VI Convention Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d’Italia

Il 20 aprile 2018 si terrà a Roma, presso l’Ospedale San Gallicano, la VI° Convention Nazionale
dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d’Italia organizzato da SItI, SIMeVeP e SNOP.

La intersettorialità e la multiprofessionalità si affermano sempre più come elementi cardine delle strategie di prevenzione sanitaria.

L’approccio “One Health” che parte dal presupposto che la salute delle persone, degli animali e gli ecosistemi siano interconnessi, prevede una stretta collaborazione da parte di tutti gli attori che hanno un impatto diretto o indiretto sulla salute, sia interni che esterni al perimetro del mondo sanitario tradizionale, lavorando in maniera trasversale e ottimizzando le risorse e gli sforzi nel rispetto dell’autonomia dei vari settori.

Ciò è vero in maniera precipua all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione, che hanno il compito di portare questa lettura dei problemi di salute e questa modalità di azione nei tavoli programmatori e nelle strategie operative dei vari settori della vita civile, contrastando le disuguaglianze e affrontando le fragilità. Non si può essere credibili però se noi per primi creiamo barriere verticali a processi trasversali, che invece rappresentano la maniera migliore per un approccio globale.

Partendo da una riflessione sul tragitto fatto, sulle criticità e sui risultati ottenuti, vogliamo ragionare insieme sui percorsi di miglioramento possibili, presentando alcune esperienze affrontate con ottica interdisciplinare.

Inoltre vogliamo riflettere su come recuperare potenzialità operative attraverso un migliore coinvolgimento delle nuove professioni sanitarie.

Per la SIMeVeP interverrano il Presidente Onorario Aldo Grasselli, il Presidente Antonio Sorice e il referente nazionale, Antonio Tocchio.

Programma

Scheda di iscrizione




Assemblea dei soci SIMeVeP

L’Assemblea dei Soci della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva è convocata il giorno 18 aprile 2018 alle ore 23.00 in via ordinaria in prima convocazione e il giorno 19 aprile alle ore 14.30 in seconda convocazione, presso la sede nazionale della SIMeVeP in via Nizza 11 a Roma.

L’Assemblea, oltre ad adempiere a quanto previsto dallo Statuto, rappresenta un’importante occasione di confronto fra Consiglio direttivo, soci, referenti regionali e gruppi di lavoro, anche in vista dell’approvazione del programma annuale delle attività SIMeVeP.




Report annuale Rasff 2016

La Commissione Europea ha pubblicato il report 2016 sulle attività del Rasff (Rapid Alert System for Food and Feed) il Sistema di allerta rapido europeo per la notificazione di un rischio diretto o indiretto per la salute pubblica dovuto ad alimenti o mangimi.

Anche nel 2016 l’Italia è stato il paese europeo che ha inviato il maggior numero di notifiche originali cioè di notifiche di allerta (notifica di un rischio che richiede o potrebbe richiedere un’azione rapida in un altro paese membro) e notifiche di informazione per follow-up (notifica di un rischio che non richiede un’azione rapida, relativa a un prodotto già presente o che potrebbe essere immesso sul mercato in un altro paese membro)

 

In generale nel 2016 si è registrato un aumento dell’attività del sistema con oltre 10mila scambi di informazioni: 2993 notifiche originali di cui il 28% (847) cassificate come notifiche di allerta, il 13% (378) notifiche di informazione per follow-up, 20% (598) notifiche a di informazione per attenzione e il 39% (1170) «notifica di respingimento alla frontiera.

Queste notifiche originali hanno generato  7288 notifiche di follow-up, cioè notifiche contenenti informazioni supplementari rispetto a ciascun evento originario notificato. In media quindi ogni notifica originale ha dato luogo a 2,4 notifiche supplementari.  Per le sole notifiche di allerta ci sono state, in media, 5.5 notifiche di follow up per ogni notifica originale.

Rispetto al 2015 le notifiche originali sono calate dell’1.8%, ma sono aumentate le notifiche, ma sono aumentate le notifiche di follow up (+17,5%) per un aumento generali di scambi di informazioni pari all’11.1%.

Tra i paesi membri Ue la Spagna è stata origine dei prodotti che sono stai maggiormente oggetto di notifica, seguita da Polonia, Francia, Germania, Olanda e Italia.

Le notifiche più frequenti nel 2016 hanno riguardato salmonella (prodotti originati in India), mercurio nel pesce (Spagna), residui di pesticidi sopra i limiti in verdura e ortaggi (Turchia) e aflatossine in diverse tipologie di frutta secca e semi (da Iran, Turchia, Cina, Egitto, Usa).

 

Country fact sheets relativo all’italia (in inglese)

Domande e risposte: sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi (RASFF) (in italiano)

Le basi legali del Rasff:

– Regolamento (CE) N. 178/2002  che stabilisce i Principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare

– Regolamento (UE) 16/2011 recante disposizioni di applicazione relative al sistema di allarme rapido per gli alimenti ed i mangimi

A cura della segreteria SIMeVeP




Sorice incontra l’Osservatorio Agromafie

collaborazioneIl Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, è stato ricevuto dal Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare (cd “Osservatorio Agromafie”), il procuratore Gian Carlo Caselli, e ha avuto modo di incontrare alcuni dei componenti dell’Osservatorio fra cui il Generale, Comandante in S.V. Divisione Unità Specializzate dei Carabinieri Claudio Vincelli (Ex Comandante NAS).

Il Presidente ha portato all’attenzione del l’Osservatorio il tema, sempre più di attualità, dei sempre più frequenti episodi di intimidazione ai danni di Veterinari pubblici nell’esercizio delle proprie funzioni a tutela della salute dei cittadini, descrivendolo come una piaga sociale da affrontare senza tentennamenti da parte delle istituzioni per contrastare e vincere il clima di solitudine in cui si vengono a trovare gli operatori su tutto il territorio del Paese.

Al centro del confronto anche altri temi di interesse comune e di rilevanza nazionale, come quello delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore agroalimentare e quello annoso della corruzione in sanità, affrontato dalle istituzioni con la creazione nel 2012 dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC).

Si è trattato di un’occasione proficua che ha registrato un reciproco interesse e una convergenza di vedute su temi strategici. Un primo passo verso collaborazioni e sinergie future.




Immunocontraccezione nei cinghiali: positivi i primi risultati di un progetto Spagnolo

Il Grupo de Investigación sobre Infertilidad (GRI-BCN) della facoltà di veterinaria dell’Universitat Autonòma de Barcelona (UAB) ha presentato i risultati preliminari di un progetto quadriennale per l’immunocontraccezione dei cinghiali avviato ad aprile 2017, che prevede l’intervento su un totale di 300 cinghiali.

Il progetto, il primo a livello mondiale che riguarda esemplari urbani e periurbani, permetterà di studiare la fattibilità e l’efficacia dell’applicaizone di un vaccino immunocontraccetivo in una popolazione di cinghiali liberi per inibirne la riproduzione.

Il vaccino è già stato utilizzato con buoni risultati in progetti che hanno coinvolto i cervi negli Stati Uniti e cinghiali in cattività nel Regno Unito.

I risultati preliminari riguardano la sperimentazione effettuata negli ultimi 9 mesi del 2017 su un centinaio di esemplari: 60 sottoposti al trattamento e 40 di controllo.

I primi risultati sono confortanti poiché è stato possibile ricatturare il 40% degli esemplari nei quali è stata osservata una buona efficacia del trattamento immunocontraccettivo.

La sperimentazione prosegue anche nel 2018 vaccinando nuovi soggetti e cercando di ricatturare quelli già trattati nel 2017 per ottenere ulteriori informazioni sull’effetto dell’immunoconcentrazione in un più lungo periodo.

Maggiori dettagli nel comunicato originale (in spagnolo)

A cura della segreteria SIMeVeP




Assemblea degli aderenti EMERVET

L’assemblea degli aderenti a Emervet è convocata per il giorno 18 aprile 2018 alle ore 23.00 in prima convocazione e il giorno 19 aprile alle ore 12.00 in seconda convocazione, presso la sede nazionale della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, in via Nizza 11 a Roma per gli adempimenti statutari.




Antibiotici: Ema, Fda, Pmda lavorano per armonizzare le norme sulla valutazioni di nuovi farmaci

valutare_antibioticiL’Agenzia europea dei medicinali (Ema), l’Agenzia giapponese dei farmaci e dei dispositivi medici (Pmda) e la Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti, hanno avviato nel 2016 una collaborazione per allineare gli approcci alla valutazione degli antibiotici e armonizzare i requisiti normativi.

L’obiettivo finale è quello di facilitare un unico programma di sviluppo di nuovi antibatterici per combattere l’antibioticoresistenza e proteggere la salute pubblica globale.

Gli incontri fra le tre agenzie sono proseguiti in ottobre a Kioto e proseguiranno nel 2018.

A cura della Segreteria SIMeVeP
Fonte: http://www.raps.org/Regulatory-Focus/News/2017/11/17/28907/FDA-EMA-and-PMDA-Plot-Harmonized-Path-for-Antibiotics/

 




Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza 2017-2020

pilloleLa Conferenza Stato Regioni del 2 novembre 2017 ha sancito l’Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020”.

Il Piano, basato sull’approccio multisettoriale “One Health” che prevede l’integrazione di tutti i settori interessati: umano, veterinario, di sicurezza degli alimenti, agricolo e ambientale:

 

• individua i principali esiti di salute che si vogliono raggiungere attraverso la sua realizzazione;

• indica le azioni principali da realizzare a livello nazionale e regionale/locale per promuovere un efficace contrasto del fenomeno dell’AMR nei seguenti ambiti: sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti e dell’AMR; uso appropriato e sorveglianza del consumo degli antimicrobici; potenziamento dei servizi diagnostici di microbiologia; formazione degli operatori sanitari; informazione/educazione della popolazione; ricerca e sviluppo;

• definisce per ciascuna delle azioni individuate gli obiettivi a medio (2017-2018) e a lungo termine (2017-2020) e gli indicatori per le azioni considerate prioritarie;

• rimanda a successivi piani operativi e documenti tecnici, locali, regionali e nazionali, che individuino in dettaglio le specifiche attività e responsabilità operative.

Obiettivi strategici del piano:

1. Rafforzare la sorveglianza: AMR e consumo degli antibiotici in ambito umano e veterinario;

2. Prevenire e controllare le infezioni in tutti gli ambiti;

3. Ottimizzare l’uso degli antibiotici;

4. Migliorare i livelli di consapevolezza e di comprensione (comunicazione/informazione e formazione);

5. Sostenere la ricerca e l’innovazione

Per l’uso dell’antibiotico veterinario nell’allevamento bovino, in quello suino e negli animali d’affezione, è stato già predisposto un documento dalla Regione Emilia-Romagna che può essere utilizzato come linee di indirizzo per tutte le Regioni.

Viene infine previsto un monitoraggio/valutazione a due anni dall’approvazione del Piano

Scarica il documento

A cura della segreteria SIMeVeP




La conformità dei Materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA) – Corso di perfezionamento

Il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e nuove tecnologie in medicina e chirurgia della Università di Pisa propone per il 2018 la prima Edizione del “Corso di Perfezionamento sulla conformità dei Materiali e oggetti a contatto con alimenti” in collaborazione con ISS, Ecolstudio Lucca.

Il corso intende far sviluppare competenze professionali specifiche sulle caratteristiche di conformità dei Materiali e Oggetti Destinati a Contatto con Alimenti (MOCA) ai sensi della normativa vigente nel settore della sicurezza alimentare.

Tali competenze sono essenziali qualunque sia il ruolo giocato nella filiera dei MOCA dal discente. La conformità dei MOCA è infatti la stessa sia in fase di produzione che di controllo ufficiale.

Il Corso è organizzato in 9 sessioni distribuite in sei moduli da maggio a giugno 2018. L’orario di un modulo è venerdì dalle ore 15,15 alle 19,00; sabato dalle ore 8,00 alle 13,15 per 72 ore di lezioni ed esercitazioni. La frequenza minima è il 75% dell’intero corso. Il corso rilascia 12 CFU.

Le sessioni sono:
• Sicurezza alimentare concetti e analisi della normativa europea più significativa
• MOCA definizione e classificazione e analisi della normativa trasversale vigente
• Allestimento di un sistema di assicurazione della qualità nel settore dei MOCA
• Gestione e revisione del sistema di assicurazione della qualità
• MOCA in materiale plastico
• MOCA di altre matrici
• Inchiostri, adesivi e additivi per i MOCA
• Importazione/esportazione di MOCA; le macchine e le attrezzature a contatto con alimenti; la plastica riciclata, gli imballaggi attivi e intelligenti
• Il controllo ufficiale nel settore dei MOCA

Qui tutte le informazioni: https://www.unipi.it/index.php/corsi-di-perfezionamento/item/11989-conformita-dei-materiali-e-oggetti-a-contatto-con-alimenti-moca.

Iscrizioni entro e non oltre le ore 12:00 del 5 aprile 2018.

A cura della segreteria SIVeMP

 




Ue: centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti

Per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori circa la qualità degli alimenti e le pratiche fraudolente in campo alimentare, la Commissione europea inaugura un centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti che sarà gestito dal Centro comune di ricerca.

Il centro di conoscenze, una rete formata da esperti reclutati all’interno e all’esterno della Commissione, offrirà il proprio sostegno ai responsabili politici e alle autorità nazionali dell’UE mettendo a disposizione e condividendo i più recenti dati scientifici nel settore delle frodi alimentari e della qualità degli alimenti.

Le inquietudini in merito alle frodi alimentari e alla qualità degli alimenti minano la fiducia dei consumatori e danneggiano l’intera filiera alimentare europea, dagli agricoltori ai commercianti. In tempi recenti si è assistito a frodi su vino, olio d’oliva, miele, pesce, prodotti lattiero-caseari, carni e pollame. I cittadini possono inoltre essere esposti a pratiche commerciali di marketing sleali, soprattutto in relazione a prodotti venduti su mercati diversi con notevoli differenze nella composizione ma in confezioni simili.

Tibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport e responsabile per il Centro comune di ricerca, inaugura il 13 marzo il nuovo centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti a Strasburgo alla presenza del Vicepresidente responsabile per l’Unione dell’energia Maroš Šefčovič e la Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Vêrá Jourová.

Alla vigilia dell’inaugurazione il Commissario Navracsics ha dichiarato: “Quello dei prodotti alimentari è un settore in cui la scienza può dimostrare in modo diretto e tangibile i benefici che apporta ai cittadini. La qualità degli alimenti che consumiamo è importante per tutti e, visto che la frode alimentare è un’attività criminale transnazionale, l’Unione europea ha un ruolo evidente nelle azioni di contrasto. L’apertura del centro di conoscenza sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti è un’iniziativa importante: contribuirà a proteggere l’integrità della filiera alimentare dell’UE e a salvaguardare la qualità dei prodotti alimentari, apportando un chiaro valore aggiunto per i cittadini europei.

La Commissaria Jourová ha affermato: “La Commissione prende molto sul serio il problema della qualità degli alimenti e della differenziazione ingiustificata dei prodotti e ha già adottato una serie di misure concrete per risolvere il problema. In questo contesto è fondamentale disporre di prove scientifiche migliori. Il nuovo centro di conoscenze, che riunisce esperti e conoscenze di provenienza diversa, interna ed esterna alla Commissione europea, contribuirà ulteriormente a raccogliere ed elaborare prove basate su dati scientifici. Le sue attività porteranno inoltre allo sviluppo di un metodo di prova comune, che a sua volta ci aiuterà ad applicare e far rispettare la normativa sulla sicurezza alimentare e sulla tutela dei consumatori.”

Questi i compiti del centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti:

•coordinare le attività di vigilanza del mercato, ad esempio quelle concernenti la composizione e le proprietà organolettiche dei prodotti alimentari presentati con lo stesso imballaggio e lo stesso marchio su diversi mercati dell’UE;

•gestire un sistema di allarme rapido e di informazione sulle frodi alimentari, ad esempio monitorando i media e comunicando tali informazioni al pubblico;

•collegare i sistemi informativi degli Stati membri e della Commissione, come le banche dati contenenti la descrizione della composizione di determinati prodotti agroalimentari di pregio come il vino e l’olio d’oliva;

•generare conoscenze specifiche per paese, ad esempio mappando le competenze e le infrastrutture di laboratorio degli Stati membri.

Il centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti, che sarà interamente finanziato dalla Commissione europea, gestirà newsletter, mappe interattive, banche dati e relazioni periodiche, rendendo accessibili al pubblico queste informazioni. Il numero di membri dei gruppi di esperti dipenderà dal settore di attività. Il centro di conoscenze si inserirà nella rete UE sulle frodi alimentari ponendosi come intermediario tra la scienza e l’elaborazione delle decisioni programmatiche.

L’inaugurazione del centro di conoscenze coincide con l’apertura presso il Parlamento europeo a Strasburgo di una mostra dal titolo “La scienza al centro dell’elaborazione delle politiche europee”, che passa in rassegna le attività e la storia del Centro comune di ricerca dalla sua istituzione nel 1957.

Contesto

Nell’Unione europea la filiera alimentare è disciplinata tra l’altro dai principi generali della legislazione alimentare[1], dalla normativa per la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori[2] e dalla direttiva sulle pratiche commerciali sleali[3], che impongono il rispetto di determinate norme di composizione e di qualità dei prodotti agricoli.

Il Centro comune di ricerca ha un’esperienza consolidata nel settore delle scienze dell’alimentazione, anche in relazione alla ricerca in materia di autenticità dei prodotti e allo sviluppo, all’applicazione e alla convalida di metodi di prova analitici per individuare le frodi nella filiera alimentare.

Il centro di conoscenze sulle frodi alimentari e la qualità degli alimenti è il quinto centro aperto dopo quelli per la bioeconomia, le politiche territoriali, la migrazione e la demografia e la gestione del rischio di catastrofi.

Per ulteriori informazioni

Centri di conoscenza del Centro comune di ricerca

[1] REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO,del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare
[2] REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori
[3] Direttiva 2005/29/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno

Fonte: Commissione europea