Gli insetti come novel food, tra disgusto, rischi e benefici

Farina di insettiParlare di insetti come fonte alimentare umana (entomofagia) può suscitare un disgusto che risente di fattori psicologici strutturati all’interno della nostra cultura alimentare e dietetica e che associa gli insetti a esseri infestanti, portatori di malattie e indicatori di scarsa igiene. Il più grande ostacolo da superare è, dunque quello del pregiudizio culturale, legato alle abitudini, usi e tradizioni gastronomiche.

Nonostante i vantaggi economici, ecologici e nutrizionali degli insetti allevati per consumo umano, il successo della loro introduzione nella catena alimentare dipende dal superamento delle nostre limitazioni psico-culturali e ciò rappresenta una grande sfida.

Accanto ai vantaggi è necessario analizzare e valutare i rischi potenziali per il consumatore rappresentati da pericoli microbiologici (batteri e virus) e chimici (contaminanti ambientali) presenti negli insetti interi e prodotti derivati nei diversi passaggi dell’intero ciclo produttivo.

Ne parlano diffusamente il Vice Presidente SIMeVeP, Renato Giunta e il Coordinatore scientifico SIMeVeP, Maurizio Ferri, nell’articolo “Gli insetti come novel food, tra disgusto, rischi e benefici”




Per un diritto penale (alimentare) minimo

“E’ considerazione ormai pacificamente condivisa che non sia possibile processare e reprimere tutti i fatti illeciti.

L’esperienza dell’ultimo mezzo secolo dimostra infatti come l’incremento dei fatti puniti da norme penali non abbia comportato un minor numero di illeciti commessi da parte dei consociati.

Anzi, in qualche modo si è avuto un paradossale effetto opposto, chiaramente non immaginato né tanto meno voluto dal legislatore.

Questo dato di fatto dimostra che in molti casi le norme incriminatrici non raggiungono l’obbiettivo per le quali sono state create, fallendo in tal modo l’opera di prevenzione generale che devono perseguire.

In poche parole, la sola presenza di norme incriminatrici non ha l’effetto di dissuadere le persone ad astenersi dal violare le leggi.”

Proponiamo la lettura integrale dell’articolo “Per un diritto penale (alimentare) minimo” di Lino Vicini, Dottore di ricerca in disciplina nazionale ed europea sulla produzione e controllo degli alimenti.




Progetti SIMeVeP. Risk based meat safety assurance system. An introduction to key concepts for future training of official veterinarians

È stato pubblicato sulla rivista Food Control l’articolo dal titolo ‘ Risk based meat safety assurance system – An introduction to key concepts for future training of official veterinarians’ elaborato da uno dei 5 gruppi di lavoro (gruppo di lavoro “formazione, comunicazione e monitoraggio del sistema di assicurazione della sicurezza delle carni”), del quale è componente per la SIMeVeP Maurizio Ferri, nell’ambito della rete RIBMINS (“Risk-based meat inspection and integrated meat safety assurance)” di COST Action 18105.

L’iniziativa COST  European Cooperation in Science and Technology è un programma intergovernativo di cooperazione europea nella ricerca scientifica e tecnologica nato nel 1971 di cui l’Italia è paese fondatore.

Questi gli highlights:

– Il sistema convenzionale di sicurezza della carne in Europa si sta attualmente spostando verso un approccio più basato sul rischio e sulla scienza.

– È stato proposto un sistema di garanzia della sicurezza della carne basato sul rischio e integrato (RB-MSAS) per affrontare i pericoli più rilevanti identificati da EFSA.

– I veterinari ufficiali (VU) svolgono un ruolo essenziale come gestori del rischio in questo nuovo quadro.

– Le sfide future sono legate a nuovi strumenti di formazione avanzata per i VU.

Leggi l’articolo

 

 




COVID-19: Food safety risk? The facts

covid-19La pandemia da COVID-19 ha creato interruzioni senza precedenti e imprevedibili in ogni ambito della vita sociale ed economica e ha generato molte incertezze, fra cui quelle sulla salubrità della catena di approvvigionamento alimentare, ponendo nuove sfide agli agricoltori, produttori, distributori, aziende di beni di consumo, dettaglianti.

La filiera alimentare e l’industria alimentare sono sotto i riflettori a causa della preoccupazione, a volte amplificata dai media, sul potenziale ruolo degli alimenti nella trasmissione dell’infezione alle persone.

Maurizio Ferri, Coordinatore Scientifico SIMeVeP, propone un’analisi delle attuali posizioni e conoscenze scientifiche (in inglese)




2ª Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti

Si è celebrata il  7 giugno, la 2ª Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata da una risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 20 dicembre 2018 che ha espressamente riconosciuto che “non c’è sicurezza alimentare senza alimenti sicuri dal punto di vista igienico sanitario” e che “in un mondo in cui la catena di approvvigionamento alimentare è diventata più complessa, qualsiasi incidente che riguardi la sicurezza alimentare può avere effetti negativi sulla salute pubblica, sul commercio e sull’economia globali”, tenendo presentre che nel mondo le malattie a trasmissione alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e possono rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare quella dei bambini e dei consumatori appartenenti a fasce socialmente svantaggiate.

 

Ogni giorno i Veterinari italiani si prendono cura degli animali, del loro benessere, controllano, ispezionano, certificano gli alimenti di origine animale. Perché se il cibo non è sicuro, non è cibo!!!

ha ricordato nell’occasione il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice.

Anche il Ministero della salute si è soffermato sull’importanza dei controlli ufficiali e in particolare sull’efficacia del sistema dei controlli in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Italia

Occuparsi di sicurezza alimentare è il compito quotidiano dell’EFSA, ma spetta a tutti noi avere a cuore la sicurezza degli alimenti ora e in futuro se vogliamo limitare l’impatto dei cambiamenti climatici e dare vita a sistemi alimentari mondiali sostenibili a beneficio dei consumatori, dei produttori e della natura, ha affermato il direttore esecutivo dell’EFSA Bernhard Url che ha richiamato tre caratteristiche chiave del sistema di sicurezza alimentare dell’UE: l’attuazione dell’approccio “salute unica globale”, sistemi alimentari sostenibili e condivisione della responsabilità in materia di sicurezza alimentare.

L’Efsa individua

  • pesticidi e contaminanti
  • cambiamenti climatici
  • benessere degli animali
  • antibioticoresistenza

come fattori che in vario modo hanno importanti ricadute sulla sicurezza alimentare e su cui è necessario porre particolare attenzione ai fini dell’individuazione precoce e il monitoraggio delle minacce derivanti da infezioni zoonotiche resistenti agli antimicrobici, da batteri patogeni presenti su frutta e verdura da suolo o acqua contaminati e da alimenti di origine animale.

E’ rivolto invece ai consumatori il volantino diffuso dall’OMS sui 5 elementi chiave per alimenti più sicuri:

  • abituatevi alla pulizia
  • Separate gli alimenti crudi da quelli cotti
  • fate cuocere bene gli alimenti
  • tenete gli alimenti alla giusta temperatura
  • utilizzate solo acqua e materie prime sicure

ognuni dei 5 elementi è declinato in più punti e spiegato, perche conoscere è prevenire!

A cura della segreteria SIMeVeP




La crisi della scienza e l’ipotesi della scienza Post-normale nell’Antropocene

Crisi della scienzaCon il documento; “La crisi della scienza (e valutazione del rischio) tra incertezza scientifica, democratizzazione della conoscenza e interazioni innovative con la policy e la società. L’ipotesi della scienza Post-normale nell’Antropocene” Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva, affronta il tema della crisi della scienza, la sua qualità, credibilità e integrità nell’affrontare fenomeni sempre più complessi e incerti in un’epoca caratterizzata da un progresso scientifico e sviluppo tecnologico senza precedenti e da emergenze ambientali e sanitarie multi-dimensionali.

La crisi della scienza nell’Antropocene investe sia l’aspetto tecnico-metodologico che epistemico del processo scientifico. La natura olistica dei sistemi terrestri e la complessità e incertezza nella relazioni tra le diverse noxae che minacciano gli ecosistemi ambientali e la salute umana, rendono sempre più inadatto il modello scientifico riduzionista che esclude i valori, le ideologie e la politica riproponendo una relazione lineare con la policy. Superando la pretesa razionale che le conoscenze scientifiche e i modelli possano fornire una vera rappresentazione della realtà, e che le questioni pratiche siano risolvibili solo se ridotte a una sfera meramente tecnico-scientifica, si rende necessario promuovere un modello innovativo di partecipazione estesa per la produzione scientifica, che punti all’interazione e collaborazione tra tutti i soggetti sia interni che esterni alle istituzioni scientifiche. La scienza post-normale soddisfa questi criteri, inserendosi idealmente nei contesti attuali dominati dalla complessità dei fenomeni, incertezza e forti interessi in gioco e proponendo un salto metodologico ed epistemico del processo scientifico funzionale a risposte normative efficaci e socialmente condivise

scrive Ferri nell’introduzione al lavoro.

Queste problematiche coinvolgono direttamente la SIMeVeP che, nel suo piccolo, nel rappresentare le istanze della veterinaria pubblica interagisce con la società, con le istituzioni e con i consumatori intervenendo su vari tematiche specifiche e più in generale, su alcune decisioni politiche” afferma Maria Rita Siddi, del Consiglio Direttivo SIMeVeP.

Nella sua analisi Ferri afferma che la scienza oggi è da ritenersi un processo “intimamente sociale”. E’ così e così deve essere per le tematiche della sicurezza alimentare e della valutazione del rischio, che implicano il coinvolgimento di più componenti della Società civile in un processo complesso che non può più essere demandato alla “Scienza”“.

La scienza come ricerca (iniziale), parte da assunti e opera attraverso alcuni meccanismi, non ultimi anche le fonti di finanziamento. Ciò può condurre a scelte di “parte”. Però nel momento in cui certe ricerche rispondono alle necessità di decisioni decisive e importanti, occorre che il numero di informazioni raccolte sia il più alto possibile, provenienti anche da scienziati portatori di “posizioni minoritarie” o provenienti da diversi settori.

Tanto maggiore sarà il peso di questo fenomeno di interazione, come fa osservare Ferri, tanto maggiore sarà l’autorevolezza e il consenso che i provvedimenti incontreranno. E’ importante dunque l’esame di una pluralità di punti di vista legittimi e pertinenti e in questo senso deve essere intesa la democraticità dell’esperienza scientifica.

La SIMeVeP può svolgere un ruolo di raccolta dei diversi punti di vista e comunicarli alle istituzioni nell’ambito di un progetto di ampliamento dell’interazione con il livello decisionale per la sanità pubblica veterinaria” conclude Siddi.




Conferenza EFSA 2018- Scienza, cibo e società

Pubblichiamo la relazione del dott. Maurizio Ferri sulla Conferenza EFSA 2018 dal titolo “Scienza, cibo e società”, che si è tenuta a Parma dal 18 al 21 Settembre.

Costruita intorno al motto “contestualizzare la valutazione del rischio” la Conferenza ha avuto l’obiettivo di analizzare le modalità di interazione costruttiva tra cibo, scienza e società.  Contestualizzare la valutazione del rischio significa riflettere sul futuro della valutazione del rischio nella sicurezza alimentare, riconoscendo al contempo il contesto sociale e politico in cui opera. Il titolo dunque riassume due aspetti che attengono la sicurezza alimentare e cioè: – il supporto scientifico al processo decisionale rappresentato dalla metodologia di valutazione del rischio e la società che in un accezione più ampia svolge un ruolo (decisamente trascurato in passato) condizionante ed a volte determinante per il successo delle politiche ed interventi regolatori di protezione della salute del consumatore.




La SIMeVeP al festival del giornalismo alimentare

La SIMeVeP è partner della la 4ª edizione del festival del giornalismo alimentare che si terrà a Torino dal 21 al 23 febbraio: tre giorni di seminari, tavole rotonde, laboratori pratici, incontri b2b, educational ed eventi off per stimolare il confronto e la riflessione tra i vari protagonisti della comunicazione alimentare e migliorare la qualità dell’informazioneche ruota attorno al cibo

Saranno affrontati i temi più caldi e del momento come la sicurezza alimentare, le “fake news”, i reati alimentari e l’e-commerce dei prodotti alimentari, il Made in Italy  e tanto altro.

Oltre agli esperti provenienti dal mondo del giornalismo, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, aziende, foodblogger, influencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef, rappresentanti di associazioni e uffici stampa, interverranno ai diversi eventi Gian Marco Centinaio (Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari), Oscar Farinetti (fondatore di Eataly),  Giancarlo Caselli, Vytenis Andriukaitis (Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare) e i vertici del Ministero della Salute.

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, interverrà al panel “Acquacoltura, pesci che nuotano in un mare di fake news” moderato da Valentina Tepedino, Direttore del periodico Eurofishmarket che si terrà il 22 febbraio alle ore 12.10. Parteciperanno Giovanni Pettorino, Comandante generale capitanerie di porto,Umberto Luzzana Marketing Manager Skretting Italia, Erik-Jan Lock Research group leader, Feed and Nutrition NIFES, Marco Saroglia, Università dell’Insubria

Il programma del festival

Il sito del festival




Fipronil, quali sono i rischi?

«Non ci sono rischi evidenti sulla salute umana, tuttavia dipende anche dalle dosi assunte» è quanto ribadisce a Sanità informazione il Vicepresidente SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) Vitantonio Perrone sull’allarme uova contaminate dall’insetticida Fipronil che dal Belgio e dalla Germania ha valicato i confini italiani portando al sequestro di alcuni allevamenti in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

«Il Fipronil è un farmaco autorizzato unicamente come antiparassitario per gli animali domestici (per contrastare l’ectoparassitosi in cani e gatti) ed è vietato per tutti gli altri; in particolare ne è proibito l’ utilizzo per animali destinati alla produzione di alimenti» spiega il dottore aggiungendo che allo stato attuale «le percentuali di Fipronil individuate nelle uova italiane non sono allarmanti ma di fatto un pesticida non deve per legge entrare in contatto con alimenti destinati al consumo».

Leggi l’intervista completa




Dobbiamo preoccuparci per il consumo di carni rosse fresche e lavorate?

carne rossa cucinataLa SIMeVeP pubblica un documento elaborato dal Dott. Maurizio Ferri, in merito al recente comunicato della International Agency for Research on Cancer (IARC), agenzia intergovernativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul rischio di cancro al colon-retto associato ad una alimentazione prevalentemente basata sul consumo di carni rosse in particolare di quelle lavorate.

Disponibile per il download gratuito