SARS-CoV-2 e animali da compagnia: faq e informazioni dall’IZS Venezie

animali d'affezioneIn merito all’epidemia di COVID-19, la malattia respiratoria causata dal Nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie rRisponde alle seguenti, ricorrenti domande sul coinvolgimento degli animali da compagnia nella trasmissione di questa specifica infezione:

  • È meglio evitare il contatto con animali da compagnia in caso di infezione da SARS-CoV-2?
  • Cosa devo fare se un animale a stretto contatto con un paziente infetto con COVID-19 si ammalasse?
  • Se il mio animale è stato a contatto con una persona malata può diffondere l’infezione?
  • Ha senso richiedere un test per coronavirus felino o canino per valutare se i nostri animali sono sani?
  • Avrebbe senso sottoporre un cane a vaccinazione per coronavirus canino al fine di proteggerlo da COVID-19?



Amr e sorveglianza della fauna selvatica, una nuova alleanza istituzionale in ottica One Health

Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP è intervenuto in qualità di direttore del Dipartimento Veterinario dell’Ats di Bergamo all’incontro per la sottoscrizione tra ACSS Lombardia – l’Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario lombardo e l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia ed Emilia-Romagna ( IZSLER) dell’accordo di collaborazione per sviluppare progettualità per la lotta all’antimicrobico resistenza e per la sorveglianza della fauna selvatica.

L’accordo, dalla durata triennale e rinnovabile, si basa sull’integrazione delle attività svolte nel settore della medicina veterinaria e della medicina umana in ottica “One Health”, ossia con un impegno congiunto di più discipline professionali che operano per il raggiungimento di una salute ottimale delle persone, degli animali e dell’ambiente.

L’Agenzia di Controllo e l’Istituto Zooprofilattico, dunque, coopereranno per la realizzazione di una collaborazione sul territorio, secondo le rispettive competenze e finalità istituzionali, che prevede anche il coinvolgimento delle Agenzie di Tutela della Salute (Ats), delle Aziende sociosanitarie territoriali (Asst) e delle istituzioni che operano nel settore della prevenzione e della caccia per realizzare analisi e verifiche.

Obiettivo della collaborazione è l’implementazione di attività sul campo a livello di Regione Lombardia, con la prospettiva che tale modello d’azione possa estendersi ad altre Regioni.

Nel corso della tavola rotonda ““Integrazione delle attività veterinarie e mediche per il contrasto all’Antimicrobico resistenza con approccio One Health” Sorice ha illustrato una delle 2 progettualità avviate dall’Acss in via sperimentale nelle province di Varese e Como con ATS Insubria e in quella di Bergamo con ATS Bergamo che coinvolgono l’IZSLER, presentate nel corso della tavola rotonda “Integrazione delle attività veterinarie e mediche per il contrasto all’Antimicrobico resistenza con approccio One Health”, quella che prevede l’introduzione, l’anno prossimo, del protocollo elaborato dall’IZSLER in qualità di Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale (CReNBA) per valutare lo stato di benessere del bestiame degli allevamenti montani di bovini da latte di piccole dimensioni e allevati alla posta fissa collocati nella Cheese Valley, territorio al centro delle Orobie bergamasche, valtellinesi e lecchesi

Il comunicato completo sul sito dell’IZS Ler




Lavoro agile per gli uffici SIMeVeP

SIMeVePA seguito dell’emergenza Coronavirus e alle disposizioni in materia, con particolare riferimento al DPCM 9 marzo 2020, il personale della SIMeVeP opera in ottemperanza delle disposizioni di sicurezza e prevenzione del contagio mediante modalità di lavoro agile.

Le comunicazioni con gli uffici di Roma sono comunque possibili via mail, via pec e via cellulare dalle 9 alle 17




L’alleanza dei servizi veterinari e il sistema degli empori della solidarietà

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice è intervenuto l’11 dicembre al Coordinamento Nazionale Beni Materiali organizzato da Caritas Italiana  che si è svolto a Roma nelle giornate del 10 e 11 dicembre.

Il Coordinamento Nazionale Beni Materiali è un appuntamento periodico dedicato all’aggiornamento degli operatori delle Caritas diocesane impegnati nella conduzione – e coordinamento – dei servizi di distribuzione di aiuti materiali, con particolare riferimento a quelli alimentari e al confronto reciproco, a partire dalle questioni raccolte sul territorio e dalle opportunità proposte a livello nazionale..

Sorice ha illustrato ai presenti  le finalità della SIMeVeP nell’ambito del progetto “Spreco alimentare” e l’impegno dei medici veterinari come facilitatori nel recupero delle eccedenze alimentari soffermandosi in particolare sull’alleanza attiva dei servizi veterinari delle ASL e il sistema degli Empori della Solidarietà

 

 




Coronavirus, indicazioni per i familiari e per gli operatori sanitari su come assistere a casa i pazienti

Al via i Rapporti tecnici dell’ISS che forniscono indicazioni agli operatori sanitari sulla prevenzione e controllo delle infezioni. Il primo di questi rapporti, che si aggiunge alle comunicazioni tecniche che l’ISS sta pubblicando per il pubblico, “Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19 (aggiornato al 7 marzo 2020)”, redatto dal gruppo ISS sulla prevenzione e il controllo delle infezioni (Infection prevention and control, IPC) nell’ambito dell’attuale epidemia da COVID-19, in collaborazione con la responsabile dell’Area prevenzione e controllo delle infezioni dell’OMS Benedetta Allegranzi, è dedicato alla gestione dei soggetti affetti da COVID-19 che necessitano di isolamento domiciliare.

La finalità di questa guida è duplice: fornire indicazioni chiare per gli operatori sanitari e per chi si prende cura di malati di COVID-19 e allo stesso tempo evitare casi secondari dovuti a trasmissione del virus.

Consulta:

Fonte: Ministero della salute




La nuova rete dell’Unione Europea (UE) per migliorare l’ispezione delle carni

L’obiettivo dell’ispezione delle carni è di garantire al consumatore i livelli attesi di sicurezza e salubrità. Diversi sono le misure e gli strumenti di controllo utilizzati. Nonostante ciò l’UE
è ancora testimone di una serie di scandali nel settore delle carni, tra frodi commerciali e sanitarie.

Considerato che la maggior parte dei patogeni responsabili di infezioni alimentari umane (es. Salmonella, Campylobacter) sono invisibili e non rilevabili con l’ispezione tradizionale
delle carni, le carni e i prodotti derivati possono essere venduti e consumati prima ancora che venga individuata la fonte di contaminazione.

Sono questi i motivi che rendono necessaria una revisione degli attuali criteri di ispezione delle carni alla luce delle nuove conoscenze scientifiche.

Nell’ambito di questo processo, la nuova azione EU COST “ispezione delle carni basata sul rischio e assicurazione integrata della sicurezza della carne” (RIBMINS), finanziata dall’UE per quattro anni riunisce più di 150 esperti del settore, anche al di fuori dell’UE, con l’obiettivo di rendere le metodologie ispettive più efficienti ed economiche per l’autorità competenti e per le industrie, ma
anche e soprattutto a beneficio dei consumatori.

Il comune denominatore di tali ricerche è lo sviluppo di sistemi integrati di garanzia per la sicurezza della carne.

Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP e punto di contatto nazionale per RIBMINS illustra il progetto EU COST 18105 – RIBMINS




Covid-19. Cosa fare in caso di dubbi. Il Vademecum dell’ISS

L’istituto superiore di Sanità ha  realizzato con il contributo scientifico dell’ECDC – Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e in collaborazione in collaborazione con il Ministero della salute un vademcum sui sintomi a cui fare attenzione, i numeri da chiamare, come proteggere i familiari, dove fare il test.

vademecum iss

 

Scarica il vademecum in pdf

 




‘Come fare a…’ una guida pratica per usare gli alimenti in modo corretto

Nell’ambito del progetto “Emporio Solidale in Valsessera” SIMeVeP e AVCI (Associazione Veterinaria per la Cooperazione Internazionale) hanno realizzato l’opuscolo “Come fare a…scegliere, portare a casa, conservare, cucinare, reciclare” una guida per un utilizzo degli alimenti corretto.

Inaugurato a luglio 2019, l’emporio solidale Valsessera si propone di contribuire alla riduzione dello spreco degli alimenti e la distribuzione delle eccedenze alle persone e alle famiglie del territorio che vivono in condizione di marginalità.

L’iniziativa si inserisce quindi fra le attività di formazione rivolte agli operatori e agli utenti sulle caratteristiche igienico sanitarie e microbiologiche degli alimenti.

L’opuscolo, prodotto con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte e grazie al contributo economico del Centro Territoriale per il volontariato, fornisce, in maniera semplice e pratica, indicazioni sul trasporto degli alimenti dal negozio a casa, sulla sistemazione degli alimenti in frigorifero, sull’attenzione da dedicare quando si cucinano gli alimenti

Scarica l’opuscolo

 

 

 




Covid-19. Efsa: non ci sono prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione

coronavirusL’EFSA osserva con attenzione la situazione relativa all’epidemia di coronavirus (COVID-19) che sta interessando un gran numero di Paesi in tutto il mondo. Attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione probabile del virus.

Ha commentato Marta Hugas, direttore scientifico EFSA: “Le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) e il coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale (MERS-CoV), evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo”.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che, mentre in Cina sono stati gli animali la probabile fonte dell’infezione iniziale, il virus si sta diffondendo da persona a persona, principalmente tramite goccioline respiratorie che le persone emanano quando starnutiscono, tossiscono o espirano. Maggiori informazioni su coronavirus e alimenti sono reperibili su queste domande frequenti del BfR, l’organismo tedesco preposto alla valutazione del rischio.

Scienziati ed Enti di tutto il mondo stanno monitorando la diffusione del virus e non si registrano segnalazioni di trasmissione tramite il cibo. Per tale motivo l’EFSA non è attualmente coinvolta nella risposta ai focolai epidemici di COVID-19. Sta tuttavia controllando la letteratura scientifica per eventuali nuove e pertinenti informazioni.

Per quanto concerne la sicurezza alimentare l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha emanato una serie di raccomandazioni precauzionali tra cui consigli di buone pratiche igieniche durante la manipolazione e la preparazione dei cibi, come ad esempio lavarsi le mani, cucinare a fondo la carne ed evitare potenziali contaminazioni crociate tra cibi cotti e non. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web dell’OMS.

Riduzione delle possibilità di contagio: misure in atto nella sede EFSA
L’EFSA ha sede a Parma, nel nord Italia, una delle aree attualmente soggette a restrizioni urgenti degli spostamenti imposte dal governo italiano. A partire dall’ultima settimana di febbraio abbiamo adottato una serie di misure in linea con le raccomandazioni delle autorità italiane.

Abbiamo introdotto telelavoro per la maggior parte del personale e teleriunioni per i nostri esperti e partner; mentre eventi, viaggi d’affari del personale e visite del pubblico all’edificio sono stati sospesi fino all’8 aprile salvo proroghe. Tali misure sono soggette a costante aggiornamento alla luce delle informazioni che pervengono via via.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) aggiorna continuamente le informazioni sull’epidemia e sulle valutazioni del rischio utilizzate dagli Stati membri dell’UE e dalla Commissione europea nelle loro attività di reazione. A livello mondiale le misure sono coordinate dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Per ulteriori informazioni vedi il sito web della Commissione europea.

Fonte: EFSA




Report zoonosi. La Salmonella è la causa più comune dei focolai di origine alimentare nell’Ue

efsa ecdcNel 2018 quasi un focolaio su tre di origine alimentare nell’UE è stato causato da Salmonella. È questa una delle principali risultanze del rapporto sulle tendenze e fonti di zoonosi pubblicato oggi congiuntamente dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Nel 2018 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato 5 146 focolai di origine alimentare che hanno colpito 48 365 persone. Un focolaio di malattia di origine alimentare si verifica quando almeno due persone contraggono la stessa malattia consumando lo stesso alimento o bevanda contaminati.
La Slovacchia, la Spagna e la Polonia rappresentano il 67% dei 1 581 focolai di Salmonella. Tali focolai erano riconducibili principalmente al consumo di uova.

I risultati del nostro ultimo Eurobarometro mostrano che meno di un terzo dei cittadini europei classifica le intossicazioni alimentari da batteri tra le cinque principali preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare. Il numero di focolai segnalati suggerisce che ci sia spazio per sensibilizzare i consumatori in quanto molte malattie di origine alimentare possono essere prevenute migliorando le misure igieniche durante la manipolazione e preparazione degli alimenti” ha commentato Marta Hugas, direttore scientifico EFSA.

La salmonellosi è stata la seconda infezione gastrointestinale più comunemente segnalata nell’uomo nell’UE (con 91 857 casi segnalati), dopo la campilobatteriosi (246 571 casi).

Il virus del Nilo occidentale e le infezioni da STEC a livelli insolitamente elevati
L’aumento di gran lunga maggiore nel 2018 ha riguardato il numero di infezioni da virus del Nilo occidentale.
I casi di questa malattia zoonotica, provocata da un virus trasmesso dalle zanzare, sono stati sette volte superiori a quelli del 2017 (1 605 contro 212) e hanno travalicato tutti i casi segnalati tra il 2011 e il 2017.

I motivi del picco del 2018 non sono ancora del tutto chiari. È stato evidenziato che fattori come la temperatura, l’umidità o le precipitazioni influenzano l’attività stagionale delle zanzare e possono aver avuto un ruolo. Pur non potendo prevedere l’intensità delle prossime stagioni di trasmissione, sappiamo che il virus del Nilo occidentale circola attivamente in molti Paesi dell’Unione europea, colpendo esseri umani, cavalli e uccelli. L’ECDC sta intensificando l’assistenza ai Paesi negli ambiti della sorveglianza, della preparazione, della comunicazione e del controllo dei vettori“, ha dichiarato Mike Catchpole, direttore scientifico ECDC.

La maggior parte delle infezioni da virus del Nilo occidentale contratte localmente sono state segnalate da Italia (610), Grecia (315) e Romania (277). La Cecenia e la Slovenia hanno segnalato i primi casi sin dal 2013.

Negli ultimi anni l’Italia e l’Ungheria hanno inoltre registrato un numero crescente di focolai di virus del Nilo occidentale in cavalli e altre specie equine.

L’ E. coli produttore di tossina Shiga (STEC) è diventata la terza causa più comune di zoonosi di origine alimentare con 8 161 casi segnalati, sostituendo la yersiniosi con un aumento del 37% rispetto al 2017. Ciò può essere in parte spiegato con il crescente utilizzo di nuove tecnologie di laboratorio, che facilitano l’individuazione di casi sporadici.

Il numero di persone affette da listeriosi nel 2018 è simile a quello del 2017 (2 549 nel 2018 contro i 2 480 dell’anno precedente). Ad ogni modo la tendenza nei dieci anni passati è stata al rialzo.
Tra le malattie zoonotiche oggetto della relazione i casi di listeriosi rappresentano la più alta percentuale di ricoveri ospedalieri (il 97%) e il più alto numero di decessi (229), il che la rende una delle più gravi malattie veicolate da alimenti.

La relazione contiene anche dati su Mycobacterium bovis, Brucella, Yersinia, Trichinella, Echinococcus, Toxoplasma, rabbia, Coxiella burnetii (febbre Q) e tularemia.

The European Union One Health 2018 Zoonoses Report
Plain language summary: The European Union One Health 2018 Zoonoses Report

Fonte: EFSA