La Sanità Pubblica Veterinaria alla Leopolda Salute

Si terrà il 21 ottobre alla Leopolda Salute a Firenze l’incontro “Ecosistema, Benessere animale, Salute del Pianeta: la Sanità Pubblica Veterinaria nel XXI Secolo”

Nella seconda metà del XX secolo, la Sanità Pubblica Veterinaria ha dato un considerevole impulso, concettuale e operativo, alla nascita e sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale: un ragguardevole risultato, fra i tanti, è che la salute e benessere animali e la sicurezza degli alimenti sono parte integrante delle competenze sanitarie, in un’ottica che anticipa quella dell’approccio One Health – Salute Unica ora tanto di attualità. Eppure, nei primi decenni del secolo attuale, vi sono indizi di una possibile stanchezza e questo proprio quando un vigoroso ed aggiornato contributo veterinario sarebbe per affrontare problemi globali complessi, quali la globalizzazione -anzi, planetarizzazione- delle questioni di salute, le ricorrenti epidemie di origine zoonotica, l’antimicrobico-resistenza, la tutela della sicurezza degli alimenti e insieme della sostenibilità delle produzioni, l’impatto dei fattori ecosistemici (clima, biodiversità, inquinamento…) sulle popolazioni animali domestiche e non, e quindi -anche e inevitabilmente- sulla salute umana.

Intendiamo, però, avere un approccio positivo: Quali le sfide principali? In che direzioni e come aggiornare e potenziare la formazione, la collaborazione transdisciplinare, la cooperazione internazionale?

Per un ragionamento articolato a più voci, chiamiamo le voci degli enti del servizio sanitario nazionale, del mondo universitario e di enti internazionali (EFSA, FAO, OMS-WHO) fortemente coinvolti e attivi nello sviluppo dell’approccio One Health.

Moderano Aldo Grasselli, Segretario Nazionale SIVeMP e Presidente Onorario della SIMeVeP e Alberto Mantovani, Presidente Centro Studi KOS – Scienza Arte Società

Il programma




ECM Brescia ONE HEALTH: malattie emergenti dalla Fauna selvatica all’uomo – 24 ottobre

imparareIl 24 ottobre si terrà a Brescia il corso dal titolo “ONE HEALTH: malattie emergenti dalla Fauna selvatica all’uomo”.

Il corso, organizzato da SIMeVeP in collaborazione con SIEF (Società di Ecopatologia della Fauna selvatica), è in fase di accreditamento ed è aperto a 80 partecipanti tra Medici Veterinari e Medici Chirurghi (Igiene epidemiologia e sanità pubblica/Igiene degli alimenti e nutrizione/Medicina del lavoro/Malattie infettive). Al corso saranno assegnati 6 crediti ECM.

La sede del corso è IZS Lombardia ed Emilia Romagna sede di Brescia, Sala Gualandi Via A. Bianchi 9.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie emergenti sono quelle malattie infettive recentemente identificate oppure già note, ma che hanno mostrato un aumento dell’incidenza o un’espansione della loro diffusione geografica e rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica, soprattutto quando presentano un potenziale epidemico o pandemico.

La fauna selvatica gioca un ruolo cruciale nella diffusione e nel mantenimento di molte malattie infettive. Ne sono un chiaro esempio i virus influenzali, il virus dell’encefalite da zecche e numerosi virus trasmessi e conservati dai chirotteri.

I virus influenzali ad alta patogenicità, appartenenti alla famiglia degli Orthomyxoviridae, sono stati rilevati negli ultimi anni in diverse specie animali e sono ormai responsabili di epidemie annuali tra gli allevamenti avicoli italiani.

I chirotteri costituiscono un importante serbatoio naturale di virus ad alto potenziale zoonotico e con elevata patogenicità per l’uomo.

Anche il virus dell’encefalite da zecche, da tempo endemico in alcune aree del Nord-Est italiano, è stato recentemente segnalato in Lombardia, con conseguente aumento del rischio di trasmissione all’uomo.

In un’ottica di “One Health”, questa giornata di studio si propone di aggiornare i partecipanti su alcune patologie dall’elevato potenziale zoonotico grazie al contributo di esperti del settore.

Locandina

Programma scientifico

Scheda di iscrizione

 




Pubblicati i lavori del Convegno di San Vito Chietino su Agenda 2030, One Health, IA

Sono on line i lavori presentati dai relatori durante il Convegno “AGENDA 2030, ONE HEALTH, IA: PROSPETTIVE E SVILUPPO DELLA MEDICINA VETERINARIA DEL FUTURO” dal titolo svolto a San Vito Chietino (CH) il 19 settembre u.s..

One Health significa letteralmente “una salute” e riconosce che salute delle persone, degli animali e dall’ambiente che li ospita, ossia dell’intero ecosistema, sono legate indissolubilmente e richiedono un approccio olistico utile alla progettazione ed implementazione di programmi multidisciplinari in grado di coinvolgere diversi settori che devono cooperare per presidiare efficacemente la salute pubblica. La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024 (UNFCCC COP 29), che si è tenuta nel novembre 2024 a Baku, in Azerbaigian, ha avuto uno svolgimento complesso e ha registrato grandi differenze di intenti tra i Paesi emergenti, che chiedevano aiuti per adottare tecnologie sostenibili, e i Paesi più sviluppati che frenavano accordi finanziari ritenuti troppo onerosi. Per evitare il fallimento completo, dovuto alla contrapposizione tra sostenibilità ambientale e finanziari si è arrivati ad un mini accordo a supporto dei Paesi con siccità e con alti livelli di inquinamento. Lo stato di salute del nostro pianeta è ormai allarmante e l’azione delle principali potenze economiche e politiche globali, nonostante un positivo slancio, rimane al di sotto di quanto sarebbe necessario per arginare il cambiamento climatico e rispristinare lo stato di salute degli ecosistemi planetari. L’approccio One Health ha un ruolo chiave anche nel quadro dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile. La trasformazione sostenibile può beneficiare dalla visione sistemica, multidisciplinare e multistakeholder della One Health.

Anche le applicazioni sperimentali dell’Intelligenza Artificiale hanno dato finora risultati molto promettenti per produrre benefici in termini di salute globale, specificatamente nelle seguenti quattro categorie principali di attività:
1) Diagnostica
2) Valutazione del rischio di morbilità o mortalità
3) Previsione e sorveglianza delle epidemie
4) Pianificazione sanitaria.

Il corso mira ad accrescere la consapevolezza e l’importanza dell’adozione di un approccio inclusivo, indispensabile per rispondere efficacemente alle problematiche e alle minacce (già conosciute ed emergenti) causate dagli effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico. Si andrà quindi ad enfatizzare la necessità di presidiare il diritto alla salute, sancito dall’Art. 32 della nostra Costituzione, oltre che dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottando un approccio multidisciplinare che riunisca il concetto di “universalismo” (ossia ogni individuo è parte esistente all’interno di una complessità ambiente/animali/uomo) e di “universalità” che mira a garantire il diritto alla salute a tutti, senza distinzione di condizioni individuali o sociali. In questo modo si potrà tendere alla concretizzazione dell’approccio ONE HEALTH (una sola salute/un solo pianeta) che costituisce l’unica possibilità per l’elaborazione di un’efficace azione a protezione della salute pubblica, della sostenibilità delle produzioni e della tutela ambientale.

Scarica le presentazioni




Rimandato a data da destinarsi – Tick-borne encephalitis (TBE) e approccio One Health: medici umani e veterinari a confronto

Si comunica che il corso del 27 settembre organizzato dalla Asl di Pescara in collaborazione con la SIMeVeP è stato annullato e rimandato ad altra data.

Non appena possibile daremo comunicazione in merito.

 




Influenza Aviaria HPAI. In Brasile il primo dialogo multisettoriale globale affronta la minaccia pandemica

L’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) in particolare il ceppo H5N1, sta generando una preoccupazione a livello globale a causa della sua rapida e vasta diffusione.

La situazione è considerata un’emergenza per i seguenti motivi:

  • Diffusione tra specie diverse

Il virus, che colpisce principalmente gli uccelli selvatici, si sta diffondendo a un numero crescente di specie diverse, inclusi mammiferi come gatti, volpi, foche, orsi e persino vacche da latte negli USA. Questo allargamento del raggio d’azione del virus e del range di ospiti recettivi aumenta la complessità del suo controllo, sorveglianza e monitoraggio. La trasmissione avviene tipicamente per contatto diretto con animali infetti o tramite ambienti contaminati.

  • Impatto su animali domestici e selvatici

Il virus H5N1 ha causato focolai devastanti negli allevamenti di pollame in tutto il mondo, con tassi di mortalità elevati, portando all’abbattimento di milioni di animali. Negli uccelli selvatici, la malattia ha provocato un numero senza precedenti di decessi in diverse specie. Oltre alle conseguenze sulla salute animale, la diffusione ha un impatto economico significativo, con restrizioni commerciali e carenza di prodotti come le uova.

  • Rischio per la salute umana

Sebbene la trasmissione da animale a uomo sia rara e non sia stata ancora segnalata una trasmissione sostenuta da persona a persona, l’infezione umana è possibile, soprattutto per chi ha contatti stretti e prolungati con animali infetti o ambienti contaminati. Le infezioni umane possono causare sintomi che variano da lievi a gravi, fino alla morte. La principale preoccupazione, che spinge a un monitoraggio costante, è che il virus possa mutare e acquisire la capacità di diffondersi facilmente tra gli esseri umani, scatenando una potenziale pandemia.

Le organizzazioni internazionali come l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stanno lavorando per monitorare la situazione, valutare i rischi e supportare i Paesi nella gestione dell’emergenza. Vengono implementate misure di prevenzione e controllo, come la sorveglianza, la quarantena e l’adozione di rigorose misure di biosicurezza negli allevamenti, per limitare la diffusione del virus.

A Foz do Iguaçu, in Brasile, si è tenuto di recente un evento storico che ha promosso il primo dialogo multisettoriale globale per contrastare la rapida diffusione dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) e coordinare una risposta efficace trasversale contro questa minaccia emergente  L’evento, organizzato dalla FAO in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento brasiliano, ha visto la partecipazione di circa 500 esperti rappresentanti della sanità pubblica, della politica, ma soprattutto per la prima volta anche rappresentanti del settore privato (come produttori di pollame e servizi sanitari per animali), riconoscendo il loro ruolo cruciale nella gestione e prevenzione della malattia.

L’importanza di questo evento è legata alla rapida diffusione di HPAI a partire dal 2020 che ha causato gravi danni non solo al settore avicolo, ma anche alla biodiversità e alla sicurezza alimentare. I dati scientifici di sorveglianza genomica ci dicono che il virus, che ha già infettato 83 specie di mammiferi, inclusi bovini da latte, non è più una minaccia sporadica ma una sfida globale e rappresenta una delle più gravi minacce pandemiche attuali. Il messaggio che emerge da questo evento rivolto a tutti gli stakeholders, rappresentanti politici ed enti regolatori è che nessun singolo paese o settore può affrontarla da solo, e il fallimento non è un’opzione. La trasparenza e la collaborazione tra paesi, settori produttivi e comunità scientifica sono essenziali per proteggere la sicurezza alimentare globale. Su queste premesse l’incontro si è focalizzato sulla Strategia Globale per la Prevenzione e il Controllo dell’HPAI, lanciata da FAO e WOAH (Organizzazione Mondiale per la Salute Animale).

I temi principali del dialogo sono stati:

  • Strategie di prevenzione e controllo: Individuare le migliori pratiche, soprattutto nei paesi a basso reddito.
  • Sistemi di allerta e misure di sicurezza: Promuovere sistemi di allarme rapido, vaccinazioni e misure di biosicurezza.
  • Approccio “One Health“: Migliorare il coordinamento multisettoriale per affrontare la salute umana, animale e ambientale in modo integrato.
  • Soluzioni innovative: Condividere soluzioni all’avanguardia per la diagnostica, la sorveglianza e la risposta agli focolai.

Come riassunto da un esperto della FAO, “Una migliore sorveglianza, la biosicurezza e, se opportuno, la vaccinazione, unite a un rapido controllo della malattia, sono le chiavi per il suo contenimento“. L’incontro ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico e della partnership con il settore privato per ridurre il rischio di influenza aviaria per le generazioni future.

Maurizio Ferri
Responsabile scientifico SIMeVeP




Ferri al Webinar della SIFO su AMR

Oggi 15  settembre il dott. Maurizio Ferri partecipa alla FAD Webinar dal titolo “Prevenzione e gestione delle malattie infettive e dell’antimicrobico-resistenza in ottica One Health”, con un  intervento  sugli antibiotici in ambito veterinario e  su AMR in ottica One Health.

La resistenza agli antibiotici (AMR) è una grave minaccia per la salute pubblica, specialmente in Italia, a causa degli alti tassi di infezioni correlate all’assistenza sanitaria e delle conseguenze che queste hanno sulle cure mediche. I farmacisti, medici umani, veterinari del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) hanno un ruolo cruciale nel combattere l’AMR attraverso diversi interventi nei relativi settori, come la promozione dell’uso appropriato degli antibiotici e il monitoraggio dei consumi in una prospettiva OneHealth, che riconosce il legame tra la salute umana, animale e ambientale. Questo approccio permetterà loro di espandere il proprio campo d’azione e di collaborare con altri professionisti per affrontare l’AMR in modo più efficace.

Con il webinar organizzato da SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici farmaceutici delle Aziende Sanitarie) verrano trattati questi temi e la mia relazione avrà un focus sugli interventi nel settore veterinario tra cui le azioni di prevenzione, monitoraggio armonizzato AMR e la sorveglianza integrata veterinaria e di medicina umana.

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West Nile virus, una minaccia costante. Brochure SIMeVeP

Il West Nile Virus (WNV), o virus della Febbre del Nilo, è tornato alla ribalta sulla stampa, ma non è una patologia nuova: isolato per la prima volta in Uganda, nel distretto del West Nile, nel 1937, è un arbovirus – ovvero virus trasmessi da artropodi – appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Flavivirus. WNV, rappresenta una crescente preoccupazione in Italia e in Europa.

La SIMeVeP ha elaborato una brochure informativa per evidenziare l’importanza della prevenzione e il ruolo della sorveglianza veterinaria, nell’ottica One Health.

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La Trasmissione transovarica è un fenomeno frequente che garantisce la persistenza nel tempo dei molti arbovirus. Solo alcuni degli lavori scientifici consultati specifici sulla trasmissione transovarica:

* Nelms, B. M., Fechter-Leggett, E., Carroll, B. D., Macedo, P., Kluh, S., & Reisen, W. K. (2013). Experimental and Natural Vertical Transmission of West Nile Virus by California Culex (Diptera: Culicidae) Mosquitoes. Journal of Medical Entomology, 50(2), 371-378.
Questo studio esamina la trasmissione verticale (transovarica) del WNV in zanzare del genere Culex in California, sia in laboratorio che in natura, suggerendo che possa contribuire alla persistenza del virus.

* Mishra, A. C., & Mourya, D. T. (2001). Transovarial transmission of West Nile virus in Culex vishnui mosquito. Indian Journal of Medical Research, 114, 212-214.
Un report precoce sulla trasmissione transovarica del WNV in Culex vishnui, evidenziandone l’importanza nel ciclo naturale del virus.

* Anderson, J. F., & Main, A. J. (2020). Horizontal and Vertical Transmission of West Nile Virus by Aedes vexans (Diptera: Culicidae). Journal of Medical Entomology, 57(5), 1614-1619.
Questo studio valuta la capacità di Aedes vexans di trasmettere il virus West Nile sia orizzontalmente (tramite puntura) che verticalmente (alle uova).

* Anderson, J. F., Main, A. J., Cheng, G., & Ferrandino, F. J. (2012). Horizontal and Vertical Transmission of West Nile Virus Genotype NY99 by Culex salinarius and Genotypes NY99 and WN02 by Culex tarsalis. Journal of Medical Entomology, 49(1), 165-173. (Articolo PMC)
Confronta la trasmissione orizzontale e verticale di diversi genotipi del WNV in diverse specie di Culex.

Review e capitoli di libri che menzionano la trasmissione transovarica:
* Tesh, R. B., Bolling, B. G., & Beaty, B. J. (2016). Role of vertical transmission in mosquito-borne arbovirus maintenance and evolution. In: Arboviruses-Molecular Biology, Evolution and Control (pp. 191–217). Caister Academic Press.
Questo capitolo offre una panoramica più ampia sul ruolo della trasmissione verticale per vari arbovirus trasmessi dalle zanzare, incluso il WNV.

* Bergren, N. A., & Kading, R. C. (2018). The ecological significance and implications of transovarial transmission among the vector-borne Bunyaviruses: a review. Insects, 9(4), 173.
Anche se si concentra sui Bunyavirus, spesso le review sulla trasmissione transovarica degli arbovirus fanno riferimento al WNV come esempio rilevante.

* A systematic review on transovarial transmission of mosquito-borne viruses. Frontiers in Cellular and Infection Microbiology.

Sulla trasmissione transovarica vedi anche: “Transovarial transmission of mosquito-borne viruses: a systematic review




Agenda 2030, One Health, IA. Corso ECM gratuito 19 settembre – San Vito Chietino (CH)

One Health significa letteralmente “una salute”, riconosce che salute delle persone, degli animali e dell’intero ecosistema sono legate indissolubilmente e richiedono la progettazione e implementazione di programmi multidisciplinari in grado di coinvolgere diversi settori che devono cooperare per presidiare efficacemente la salute pubblica.

L’approccio One Health, con la sua visione sistemica, multidisciplinare e multistakeholder, ha un ruolo chiave anche nel quadro dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Anche le applicazioni sperimentali dell’Intelligenza Artificiale hanno dato finora risultati molto promettenti per produrre benefici in termini di salute globale, specificatamente nelle seguenti quattro categorie principali di attività:

1) Diagnostica
2) Valutazione del rischio di morbilità o mortalità
3) Previsione e sorveglianza delle epidemie
4) Pianificazione sanitaria.

Il corso “Agenda 2030, One Health, IA: prospettive e sviluppo della medicina veterinaria del futuro” che si terrà a San Vito Chietino (CH) il 19 settembre, organizzato da SIVeMP, in collaborazione con SIMeVeP e ENPAV, con il patrocinio di FNOVI, ANMVI, ASL 2 Abruzzo, IZS Abruzzo e Molise, Parco Nazionale della Maiella-Maiella Geopark, CONFPROFESSIONI, mira ad accrescere la consapevolezza e l’importanza dell’adozione di un approccio inclusivo, indispensabile per rispondere efficacemente alle problematiche e alle minacce (già conosciute ed emergenti) causate dagli effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico.

I posti per partecipare sono esauriti.

Programma corso




Pubblicati i lavori del Convegno: One Health: sfide e opportunità per un futuro sostenibile

Da oggi è possibile scaricare le presentazioni del Convegno “One Health: sfide e opportunità per un futuro sostenibile” che si è svolto ad Otranto dal 1 al 4 luglio 2025.

Il corso è stato finalizzato ad accrescere la consapevolezza nei Medici e Medici Veterinari della Sanità Pubblica dell’importanza dell’adozione di un approccio inclusivo, indispensabile per rispondere efficacemente alle problematiche e alle minacce (già conosciute ed emergenti) causate dagli effetti della globalizzazione e del cambiamento climatico. Si andrà quindi ad enfatizzare la necessità di presidiare il diritto alla salute, sancito dall’Art. 32 della nostra Costituzione, oltre che dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottando un approccio multidisciplinare che riunisca il concetto di “universalismo” (ossia ogni individuo è parte esistente all’interno di una complessità ambiente/animali/uomo) e di “universalità” che mira a garantire il diritto alla salute a tutti, senza distinzione di condizioni individuali o sociali. In questo modo si potrà tendere alla concretizzazione dell’approccio ONE HEALTH (una sola salute/un solo pianeta) che costituisce l’unica possibilità per l’elaborazione di un’efficace azione a protezione della salute pubblica, della sostenibilità delle produzioni e della tutela ambientale.

Scarica le presentazioni




Malattie da Vettori, al via le iscrizioni al corso Fad gratuito patrocinato da SIMeVeP

E’ possibile iscriversi già da oggi al corso FAD gratuito Malattie trasmesse da vettori: Focus su Febbre emorragica Crimea-Congo ed Encefalite da zecca realizzato da ACCMED in collaborazione con SIVeMP e il patrocinio di SIMeVeP, che sarà disponibile dal 4 agosto 2025 al 31 dicembre 2025.

Si stima che attualmente l’80% della popolazione mondiale è a rischio di contrarre una o più malattie da vettori e che queste ogni anno siano responsabili della morte di oltre mezzo milione di persone. Pertanto, le arbovirosi rappresentano un problema di sanità pubblica di primaria importanza la cui lotta risulta difficile e particolarmente sfidante.
L’aumento delle temperature e i conseguenti cambiamenti macro e microclimatici possono influenzare la biologia e l’ecologia dei vettori, così come gli scambi transfrontalieri ne favoriscono la diffusione e la distribuzione geografica. Per questi motivi, si assiste con maggiore frequenza alla comparsa di eventi epidemici ed alla endemizzazione delle stesse arbovirosi.

In un’ottica di “Salute Unica” e di collaborazione intersettoriale, imprescindibile per l’approccio alla lotta delle infezioni da vettori, il corso vuole contribuire all’aggiornamento su due importanti malattie trasmesse da zecche, attraverso l’intervento di specialisti che possono fornire ai partecipanti una visione multidisciplinare degli argomenti.

Il corso, della durata di 6 ore, è erogato in modalità asincrona, accreditato per 6 crediti ECM, ed è rivolto a:
– Biologi
– Medici specialisti in Igiene degli alimenti e della nutrizione, Igiene, epidemiologia e sanità pubblica, Malattie infettive, Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro
– Medicina Generale (medici di famiglia)
– Medici Veterinari

Per partecipare è necessario completare la procedura online di registrazione e iscrizione.

Un’occasione in più per compensare eventuali debiti formativi relativi agli anni passati

Clicca qui per tutte le informazioni, il programma, e l’iscrizione