Animali in città, presentazione VII rapporto Nazionale

animali d'affezioneSarà presentata a Napoli il 3 ottobre l’VII edizione del Rapporto Nazionale “Animali in città”, di Legambiente, elaborato con il patrocinio di ANCI, Conferenza delle Regioni, ENCI, FNOVI, ANMVI e  SIMeVeP.

Il rapporto propone l’analisi dei dati delle Aziende Sanitarie Locali e dei Comuni italiani per accrescere le conoscenze e il coinvolgimento dei cittadini e dispiegare il protagonismo delle professionalità impegnate nella tutela e nella salvaguardia della salute umana, animale e ambientale

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, parteciperà al dibattito “Fermare il randagismo: impegni, esperienze e sinergie per cambiare le condizioni socio-economico-culturali che ne sono all’origine”, moderato da Antonino Morabito, Responsabile nazionale fauna e benessere animale di Legambiente Onlus a cui interverranno anche Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente Onlus, Antonio Limone, Tesoriere Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani, Sara Turetta, Presidente Save The Dogs, Marco Melosi, Presidente Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, Claudia Ricci, Responsabile nazionale Ufficio legale Ente nazionale per la protezione degli animali, Dino Muto, Presidente Ente Nazionale della Cinofilia Italiana.

E’ prevista la partecipazione del Ministro della salute, Giulia Grillo

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Strategie comunitarie di controllo per limitare l’impatto di Campylobacter spp. in sanità pubblica

Si è svolto dal 12 al 14 settembre a Milano il XXVIII Convegno Nazionale AIVI “Attualità nell’igiene degli alimenti: stato dell’arte e prospettive future”.

Nell’ambito della Tavola rotonda del 13 settembre “Campylobacter spp.: dati epidemiologici, analisi del rischio, aspetti produttivi e strategie comunitarie di controllo”, il dott. Maurizio Ferri, Veterinario Ufficiale Chair FVE Food Safety&Quality WG e Responsabile Scientifico SIMeVeP, ha svolto la relazione “Strategie comunitarie di controllo per limitare impatto di Campylobacter spp. in sanità pubblica” sull’agente patogeno di origine alimentare più comune nell’UE.

Clicca qui per le presentazioni dei relatori delle due tavole rotonde del Convegno

 

 




Contaminanti e Produzioni Zootecniche

Sono aperte le iscrizioni al corso dal titolo “Contaminanti e Produzioni Zootecniche” che si terrà ad Olbia (OT) il giorno 8 giugno 2018.

L’inquinamento ambientale nel senso più ampio del termine rappresenta uno dei più grossi fattori di rischio per la sicurezza alimentare ed un fattore prioritario per la salvaguardia della stessa vita umana sulla Terra.

Un gran numero di sostanze chimiche ma anche sostanze e agenti di origine biologica possono essere annoverate tra i contaminanti di acqua, aria , terreno, alimenti e mangimi:  residui di pesticidi nelle produzioni foraggere, aflatossine nelle granaglie utilizzate nell’alimentazione degli animali da reddito, antibiotici in dosi sub -terapeutiche, anabolizzanti utilizzati nelle pratiche zootecniche, metalli pesanti e composti chimici residuati dall’industria civile e militare, elementi radioattivi  da attività belliche e industriali ed altro ancora.

Il corso nasce con l’intento di discutere e chiarire il ruolo delle buone pratiche veterinarie nella sicurezza delle produzioni animali e della sicurezza alimentare in generale.

Tutti i giorni i veterinari con la loro attività di gestione del farmaco, applicazione dei piani di monitoraggio e di controllo ufficiale su mangimi, animali e derrate alimentari, nonché con l’attività di educazione e formazione dell’OSA  possono incidere notevolmente sui meccanismi che legano la disponibilità e l’uso di alimenti sani e sicuri per gli animali e le produzioni derivate che diventeranno cibo per l’uomo.

 

 

 

 

 

 

 




Le mani nel piatto: la ristorazione tra prevenzione, cultura e sicurezza alimentare

Il 10 maggio 2018 si terrà, presso l’Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Medicina Veterinaria, la Conferenza Nazionale “Le mani nel piatto: la ristorazione tra prevenzione, cultura e sicurezza alimentare“.

L’evento di aggiornamento e divulgazione culturale e scientifica, rivolto a medici e veterinari igienisti, biologi e tecnici della prevenzione, personale Carabinieri NAS, personale del comparto specifico dell’imprenditoria enogastronomica, intende focalizzare l’attenzione sul settore della distribuzione e manipolazione nella  ristorazione che assume il duplice ruolo di elemento di promozione di alimenti e espressione di saperi territoriali che, di fatto, sostengono da molto tempo il rito del turismo enogastronomico.

La traccia identitaria di una filiera agricola e di una ricetta non prescinde dalla necessità di mantenere elevati standard igienico sanitari, propedeutici alla garanzia di qualità assoluta, non solo antropologica, di un piatto elaborato secondo dettati storici o di innovazione.

L’evento si svolge con il patrocinio SIMeVeP




Ministero: non vincolante l’avviso per esperti del CNSA

Alimenti d origine animaleIl Ministero della salute ha risposto alle considerazioni che la SIMeVeP ha recentemente manifestato sull’avviso per la manifestazione di interesse per l’incarico di esperto nel Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (CNSA).

La SIMeVeP aveva infatti sottolineato la mancata previsione, fra le figure indicate, del Medico Veterinario specializzato in igiene degli alimenti di origine animale per ciò che riguarda i settori dei pericoli biologici, contaminanti della catena alimentare e degli additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici e materiali a contatto con gli alimenti.

Crediamo che nel costituendo CNSA non possa mancare il Medico Veterinario con adeguata esperienza e professionalità nell’ambito della sicurezza alimentare dei prodotti di origine animale e che tale ruolo non possa essere sostituito da figure professionali specializzate in altre discipline non attinenti alla materia” aveva scritto Sorice al Ministro della Salute.

La segreteria tecnica del Ministero, nella risposta, ha precisato che “la natura giuridica dell’avviso, inteso come mera volontà di raccogliere le manifestazioni di interesse, non determina l’esaustività dei requisiti professionali presi in considerazione nella scelta dei membri e non vincola l’Amministrazione a designare i soggetti richiedenti“.

Di conseguenza“- si legge nella nota – “la designazione dei prossimi componenti, e delle relative professionalità, terrà certamente in considerazione quanto da Voi formulato“.

 

 




Selvatici e Buoni a Terra Madre

Progetto Selvatici e BuoniIl progetto “Selvatici e Buoni” dedicato alla valorizzazione della carne di selvaggina è stato presentato ufficialmente ieri a Terra Madre  – Salone del Gusto, uno dei più importanti appuntamenti italiani dedicati al cibo e all’alimentazione.

La selvaggina è una carne pregiata, dagli importanti valori nutrizionali e di gusto, e dalle grandi potenzialità in termini economici e occupazionali.

Per valorizzarla al meglio, però, occorre sviluppare su tutto il territorio nazionale una filiera certificata che conduca il prodotto dal bosco alla tavola, seguendo tutti i passaggi sanitari e legali necessari e questo è lo scopo principale del progetto sostenuto dalla Fondazione UNA Onlus e curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

Nell’occasione sono stati presentati gli ottimi risultati riscossi nel territorio bergamasco che nell’ultimo anno sono sha visto la realizzazione di diverse azioni previste dal progetto tra cui la formazione del mondo venatorio sul corretto trattamento delle carni di grossa selvaggina, avvenuta anche con il supporto dei macellai, la raccolta di dati per la definizione degli aspetti sanitari e storico-culturali legati al consumo di selvaggina, e la realizzazione di degustazioni guidate in alcuni ristoranti della città.

Per la SIMeVeP è intervenuto il Dott. Massimo Platini che, oltre a ribadire l’importanza della sicurezza alimentare nel settore delle carni di selvaggina, ha sottolineato come il tema della fauna selvatica sia da sempre un campo di interesse e d’azione della Società Scientifica, in particolare attraverso il gruppo di lavoro dedicato , uno dei primi a costituirsi nell’ambito della nostra associazione, e ha manifestato la disponibilità della SIMeVeP a promuovere le iniziative che stanno coinvolgendo il territorio Bergamasco anche in altri territori, a partire dal Piemonte.

A cura della segreteria SIMeVeP




VI Convention Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d’Italia

Dalla VI Convention Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d’Italia organizzata il 20 aprile a Roma da SItI, SNOP e SIMeVeP, è stato lanciato un messaggio unanime: l’intersettorialità e la multiprofessionalità si affermano sempre più come elementi cardine delle strategie di prevenzione sanitaria basata sull’approccio “One Health” che – partendo dal presupposto che la salute delle persone, degli animali e gli ecosistemi siano interconnessi – prevede una stretta collaborazione fra di tutti gli attori, sia interni che esterni al perimetro del mondo sanitario tradizionale, che hanno un impatto diretto o indiretto sulla salute, e che questi lavorino in maniera trasversale ottimizzando le risorse e gli sforzi nel rispetto dell’autonomia dei vari settori.

Per il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, che ha introdotto i lavori della giornata, il Sistema sanitario nazionale è da considerare come un malato bisognoso di cure per essere messo in condizione di sopportare le nuove complessità e i vincoli che ne derivano. Agli operatori dei Dipartimenti i compete spiegare che la Prevenzione è complessa e articolata, strettamente connessa con la medicina umana, con la stabilità economica e con il benessere del tripode “uomo-animale-ambiente”. Per far questo occorre uscire dall’autoreferenzialità anche attraverso varie forme di comunicazione, su cui le tre Società Scientifiche SItI, SNOP e SIMeVeP dovranno investire tempo e risorse. E’ necessario riuscire a spiegare ai decisori politici l’importanza strategica, per il bene del Paese e dei cittadini, che i dipartimenti di prevenzione ricoprono, affinché affrontino le problematiche che i professionisti della sanità vivono quotidianamente, come le conseguenze del blocco del turn over e dell’imminente fuoriuscita, da qui a 10 anni, di 2/3 del personale dirigente presente nei Dipartimenti di prevenzione e il fenomeno delle aggressioni e violenze subite dai professionisti della salute.

Dalla Convention è emerso come si parli spesso di sanità e poco di salute e di come il governo della prevenzione in questi anni è stato ed è ancora del tutto insufficiente; a questo si aggiungono molte problematicità legate ai ruoli e ai rapporti tra Stato e Regioni (per loro responsabilità). Il tutto si traduce inevitabilmente in gravi criticità in termini di eguaglianza e omogeneità del Ssn, due obiettivi della legge 833/78 (Istituzione del Ssn) e della Costituzione italiana, mai raggiunti e che anzi attualmente sembrano alquanto irraggiungibili.

Per questo diventa fondamentale puntare su una nuova “scienza multidisciplinare”, con una logica interdisciplinare, lavorando sull’adeguamento dell’assetto e del modello organizzativo dei dipartimenti di prevenzione, sui rapporti interni ed esterni, sulle metodologie e sulle strategie d’intervento.
Da qui la proposta del presidente Onorario SIMeVeP, Aldo Grasselli di modificare la struttura della Convention stessa, allargandola agli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione in modo da avere un coinvolgimento concreto in un progetto di trasferimento delle conoscenze anche attraverso il coinvolgimento dell’università. Grasselli ha sottolineato, come riportato qualche giorno fa in un comunicato FVM, come l’ Ssn sia una “nuova periferia abbandonata del nostro paese”, in cui si assiste al progressivo allargamento della distanza tra le stratificazioni sociali e alla polarizzazione della ricchezza e delle condizioni di vita. Occorre avviare un cambiamento culturale, ha detto Grasselli in conclusione: bisogna spiegare ai giovani che le professioni della prevenzione sono le prime ad aver un ruolo politico e sociale, mitigano i costi sociali, garantiscono il diritto al bisogno di salute non attraverso un prestazione individuali ma attraverso azioni collettive di monitoraggio e prevenzione.

Alla sessione dedicata alle esperienze, criticità, punti di forza e possibili sviluppo per la SIMeVeP è intervenuto il dott. Tocchio con una relazione su “Il nuovo Codice della Protezione Civile e i nuovi LEA: un rinnovato approccio dei Dipartimento di Prevenzione alle emergenze non epidemiche”.

Consulta gli atti della convention

 




Scegliere il pesce buono, anche se brutto

pesciE’ pubblicato sull’inserto “Cook” del Corriere della Sera di oggi l’articolo “Scegliere il pesce buono (anche se brutto)”, una guida sull’acquisto e consumo consapevole del pesce che mette in risalto il ruolo diretto e indiretto del Veterinario nella sicurezza alimentare dei prodotti ittici.

La giornalista si è avvalsa del contributo di Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP, e Valentina Tepedino, veterinario specializzato in prodotti ittici e referente nazionale del Gruppo di lavoro SIMeVeP Acquacoltura e prodotti della pesca che, intervistati per l’occasione, delineano un vedemecum anti-truffa, uno strumento di conoscenza in più per il consumatore che può gia contare sui  ai controlli ufficiali che avvengono lungo tutti i livelli della filiera.

L’articolo è disponibile anchenella versione digitale del quotidiano




Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare in Toscana, pubblicati gli atti

Pubblichiamo gli atti del il corso Ecm sulla Sanità pubblica veterinaria e la sicurezza alimentare in Toscana tenuto a Torrita di Siena il 25 maggio.

Al centro del confronto la comunicazione in Sanità Pubblica Veterinaria, essenziale per affermare e diffondere il ruolo dei Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL della Toscana, dell’Istituto Zooprofilattico, dell’UVAC e dell’Università di Pisa; un ruolo importante all’interno del nostro sistema sanitario regionale.

Il veterinario che si occupa di prevenzione, sanità e benessere animale, infatti, tra le sue funzioni esercita anche un’importante ruolo di mediazione culturale teso alla promozione di senso etico nei consumi e nelle produzioni agroalimentari. Scegliere un’alimentazione consapevole non può prescindere dal perseguimento della corretta definizione di qualità di vita dell’animale zootecnico che diventa anche valore aggiunto e commerciale per i nostri prodotti.

Alla giornata sono intervenuti autorevoli rappresentanti istituzionali quali Stefano Scaramelli,  Consigliere Regionale della Toscana – Presidente Commissione Sanità e i Sindaci di Torrita di Siena – Montepulciano e Sinalunga.




Emergenze non epidemiche, FVO in visita in Italia incontra Emervet

Presso il Ministero della Salute il 18 giugno ha avuto luogo l’incontro di apertura della visita di una delegazione dell’FVO, che si concluderà il 21 giugno, finalizzata a comprendere le capacità e il grado di risposta alle emergenze non epidemiche da parte dei Servizi Veterinari italiani.

All’incontro, a cui erano presenti il Dott. Antonino De Angelis della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari Ufficio 3, il Dott. Marco Leonardi del Dipartimento Nazionale di P.C., i rappresentanti dei Servizi Veterinari delle Regioni Marche, Campania e Emilia Romagna, il Centro Nazionale di Referenza per le Emergenze Non Epidemiche ed Igiene Urbana (IUVENE) e l’IZS di Marche ed Umbria, è stato invitato il Dott. Antonio Tocchio, Vicepresidente di Emervet, che ha illustrato la nostra associazione di volontariato che si inserisce nel sistema nazionale di protezione civile quale struttura operativa compresa nell’art.13 del codice della protezione civile dlgs 1/2018.

Nella presentazione sono state riportati i passi fatti a partire dalla costituzione, avvenuta nel 2017, immediatamente dopo il Sisma del Centro Italia, e le finalità volte a fornire la più ampia partecipazione dei soci alle attività rivolte a 360° gradi verso la protezione civile, nell’ambito della normativa vigente, intesa in tutte le sue caratteristiche e forme, cioè:

• previsione, prevenzione e soccorso, primariamente quello sanitario, con particolare riferimento agli aspetti di sanità pubblica veterinaria
• formazione permanente e aggiornamento delle conoscenze dei volontari di P.C. e degli appartenenti alle strutture operative della Protezione Civile
• protezione, conservazione e tutela del territorio, nelle sue componenti nell’ambito della P.C.

L’incontro ha permesso di illustrare le motivazioni della nascita di Emervet che rappresenta il braccio operativo della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e realizza un progetto formativo e operativo innovativo che funziona da interfaccia tra le conoscenze tecnico-scientifiche applicate – il patrimonio culturale e professionale delle varie centinaia dei soci e stakeholder che operano sul territorio nazionale – e le richieste delle Autorità di Protezione Civile individuate ai vari livelli istituzionali e del Dipartimento di Protezione Civile.

Emervet infatti fornisce una risposta strutturata alle numerose offerte di prestazione d’opera professionale qualificata, emerse durante emergenze e catastrofi, da parte di colleghi dipendenti o libero-professionisti, associazioni e soggetti che operano nel “mondo veterinario”, traducendole in termini operativi, per non disperderle o renderle inutilizzabili.

FVO ha colto l’importanza del “progetto Emervet” che, ispirato dal principio di sussidiarità, è un’associazione aperta a tutti quelli che ne condividono i principi ed è in linea con il Codice della Protezione Civile.

E’ infatti in grado di intervenire come ODV con procedure più snelle e consolidate, regolate da normative del terzo settore, risolvendo le criticità nella mobilitazione e coordinamento delle risorse veterinarie che sono emerse nel corso dell’Emergenza Sisma Centro Italia. Tale azione si realizza ponendo particolare cura alla formazione dei propri volontari diffusi su tutto il territorio nazionale che costituiscono in primis una rete resiliente locale e una risorsa a supporto della componente veterinaria della funzione 2 utilizzabile anche in tutto il territorio italiano, per fornire una risposta al limite oggettivo della continuità dell’erogazione assistenziale agli animali da reddito e d’affezione e all’igiene urbana, oltre che alla sicurezza alimentare, che per produttori e consumatori italiani è l’elemento imprescindibile delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese.

Sono state quindi illustrate le iniziative finora svolte da Emervet con i convegni/corsi ECM del 2017 a Montefortino (giugno) e presso il Golfo di Policastro – Salerno (settembre) e il Corso sugli aspetti sanità pubblica veterinaria conseguenti all’eruzione dell’Etna (dicembre).

Particolarmente apprezzato è stato il programma del “Corso base di protezione civile per operatori del dipartimento di protezione civile addetti alla funzione 2” che si svolgerà a Rovigo dal 5-6 luglio. L’iniziativa accreditata ECM effettuata con funzionari della struttura regionale di P.C. del Veneto e formatori esperti appartenenti al sistema, risponde a un’esigenza specifica di formazione specialistica espressa anche da tutti i relatori presenti all’incontro.

La visita dell’FVO proseguirà nei prossimi giorni con incontri programmati presso il Dipartimento Nazionale di P.C., l’istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise-Centro IUVENE- dove interverranno anche colleghi dell’ZS dell’Umbria e delle Marche e i colleghi dei Servizi Veterinari regionali delle Marche.

L’ultima parte della visita, preceduta da una simulazione e esercitazione con la piattaforma EMERGENZA 2.0 in preparazione alle visite agli allevamenti dell’USL2 dell’Umbria, si concluderà il giorno 21 dopo un passaggio presso alcune aziende di Norcia e Cascia colpite dal Sisma.