1° Webinar FVE su ruolo del veterinario per la sostenibilità dell’allevamento e agricoltura

Il 23 Maggio 2022 si è tenuto il primo webinar FVE (Federazione dei Veterinari europei)  sull’innovazione e la tecnologia applicata in allevamento per una produzione sostenibile.  Moderato da Francesco Proscia (FVE) e Anna Cieckiewicz (presidente dell’International Veterinary Students Association) con il supporto di Wiebke Jansen (FVE), ha raccolto circa 75 partecipanti.

Dopo il discorso di benvenuto del Presidente FVE Rens van Dobbenburgh, Maurizio Ferri, delegato SIVeMP  presso la sezione UEVH,  ha presentato il position paper di FVE e la relativa campagna sulla sostenibilità.

Gloria Luzzani, specialista in sistemi ed economia agro alimentari, ha fatto una panoramica delle tre dimensioni dell’approccio sostenibile al cibo.

David Black, veterinario aziendale ha approfondito le nuove tecniche di allevamento e le pratiche di agricoltura rigenerativa che consentono al veterinario il migliore utilizzo delle tecniche genetiche per il miglioramento degli standard  di allevamento e per un produzione efficiente.

Nils Gabrowski ha fornito un breve contributo sul settore dell’allevamento degli insetti e sulla catena del valore delle proteine.

Carlos Pineiro, specialista in suini, ha illustrato i vantaggi ottenibili con la digitalizzazione, la gestione integrata dei dati e le nuove tecnologie che potrebbero aiutare la professione veterinaria a garantire la qualità e sicurezza degli alimenti e migliorare la produttività e il reddito di almeno il 20/30%.




PSA. Grasselli: “Lockdown maiali? Di fatto già c’è”

Usare quel termine richiama l’attenzione ma in questo caso a sproposito

“Il termine lockdown richiama l’attenzione ma nel caso della peste suina in Italia è usato a sproposito perché gli allevamenti dei suini sono già allertati rispetto ai rischi del virus, ogni azienda ha alzato il livello di biosicurezza con misure di controllo che impediscono l’entrata del virus in un allevamento zootecnico. Diciamo che oggi nelle zone dove è stato registrato un focolaio, di fatto ogni allevamento è un”isola’ che non deve essere invasa da nessun tipo di fattore di rischio”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Aldo Grasselli, presidente onorario della Società italiana di Medicina veterinaria preventiva (SIMeVeP), commentando la proposta arrivata dalla virologa Ilaria Capua che ha evidenziato che se il virus “entrasse nel settore suinicolo, saremmo costretti a misure come il lockdown degli animali e ad un blocco dell’export dei prodotti”.

“Al momento la situazione è sotto controllo dove sappiamo esistere i focolai e dove sono stati trovati animali selvatici positivi – precisa Grasselli analizzando il punto della situazione – Ma non abbiamo certezza che su tutto l’appennino dalla Liguria fino alle Marche, questo virus non possa scendere a valle e arrivare negli allevamenti suini della pianura. Ecco che è fondamentale una sorveglianza epidemiologica, il monitoraggio dei cinghiali intercettati o trovati morti, ci auguriamo che i focolai siano legati all’introduzione dall’estero, o per commerci fraudolenti o più verosimilmente per abitudini alimentari soprattutto legati all’Est Europa, di salumi non a norma che poi buttati nei cassonetti dei rifiuti sono stati poi intercettati dai cinghiali”.

Secondo Grasselli, “noi oggi abbiamo questo tipo di infezione in due aree del Paese dove sono state attivate tutte le procedure stabilite dai Comitati tecnico-scientifici istituti dai ministero della Salute e dell’Agricultura. Collaborano anche i centri di riferimento nella ricerca malattie infettive e quelli di gestione della fauna selvatica. Abbiamo fatto convergere, in questo momento di crisi, tutte le competenze su un tavolo di lavoro. Le strategie sono aggiornate a mano a mano che sopraggiungono informazioni nuove. Nelle zone dove c’è un focolaio si sono subito attivate le reti di contenimento, per impedire ai cinghiali di avvicinarsi ai centri urbani o in aree dove ci sono insediamenti zootecnici”.

“Poi – sottolinea – gli allevamenti si sono dotati di zanzariere e dissuasori per uccelli, per impedire ad ogni animale possibile ‘vettore’ del virus di venire a contatto con i maiali. In questo momento è interesse degli allevatori avere un atteggiamento precauzionale nei confronti di un loro investimento”.

Per quanto riguarda l’abbattimento dei cinghiali come misura per il contenimento dei focolai di peste suina, “occorre un ragionamento sereno con gli animalisti: c’è un problema etico, ma anche la necessità di diradare la popolazione dei cinghiali e al momento non ci sono altri strumenti efficaci e rapidi. Prima di abbattere i suini, quindi, e perdere i mercati della salumeria italiana, credo che sia una scelta saggia sacrificare un numero stabilito di cinghiali su una popolazione esorbitante”, continua Grasselli facendo il punto della situazione.

Secondo Grasselli, si deve “evitare domani di abbattere gli animali allevati che sono essere senzienti come i cinghiali, ma dietro ci sono aziende, famiglie, lavoratori, investimenti e anche molta ricerca. I suini poi andrebbero distrutti perché non è possibile mangiarli, e poi – conclude – c’è da considerare lo spreco alimentare legato alle granaie e ai mangimi che andrebbero buttati”.




One Health: il delicato equilibrio tra Uomo Animale e Ambiente

La giornata conclusiva del 51° Congresso S.I.Ve.M.P. ha fatto il punto su un argomento di assoluta attualità. Si è svolto il Convegno “One Health: il delicato equilibrio tra Uomo Animale e Ambiente”

All’evento, organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) hanno partecipato relatori di assoluto rilievo:

il Dott. Pierdavide Lecchini – Direttore Generale DGSAF del Ministero Salute;

il Dott. Umberto Agrimi – Direttore Dipartimento Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria, Istituto Superiore di Sanità;

il Dott. Angelo Ferrari – Commissario Straordinario Peste Suina Africana ;

il Dott. Francesco Feliziani – Responsabile Centro di Referenza Peste Suina Africana, IZS Umbria e Marche;

la Dott.ssa Antonia Ricci – Direttore Generale IZS VE (Centro di referenze Rabbia e Influenza Aviaria);

la Dott.ssa Santina Grazioli – Responsabile Centro di Referenza Afta Epizootica e Malattie, IZS Lombardia e Emilia Romagna;

il Prof. Beniamino Cenci Goga – Ordinario di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale – Università di Perugia.

Attualissime le tematiche trattate nel convegno, moderato e coordinato dal Dott. Antonio Sorice, Presidente della SIMeVeP e che hanno chiamato in causa alcune tra le principali emergenze sanitarie che in questi ultimi mesi hanno coinvolto o stanno coinvolgendo l’intera rete dei servizi veterinari territoriali.

Il ruolo fondamentale del Ministero come centro di coordinamento è stato rimarcato dal dott. Lecchini, il focus importante acceso dal Dott. Agrimi sul possibile ruolo degli animali esotici anche nei possibili casi di “spillover” , la necessità di implementare i piani di biosicurezza delle aziende zootecniche evidenziato dalla Dott.ssa Ricci, la fondamentale importanza di mantenere alto il livello di attenzione nei confronti di malattie attualmente non presenti ma potenzialmente devastanti come l’afta epizootica rimarcato dalla dott.ssa  Grazioli, l’importanza nella gestione dei piani di contrasto alle malattie infettive rivestita dai nostri sistemi informativi e di contro l’ importanza dei movimenti umani come concausa di diffusione delle stesse sottolineato dal Dott. Feliziani, hanno trovato logica connessione con altre non secondarie tematiche.

Il ruolo da rinforzare dei Servizi Veterinari nella gestione della fauna selvatica, l’ impatto di una comunicazione istituzionale, tecnica e politica che tenga conto anche  degli  aspetti socio culturali con cui le azioni di contrasto alla diffusione delle malattie si devono necessariamente coniugare sono stati i temi introdotti dal Dott. Ferrari, mentre  il corretto uso del termine “One Health” al fine di una sua effettiva applicazione, e l’ necessità di rivedere alcuni parametri forse superati e dogmatici al di là delle effettive implicazioni sanitarie con l’apporto di ricerca ed università sono stati i temi evidenziati dal Prof. Cenci Coga.

L’ intervento del Dott. Aldo  Grasselli Segretario Nazionale SIVeMP ha invece richiamato la fondamentale importanza di adeguare gli organici dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione, oltre a raccogliere e rinforzare l’ipotesi aggiornare i percorsi di formazione universitaria tarandoli su più moderne necessità ed agganciando la parte pratica della formazione alle attività di campo.

La richiesta del mondo degli stakeholder, rappresentati da

Dott. Davide Calderone – Direttore ASSICA

Dott.ssa Lara Sanfrancesco – Direttore UNAITALIA

Dott. Marco Lucchini – Segretario Generale Fondazione Banco Alimentare

Dott. Antonino Morabito – Responsabile Nazionale Cites, Fauna e Benessere animale Legambiente

Prof. Fabrizio Rueca – Vice Presidente Conferenza Direttori Facoltà di Medicina Veterinaria

intervenuti immediatamente dopo è stata infine tarata sull’importanza di relazioni efficaci e collaborative, evitando proliferazione di controlli ma contemporaneamente rinforzando la capacità delle dinamiche di prevenzione sanitaria fondamentali per intercettare precocemente dinamiche infettive e salvaguardare quindi un mondo produttivo con valori di PIL  importantissimi.

Forte e decisa la richiesta di un’alleanza strategica che nel rispetto dei ruoli, alleanza che sviluppi ulteriori sinergie, agganciando così logiche sanitarie a logiche economiche e con quindi un ulteriore obiettivo strategico da affiancare al termine “ONE HEALTH” il concetto di “ONE MISSION”.

L’importanza strategica delle alleanze è stata ripresa anche da Antonio Sorice che nelle conclusioni ha sottolineato come tutti temi trattati siano interconnessi fra loro e con il concetto di salute, come più autentica realizzazione del paradigma One Health.

I numeri della filiera agricola, zootecnica e del comparto agroalimentare:

Incidenza della filiera agricola e zootecnica:

  • Totale produzione agricola: 55,7 miliardi di euro (10,6% del PIL agroalimentare)

Valore percentuale ed assoluto del comparto zootecnico:

  •  29% del totale della produzione agricola nazionale
  • 16,15 miliardi di euro

PIL del settore agroalimentare made in Italy (2020):

  •  522 miliardi di euro ( il 15% del Pil italiano)
  • Il saldo della bilancia commerciale agro-alimentare, ha certificato un valore positivo (per il 2020) pari a 2,6 miliardi di euro (Annuario CREA 2020)

Coinvolte:

  • 740.000 aziende agricole;
  • più di 330.000 aziende attive nella ristorazione;
  • circa 230.000 punti vendita al dettaglio
  • 70.000 industrie alimentari
  •  4 milioni di lavoratori



Sicurezza alimentare. Ferri al 3° meeting del gruppo tecnico EFSCM

Il 4 maggio scorso Maurizio Ferri, coordinatore SIMeVeP, ha partecipato al 3° meeting del gruppo tecnico EFSCM – EU Commission- European Food Security Crisis Preparedness and Response Mechanism Expert Group – con all’ordine del giorno l’impatto della guerra in Ucraina sugli approvvigionamenti alimentari a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e degli input agricoli (mangimi e fertilizzanti).

Oggetto della discussione anche la situazione sanitaria degli allevamenti animali particolarmente grave soprattutto nelle aree oggetto di intensa attività militare come quelle nel sud est del paese.

Il dott. Ferri ha espresso preoccupazioni circa il rischio di sanità animale e di diffusione transfrontaliera delle malattie animali contagiose, a causa dell’interruzione delle attività di controllo, sorveglianza e monitoraggio da parte dei servizi veterinari con ricadute sulla capacità di diagnosi precoce e prevenzione.

Tra le malattie, destano particolare allarme la Peste Suina Africana e l’influenza aviare, nonché le  infezioni a carattere zoonosico (rabbia e leptospirosis).

Riguardo la PSA, prima del conflitto, l’Ucraina era riuscita a controllare i focolai attraverso una gestione efficace della biosicurezza e diagnosi precoce.  Le cose sono cambiate radicalmente a causa dell’interruzione delle attività di controllo ufficiale, blocco della catena di approvvigionamento dei mangimi, effetti dei bombardamenti che hanno preso di mira gli allevamenti, con bestiame e carcasse abbandonati, macellazione illegale in risposta all’aumento della domanda dei consumatori e movimentazione incontrollata delle persone.

Il 18 maggio 2022 Ferri  ha presentato la sintesi della situazione al 27th meeting EFSA del Stakeholder Discussion Group on Emerging Risks.




Influenza aviaria, primo contagio umano. Sorice: rischio diffusione basso, ma monitoriamo

È stato confermato dalla Commissione sanitaria cinese il primo caso conosciuto di contagio umano del ceppo H3N8 di influenza aviaria. Si tratta di un bambino di quattro anni della regione di Henan, ricoverato in ospedale da poco meno di un mese con febbre ed altri sintomi. Il piccolo paziente proviene da un contesto familiare rurale, che vive a stretto contatto con polli e altri volatili selvatici. È probabile, quindi, che il contagio sia avvenuto per contatto diretto con un animale infetto. A quanto pare, inoltre, nessuno degli altri componenti della famiglia risulterebbe contagiato.

Nonostante le autorità affermino che i rischi di diffusione del virus tra gli esseri umani sia basso, la preoccupazione a livello mondiale è inevitabile, soprattutto dopo due anni di pandemia causata da un virus che, come in questo caso, aveva fatto il cosiddetto salto di specie.

Sanità Informazione ha intervistato il Presidente Antonio Sorice per fare il punto della situazione sui possibili rischi per l’uomo e sulle strategie di monitoraggio e prevenzione attuate dal nostro Paese in ambito veterinario.

Leggi l’intervista




Assemblea dei Soci: rinnovati i vertici SIMeVeP. Sorice confermato Presidente

Si è svolta questa mattina nella sede nazionale l’Assemblea dei soci SIMeVeP. In apertura il Presidente, Antonio Sorice ha ricordato che quest’anno ricorre il ventennale dalla costituzione della Societa italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, fondata nel 2002 grazie all’intuizione avuta dall’attuale Presidente Onorario Aldo Grasselli e sostenuta dai primi soci fondatori.

Il mandato appena concluso, ha sottolineato Sorice, è stato caratterizzato negli ultimi 2 anni dal forte impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto nel mondo e che ha determinato da un lato la riduzione forzata delle attività di formazione della SIMeVeP, ma anche portato alla ribalta il tema delle zoonosi e dell’inderogabile approccio One health spingendoci ad analizzare sempre di più le complesse interconnessioni tra specie, ecosistemi e società umana, compresi l’ecologia dei serbatoi animali e dei fattori antropogenici (cambiamenti climatici, deforestazione, diminuzione della biodiversità ecc..) alla base dei processi globali che innescano l’insorgenza e la diffusione delle epidemie infettive.

Alla pandemia si sovrappone ora la guerra in Ucraina che impatta sul mondo e sull’economia globale ponendo, fra gli altri, un forte accento sui temi della sostenibilità, sull’approvigionamento delle materie prime in ambito zootecnico e sulla sicurezza e salubrità delle produzioni alimentari.

Nel prossimo mandato quindi, accanto ai temi che hanno caratterizzato gli ultimi 20 anni di attività, come ad esempio il contrasto all’antimicrobico resistenza, le problematiche connesse alla fauna selvatica, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere animale, l’impegno per la riduzione dello spreco alimentare, si affiancheranno tematiche emergenti e urgenti strettamente connesse alla professione del medico veterinario di sanità pubblica.

Il Presidente Onorario, Aldo Grasselli, ha ricordato come a partire dalla crisi della BSE la professione veterinaria abbia acquisito autorevolezza e visibilità maggiori, da quell’esperienza nacque l’idea di una  Società Scientifica di medicina veterinaria preventiva come spazio di approfondimento professionale, culturale e scientifico.  A 20 anni di distanza la SIMeVeP ha raggiunto notevoli risultati e con il potenziamento dei suoi organismi e delle sue attività contribuirà all’evoluzione della professione per rispondere al meglio alle sfide presenti e future.

In particolare la SIMeVeP è chiamata a contribuire all’elaborazione delle nuove linee di sviluppo della professione che saranno tracciate nel corso del 51° Congresso Nazionale SIVeMP “Agenda 2030 per la Veterinaria Pubblica: malattie infettive, cambiamenti climatici e crisi alimentari”.

Dal dibattito successivo è emersa l’esigenza di un rilancio dei Gruppi di lavoro che passi anche attraverso una revisione e riattualizzazione di quelli esistenti

Prima di passare al rinnovo degli organi statutari il Presidente Sorice ha ringraziato i componenti del Consiglio direttivo uscente per lavoro svolto in questi anni e per aver contribuito a fare di SIMeVeP un punto di riferimento nell’ambito della Sanità pubblica veterinaria e della Prevenzione.

Il nuovo Consiglio Direttivo della SIMeVeP è così composto: Antonio Sorice – Presidente; Renato Giunta – Vice Presidente; Massimo Platini – Segretario; Agnese Cini – Consigliere; Nicola Martinelli – Consigliere. Coordinatore del Comitato scientifico Maurizio Ferri; Presidente Onorario Aldo Grasselli.

L’Assemblea ha infine approvato i bilanci consuntivo e preventivo.

 

 

 

 

 




I vaccini Covid-19 sono strumenti fondamentali per la prevenzione delle forme sintomatiche gravi

E’ pubblicato su linkedin un post in inglese di Maurizio Ferri, Responsabile scientifico SIMeVeP, che si occupa della sorveglianza Covid-19 attraverso l’analisi del carico virale Sars-Cov-2 nella acque reflue urbane.

Dal lavoro italiano citato emergono due elementi:

  • la possibilità di anticipare di almeno due settimane l’insorgenza di eventuali focolai rilevati con la sorveglianza classica;
  • l’utilità della vaccinazione nel prevenire forme gravi ed ospedalizzazioni.

I vaccini Covid-19 si dimostrano quindi strumenti fondamentali per la prevenzione delle forme sintomatiche gravi ed ospedalizzazioni.




Convocazione Assemblea dei Soci SIMeVeP 2022

Assemblea SIMeVePL’Assemblea dei Soci della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva è convocata il giorno 27 aprile 2022 alle ore 06.30 in prima convocazione e il giorno 27 aprile 2022  alle ore 11.00 in seconda convocazione e si svolgerà presso la sede della SIMeVeP in Via Nizza 11 a Roma, per gli adempimenti statutari, il rinnovo del Consiglio Direttivo l’analisi e la programmazione delle attività SIMeVeP

Per motivi organizzativi è necessario iscriversi tramite email da inviare a segreteria@veterinariapreventiva.it entro il 15 aprile 2022.

 

 




ECM a Brusasco (TO) PSA: strategie di controllo e salvaguardia delle filiere produttive

imparareSi terrà a Brusasco (TO) il prossimo corso di formazione della SIMeVeP dal titolo “PSA: strategie di controllo e salvaguardia delle filiere produttive” e si svolgerà il giorno  28 aprile 2022.

Programma

Scheda di iscrizione




Apicoltura e ambiente, ultimo mese per accedere al corso Fad

E’ disponibile fino al 9 maggio 2022 sulla piattaforma e-learning di PVI il corso di Formazione a Distanza “Apicoltura e ambiente” organizzato da SIMeVeP e SVETAP in collaborazione con PVI e il patrocinio SIVeMP, accreditato per medici veterinari per 13,5 crediti Ecm.

Il corso affronta i principali aspetti metodologici per l’impiego delle api e dei prodotti dell’alveare nel monitoraggio ambientale. Le api infatti sono in grado con molta prontezza di percepire dinamiche di trasformazione in atto negli ambienti da loro frequentati e con altrettanta prontezza sono in grado di segnalarle. Diventa perciò di fondamentale importanza, e rappresenta la condizione essenziale al  fine di attuare
azioni atte a ridurre o eliminare l’impatto di “stressori di un ecosistema”, la capacità di osservare, organizzare e interpretare questi segnali. I programmi di biomonitoraggio a lungo termine oltre ad aumentare le conoscenze scientifiche danno informazioni cruciali per le politiche ambientali e dovrebbero essere considerati componenti fondamentali delle politiche economiche.

Responsabile Scientifico del corso è il Prof. Carlo D’Ascenzi, Professore associato presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie, settore scientifico disciplinare Ispezione degli Alimenti di Origine Animale”, dell’Università di Pisa

Il corso ha una durata indicativa di 9 ore e ha un costo riservato agli iscritti SIVeMP/SIMeVeP e di SVETAP di € 48,80 (IVA 22% inclusa)