VI giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare

Spreco alimentareSi celebra oggi, 5 febbraio, la VI Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, ideata ed istituita dal Ministero dell’ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e Università di Bologna – Distal, dal progetto 60 Sei ZERO.

Quando il cibo viene perso o sprecato, vengono sprecate anche le risorse naturali utilizzate per la catena di approvvigionamento: terreni, nutrienti, fertilizzanti, energia e acqua. Ogni successivo passaggio della catena aggiunge risorse ed emissioni, per cui il cibo sprecato a livello di somministrazione e consumo produce il più elevato impatto ambientale. Lo spreco alimentare grava, inoltre, sul clima a causa dell’emissione di anidride carbonica (se è vero che per produrre 1 kg di cibo se ne immettono nell’atmosfera 4,5 kg), ma anche per la decomposizione dei rifiuti alimentari e la produzione di metano, gas ad effetto serra (responsabile del riscaldamento globale), 21 volte più potente dell’anidride carbonica. Sono ormai tutti concordi sul fatto che non si può utilizzare una sola leva per aggredire il nodo degli sprechi alimentari, piuttosto c’è bisogno di un lavoro di filiera, che interseca il ruolo delle aziende e delle istituzioni e i comportamenti dei consumatori.

Lanciato nel corso del convegno Nazionale del 28 ottobre 2016 a Bergamo “Il cibo che non nutre nessuno. Le tante facce dello Spreco Alimentare tra Etica, Salute, Economia ed Ambiente”, il progetto SIMeVeP “Spreco alimentare”, attraverso eventi formativi e collaborazioni con tutti gli attori della catena alimentare (fra cui si ricorda in particolare il protocollo d’intesa con Banco Alimentare), – mira a superare il concetto di “spreco”  sostituendolo con quello di “eccedenze”, ricco di possibilità e potenzialità, puntando sempre alla sinergia con i diversi soggetti istituzionali e privati coinvolti.

Per raggiungere l’obiettivo la SIMeVeP:

  • intende promuovere un ruolo attivo dei Veterinari dei Servizi Veterinari delle ASL come facilitatori e garanti a livello locale nel sostenere e favorire la donazione degli alimenti invenduti attraverso la formazione e sensibilizzazione in tema di sicurezza igienico-sanitaria degli operatori delle associazioni beneficiarie che li acquisiscono e li ridistribuiscono.
  • intende fornire e garantire il supporto informativo e tecnico ai fini dell’interpretazione delle norme in materia di sicurezza alimentare, e la loro acquisizione e ridistribuzione gratuita dai soggetti beneficiari, equiparati all’ambito domestico dalla Legge del Buon Samaritano (Legge 155/2003) ed essere partecipe nella diffusione/condivisione di buone pratiche di gestione degli alimenti.
  •  si rende parte attiva, anche attraverso i Medici Veterinari delle ASL, a intraprendere campagne di comunicazione locali volte alla riduzione dello spreco alimentare lungo tutta la filiera agroalimentare.
  • promuove e sostiene programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere i soggetti della filiera agroalimentare e i consumatori consapevoli degli sprechi alimentari e dei conseguenti impatti ambientali, economici e sociali, nonché per fornire indicazioni per un acquisto consapevole, per la conservazione, la preparazione e per uno smaltimento corretto degli alimenti.
  • intende promuovere un progetto di educazione alimentare nelle scuole e una capillare campagna di sensibilizzazione ai cittadini.

Sin dall’approvazione della Legge 166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” (cd Legge Gadda), la SIMeVeP è fortemente impegnata nell’applicazione della norma e nella collaborazione e sinergia con tutti gli attori coinvolti, anche attraverso una serie di eventi formativi che hanno toccato varie città, da Milano a Salerno, da Brescia a Oristano, da Palermo a Trento, coinvolgendo complessivamente circa 400 Veterinari di tutta Italia.

In particolare si ricordano i “corsi per formatori”, organizzati congiuntamente con il Ministero della salute e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana, che hanno permesso di formare più di 100 fra veterinari e medici del Servizio Sanitario Nazionale, che ora possono preparare a loro volta gli operatori alimentari degli enti caritatevoli o altre associazioni affini che, secondo la Legge Gadda, devono essere adeguatamente formati per la corretta manipolazione e utilizzo degli alimenti da acquisire e ridistribuire.

Il ruolo dei veterinari nel campo del contrasto allo spreco alimentare è dunque quello di favorire l’incontro fra domanda e offerta di alimenti in eccedenza, assicurando la salubrità degli alimenti recuperati e donati. I Veterinari di Sanità Pubblica sono quindi dei facilitatori che in questa veste contribuiscono a trasformare gli sprechi in risorse, grazie al paradosso illuminato dell’economia circolare, che rappresenta l’unica strada sostenibile dal punto di vista etico, ambientale, economico e sociale per affrontare il tema della disponibilità alimentare.

A cura della segreteria SIMeVeP




Marchiatura uova, nella risoluzione finale accolta la proposta di sgravi fiscali

uovaLa Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, dopo un ciclo di audizioni a cui hanno preso parte SIVeMP e SIMeVeP, ha approvato ieri una risoluzione unitaria su “Iniziative in materia di marchiatura delle uova”, come sintesi delle 3 diverse risoluzioni presentate in partenza e delle istanze proposte dagli intervenuti in audizione.

SIVeMP e SIMeVeP esprimono soddisfazione in particolare per l’accoglimento della previsione di sgravi fiscali per l’acquisto di macchinari adibiti alla timbratura, almeno per alcune tipologie di allevatori con aziende di piccola e media dimensione, proposta che ha il fine di agevolare e incentivare le piccole imprese delle realtà rurali all’adozione di misure atte a garantire la tracciabilità delle loro produzioni.

La risoluzione impegna il Governo:

  • ad adottare iniziative affinché sulle confezioni di uova poste in vendita al consumatore finale sia evidenziato in maniera esplicita l’indicazione del Paese di origine delle uova;
  • a modificare il decreto ministeriale 11 dicembre 2009 al fine di escludere, per le uova di categoria B, la deroga alla timbratura prevista dall’articolo 2, comma 2, e di escludere l’esenzione dagli obblighi di timbratura accordata dall’articolo 3, agli operatori che effettuano consegne dal sito di produzione direttamente all’industria alimentare;
  • a modificare l’articolo 11, comma 7, del decreto ministeriale 11 dicembre 2009, nel senso di disporre l’obbligo di timbratura con il codice del produttore presso l’azienda di produzione, ferma restando l’esenzione da tale obbligo nei casi di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto in parola;
  • ad assumere iniziative nelle opportune sedi dell’Unione europea al fine di modificare la normativa in materia di commercializzazione delle uova nel senso di introdurre l’obbligo di timbratura presso l’azienda di produzione per tutte le uova a qualsiasi uso destinate, mantenendo l’esonero da questo obbligo per i soli casi di vendite di uova effettuate direttamente dal produttore al consumatore presso la propria azienda, indipendentemente dal numero di galline presenti in allevamento, di vendite di uova effettuate porta a porta direttamente dal produttore, nella regione di produzione, indipendentemente dal numero di galline presenti in allevamento e di vendite di uova effettuate direttamente dal produttore nella regione di produzione presso un mercato pubblico locale con allevamenti fino a 50 galline ovaiole;
  • ad incrementare i controlli, nell’ambito delle proprie competenze, al fine di evitare che le uova provenienti da Paesi terzi siano commercializzate in Italia come uova italiane;
  • a valutare la possibilità di introdurre sgravi fiscali o contributi per l’acquisto di macchinari adibiti alla timbratura, almeno per alcune tipologie di allevatori con aziende di piccola e media dimensione;
  • a valutare la possibilità di favorire ogni intervento finanziario e strutturale utile per incrementare la competitività della filiera avicola e il percorso di qualità già ampiamente intrapreso dalle aziende del settore;
  • a sensibilizzare la Commissione europea affinché promuova un monitoraggio volto a verificare le condizioni di produzione e di lavoro degli operatori del settore avicolo nei paesi extra europei e il rispetto, nei medesimi, delle norme europee sul benessere animale.

Il testo integrale della risoluzione

Il documento SIVeMP SIVeMP depositato in audizione




Se non è sicuro, non è cibo. Oggi la prima Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti

Giornata mondiale sicurezza sanitaria degli alimentiSi celebra oggi la prima Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata da una risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 20 dicembre 2018 che che ha espressamente riconosciuto che “non c’è sicurezza alimentare senza alimenti sicuri dal punto di vista igienico sanitario”, come ricordato con soddisfazione la Fao.

Il cibo non sicuro causa nel mondo più di 200 malattie, comprese alcune forme di cancro, evidenziando come la sicurezza alimentare e la battaglia per sradicare la fame si estenda ben oltre i problemi di produzione e distribuzione.

Le malattie di origine alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini e le persone che vivono in regioni a basso reddito. Inoltre, gli alimenti sicuri contribuiscono positivamente al commercio, all’occupazione e alla riduzione della povertà.

Solo nella regione Europa ogni minuto 44 persone – più di 23 milioni l’anno – si ammalano e 4700 persone l’anno perdono la vita per aver mangiato cibo non salubre.

“Le malattie trasmesse dagli alimenti sono completamente prevenibili”, ha affermato recentemente OMS Europa diffondendo il rapporto “Il carico delle malattie di origine alimentare nella regione Europea

Le cifre contenute nel rapporto evidenziano la necessità di rafforzare la prevenzione, la sorveglianza e la gestione delle malattie alimentari  compresa la comunicazione del rischio, la sensibilizzazione e l’educazione dei consumatori sulla sicurezza alimentare.

Il cibo non sicuro è una minaccia per la salute e l’economia umana, che colpisce in modo sproporzionato persone vulnerabili ed emarginate, in particolare donne e bambini. Inoltre danneggia il commercio globale portando a ulteriori sprechi alimentari, che non possono più essere tollerati. Noi Veterinari ci occupiamo tutti i giorni di sicurezza alimentare… dal campo alla tavola… perché il cibo se non è sicuro non è cibo!” ha affermato il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice nell’occasione.

Per maggiori informazioni sulla Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti:

ONU – World Food Safety Day – 7 June
https://www.un.org/en/events/foodsafetyday/

FAO – 7 June 2019 – World Food Safety Day
http://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/WFSD/en/

OMS – World Food Safety Day – 7 June 2019
https://www.who.int/foodsafety/en/

EFSA – World Food Safety Day 2019
https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/190607-0

A cura della segreteria SIMeVeP




Il sistema sanzionatorio in Medicina Pubblica Veterinaria – Il programma definitivo

Dal 24 febbraio al 1 marzo si terrà a Folgaria (TN) il nuovo appuntamento con la settimana della formazione invernale.

Il corso ECM “Il sistema sanzionatorio in Medicina Pubblica Veterinaria” si terrà i giorni 25, 26, 28 febbraio e 1 marzo 2019.

Al corso sono stati assegnati 15 crediti ECM.

Programma scientifico e Scheda di iscrizione ECM.

Pubblichiamo la scheda per la prenotazione alberghiera.

 

Lettera per i partecipanti

Scarica la locandina




Ennesima aggressione a medici veterinari, la misura è colma!

intimidazioniLa misura è colma… un’altra aggressione ai danni di una Veterinaria …stavolta in Sardegna!!” E’ il commento del Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice alla notizia dell’ennesimo episodio di aggressione a un veterinario ufficiale impegnato a garantire la sicurezza alimentare e tutelare il benessere animale.

A farne le spese questa volta è stata una giovane collega, minacciata con un coltello puntato al collo mentre operava in un macello dopo che la veterinaria, a tutela della protezione animale durante la macellazione, aveva ripreso l’operatore che trascinava brutalmente una capra.

Dove sono i giornalisti cosi bravi a fare servizi entrando di nascosto negli allevamenti?!?… Dove sono i falsi moralisti pronti a mettere alla gogna i Veterinari Ufficiali che fanno i controlli?!?…
Dove sono le istituzioni che dovrebbero tutelare i propri servitori?!?… DOVE SONO?!?!?”  ha affermato Sorice inviando “un abbraccio e tutta la nostra solidarietà alla collega aggredita!!!”

 




Legge 281/91: perché non ricorrere alla sterilizzazione farmacologica?

Sterilizzazione farmacologicaLa SIMeVeP torna a sottolineare un aspetto della Legge 281/91 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” che, pur risultando davvero innovativo, non è stato mai seriamente preso in considerazione, e cioè l’esplicita previsione nell’articolo 2, comma 1, secondo cui “il controllo della popolazioni dei cani e dei gatti mediante la limitazione delle nascite viene effettuato, tenuto conto del progresso scientifico, presso i Servizi veterinari delle unità sanitarie locali”.

Questa previsione davvero lungimirante intendeva dire che il contenimento demografico dei cani poteva/doveva essere operato non solo ed esclusivamente con la sterilizzazione chirurgica, ma anche con strumenti farmacologici che la ricerca scientifica poteva mettere man mano a disposizione degli operatori sanitari.

Leggi il contributo pubblicato su La Settimana Veterinaria




Selvatici buoni, prosegue l’attività formativa

Progetto Selvatici e BuoniProseguono gli incontri formativi nell’ambito del progetto “Selvatici e Buoni” dedicato alla valorizzazione della carne di selvaggina e alla creazione di una filiera tracciata, cui la SIMeVeP: il 27 maggio si sono concluse a Lallio (BG) le due giornate di formazione dedicate ai ristoratori del territorio con l’obiettivo di approfondire le modalità di preparazione a base di carne di selvaggina al fine di valorizzarne le caratteristiche e diffonderne l’utilizzo nell’ambito della ristorazione.

All’evento, introdotto da Luca Pellicioli Medico Veteriniario ATS di Bergamo, sono intervenuti Baldassare Agnelli – titolare azienda, Silvio Barbero – Vice presidente Università Scienze gastronomiche di Pollenzo, Nicola Perrotti – Presidente Fondazione Una, Antonio Sorice – Presidente Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva, Oscar Fusini – Direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Michele Bornaghi – Presidente Federcaccia Bergamo e Iris Rossi – Franchi Food Academy. Roberto Dormicchi – Chef della Franchi Food Academy, ha condotto uno show cooking all’interno della sala del centro ricerca e formazione SAPS Agnelli Cooking Lab.

Il progetto – dopo un’attenta e puntuale fase di condivisione programmatica tra i partner scientifici del progetto e le realtà Istituzionali e associative locali – è stato ufficialmente avviato il 22 settembre 2017 a Clusone (BG) e si concluderà a ottobre 2019, con l’obiettivo principale di sviluppare, nel rispetto della sicurezza alimentare, le modalità operative per la corretta gestione igienico-sanitaria della filiera delle carni di grossa selvaggina permettendo la valorizzazione di un prodotto dalle importanti caratteristiche nutrizionali e la sua promozione sul territorio affermando un modello di sviluppo delle aree montane in grado di coniugare esigenze ambientali e socio-economiche attraverso adeguate scelte gestionali.

E’ strutturato in azioni specifiche tra cui:
• la costruzione partecipata della filiera
• l’indagine sulle tradizioni gastronomiche del territorio
• la formazione ed educazione all’utilizzo delle risorse
• l’analisi del rischio per la valutazione e il miglioramento dei requisiti igienico sanitari del prodotto
• attività di rilancio dell’economia locale

Particolare attenzione viene dedicata ai 3 attori principali della filiera rappresentati dal mondo venatorio, macellai attraverso i Centri di lavorazione della selvaggina (CLS) e i ristoratori.

Consulta il sito del progetto

A cura della segreteria SIMeVeP




Le attivita’ di soccorso degli animali negli scenari di protezione civile – Verona 26/27 gennaio 2019

Il 26 e 27 gennaio 2019 si terrà a Verona il corso dal titolo: Le attivita’ di soccorso degli animali negli scenari di protezione civile.

L’obiettivo del corso sarà l’acquisizione delle conoscenze e degli strumenti tecnico-amministrativi  necessari per il corretto svolgimento delle funzioni e dei compiti assegnati alle  Componenti e alle Strutture Operative del Sistema Nazionale di Protezione Civile per il soccorso degli animali nell’ambito degli scenari emergenziali come previsto dal DLGS.1/2018 “Codice della Protezione Civile.
Il corso, gratuito per gli iscritti Emervet  è articolato in due giornate di lezioni frontali e fasi interattive ed è destinato a Medici Veterinari e Tecnici della Prevenzione.

Programma e scheda di iscrizione

Scarica la locandina

Come arrivare




Cuccioli e padroni insieme in ospedale. Sorice: un sostegno psicologico indispensabile

animali ospedaleIl Presidente SIMeVeP Antonio Sorice ha commentato l’iniziativa che, per la prima volta nel Lazio e grazie alla collaborazione collaborazione fra la Asl Roma 6, la struttura regionale Promozione e Prevenzione della Salute e l’Istituto Zooprofilattico del Lazio e della Toscana, consente ai pazienti ricoverati all’ Ospedale dei Castelli di Ariccia (RM) di incontrare i propri animali domestici, in particolare cani, gatti e conigli in un ambiente apposito all’interno della struttura ospedaliera, l’area “4 Zampe con te”.

 “Gli animali sono diventati parte integrante della famiglia – afferma Sorice  a RCS Salute- e danno in tante situazioni un supporto psicologico importante”.

L’incontro fra i degenti e il loro animale domestico è disciplinato da un regolamento specifico che assicura anche che l’interazione con gli animali non presenti criticità di tipo igienico-sanitario verso altri degenti e l’ambiente circostante.

La possibilità di introdurre animali nelle strutture sanitarie va sempre valutata dalle Direzioni sanitarie delle strutture – spiega il dottor Sorice – e in caso sia attuabile, deve avvenire in modo controllato. Noi abbiamo suggerito che gli animali che entrano nelle aree dedicate all’incontro con i pazienti siano preventivamente visitati da un veterinario e quindi vaccinati per evitare possibili danni alla salute dei pazienti presenti nella struttura”.

Leggi l”intervento completo su RCS Salute




Vetmare 2019, aperte le iscrizioni!

iscrizioniSicurezza alimentare e benessere animale: un binomio inscindibile” è il titolo del corso ECM che si svolgerà dal 1 al 6 luglio 2019 a Pisciotta a Salerno.

Al corso assegnati 27,4 crediti ECM.

E’ possibile effettuare la prenotazione alberghiera per la settimana 30 giugno – 7 luglio (prenotazioni entro il 10 giugno).

 

Programma del corso

Scheda di iscrizione