La Commissione europea ha richiesto un’analisi del programma di monitoraggio della malattia da deperimento cronico (CWD) in Norvegia, Svezia, Finlandia, Islanda, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia (9 gennaio 2017-28 febbraio 2022).
Sono stati riscontrati 13 casi nelle renne, 15 nell’alce e 3 nei cervi rossi. Gli animali esaminati hanno mostrato due fenotipi, distinti per la presenza o l’assenza della normale proteina prionica cellulare (PrP) associata alla malattia, rilevabile nei tessuti linforeticolari.
La CWD è stata rilevata per la prima volta in Finlandia, Svezia e in altre zone della Norvegia. Nei paesi in cui la malattia non è stata rilevata, le prove erano insufficienti per escluderne del tutto la presenza. Laddove sono stati rilevati casi, la prevalenza era inferiore all’1%.
I dati suggeriscono inoltre che i gruppi di animali target ad alto rischio sui quali si concentra la sorveglianza dovrebbero essere rivisti, e che gli animali morti per “incidente stradale” non dovrebbero essere più testati per CWD.
I dati rivelano che, oltre alle differenze per età e sesso, la proteina prionica (PRNP)differisce anche tra le renne selvatiche positive e negative.
Per quanto riguarda la sorveglianza è stato proposto un sistema graduale basato su un’attività minima di base da attuare in tutti i paesi europei dove vivono popolazioni di cervidi sensibili che può essere poi ampliata con indagini ad hoc rivolte al raggiungimento di obbiettivi specifici, e sulla base della presenza o meno di casi. Queste indagini, sostenute nel tempo, si avvalgono di test in parallelo di obex e linfonodi provenienti da popolazioni di cervidi target ad alto rischio e si basano su unità di campionamento e prevalenza stimata sui dati disponibili.
Valutare la probabilità di presenza della malattia sarà possibile grazie ai seguenti criteri appositamente delineati: definizione dell’area geografica, valutazione annuale del rischio di introduzione, sorveglianza di base, formazione e coinvolgimento delle parti interessate e attuazione di un programma di sorveglianza basato su parametri stabiliti a partire dai dati presenti in letteratura.
Tutti i casi positivi devono essere genotipizzati. Sono state proposte le dimensioni del campione per rilevare e stimare la frequenza dei polimorfismi PRNP. Il sequenziamento a doppio filamento dell’intero quadro di lettura aperto del gene PRNP dovrebbe essere effettuato per tutti i campioni selezionati e successivamente i dati andrebbero raccolti in un sistema centralizzato a livello dell’UE.
Fonte: IZS Teramo