Piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica

Bandiera Unione EuropeaGli Europarlamentari hanno approvato, con 589 voti favorevoli, 12 contrari e 36 astensioni, il ‘Piano d’azione europeo “One Health” contro la resistenza antimicrobica’, sottoforma di risoluzione non vincolante.

Il concetto di “One Health”, ovvero di Salute Unica, comprendere nell’idea di salute, oltre quella dell’uomo, anche quella degli animali e dell’ambiente per coglierne e interpretare la complessità delle interconnessioni esistenti.

Per i deputati sono attraverso questo tipo di approccio è possibile affrontare la crescente minaccia rappresentata dai batteri resistenti agli antibiotici.

“Se non si fa nulla, la resistenza antimicrobica può causare entro il 2050 più morti del cancro. Dobbiamo iniziare a osservare l’intero ciclo, perché la salute delle persone e quella degli animali sono interconnesse. Le malattie vengono trasmesse dalle persone agli animali e viceversa, ed è per questo motivo che sosteniamo l’approccio olistico dell’iniziativa ‘One Health’. Gli Stati membri dell’UE gestiscono questo problema in modi diversi, per cui chiediamo alla Commissione di considerare la possibilità di richiedere ai Paesi UE di raccogliere e presentare regolarmente dei dati di monitoraggio, in modo da averli a disposizione a livello UE e di stabilire degli indicatori per misurare i progressi nella lotta contro la resistenza antimicrobica”

ha dichiarato la relatrice Karin Kadenbach (S&D, AT).

La risoluzione chiede alla Commissione europea e agli Stati membri di limitare la vendita di antibiotici da parte degli operatori della salute umana e animale che li prescrivono e di eliminare qualsiasi incentivo finanziario. È necessario adottare misure concrete contro le vendite illegali e le vendite senza prescrizione di antimicrobici nell’UE.

La Commissione europea dovrebbe elaborare un elenco prioritario degli agenti patogeni dell’UE sia per l’uomo che per gli animali, definendo chiaramente le priorità future in materia di ricerca e sviluppo. Occorre creare incentivi per stimolare gli investimenti in nuove sostanze.

Il testo approvato (In italiano)

A cura della Segreteria SIMeVeP

 




Influenza aviaria a livello di interfaccia uomo-animale, valutazione del rischio OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un documento sulla valutazione del rischio sull’influenza aviaria a livello di interfaccia uomo-animale.

Per ciascun sottotipo del virus dell’influenza aviaria
A(H5N6), A(H7N9) e A(H9N2) e dell’influenza suina  A(H1N1)v, A(H1N2)v e A(H3N2)v, viene  descritta la situazione corrente e vengono presi in esame i seguenti quesiti:

1.Qual è la probabilità che si verifichino ulteriori casi umani di infezione da virus X dell’influenza aviaria?

2.Qual è la probabilità di trasmissione del virus X dell’influenza aviaria tra le persone OPPURE da persona a persona?

3.Qual è la probabilità di diffusione internazionale del virus X dell’influenza aviaria mediante i viaggiatori?

Il documento riporta anche alcune raccomandazioni generali sulla gestione del rischio, sottolineando l’importanza delle buone pratiche di sicurezza e igiene alimentare, della sorveglianza globale e della collaborazione tra diverse figure professionali.

Una sintesi e traduzione del documento è presente sul sito dell’IZS Abruzzo e Molise




Oms: le malattie con potenziale epidemico che richiedono attenzione prioritaria

Nell’ambito del progetto “R&D Blueprint”, l’Oms ha pubblicato la seconda revisione dell’elenco delle malattie in grado di provocare un’emergenza sanitaria pubblica, a causa del loro potenziale epidemico, per le quali non esistono o non sono sufficienti contromisure, e che per questo meritano un’attenzione  “prioritaria” di Ricerca&Sviluppo, in particolare per sviluppare farmaci e vaccini utili a contrastarle.

E’ proprio attraverso una “metodologia di prioritizzazione “ che a dicembre nel 2015 è stato rilasciato un primi elenco di malattie prioritarie, sottoposto a una prima revisione nel gennaio 2017.

Queste le malattie individuate, elencate non in ordine di importanza:

La “malattia X” rappresenta la consapevolezza che una grave epidemia internazionale potrebbe essere causata da un agente patogeno attualmente sconosciuto, pertanto il Progetto “R&D Blueprint” mira esplicitamente ad una preparazione il più possibile trasversale di Ricerca & Sviluppo che sia rilevante anche per un’eventuale “malattia X” sconosciuta.

L’elenco è considerato non esaustivo.

Altre malattie che dovrebbero essere osservate attentamente in una futura revisione delle lista sono: febbri emorragiche arenavirali diverse dalla febbre di Lassa; Chikungunya; malattie coronavirali altamente patogene diverse dalla MERS e dalla SARS; emergenti enterovirus non polio (compresi EV71, D68); e grave febbre con sindrome da trombocitopenia (SFTS).

Malattie come Dengue, febbre gialla, HIV/AIDS, tubercolosi, malaria, influenza che causa gravi malattie umane, vaiolo, colera, leishmaniosi, virus del Nilo occidentale e peste continuano a porre gravi problemi di salute pubblica, ma sono sono già oggetto di programmi di controllo e ricerca specifici e per questo non incluse nell’elenco prioritario; gli esperti ’OMS hanno comunque riconosciuto la necessità di migliorare la diagnostica e i vaccini per la peste polmonare e il supporto aggiuntivo per terapie più efficaci contro la leishmaniosi.

Gli esperti hanno anche osservato che:

– Per molte delle malattie discusse, così come per tutte le malattie che potrebbero causare un’emergenza sanitaria pubblica, è necessario migliorare la diagnostica.

– I farmaci e i vaccini esistenti necessitano di ulteriori miglioramenti per molte delle malattie considerate anche non incluse nell’elenco delle priorità.

– Qualsiasi tipo di agente patogeno potrebbe essere priorizzato nell’ambito del Progetto “R&D Blueprint”, non solo i virus.

– La ricerca necessaria comprende la ricerca di base/fondamentale e di caratterizzazione, nonché studi epidemiologici, entomologici o multidisciplinari, ulteriori chiarimenti sulle e vie di trasmissione, così come la ricerca in scienze sociali.

– È necessario valorizzare le contromisure sviluppate per più malattie o per famiglie di agenti patogeni, ove possibile.

È stato inoltre deciso che nelle revisioni future andrà preso in considerazione anche l’impatto delle questioni ambientali sulle malattie con il potenziale di causare emergenze sanitarie.

È stato infine sottolineato il valore di un approccio “One Health”, che comprende un processo di prioritizzazione parallelo per la salute degli animali, come utile a sostenere la ricerca e lo sviluppo per prevenire e controllare le malattie degli animali, riducendo al minimo i contagi e migliorando la sicurezza alimentare. È stata anche rilevata la possibile utilità dei vaccini animali per prevenire emergenze sanitarie.

Sono stati poi ricordati gli sforzi coordinati per affrontare la resistenza antimicrobica attraverso specifiche iniziative internazionali. Non è stata esclusa la possibilità che, in futuro, possa emergere un agente patogeno resistente, che verrebbe, in questa eventualità, appropriatamente priorizzato.

A cura della segreteria SIMeVeP




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