in acqua bollente o passate brevemente al vapore prima di essere surgelate, concludendo che i rischi associati al consumo di questi prodotti sono inferiori rispetto a quelli da alimenti pronti come: il pesce affumicato, la carne cotta, le salsicce, il paté, i formaggi a pasta molle, che di solito vengono associati a contaminazione da Listeria.