Pubblicazione atti-Gestione delle eccedenze alimentari e contrasto allo spreco – Roma 11 e 12 ottobre 2017

Pubblicazione atti

Sono disponibili gli atti del Convegno “Gestione delle eccedenze alimentari e contrasto allo spreco” che si è tenuto a Roma l’11 e il 12 ottobre, organizzato congiuntamente da Ministero della salute, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana e SIMeVeP – Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

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La SPV nelle emergenze non epidemiche, Emervet si presenta

Si terrà il 23 giugno a Montefortino (FM) il corso Ecm “La Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare negli eventi sismici: esperienze a confronto“, organizzato da SIMeVeP in collaborazione con EMERVET.

Tra i relatori, oltre a rappresentanti nazionali, regionali e locali della veterinaria, di Asl e IZS, il Dott. Marco Leonardi, Funzionario del Servizio di emergenza sanitaria del Dipartimento della Protezione Civile e il Dott. Massimo La Pietra, dell’Ufficio volontariato del Dipartimento della Protezione Civile, oltre al Presidente e Vicepresidente di EMERVET.

Il corso si propone di evidenziare le attività svolte dalla componente Veterinaria nell’ambito della “Funzione di supporto 02 – Sanità, assistenza sociale e veterinaria”, articolazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile, al fine di migliorare gli interventi finalizzati alla prevenzione e gestione dei danni derivanti da calamità naturali e antropiche.

Nelle situazioni di emergenza, infatti, risulta essenziale l’esistenza di relazioni operative strutturate e il relativo coordinamento fra attori coinvolti nelle attività di soccorso, assistenza e gestione integrata dell’emergenza stessa.

Con l’intento di favorire il collegamento fra la componente veterinaria e le strutture del Dipartimento di Protezione civile e di mettere in rete le esperienze pratiche e le competenze professionali dei medici veterinari attivi nei centri operativi attivati dal livello istituzionale, è nata l’Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile EMERVET.

EMERVET propone, insieme alla Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, un progetto formativo che permetta l’interfaccia tra le conoscenze tecnico-scientifiche applicate – il patrimonio professionale dei propri soci, presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale – e le richieste del Dipartimento di Protezione Civile.

EMERVET ha fra i suoi scopi:
• la protezione civile, nell’ambito della normativa vigente, in tutte le sue caratteristiche e forme, cioè: previsione, prevenzione e soccorso ivi compreso quello sanitario con particolare riferimento agli aspetti di Sanità pubblica veterinaria;
• la formazione permanente e l’aggiornamento delle conoscenze dei volontari di Protezione Civile e degli appartenenti alle strutture operative della P. C. in rapporto agli aspetti di Sanità Pubblica e antinfortunistici, anche mediante addestramento ed esercitazioni;
• la protezione, la conservazione e la tutela del territorio e delle sue componenti, nell’ambito della P.C;
• lo sviluppo di una cultura professionale che operi per funzioni e non per servizi.

Scheda di iscrizione a EMERVET
Statuto EMERVET




I sistemi informativi per la gestione delle emergenze non-epidemiche

Antonio Tocchio, vice Presidente nazionale di EMERVET (l’Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile costituita da SIMeVeP e SIVeMP) ha partecipato all’incontro operativo organizzato, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise, dal Centro Nazionale di referenza per l’Igiene Urbana e le Emergenze Non Epidemiche Veterinarie IUVENE, per favorire lo scambio di esperienze e di informazioni tra soggetti che trovano la loro collocazione come strutture operative nella “Funzione 2 – Sanità, Sociale e Veterinaria” e nella “Funzione 4 – Volontariato” nel corso delle emergenze di Protezione Civile.

Nel corso dell’incontro, iniziato con il saluto del Direttore Sanitario dell’IZSAM Nicola D’Alterio, si è ribadito il concetto che per fornire un’efficace risposta, soprattutto alla luce della recente normativa rappresentata dal D.lgs. n.1/2018 “Codice della Protezione Civile”, anche per il settore di interesse veterinario (inteso nell’accezione più ampia del termine) deve essere svolta una precisa e attenta attività di prevenzione e mitigazione del rischio, da ricondurre nella corretta pianificazione. Tale obiettivo va realizzato con azioni da svolgere in particolar modo in tempo ordinario, ricorrendo anche a strumenti che sono già in nostra dotazione, ma con potenzialità ancora inespresse, in quanto creati e utilizzati per finalità epidemiche o non epidemiche estemporanee. Fra questi sono individuati i Sistemi Informativi come quelli in dotazione dell’IZSAM e utilizzati nel corso delle Emergenze Sisma Abruzzo del 2009 e Sisma Centro Italia 2016-2017. Rientrano in tale campo applicativo anche le banche dati delle anagrafi nazionali con cui operiamo quotidianamente che possono integrarsi e trovare ulteriore sviluppo in sistemi di prevenzione, attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce, utilizzabili nelle sale operative e nei centri operativi attivati nel corso delle emergenze di Protezione Civile, come previsto dagli artt. 19 e 46 della norma sopracitata.

L’opportunità di testare questa potenzialità è rappresentata dalla partecipazione al progetto “Piani Sicuri” coordinato dalla Provincia di Vicenza – Ufficio Protezione Civile. Il progetto nasce dalla volontà congiunta di Università IUAV di Venezia, Prefettura e Provincia di Vicenza, e ha l’obiettivo di ridefinire la pianificazione comunale d’emergenza per tutto il territorio provinciale, sostenendo Sindaci, tecnici e le strutture operative di Protezione Civile, fra cui l’Azienda ASL, nello sviluppo di un territorio più sicuro e più libero di crescere, affrontando le grandi sfide del XXI secolo. “Piani Sicuri” va a ridefinire i piani comunali di emergenza obbligatori per ogni Comune a partire da una diversa concezione dell’emergenza che, non può più essere vista come un’apparizione estemporanea e confinata a un singolo comune, ma come il venir alla luce di un fenomeno che è parte della natura di un territorio, in cui insistono le varie attività fra cui anche quelle di interesse veterinario, che caratterizzano la vita sociale ed economica.

Il progetto “Piani Sicuri”, illustrato dalla Dott.ssa Chiara Garbin della Provincia di Vicenza – Ufficio Protezione Civile, della durata di due anni (2018-2019), prevede l’utilizzo dell’applicativo informatico S.I.G.E. (Sistema Informativo Gestione Emergenze) della ditta Datapiano s.r.l. di San Donà di Piave, rappresentata all’incontro dal titolare Francesco Russo, con il supporto tecnico dell’Ing. Enrico Musacchio, della Società Proteco Engineering S.r.l., che permette ai vari componenti e strutture operative di Protezione Civile di interagire fra loro in tempo reale: tramite una piattaforma web permette di visualizzare, non solo gli scenari rischio con l’acquisizione preventiva dei Piani di Emergenza Comunali digitalizzati, ma di ricavare informazioni relative alle persone e alle strutture, anche produttive quali quelle di interesse veterinario, coinvolte. La società Datapiano con S.I.G.E fornisce la piattaforma operativa multimediale di integrazione di banche dati, immagini reali e cartografiche, ed è in grado di avviare automaticamente fino a 5000 telefonate al minuto di avvertimento alla popolazione con il sistema Alert Sistem. La stessa società mette a disposizione anche il progetto europeo SLANDAIL (finanziato dalla UE con 3,8 milioni di €uro) realizzato con partner di assoluto rilievo, quali il Trinity College di Dublino, la Polizia dell’Irlanda del Nord, la Polizia dell’EIRE, l’Esercito della Bassa Sassonia, la Regione Veneto – Protezione Civile. Il progetto SLADAIL (termine che significa Emergenza in Gaelico), illustrato negli aspetti scientifici dal prof. Khurdish Ahmad, del Dipartimento di Statistica ed Informatica del Trinity College di Dublino in collegamento video, è all’avanguardia grazie all’innovativo sistema di analisi linguistica delle immagini provenienti dai social media che permette di filtrare i dati e le notizie realmente utili, conoscere l’atteggiamento della popolazione in relazione all’evento, alle operazioni di soccorso e agli interventi in atto circoscrivendo il campo di analisi e fornendo all’Autorità di Protezione Civile elementi, utili e validati, per prendere le decisioni necessarie nel corso dell’evolversi degli eventi e suggerendo, in tempo reale, gli interventi più appropriati.

L’incontro, a cui per l’IZSAM hanno preso parte alla riunione Paolo Dalla Villa, Luigi Iannetti, Barbara Alessandrini, Silvia D’Albenzio, Annamaria Conte, Lara Savini, Luigi Possenti e Paolo Migliaccio, è terminato con l’impegno comune di trovare a breve possibili forme di partenariato attivo che prevedano anche la possibilità di coinvolgimento, in futuro, dell’intera rete degli Istituti Zooprofilattici che fanno capo a IUVENE. Con particolare riferimento, per il progetto sperimentale esposto, all’IZS delle Venezie, all’Unità Organizzativa della Veterinaria e della Sicurezza Alimentare della Regione del Veneto, ai Servizi Veterinari alle Aziende ULSS del Veneto competenti per la Provincia di Vicenza e ai soggetti della comunità scientifica e volontariato quali componenti e strutture operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile.




Rinnova la tua iscrizione a Emervet!

A partire da questo mese è possibile aderire o rinnovare l’iscrizione all’Associazione Nazionale di Volontariato di Protezione Civile EMERVET per l’anno 2018.

Emervet è una struttura operativa specializzata nel dare supporto alla componente Veterinaria e di Igiene Pubblica della Funzione 2 del Dipartimento di Protezione Civile ed è nata sulla spinta degli ultimi eventi sismici che hanno colpito l’Italia, ad opera della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica, per dare un contributo concreto di professionalità e di disponibilità al nostro Paese.

Attraverso la formazione, EMERVET intende rendere consapevoli i colleghi veterinari, delle varie componenti del sistema di intervento in cui sono chiamati a operare nelle situazioni di emergenza, preparandoli a intervenire nei propri e in altri territori, contribuendo così a snellire e velocizzare il sistema di intervento stesso.

Nel 2017 Emervet ha organizzato i corsi:

La Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare negli eventi sismici: esperienze a confronto  nelle Marche

Ruolo e funzioni del Servizio Veterinario nelle emergenze non epidemiche in Campania

Emergenze non epidemiche: aspetti normativi e organizzativi in Piemonte

Dal Piano Vesuvio al Piano Etna. L’ attività del Medico Veterinario di Sanità Pubblica nelle emergenze non epidemiche in Sicilia

Inoltre ha partecipato al convegno “Igiene Urbana Veterinaria ed Emergenze non Epidemiche: il valore della collaborazione ed il significato delle esperienze”, organizzato dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise in veste di Centro di Referenza Nazionale IUVENE ed è intervenuta al Convegno “L‘intervento delle associazioni animaliste nelle calamità – L’assistenza agli animali e il ruolo del No profit nella prospettiva di riforma della Protezione Civile”.

Nel 2017 il progetto ha raccolto l’adesione e l’entusiasmo di tutta la categoria, dai colleghi che operano nel Ssn ai liberi professionisti  – ha detto il Presidente Antonio Sorice. Per il 2018 ci proponiamo di approfondire l’attività formativa e di allargare e rafforzare la rete di colleghi resiliente, permanente e diffusa sul territorio nazionale, pronta ad intervenire con rapidità nei casi di necessità, che ci siamo dati come missione”.

 




Dobbiamo preoccuparci per il consumo di carni rosse fresche e lavorate?

carne rossa cucinataLa SIMeVeP pubblica un documento elaborato dal Dott. Maurizio Ferri, in merito al recente comunicato della International Agency for Research on Cancer (IARC), agenzia intergovernativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul rischio di cancro al colon-retto associato ad una alimentazione prevalentemente basata sul consumo di carni rosse in particolare di quelle lavorate.

Disponibile per il download gratuito




SIMeVeP all’incontro FNOVI

logo-SIMeVePSi è tenuto l’11 ottobre un incontro convocato da FNOVI sull’applicazione del Decreto Ministeriale 2 agosto 2017 “Elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie ai sensi dell’art. 5 della legge 8 marzo 2017 n. 24” (G.U. Serie Generale, n. 186 del 10/08/2017) a cui sono state invitate le Società Scientifiche medico veterinarie.

Il DM dà attuazione a una parte importante della legge n. 24 del 2017 sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, stabilendo i requisiti necessari per far parte delle società scientifiche che avranno il compito di elaborare linee guida, ove necessarie, cui gli operatori sanitari dovranno attenersi nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie.

Nonostante le criticità contenute nel decreto, condivise da tutti i partecipanti al confronto, legate soprattutto al fatto di trovarsi di fronte a un testo non adatto per la medicina veterinaria, la SIMeVeP chiederà l’iscrizione all’elenco ritenendola comunque una necessità e una opportunità per la categoria dei veterinari di sanità pubblica.

Anche se la Sanità Pubblica Veterinaria si basa su normative nazionali ed europee che già prevedono disposizioni cogenti, quotidianamente riscontriamo difficoltà applicative che necessitano della definizione di Linee guida a cui i colleghi possano far riferimento per svolgere le attività sul territorio – ha detto il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice nel corso dell’incontro – Solo per fare un esempio, ad oggi tutti gli interventi di pronto soccorso previsti dal Codice della strada su animali selvatici e animali vaganti, vengono effettuati con una notevole difformità tecnico-strumentale in tutto il territorio nazionale“.

Linee guida, regolarmente approvate con le procedure previste dal DM, consentirebbero di uniformare le procedure di intervento e, obbligando le amministrazioni pubbliche a dotarsi di risorse giuridiche ed economiche, tutelerebbero i colleghi che oggi sono chiamati ad operare in condizioni di grave difficoltà in assenza di strumenti, strutture e preparazione adeguati“.

 




Anagrafe animali: la SIMeVeP alla presentazione del Sistema informativo Nazionale

logo simevepIl Ministero della salute della salute ha presentato, nel corso di una riunione, il Sistema Informativo Nazionale dell’Anagrafe degli animali d’affezione.

All’incontro erano presenti per il Ministero Giovanni Misseri, della segreteria tecnica del Sottosegretario Faraone, Silvio Borrello DG della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, Ugo Santucci, Direttore dell’Ufficio 6 della DGSAFV Tutela del benessere animale, igiene zootecnica e igiene urbana veterinaria e rappresentanti delle Regioni, dell’IZS Abruzzo e Molise, di Anmvi e di Fnovi. Per la SIMeVeP ha partecipato il Presidente, Antonio Sorice.

La realizzazione di un nuovo sistema informativo rientra tra gli obiettivi strategici indicati nell’atto di indirizzo 2017 firmato dal Ministro Lorenzin. Il progetto prevede una banca dati centralizzata alimentata in tempo reale dalle anagrafi territoriali, per consentire la rintracciabilità diretta del proprietario dell’animale identificato con microchip perseguendo i seguenti obiettivi:

  • mettere in comune dati, informazioni e funzionalità per una migliore gestione
  • creare flussi interfunzionali tra Regione, Servizi veterinari e Ministero della salute
  • costituzione del registro delle Associazioni animaliste e standardizzazione delle modalità operative
  • definizione delle procedure di gestione degli animali nelle situazioni di emergenza
  • mettere a disposizione dei cittadini una piattaforma informativa per l’erogazione dei servizi

Il Dott. Santucci ha illustrato le caratteristiche dello strumento che offrirà la possibilità di avere un’anagrafe centralizzata delle strutture e degli allevamenti, consentirà di raccogliere i dati di riscontro di esche e bocconi avvelenati sul territorio, avrà una sezione dedicata alla raccolta dei dati epidemiologici riscontrati, anche attraverso la realizzazione di una vera e propria scheda clinica elettronica e permetterà una vera e propria tracciabilità dei microchip distribuiti sul territorio.

La creazione dell’Anagrafe canina nazionale è la base fondamentale per la realizzazione di un piano nazionale del randagismo e di quelli regionali per superare le criticità attuali quali ad esempio:

  • alimentazione asincrona della banca dati nazionale con frequenza variabile fra regione e regioni con conseguente disomogeneità e disallineamento dei dati
  • assenza di informazioni relative ai proprietari e strutture canili, cliniche veterinarie, colonie feline etc.
  • difficoltà di comunicazione tra le Regioni, in un momento in cui la movimentazione degli animali d’affezione supera i confini nazionali”

ha dichiarato Sorice che ha espresso apprezzamento anche per la previsione di un’anagrafe nazionale dei cani che sono stati definiti “pericolosi” dopo un esame comportamentale da parte di un medico veterinario.

Il Presidente SIMeVeP ha ribadito l’importanza della partecipazione e la collaborazione dei veterinari di medicina pubblica e dei veterinari liberi professionisti accreditati nel contrasto al randagismo attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Ministero e dalle Regione e ha manifestato la disponibilità di SIMeVeP a collaborare alla stesura del manuale e del successivo Piano Nazionale del randagismo.




Tutti i benefici della carne di selvaggina

Da alcuni anni anche in Italia si va riscontrando un incremento nei consumi di carne di selvaggina e questo è dovuto anche alla crescita esponenziale degli ungulati selvatici che ha reso necessario lo sviluppo di strategie di gestione delle loro popolazioni e tra queste l’attività venatoria.

La carne di selvaggina è una risorsa che va rivalutata sia dal punto di vista qualitativo che nutrizionale, riscoprendo anche tagli poco conosciuti che si prestano alle più svariate utilizzazioni. Le carni degli animali a vita libera hanno indubbiamente peculiarità organolettiche interessanti che vanno dal basso contenuto di grassi all’alto contenuto di acidi grassi Omega-3 dalle note caratteristiche anti-infiammatorie. Inoltre sono una buona fonte di proteine, oligominerali come ferro e zinco ma anche di vitamina B12.

Si tratta di una scelta sostenibile e a bassissimo impatto ambientale, volta a rivalutare il vero prodotto locale, gestendo al contempo eventuali squilibri dettati dall’incremento della fauna selvatica.

Il nostro contributo per Sanità Informazione




Verità e falsi miti sulla toxoplasmosi

La toxoplasmosi è la più classica delle zoonosi alimentari (food borne disease) e rappresenta una patologia emergente, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, dove l’igiene carente favorisce l’assunzione la diffusione del parassita (Toxoplasma gondii) che è all’origine della malattia.

La toxoplasmosi si contrae cibandosi di carni poco cotte o crude, ma anche di verdure contaminate dalle oocisti parassitarie non adeguatamente lavate. La patologia in ambito umano riveste importanza praticamente solo per il feto e la sua gravità è diversificata a seconda del periodo della gravidanza. Determinante anche in questo caso è il ruolo della prevenzione (informazione, conoscenza corretta del ciclo parassitario da parte di tutte le professioni sanitarie).

Da qui l’idea di un libro – Toxoplasmosi salute unica, medicina unica -, presentato a Roma presso la sede del Società italiana di medicina veterinaria preventiva (SIMeVeP), per contribuire a fare chiarezza su una patologia sulla quale ci sono ancora molti pregiudizi.

Lo scopo di questo testo è quello di fornire agli operatori sanitari conoscenze aggiornate e approfondite, necessarie per la loro formazione e nello svolgimento della propria professione, supportate da studi e pubblicazioni scientifiche aggiornate. La prevenzione delle malattie in generale, e la toxoplasmosi ne è un esempio paradigmatico, necessita di un approccio multidisciplinare che riunisce le diverse professioni sanitarie. Questo approccio viene identificato con il concetto di One Health – One Medicine, superando le linee di demarcazione che talvolta separano ancora la medicina umana da quella vererinaria. L’intento degli autori del volume è quindi quello di fornire uno strumento di conoscenza in grado di sfatare miti e anche quello di sottrarre i gatti da un triste destino di abbandono che spesso può verificarsi quando in famiglia sta per “arrivare la cicogna”.

La toxoplasmosi è una malattia parassitaria sostenuta dal protozoo Toxoplasma gondii. Il ciclo completo del parassita è stato definito solo nel 1970 e da allora è stato chiarito anche il ruolo del gatto, uno dei felini in cui il protozoo ha una fase anche di riproduzione sessuata. Quindi il gatto è stato visto come un untore in grado di diffondere la malattia, in realtà il suo ruolo è determinante solo per la presenza del protozoo nell’ambiente ma non è stato mai segnalato nessun caso di sua responsabilità diretta per la patologia umana.

Toxoplasma gondii è un protozoo presente in pratica in tutto il pianeta e in grado di parassitare (anche se in maniera non clinicamente evidente) l’uomo e moltissimi animali. La sua scoperta tuttavia è stata recente e casuale, infatti fu individuato per la prima volta nel 1908 a Tunisi da C. Manceaux (premio Nobel per la medicina) e L. Manceaux che svolgevano presso l’Istituto Pasteur studi sulla leishmaniosi. Da allora le ricerche non hanno mai avuto termine e continuano tuttora facendo ipotizzare un ruolo anche in malattie comportamentali e mentali.

Le malattie parassitarie sono il campo più adatto a mettere in atto la Medicina Unica (One health) e la toxoplasmosi è il caso più evidente poiché coinvolge anche le ostetriche che sono presenti proprio nel periodo di maggior rischio per le donne e che possono colmare in tale periodo le lacune di informazioni e conoscenze.

Scarica il comunicato

Il libro è disponibile per l’acquisto on line presso la casa editrice




Vetneve 4-11 marzo 2018, il programma e la scheda di iscrizione

Si avvicina il consueto appuntamento invernale con l’aggiornamento ECM a Folgaria (TN). Quest’anno si parlerà di “Certificazione veterinaria 3.0 e amministrazione digitale. Dalla carta al WEB”.

Il corso si svolgerà nei giorni 5, 6, 8 e 9 marzo 2018.

 

5 Marzo: DIRITTO AMMINISTRATIVO. LA FORMALITÀ DEGLI ATTI

  • Fondamenti di diritto amministrativo per il corretto esercizio delle attività di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.
  • Fondamenti di diritto sanitario e del lavoro per il corretto esercizio delle attività ispettive, di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.

6 Marzo 2018: LA CERTIFICAZIONE VETERINARIA: ASPETTI TEORICI, NORMATIVI E APPLICATIVI

  • Fondamenti di diritto sanitario e del lavoro per il corretto esercizio delle attività ispettive, di controllo e vigilanza svolte dai veterinari delle Asl.
  • La certificazione veterinaria: aspetti teorici, normativi e applicativi nell’era della dematerializzazione. L’intervento delle diverse figure professionali

8 Marzo: LA CERTIFICAZIONE VETERINARIA: ASPETTI TEORICI, NORMATIVI E APPLICATIVI

  • Abilitazione all’esportazione/importazione verso/da i Paesi Terzi (prodotti a base di latte, prodotti della pesca, carne, animali vivi).
  • La certificazione elettronica e il Sistema TRACES
  • La gestione dei certificati e delle certificazioni nei Servizi Veterinari

9 Marzo 2018 : LA RICETTA ELETTRONICA

Programma integrale e scheda di iscrizione

Scheda di prenotazione alberghiera