Conferenza INFOSAN: nuove tecnologie, tracciabilità e trasparenza per malattie di origine alimentare sempre più complesse
Si sta svolgendo ad Abu Dhabi il secondo incontro globale dell’International Food Safety Authorities Network (Infosan) organizzato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) e ospitato dall’Autorità per l’agricoltura e la sicurezza alimentare di Abu Dhabi (Adafsa).
Infosan (International Food Safety Authorities Network) è una rete globale di 190 autorità nazionali per la sicurezza alimentare, gestita congiuntamente dall’Oms e dalla Fao con lo scopo di garantire una rapida condivisione delle informazioni durante le emergenze in materia di sicurezza alimentare, migliorare la cooperazione tra paesi e reti e sviluppare le loro capacità nella gestione delle emergenze. Infosan ha inoltre il compito di verificare, valutare e indagare sugli incidenti leagati alla sicurezza alimentare in collaborazione con gli Stati membri, diramare allerte per fermare la diffusione di alimenti contaminati da un paese all’altro e fornire assistenza tecnica su richiesta per gestire le emergenze.
Durante i 4 giorni le autorità di sicurezza alimentare, 230 esperti e funzionari di 135 paesi, 35 rappresentanti dell’OMS, della FAO e della Banca mondiale parteciperanno ad un evento principale di carattere internazionale e a 8 incontri regionali per rafforzare la cooperazione e chiedere un’azione più incisiva per proteggere la salute delle persone e salvaguardare le economie nazionali e globali dagli effetti di epidemie di malattie di origine alimentare sempre più complesse .
Fra i temi affrontati la gestione delle frodi alimentari, la regolamentazione e la rintracciabilità dei prodotti dal commercio online (l’espansione di nuove piattaforme per l’acquisto e la consegna di alimenti pone nuove sfide per la sicurezza alimentare, con catene di distribuzione alimentare per lo più non regolamentate che complicano la tracciabilità), la valutazione e gestione del rischio, la prevenzione e la gestione dell’antibioticoresistenza.
Particolare attenzione sarà dedicata all’uso della genomica nelle indagini sulle epidemie grazie alla quale aumentano le possibilità di identificare i casi di malattia di origine alimentare correlati a focolai da casi sporadici e non connessi e di individuare le aree di contaminazione che richiedono un intervento
A fronte del grande aumento del numero e della portata delle emergenze di origine alimentare, legato alla globalizzazione degli scambi di alimenti e mangimi, “I paesi devono investire in tecnologie che tracciano le emergenze della sicurezza alimentare. Devono inoltre essere trasparenti nel condividere le informazioni sui focolai per impedire la loro diffusione transfrontaliera e il rischio per la salute che rappresentano” ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms.
Alcuni numeri per comprendere l’incidenza delle sicurezza alimentare:
- a causa dell’epidemia di listeriosi in Spagna nel 2019, la più grande della storia nazionale, oltre 200 persone si sono ammalate, delle quali 3 sono morte;
- l’epidemia di listeriosi più grande al mondo, in Sudafrica nel 2017-2018, ha coinvolto oltre 1000 persone che hanno sofferto di intossicazione alimentare e più di 200 morti;
- un focolaio di listeriosi in Europa legato a verdure surgelate prodotte in una fabbrica ungherese nel 2018 ha colpito sette paesi, 47 persone che si sono ammalate. La fabbrica produceva prodotti alimentari che venivano esportati in oltre 100 paesi
A cura della segreteria SIMeVeP
In occasione del World Wildlife Day, che si celebra il 3 marzo in tutto il mondo, il WWF valuta lo stato di salute di specie e habitat italiani più a rischio, elaborando i dati messi a disposizione dal nostro Paese alla Comunità Europea per il report quinquennale sulla Direttiva Habitat, la norma che a livello comunitario protegge le specie maggiormente minacciate d’estinzione. Purtroppo, sebbene le valutazioni siano ancora preliminari, il quadro per la natura italiana è tutt’altro che roseo.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana informa su due casi di ritrovamento di larve di Trichinella in cinghiali abbattuti a caccia nei territori delle province di Frosinone e di Latina.
Secondo una
Il 3 marzo, in occasione della
All’origine dell’epidemia di peste del 1347, che dall’Asia centrale dilagò in tutta Europa decimando almeno un terzo della popolazione, ci furono probabilmente condizioni climatiche particolarmente favorevoli di caldo e umidità. L’interdipendenza fra clima, ambiente e salute però non era ancora chiara; d’altronde i medici di allora non furono nemmeno in grado di capire che la trasmissione del patogeno era causata dalle pulci, propendendo piuttosto per la punizione divina.
Il
Salmonella e Campylobacter stanno diventando sempre più resistenti alla ciprofloxacina, uno degli antibiotici di elezione per il trattamento delle infezioni causate dai suddetti batteri. È questa la conclusione dell’ultimo rapporto sull’antibiotico-resistenza nelle zoonosi pubblicato oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che presenta anche alcune tendenze positive nel settore animale.
Sulla Gazzetta Ufficiale n.208 del 5-9-2019 è pubblicato il
Sono entrate in vigore le modifiche alle appendici della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche minacciate d’estinzione (Cites) adottate dalla 18a Conferenza delle Parti che si è tenuta a Ginevra dal 17 al 28 agosto scorso. Prevedono nuove specie protette che appartengono alla famiglia delle lucertole, delle tartarughe, dei gechi, lontre, gru e farfalle (Ceratophora erdeleni, Ceratophora karu, Ceratophora tennentii, Cophotis ceylanica, Cophotis dumbara, Gonatodes daudini, Achillides chikae hermeli, Parides burchellanus, Aonyx cinerea, Lutrogale perspicillata, Gruidae Balearica pavonina, Cuora bourreti, Cuora picturata, Mauremys annamensis, Geochelone elegans e Malacochersus tornieri).