SARS-CoV-2 e animali da compagnia: cosa sapere e come comportarsi

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, in qualità di Medico Veterinario dell’Ats Bergamo,  fa parte del Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19 che ha elaborato il “Animali da compagnia e SARS-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi”

Gli animali da compagnia possono essere potenzialmente esposti al virus SARS-CoV-2 in ambito domestico e contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette. Ciononostante, allo stato attuale, non esistono evidenze che gli animali da compagnia svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione all’uomo di SARS-CoV-2.

Anzi, il rapporto con gli animali è importante per il nostro benessere in questo periodo di forzato isolamento.
Tuttavia per proteggerli è necessario adottare precauzioni per un accudimento sicuro, soprattutto se si è contagiati.

L’ultimo Rapporto Tecnico dell’ISS, realizzato dal Gruppo Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, fa il punto sugli studi più recenti relativi alla suscettibilità di alcune specie animali e offre indicazioni su come migliorare le conoscenze per la gestione degli animali da compagnia nell’attuale contesto epidemico.

Leggi il Rapporto Tecnico

Scarica l’infografica con i consigli dell’ISS

 




Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia – Aggiornamento

issL’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato l’aggiornamento bisettimanale del rapporto sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19.

L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARSCoV-2 è 79 anni.
Al 20 aprile sono 238 dei 21.551 (1,1%) pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 54 di questi avevano meno di 40 anni (34 uomini e 20 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 6 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 38 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 10 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.

 




Contributi per capire la Pandemia da Sars-Cov-2

Con l’auspicio che possano favorirne l’estinzione nel nostro paese, raccogliamo in apposita sezione una serie di contributi e documenti sulla Pandemia da Sars-Cov-2.

Invitiamo i colleghi a inviarci riflessioni sulla sua genesi, sulla gestione, sulle misure di polizia sanitaria, sui risvolti zootecnici, sulle questioni della sicurezza alimentare e sulla gestione degli animali da compagnia a argomenti@sivemp.it con oggetto RICHIESTA PUBBLICAZIONE COVID-19.

Si ringraziano gli autori per i loro contributi di cui sono responsabili e titolari della proprietà intellettuale.




Prorogata al 3 maggio la raccolta fondi SIMeVeP SIVeMP

E’ stata prorogata al 3 maggio 2020 la raccolta fondi avviata da SIVeMP e SIMeVeP con l’intento di contribuire ad affrontare l’emergenza COVID-19.

Chi volesse contribuire può versare quanto riterrà opportuno sull’iban: IT 22 N 07601 03200 000065943003 intestato a SIVeMP con la causale “emergenza COVID-19” entro il 3/5/12020

Al termine della raccolta, determinato l’importo, verrà individuato l’ente o struttura sanitaria che più necessiterà del nostro sostegno a cui sarà devoluta la somma.




1° bollettino di aggiornamento bibliografico dell’ISS

issL’ISS ha dato il via lla pubblicazione di un bollettino di aggiornamento bibliografico a cura del Gruppo di lavoro ISS “Aggiornamento scientifico COVID-19”. Si tratta di uno strumento di documentazione indirizzato agli operatori sanitari, basato sulla breve recensione di articoli scientifici internazionali che aiutano a descrivere la complessità e gli aspetti trasversali che l’epidemia COVID19 (o Sars-CoV-2) sta ponendo alla sanità pubblica.

Il documento si compone di schede riassuntive che descrivono obiettivi, risultati, metodologia e rilevanza degli llo studio nonchè il link agli studi originali che vengono raggruppati per aree tematiche:

-Comunicazione e formazione
-Diagnosi di laboratorio
-Epidemiologia
-Infection control
-Patologia e clinica
-Preparedness
-Tecnologie a supporto
-Altro

A cura dell segreteria SIMeVeP

 




CoViD-19, dove sono i patologi?

Nella mia veste di patologo veterinario nonche’ di professore di patologia generale e fisiopatologia veterinaria presso la Facolta’ di Medicina Veterinaria dell’Universita’ di Teramo, faccio sommessamente notare che non vi e’ finora traccia di un patologo, sia pure un solo patologo, che sia stato intervistato in merito alla drammatica emergenza “CoViD-19” nei vari dibattiti e “talk show” trasmessi in prima serata dalle principali emittenti televisive.

Di contro, nei sopra citati contesti si registra da settimane la puntuale quanto reiterata presenza di virologi, infettivologi, microbiologi, immunologi, epidemiologi ed altri insigni specialisti e studiosi i quali, pur nelle loro diversificate quanto complementari abilita’ e competenze scientifiche e professionali, risultano condividere un “minimo comune denominatore”: la pur autorevole e qualificata “narrazione” che i colleghi di cui sopra possono fare della CoViD-19 e del famigerato virus SARS-CoV-2, che e’ stato appena identificato, peraltro, in una tigre dello zoo di New York, puo’ prendere in esame, giocoforza, la sola “dimensione intra vitam” della malattia.

Il patologo e’, infatti, l’unico specialista oggettivamente abilitato a “fotografare” prima e a “narrare” poi la non meno rilevante “dimensione post mortem” della CoViD-19 e dell’infezione da SARS-CoV-2 – cosi’ come quella di tutte le altre condizioni morbose, ad eziologia infettiva e non – mediante il fondamentale ausilio degli esami autoptici e delle indagini istopatologiche ed immunoistochimiche successivamente condotte sui pazienti deceduti.

L’Italia ha purtroppo, con gli oltre 18.000 casi d’infezione ad esito fatale sinora registrati, il triste primato del Paese col piu’ alto numero di decessi su scala globale nei pazienti SARS-CoV-2-infetti. Quest’ultimo dato, oltremodo allarmante, grida vendetta al cospetto della quantomai palese “asimmetria narrativa” esistente fra “dimensione intra vitam e post mortem” della CoViD-19, le cui molteplici questioni irrisolte potranno trovare adeguate risposte grazie anche al fondamentale quanto imprescindibile contributo fornito dai patologi!

Giovanni Di Guardo
Università di Teramo
Facoltà di Medicina Veterinaria




CoViD-19 e mucca pazza, cosi’ diversi eppure cosi’ uguali

laboratorioProprio in un momento come questo, in cui il mondo intero sta combattendo il virus SARS-CoV-2, responsabile della più grande emergenza sanitaria globale, è quanto mai importante fare memoria delle lezioni apprese nel corso di emergenze sanitarie passate.

Una di queste è senz’altro rappresentata dall’encefalopatia spongiforme bovina (BSE), popolarmente nota come “morbo della mucca pazza”. CoViD-19 e BSE infatti, pur nelle colossali differenze che caratterizzano le due malattie, la prima causata da un virus a tropismo respiratorio, l’altra di origine alimentare e causata da un prione, un agente “sui generis” di natura proteica, presentano tuttavia una serie di analogie estremamente interessanti.

La prima di esse riguarda il “principio di precauzione”, un “minimo comune denominatore” applicato alla gestione di qualsivoglia emergenza, non meramente sanitaria e dalle conseguenze imprevedibili in quanto se ne hanno conoscenze imprecise e frammentarie se non largamente deficitarie.

Leggi il contributo integrale a cura di Cristina CASALONE Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte
Liguria e Valle d’Aosta e Giovanni DI GUARDO Universita’ di Teramo, Facolta’ di Medicina Veterinaria




Covid-19, i dossier di La Settimana Veterinaria

Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 la rivista “La Settimana Veterinaria” sta dedicando dei dossier al tema.

Proponiamo la lettura di:

  • Medico Veterinario ai tempi del COVID-19 – pubblicato sul n°1136 del 1 aprile 2020
    Qual è il valore aggiunto di essere medico veterinario durante questa pandemia di Covid-1g? La formazione ricevuta, finalizzata a individuare e gestire un’epidemia di mandria, è stata utile in questo frangente? Quale il contraccolpo a livello professionale? Ecco il parere di alcuni medici veterinari, di zone diverse del territorio nazionale, alle prese con questa emergenza sanitaria 
  • Coronavirus: l’impatto sulla libera professione a livello internazionale –  pubblicato sul n°1337 del
    Il contraccolpo dell’emergenza sanitaria da coronavirus Sars-CoV-2 sulla libera professione medico veterinaria c’è stato, c’è e ci sarà. Qual è la situazione a livello dei vari Paesi? Ecco alcuni dati emersi da un sondaggio internazionale

ricordando che per questo periodo la casa editrice “Le Point Veterinaire Italie” ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione di tutti coloro che vorranno richiederli, anche ai non abbonati, i propri periodici in versione PDF.




Covid-19. Ad oggi non c’è evidenza che gli animali domestici possano infettare l’uomo. Sorice a BergamoTV

Antonio SoriceIl Presidente SIMeVeP è intervenuto a Bergamo TV per fare chiarezza: sebbene gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2, non c’è evidenza che possano trasmettere il virus all’uomo.

Ad oggi, all’origine dell’infezione  dei 4 casi documentati di positività da SARS-CoV-2 negli animali da compagnia (due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio) ci sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19.

E’ quindi importante – oltre continuare a mettere in atto le norme igieniche di base che sempre vanno adottate nel rapporto con gli animali domestici – prendere alcune precauzioni nella gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19 per evitare di contagiarli.

Qui il video integrale del Tg; al minuto 20 l’intervento del Dott. Sorice

 

 

 




ISS: i bollettini della sorveglianza integrata COVID-19 in Italia e l’analisi sui pazienti deceduti

issL’Istituo Superiore di Sanità ha pubblicato il documento “Epidemia COVID-19. Aggiornamento nazionale 6 aprile 2020”,  con l’appendice al bollettino con il dettaglio regionale  e l’infografica sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19 in Italia.

E inoltre disponibile l’Indagine sul contagio da COVID-19 nelle RSA: on line il secondo rapporto